n.88 del 09.04.2025 periodico (Parte Seconda)
Istituzione del Sistema di Sorveglianza Regionale delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna (ISTER)
Premesso che:
- le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive che interessano, a livello globale, milioni di individui ogni anno e la loro prevenzione rappresenta attualmente uno degli obiettivi di sanità pubblica ad alta priorità da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS);
- negli anni, in Italia, come si evince dai dati europei forniti dal European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il numero delle persone con una diagnosi di IST in atto è andato aumentando considerevolmente: dal 1° gennaio 1991 al 31 dicembre 2021, il Sistema di Sorveglianza ha segnalato un totale di 151.384 nuovi casi di IST. Nel 2021, le segnalazioni sono aumentate del 17,6% rispetto al 2020. Nell’intero periodo (1991-2021) il 71,8% dei casi di IST è stato diagnosticato negli uomini, mentre il 28,2% nelle donne;
Richiamati:
- il Decreto del Ministro della Salute del 31 marzo 2008 recante “Istituzione del Sistema di Sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da HIV” con il quale si stabilisce che all’elenco delle malattie di cui alla classe III del Decreto del Ministro della Sanità del 15 dicembre 1990 recante “Sistema Informativo delle Malattie Infettive e Diffusive” è aggiunta l’infezione da virus dell’immunodeficienza umana (HIV);
- il Decreto-Legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto-Legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese»”, e in particolare:
- l’art. 12, comma 10, che stabilisce che i Sistemi di Sorveglianza e i Registri di mortalità, di tumori e di altre patologie, di trattamenti costituiti da trapianti di cellule e tessuti e trattamenti a base di medicinali per terapie avanzate o prodotti di ingegneria tessutale e di impianti protesici sono istituiti ai fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, programmazione sanitaria, verifica della qualità delle cure, valutazione dell’assistenza sanitaria e di ricerca scientifica in ambito medico, biomedico ed epidemiologico allo scopo di garantire un sistema attivo di raccolta sistematica di dati anagrafici, sanitari ed epidemiologici per registrare e caratterizzare tutti i casi di rischio per la salute, di una particolare malattia o di una condizione di salute rilevante in una popolazione definita;
- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 marzo 2017 recante “Identificazione dei Sistemi di Sorveglianza e dei Registri di Mortalità, Tumori e di altre patologie” che al punto A1.18 dell’Elenco A1) “Sistemi di Sorveglianza di rilevanza nazionale e regionale” dell’Allegato A individua il “Sistema di Sorveglianza delle Malattie Sessualmente Trasmesse (IST)”;
- la propria deliberazione n. 1961 dell’11 settembre 2019 avente ad oggetto: “Approvazione del Documento «Modalità organizzative per l’offerta delle misure di prevenzione, sorveglianza, diagnosi e terapia delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) nella Regione Emilia-Romagna»”;
- la propria deliberazione n. 2177 del 22 novembre 2019 avente ad oggetto: “Approvazione del Documento «Il Profilo di Salute della Regione Emilia-Romagna» e avvio del percorso di elaborazione del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025” che delinea le priorità di salute e il quadro demografico/epidemiologico della popolazione regionale;
- il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, approvato con l’Intesa sancita in sede di Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 6 agosto 2020, con Repertorio Atti n. 127/CSR, ai sensi dell’art. 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, che rafforza una visione che considera la salute come risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente (One Health) e, scegliendo di sostenere il riorientamento di tutto il sistema della prevenzione verso un approccio di Promozione alla Salute, intende consolidare l’attenzione sulla centralità della persona;
- la determinazione dirigenziale n. 19470 del 5 novembre 2020 avente ad oggetto: “Costituzione del Gruppo di coordinamento regionale delle attività rivolte alla prevenzione e cura delle Infezioni Sessualmente Trasmesse”;
- la propria deliberazione n. 1855 del 14 dicembre 2020 avente ad oggetto: “Recepimento Intesa Stato-Regioni concernente il "Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025", che include nell’ambito del Macro Obiettivo 6 “Malattie Infettive Prioritarie”, tra l’altro, le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST);
- la propria deliberazione n. 2144 del 20 dicembre 2021 avente ad oggetto: “Approvazione del Piano Regionale della Prevenzione 2021-2025” che pone tra i suoi obiettivi, all’interno del Programma Libero 17(PL17) “Malattie Infettive”, lo sviluppo e il consolidamento di processi intersettoriali, attraverso la realizzazione di tavoli tecnici e/o gruppi tecnici multidisciplinari, finalizzati alla gestione integrata delle Infezioni Sessualmente Trasmesse e alla elaborazione di strumenti di comunicazione e informazione sulle Infezioni Sessualmente Trasmesse;
- il Decreto del Ministro della Salute del 14 maggio 2021 di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze recante “Esecuzione dello screening nazionale per l’eliminazione del virus dell’HCV”;
- il Decreto del Ministro della Salute del 7 marzo 2022 recante “Revisione del Sistema di Segnalazione delle Malattie Infettive (PREMAL)” che disciplina l’organizzazione e il funzionamento presso il Ministero della Salute del Sistema di Segnalazione delle Malattie Infettive, denominato PREMAL, individuando i soggetti che possono avervi accesso, le operazioni eseguibili, i tipi di dati che possono essere trattati, nonché le misure appropriate e specifiche per tutelare i diritti fondamentali e gli interessi dell’interessato, e in particolare le modalità di segnalazione, raccolta, elaborazione e utilizzo dei dati relativi alle malattie infettive, che vengono diagnosticate sul territorio nazionale nonché a bordo delle navi e degli aeromobili presenti sul territorio nazionale, in base a quanto disposto dal Regolamento Sanitario Internazionale, adottato da parte della 58ª Assemblea Mondiale della Sanità ed in vigore dal 15 giugno 2007, che ha posto le nuove esigenze di sanità pubblica in ambito transfrontaliero. In sede di prima applicazione, l’elenco delle malattie infettive è incluso nell’Allegato A al succitato Decreto “PREMAL”;
- la propria deliberazione n. 991 del 19 giugno 2023 avente ad oggetto: “Aggiornamento del «Sistema Regionale di Segnalazione Rapida» di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, socio-assistenziali e nella popolazione generale” con la quale, in attuazione del succitato Decreto del Ministro della Salute del 7 marzo 2022, è stato aggiornato il suddetto “Sistema Regionale di Segnalazione Rapida”, finalizzato alla sorveglianza di malattie infettive e diffusive che, per le proprie caratteristiche epidemiologiche o per le caratteristiche della popolazione coinvolta, richiedono Piani di risposta rapidi e interventi adeguati al controllo della diffusione delle stesse;
- la determinazione dirigenziale n. 15900 del 20 luglio 2023 avente ad oggetto: “Revisione del Sistema di Segnalazione delle Malattie Infettive in attuazione del D.M. 7 marzo 2022 e aggiornamento del Documento che disciplina il «Sistema Regionale di Segnalazione Rapida» di eventi epidemici ed eventi sentinella nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie, socio-assistenziali e nella popolazione generale”;
Rilevato che a livello nazionale è attivo dal 1991 un Sistema di Sorveglianza Sentinella delle Infezioni Sessualmente Trasmesse basato sui Centri Clinici di riferimento Regionali, dal 2009 integrato dai laboratori di microbiologia clinica e coordinato dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità;
Considerato che il Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025 riporta nell’ambito del Macro Obiettivo 6 che “Le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) possono essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine. Decorrono spesso senza sintomi e questo aumenta la probabilità di contagio di altri individui sani e di cronicizzazione, con possibili conseguenze anche sulla funzione riproduttiva (infertilità) e con un alto rischio di trasmissione verticale in corso di gravidanza e/o al momento del parto”;
Considerato, inoltre, che nel Documento “Il Profilo di Salute della Regione Emilia-Romagna”, approvato con propria deliberazione n. 2177/2019, si evidenzia che fra le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) vi è un trend in lenta ma progressiva crescita sia per la sifilide sia per la gonorrea e che la bassa incidenza registrata per entrambe queste infezioni risente particolarmente del fenomeno della sottonotifica;
Evidenziato che il Documento denominato “Modalità organizzative per l’offerta delle misure di prevenzione, sorveglianza, diagnosi e terapia delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST) nella Regione Emilia-Romagna”, approvato con propria deliberazione n. 1961/2019, si prefigge, tra l’altro, i seguenti obiettivi: la promozione dell’integrazione dei programmi per la sorveglianza e il controllo delle Infezioni da HIV e delle IST e la definizione del Sistema di Sorveglianza Regionale;
Ritenuto pertanto necessario, a seguito di quanto sopra esposto, istituire il Sistema di Sorveglianza Regionale delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna (ISTER);
Rilevato che le Malattie Infettive a trasmissione sessuale, oggetto del succitato Sistema di Sorveglianza Regionale, sono riportate nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, e che verrà utilizzato, come strumento per la segnalazione informatizzata delle Malattie Infettive a trasmissione sessuale, il Sistema Informativo Regionale “Sorveglianza Malattie Infettive (SMI)”, usando la specifica scheda di sorveglianza con le informazioni sintetizzate nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
Evidenziato che saranno abilitati alla trasmissione informatizzata delle segnalazioni gli operatori sanitari afferenti ai nodi delle Reti IST Aziendali, identificati dal Referente Aziendale, componente del Gruppo di Coordinamento Regionale delle attività rivolte alla prevenzione e cura delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST), costituito con determinazione dirigenziale n. 19470 del 5 novembre 2020;
Considerato che le segnalazioni inserite nel Sistema Informativo Regionale “Sorveglianza Malattie Infettive (SMI)” saranno acquisite dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) territorialmente competente e validate in seguito ai controlli di qualità e completezza, anche attraverso le informazioni raccolte nel corso di indagine epidemiologica, laddove prevista e/o necessaria;
Considerato, inoltre, che le segnalazioni validate e completate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica saranno notificate al Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, nelle tempistiche e modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 15900 del 20 luglio 2023 e che il Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna provvederà, nelle succitate tempistiche e modalità stabilite dalla determinazione dirigenziale n. 15900/2023, a trasmettere le notifiche ricevute al Sistema PREMAL del Ministero della Salute;
Rilevato che l’applicazione del succitato Sistema di Sorveglianza Regionale, approvata con il presente provvedimento, sarà monitorata dal Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna;
Evidenziato che il Sistema di Sorveglianza Regionale delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna (ISTER) sarà attivo dal 1 maggio 2025 e a partire da quella data la segnalazione delle Infezioni a trasmissione sessuale da parte dei sanitari afferenti ai nodi delle Reti IST dovrà avvenire esclusivamente attraverso il Sistema Informativo SMI, nonché l’attività annuale delle Reti IST dovrà essere rendicontata dalle Aziende Sanitarie entro il 31 gennaio dell’anno successivo al Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, utilizzando il format e le modalità predefinite;
Visti:
- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio Sanitario Regionale ai sensi del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal Decreto Legislativo 7 dicembre 1993, n. 517” e successive modifiche;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;
- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull'organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale” e successive modifiche;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni”, e ss.mm.ii.;
Richiamate:
- le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni;
- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 con la quale si approva l’Allegato A) “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;
- la propria deliberazione n. 325 del 7 marzo 2022 avente ad oggetto: “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- la determinazione dirigenziale n. 6229 del 31 marzo 2022 avente ad oggetto: “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare. Istituzione Aree di Lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali”;
- la determinazione dirigenziale n. 7162 del 15 aprile 2022 avente ad oggetto: “Ridefinizione dell'assetto delle Aree di Lavoro dirigenziali della Direzione Generale Cura della Persona ed approvazione di alcune declaratorie”;
- la propria deliberazione n. 2077 del 27 novembre 2023 avente ad oggetto: “Nomina del Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”;
- la determinazione dirigenziale n. 27228 del 29 dicembre 2023, avente ad oggetto: “Proroga incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare”;
- la propria deliberazione n. 2376 del 23 dicembre 2024 avente ad oggetto: “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'Ente e gestione del personale. Aggiornamenti in vigore dal 1° gennaio 2025”;
- la propria deliberazione n. 110 del 27 gennaio 2025 avente ad oggetto: “PIAO 2025. Adeguamento del PIAO 2024/2026 in regime di esercizio provvisorio”;
- la propria deliberazione n. 279 del 27 febbraio 2025 avente ad oggetto: “Conferimento incarico di Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare a dirigente regionale”;
Dato atto che la Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Salute;
1. di istituire il Sistema di Sorveglianza Regionale delle Infezioni Sessualmente Trasmesse in Emilia-Romagna (ISTER);
2. di considerare oggetto del succitato Sistema di Sorveglianza Regionale le Malattie Infettive a trasmissione sessuale riportate nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
3. di utilizzare, come strumento per la segnalazione informatizzata delle Malattie Infettive a trasmissione sessuale, il Sistema Informativo Regionale “Sorveglianza Malattie Infettive (SMI)”, usando la specifica scheda di sorveglianza con le informazioni sintetizzate nell’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
4. di abilitare alla trasmissione informatizzata delle segnalazioni gli operatori sanitari afferenti ai nodi delle Reti IST Aziendali, identificati dal Referente Aziendale, componente del Gruppo di Coordinamento Regionale delle attività rivolte alla prevenzione e cura delle Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST), costituito con determinazione dirigenziale n. 19470 del 5 novembre 2020;
5. di stabilire che le segnalazioni inserite nel Sistema Informativo Regionale “Sorveglianza Malattie Infettive (SMI)” vengano acquisite dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) territorialmente competente e validate in seguito ai controlli di qualità e completezza, anche attraverso le informazioni raccolte nel corso di indagine epidemiologica, laddove prevista e/o necessaria;
6. di stabilire che le segnalazioni validate e completate dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica vengano notificate al Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, nelle tempistiche e modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 15900 del 20 luglio 2023;
7. di stabilire che il Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna provveda, nelle tempistiche e modalità previste dalla determinazione dirigenziale n. 15900 del 20 luglio 2023, a trasmettere le notifiche ricevute al Sistema PREMAL del Ministero della Salute;
8. di stabilire che l’applicazione del succitato Sistema di Sorveglianza Regionale, approvata con il presente provvedimento, sarà monitorata dal Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna;
9. di stabilire che il Sistema di Sorveglianza sarà attivo dal 1° maggio 2025 e a partire da quella data la segnalazione delle Infezioni a trasmissione sessuale da parte dei sanitari afferenti ai nodi delle Reti IST dovrà avvenire esclusivamente attraverso il Sistema Informativo SMI;
10. di stabilire che l’attività annuale delle Reti IST dovrà essere inoltre rendicontata dalle Aziende Sanitarie entro il 31 gennaio dell’anno successivo al Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, utilizzando il format e le modalità predefinite;
11. di provvedere alla pubblicazione del presente atto, ai sensi dell’art. 7-bis del D.Lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii., secondo quanto previsto dal PIAO 2024-2026, come aggiornato con propria deliberazione n. 110/2025, e dalla Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;
12. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.