Testo
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
gli obblighi di legge introdotti dal D.Lgs. 152/2006 e Legge 296/2006, impongono su tutto il territorio italiano che entro il 2009 almeno il 50% dei rifiuti urbani sia differenziato, il 60% entro il 2011 ed il 65% non oltre il 2012.
La riduzione dei rifiuti è un tema di assoluta rilevanza tra le energie ambientali, in quanto è indispensabile sviluppare le politiche di gestione dei rifiuti per favorire recupero e riciclo, in accordo alla direttiva europea 98/CE2008 (D.Lgs. 205/2010) che prevede che entro il 2020 il 50% del materiale prodotto sia avviato a recupero. La stessa direttiva delinea la gerarchia che stabilisce quale ordine di priorità applicare in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti: a) prevenzione, b) preparazione per il riutilizzo, c) riciclaggio, d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia, e) smaltimento.
Dal report regionale sui rifiuti, riferito all’anno 2009, emerge una media di Raccolta Differenziata sul territorio regionale del 47,4%, lievemente al di sotto dell’obiettivo previsto dalle citate leggi.
I dati di produzione dei rifiuti urbani della nostra regione sono simili a quelli della Toscana e mediamente più alti di quelli del nord Italia nonostante gli alti flussi turistici-studenteschi e la “storica” politica di assimilazione dei rifiuti speciali (provenienti dalle attività produttive e di servizio) ai rifiuti urbani, praticata dalla nostra regione.
Sul totale regionale di 348 comuni hanno superato l’obiettivo del 50% di raccolta differenziata per il 2009, ben 124 comuni con una popolazione complessiva di oltre 1.500.000 abitanti, corrispondenti a circa un terzo della popolazione regionale.
Tra questi comuni si riscontrano valori di vera eccellenza per 34 comuni che hanno già superato anche l’obiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata previsto per il 2012.
Rilevato che
Da sempre la Regione ha incentivato la raccolta differenziata e le azioni di gestione dei rifiuti urbani orientate alla sostenibilità ambientale e alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente anche con lo strumento del Piano di Azione Ambientale.
Nel Piano d’Azione 2008-2010 sono stati messi a disposizione 15,5 milioni di euro e finanziati oltre 150 progetti per il potenziamento della raccolta differenziata e la riduzione della produzione dei rifiuti.
A queste risorse si aggiungono quelle per favorire e sostenere la rimozione e lo smaltimento di materiali contenenti amianto ad opera di soggetti privati: 8 milioni di euro nel 2004 e 4 milioni di euro nel 2009.
Valutato che
Le politiche regionali di gestione dei rifiuti hanno favorito la diffusione di comportamenti virtuosi da parte dei cittadini.
Nonostante ciò il frequente abbandono di rifiuti speciali quali quelli contenenti amianto, pone elementi di preoccupazione per la corretta raccolta e lo smaltimento di tali rifiuti.
Oggi è il servizio pubblico che si fa carico della gestione di qualsiasi tipo di rifiuti abbandonati su strade e aree pubbliche (atteso che gli stessi si configurano - ai sensi della vigente normativa - come rifiuti urbani) e i relativi oneri confluiscono nell’ammontare complessivo del medesimo servizio.
Evidenziato che
D’altra parte la gestione dei rifiuti speciali (il loro recupero o smaltimento) - come stabilito dal DLgs 152/06 - è a completo carico dei produttori, lo smaltimento e recupero dei rifiuti speciali, anche pericolosi, è soggetto al libero mercato.
Diversa invece è la problematica della gestione dei rifiuti ingombranti che sono, a tutti gli effetti, rifiuti urbani, per i quali i gestori del servizio pubblico hanno attivato modalità per il corretto conferimento presso le Stazioni Ecologiche Attrezzate (SEA) o per il ritiro attraverso chiamata a domicilio, con l’obiettivo di scoraggiare gli abbandoni incontrollati.
Questi servizi sono gratuiti e sono già compresi nella tariffa o nella TARSU che i cittadini pagano.
Esprime
Apprezzamento per il lavoro avviato e svolto dalla Regione fino ad oggi ed incoraggia ulteriori forme di promozione della raccolta differenziata e di misure che favoriscano lo smaltimento corretto dei rifiuti speciali quali quelli contenenti amianto.
Impegna la Giunta a
Rinnovare l’impegno nella definizione di indirizzi e di azioni di coordinamento per le attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti, con particolare riferimento ai rifiuti urbani, promuovendo il raggiungimento ed il superamento delle percentuali di raccolta differenziata imposte dalla legge.
Porre in essere, di concerto con le Amministrazioni comunali e provinciali, tutte le iniziative, lo scambio di buone pratiche e gli investimenti necessari al fine di promuovere una gestione dei rifiuti urbani più virtuosa e sostenibile.
Promuovere, di concerto con le Amministrazioni locali, l’adozione di strumenti di concertazione tra tutti i soggetti coinvolti, che favoriscano la corretta gestione e lo smaltimento dei rifiuti speciali e contenenti amianto al fine d’incentivare comportamenti più virtuosi e corretti da parte di cittadini e aziende.
Incoraggiare e promuovere il principio della Premialità verso le Amministrazioni locali che intraprendono efficaci metodi di raccolta differenziata affinché i cittadini e le imprese virtuose non siano economicamente penalizzati, attraverso la revisione della L.R. n. 31 del 2006.
Promuovere le iniziative di riduzione del rifiuto verso le imprese e i cittadini e sostenere le azioni volte al riuso per il risparmio di materia prima.
Finalizzare i progetti regionali del PAA 2011-2013 ad azioni a sostegno degli EE.LL. per promuovere il passaggio alla tariffazione puntuale, ovvero orientate a stabilire proporzionalità tra il prelievo fiscale e la produzione di rifiuti.
Verificare, nel processo di revisione degli ATO, le dimensioni territoriali che meglio valorizzino le esperienze di gestione del ciclo integrato dei rifiuti fin qui realizzate in ambito regionale.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 luglio 2011