Testo
Allegato A
20 dicembre 2010 - Sala riunioni piano quinto, stanza n. 501 - Regione Emilia-Romagna - Viale della Fiera 8 - Bologna - Conferenza programmatica (art. 1bis D.L. 279/2000, convertito in L. 365/2000)
Parere in merito al “Piano stralcio per il rischio idrogeologico. Adozione del progetto di variante cartografica e normativa dell’area a rischio di frana (art. 12) denominata ‘Fiumana’ in comune di Predappio (FC)” adottato con deliberazione n. 4/1 del 25 marzo 2010 del Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli
Premessa
Il Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli (di seguito denominato P.S.R.I.), adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino con deliberazione n. 3/2 del 3 ottobre 2002, è stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna con deliberazione di Giunta n. 350 del 17 marzo 2003.
Il Comitato Istituzionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, con deliberazione n. 4/1 del 25 marzo 2010, ha adottato il «Progetto di variante cartografica dell’area a rischio di frana (art. 12) denominata “Fiumana” in Comune di Predappio (FC)» del P.S.R.I. (di seguito denominato Progetto di variante).
L’iter di adozione e di approvazione del suddetto Progetto di variante deve essere inquadrato nel contesto normativo di riferimento attualmente vigente rappresentato da:
- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”;
- il decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, recante “Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente”, come convertito dalla Legge 27 febbraio 2009, n. 13.
Il D.Lgs. 152/06, all’art. 63:
- istituisce le Autorità di bacino distrettuale (comma 1);
- sopprime le Autorità di bacino previste dalla L. 183/1989, a far data dal 30 aprile 2006, e dispone l’esercizio delle relative funzioni alle Autorità di bacino distrettuale (comma 3);
- dispone l’emanazione di un D.P.C.M. per il trasferimento delle funzioni e per la regolamentazione del periodo transitorio (commi 2 e 3).
Il medesimo DLgs 152/06, all’art. 170, comma 1, stabilisce che, limitatamente alle procedure di adozione e approvazione dei piani di bacino, continuino ad applicarsi quelle previste dalla L. 183/89 fino all’entrata in vigore della parte seconda del decreto.
Il comma 2-bis dell’art. 170 del medesimo decreto, così come modificato dall’art. 1 del D.L. 208/2008, dispone la proroga delle Autorità di bacino di cui alla L. 183/1989, fino alla data di entrata in vigore del D.P.C.M. per il trasferimento delle funzioni e per la regolamentazione del periodo transitorio.
L’art. 2 del D.L. 208/08, infine, fa salvi gli atti posti in essere dalle Autorità di bacino dal 30 aprile 2006.
Pertanto la Regione, considerato che il D.P.C.M. di cui al comma 2-bis dell’art. 170 del DLgs 152/06 non è stato ancora emanato, sulla base della normativa sopracitata, ritiene di procedere alla valutazione del Progetto di variante seguendo le procedure previste dalle LL. 183/89 e 365/00.
Procedure relative al parere regionale sul Progetto di variante
Per quanto detto in premessa l’esame del Progetto di variante avviene sulla base dell’iter individuato dal combinato disposto dell’art. 20, comma 1, dell’art. 19, comma 1, e dell’art. 18, comma 9, della L. 183/1989, così come integrato e modificato dall’art. 1-bis del decreto-legge 12 ottobre 2000, n. 279, convertito dalla Legge 11 dicembre 2000, n. 365.
Dell’adozione del Progetto di variante è stata data notizia nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Parte Seconda) n. 58 del 14/4/2010.
Da questa data, il Progetto di variante è stato depositato presso la medesima Autorità, il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione Emilia-Romagna, il Servizio Ambiente e Sicurezza del Territorio della Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di Predappio, per essere sottoposta a consultazione (per 45 giorni dopo la pubblicazione nel B.U.) e ad eventuali osservazioni (entro i 45 giorni successivi al periodo di consultazione).
Nessun soggetto ha consultato il Progetto di variante presso le sedi indicate e non sono state presentate osservazioni.
Ai sensi del comma 3 dell’art. 1-bis del D.L. 279/00, convertito in L. 365/00, la Regione ha quindi indetto l’odierna Conferenza programmatica.
Sulla base dell’istruttoria effettuata dai Servizi regionali competenti in materia, la Regione ha predisposto il presente parere che viene proposto alla discussione della Conferenza.
La Giunta regionale si esprimerà sul Progetto di variante, attraverso una specifica deliberazione, prendendo atto delle risultanze della Conferenza programmatica e del parere espresso dalla stessa. Tutti gli interventi dei presenti alla Conferenza saranno verbalizzati e il verbale costituirà parte integrante e sostanziale della deliberazione.
Contenuti del Progetto di variante
Il Progetto di variante in esame è costituito da:
- Relazione: “Variante cartografica della perimetrazione aree a rischio di frana denominata ‘Fiumana’, ubicata nel comune di Predappio”;
- Tavola “Perimetrazione Aree a Rischio Frana – Fiumana-2009”;
- Tavola di confronto “Fiumana-Attuale”/“Fiumana-2009”.
Il Progetto di variante è stato elaborato dalla Segreteria Tecnica dell’Autorità di bacino, con il contributo di servizi tecnici regionali (Servizio Tecnico di Bacino Romagna e Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica), sulla base di una segnalazione di alcuni soggetti privati, che hanno evidenziato incongruenze tra la reale localizzazione in sito del corpo di frana e la rappresentazione cartografica.
In seguito ad un approfondito rilievo di campagna, effettuato assieme a tecnici del Servizio Tecnico di Bacino Romagna, è stata redatta la revisione della perimetrazione rappresentata nella Tavola “Perimetrazione Aree a Rischio Frana – Fiumana-2009”proposta nel Progetto di variante, che ha comportato:
- una riduzione della Zona 2, escludendo alcuni fabbricati posti su depositi fluviali terrazzati ed un fabbricato ed un laghetto posti su un piccolo crinale;
- un’estensione verso sud della Zona 2 fino a comprendere un corpo di frana quiescente per scivolamento;
- la revisione delle aree ricadenti in Zona 1, corrispondenti a tre distinti corpi di frana attivi, anche attraverso l’analisi storica di foto aree.
Le suddette modifiche sono ben evidenziate nella Tavola di confronto “Fiumana-Attuale”/“Fiumana-2009”.
Il Progetto di variante non riguarda le Norme di Piano del P.S.R.I..
Valutazioni sul Progetto di variante
La proposta di modifica cartografica dell’area a rischio di frana denominata “Fiumana” nel Comune di Predappio, è stata elaborata sulla base di un approfondito rilievo di campagna e di un’analisi storica di foto aree ad opera di tecnici dell’Autorità di bacino e del Servizio Tecnico di Bacino Romagna.
Il risultato di tali attività sono la revisione e l’aggiornamento dei dissesti presenti nell’area e il conseguente adeguamento delle zone a diverso grado di pericolosità della perimetrazione, pertanto si esprime parere favorevole sul Progetto di variante.