REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2009, n. 390

Valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa ai progetti di costruzione di una centrale idroelettrica ad acqua fluente sul torrente Alferello in localita' La Para (comuni di Verghereto e Sarsina - FC) presentati da Enerwell Srl e da F.G.F. Elettricita' Srl - Presa d'atto delle determinazioni della Conferenza di Servizi unificata a seguito di dichiarazione di concorrenza ai sensi del RD 1775/33 (Titolo III, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) la Valutazione di impatto ambientale negativa, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed
integrazioni per il progetto di costruzione di una centrale
idroelettrica ad acqua fluente sul torrente Alferello in localita' La
Para (comuni di Verghereto e Sarsina) presentato da Enerwell Srl,
poiche' l'intervento previsto non risulta valutabile per carenza di
documentazione progettuale ed ambientale, come risulta dagli esiti
della apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 23 settembre
2008;
b) la Valutazione di Impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed
integrazioni del progetto per la realizzazione di un mini impianto
idroelettrico sul torrente Alferello in localita' Mazzi-La Para
(Comune di Verghereto) presentato da F.G.F. Elettricita' Srl, poiche'
l'intervento previsto e', secondo gli esiti della Conferenza di
Servizi di cui al punto precedente, nel complesso ambientalmente
compatibile;
c) di ritenere quindi possibile realizzare gli interventi previsti e
rilasciare la concessione per l'esercizio della derivazione di cui al
punto b) a condizione che siano rispettate le prescrizioni indicate ai
punti 1.C, 2.C e 3.C. del Rapporto conclusivo della Conferenza di
Servizi, che costituisce l'Allegato A parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione, di seguito trascritte:
1) gli interventi in progetto, in merito a quanto stabilito dall'art.
10 delle Norme del PTCP di Forli'-Cesena, dovranno contemplare opere
compensative dei valori compromessi relativamente all'area forestale o
boscata attraversata; tali opere di compensazione dovranno essere
realizzate all'interno del medesimo bacino idrografico nel quale
l'intervento di trasformazione e' stato autorizzato e dovranno
consistere nella ricostituzione delle formazioni boschive eliminate
all'interno delle aree di collegamento ecologico di cui agli artt. 2,
comma 1 lett. e), e 7 della L.R. 17 febbraio 2005, n. 6, individuate
dal presente Piano come ambiti per la riconnessione delle reti
ecologiche, di cui all'art. 55; i predetti ambiti, volti alla
ricostituzione e diversificazione dei paesaggi rurali, sono altresi'
individuati dal PTCP quali ambiti territoriali idonei alla
realizzazione dei rimboschimenti compensativi di cui all'art. 4 del
DLgs 18 maggio 2001, n. 227; le opere di compensazione andranno
realizzate con le modalita' specificate al punto 25 delle presenti
prescrizioni;
2) come previsto dall'art. 10 del PTCP di Forli'-Cesena, le piste di
accesso al cantiere e la viabilita' di accesso alle aree di
stoccaggio, limitatamente alle porzioni ricadenti all'interno delle
aree forestali o boscate, non dovranno avere larghezza superiore a 3,5
m, ne' comportare l'attraversamento in qualsiasi senso e direzione di
terreni con pendenza superiore al 60% per tratti superiori a 150 m;
3) la portata da lasciar defluire in alveo (DMV) in corrispondenza
dell'opera di presa e' quantificata in 150 l/s;
4) in merito al vincolo idrogeologico, come indicato dalla Comunita'
Montana dell'Appennino Cesenate, per la realizzazione dei lavori
dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
a) che i movimenti di terreno siano limitati esclusivamente a quelli
necessari alla realizzazione delle opere e che le piste realizzate per
eseguire i lavori siano al termine degli stessi dismesse, con pieno
ripristino della situazione precedente ivi incluso l'inerbimento e la
piantumazione di essenze idonee;
b) che sia eseguita e mantenuta efficiente nel tempo un'idonea
regimazione idrica superficiale in tutta l'area, ed in particolare al
ciglio superiore ed al piede delle scarpate, da collegarsi alla rete
di deflusso delle acque presente in loco;
c) che il taglio, lo sfrondamento e l'estirpazione delle piante sia
limitato allo stretto indispensabile per la realizzazione delle opere,
rimuovendo prontamente le ramaglie tagliate e conferendole in
discarica autorizzata;
d) che le scarpate che si andranno a realizzare e/o intaccare vengano
profilate secondo le caratteristiche geomeccaniche dei terreni, in
modo da evitare fenomeni di instabilita' e da non creare rotolamento a
valle di materiale e fenomeni di ristagno, ovvero si provveda a
garantirne la stabilita' con l'esecuzione di idonee opere di
contenimento debitamente drenate a monte;
e) che tutti i movimenti di terreno vengano eseguiti in periodo
stagionale favorevole;
f) che qualora i lavori dovessero essere sospesi a causa di eventi
meteorologici sfavorevoli, vengano prontamente adottate tutte le
misure necessarie a garantire la stabilita' dei luoghi;
g) che, prima dell'inizio dei lavori, i proprietari dei terreni di cui
al foglio n. 8 mappali n. 4 e 6, rimboschiti con fondi pubblici,
chiedano la riconsegna di detti terreni alla Comunita' Montana;
5) per la realizzazione dell'opera la ditta appaltatrice dovra'
ottenere tutte le autorizzazioni per l'esercizio del cantiere previste
dalle vigenti normative, e non comprese nelle autorizzazioni
rilasciate dalla presente Conferenza di Servizi;
6) al fine di limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri
durante le fasi di cantiere si dovranno rispettare le seguenti
disposizioni:
- periodica bagnatura delle aree di cantiere, delle piste, dei
depositi temporanei di terre e di inerti da costruzione con frequenza
congrua alle condizioni meteorologiche;
- pavimentazione delle piste e delle aree di cantiere soggette al
transito di mezzi pesanti nei pressi di ricettori antropici mediante
l'impiego di materiali inerti aridi opportunamente costipati e
stabilizzati secondo un'idonea curva granulometrica;
- obbligo di velocita' ridotta sulle piste di cantiere al fine di
contenere il sollevamento delle polveri;
- munire le uscite dal cantiere alla rete stradale con impianti di
lavaggio per la pulizia delle ruote;
- provvedere alla copertura con teloni degli inerti trasportati con
autocarri;
- utilizzo di camion e mezzi meccanici conformi alle normative
ambientali in materia di emissioni di gas di scarico;
- per i lavori di cantiere che si svolgono nei pressi di ricettori
andra' preso in considerazione la possibilita' di utilizzare pannelli
mobili con funzione di protezione dei ricettori nei confronti della
diffusione di polveri oltre che del rumore;
7) le ditte esecutrici dei lavori, titolari degli eventuali scarichi
idrici derivanti dai cantieri, dovranno acquisire le richieste
autorizzazioni allo scarico rilasciate dalle Autorita' competenti ai
sensi della normativa vigente (DLgs 152/06) preventivamente
all'installazione dei cantieri;
8) l'approvvigionamento degli inerti da costruzione e lo smaltimento
dei materiali di risulta dovra' essere effettuato utilizzando siti
regolarmente autorizzati e nel rispetto delle normative vigenti,
privilegiando a parita' di idoneita' i siti piu' prossimi all'area di
realizzazione al fine di minimizzare gli impatti derivanti dal
trasporto e riutilizzando tutti i materiali provenienti dagli scavi
come previsto dal progetto;
9) la dismissione del cantiere dovra' comportare il ripristino dello
stato originario dei luoghi. Per il ripristino delle aree di cantiere
andra' utilizzato il terreno vegetale derivante dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatemene dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati provvedendo alla sua manutenzione per
evitarne la morte biologica;
10) per consentire i controlli di competenza, la Societa' proponente
dovra' dare, obbligatoriamente e con congruo anticipo, comunicazione
dell'avvio dei lavori al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli, alla
Provincia di Forli'-Cesena, al Comune di Verghereto, all'ARPA -
Sezione provinciale di Forli'-Cesena, all'AUSL di Cesena e alla
Soprintendenza per i Beni Archeologici per l'Emilia Romagna;
11) al fine di assicurare il corretto funzionamento dell'opera di
presa ed in particolare dello stramazzo per il deflusso del DMV dovra'
essere garantita una adeguata manutenzione delle opere in questione
provvedendo alla rimozione dei depositi e dei detriti che dovessero
ostruire la luce dello stramazzo;
12) ai sensi dell'art. 12 del DLgs 29 dicembre 2003, n. 387 e
dell'art. 35 del R.R. 20 novembre 2001, n. 41, in caso di rinuncia o
cessazione, per qualsiasi motivo, della concessione di derivazione con
contestuale dismissione dell'impianto, la Societa' titolare e' tenuta,
a propria cura e spese, alla rimozione delle opere ed al ripristino
dello stato dei luoghi;
13) per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio
dell'impianto ai sensi del DLgs 387/03 e della L.R. 26/04 dovranno
essere rispettate le seguenti prescrizioni:
- entro 1 anno dalla data di rilascio dell'autorizzazione dovranno
avere inizio i lavori di realizzazione dell'impianto;
- entro un termine massimo di 3 anni dal rilascio dell'autorizzazione
l'impianto deve essere realizzato, decorso tale termine senza che la
ditta abbia provveduto, l'autorizzazione decade a tutti gli effetti;
- eventuali variazioni del programma dei lavori, debitamente motivate,
dovranno essere comunicate e sottoposte ad autorizzazione preventiva
da parte della Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena, d'intesa
con il Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli;
- e' fatto obbligo alla ditta di comunicare alla Amministrazione
provinciale di Forli'-Cesena la data di inizio lavori nonche' quella
di ultimazione, e certificazione attestante che l'impianto e' stato
realizzato conformemente al progetto approvato col presente atto;
- l'Azienda dovra' pagare le spese di istruttoria come stabilito
dall'art. 16 della L.R. 26/04 (0,02 per cento dell'investimento) che
l'azienda dovra' versare alla Amministrazione provinciale di
Forli'-Cesena con le modalita' che le saranno comunicate;
- l'azienda dovra' inviare all'Amministrazione provinciale di
Forli'-Cesena entro il 15 gennaio di ogni anno, i dati di
funzionamento dell'impianto e la quantita' di energia prodotta
nell'anno precedente, nonche' qualsiasi altra informazione inerente
l'impianto e la produzione di energia che sara' richiesta dalla stessa
Amministrazione;
14) in fase di progettazione esecutiva dovra' essere presentata
richiesta di autorizzazione in deroga per i lavori di cantiere, ai
sensi della DGR della Regione Emilia-Romagna n. 45 del 21/1/2002, da
sottoporre all'approvazione della competente Amministrazione comunale
di Verghereto; nell'ambito della documentazione allegata alla
richiesta andranno specificate le misure di mitigazione da adottare al
fine di contenere gli impatti acustici sui ricettori piu' esposti
durante le fasi di realizzazione;
15) per una verifica degli impatti acustici della centrale di
turbinamento in fase di esercizio dovranno essere effettuati i
monitoraggi previsti dal progetto in corrispondenza dei ricettori
residenziali piu' esposti, ad esito dei quali andranno attuati gli
eventuali interventi necessari al rispetto dei limiti di legge;
16) al fine di evitare impatti significativi sui corpi idrici
superficiali durante le fasi di cantiere occorrera' adottare idonee
procedure operative, in particolare per la realizzazione dei lavori in
alveo o nelle sue immediate vicinanze, necessari alla costruzione
dell'opera di derivazione-vasca di carico. In particolare andranno
adottati i seguenti accorgimenti:
- utilizzo di macchine operatrici a norma sottoposti a periodici
controlli e manutenzioni;
- allestimento delle aree di cantiere e dei siti di stoccaggio dei
materiali al di fuori delle fasce di espansione delle piene;
- predisposizione di sistemi di drenaggio e raccolta delle acque di
dilavamento delle aree di cantiere e degli sversamenti accidentali al
fine di evitarne lo scarico diretto nel corpo idrico;
- i reflui derivanti dalle attivita' di cantiere dovranno essere
correttamente smaltiti mediante scarico autorizzato regolarmente ai
sensi della disciplina vigente in materia o mediante conferimento ad
idoneo sito di trattamento;
17) al fine di evitare fenomeni di inquinamento delle acque dovute al
funzionamento delle macchine idrauliche nella centrale, per il
funzionamento delle turbine dovranno essere utilizzati lubrificanti
ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
preventivamente inviata ad ARPA e AUSL territorialmente competenti
copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti, per
l'approvazione all'uso;
18) prima dell'entrata in esercizio dell'impianto la Societa'
proponente dovra' produrre al competente Servizio Tutela e Risanamento
Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna per l'approvazione,
documentazione inerente le soluzioni tecniche adottate
(strumentazione, modalita' di registrazione e trasmissione dati) al
fine della verifica sul rispetto del DMV e delle portate derivate; la
stessa documentazione dovra' essere trasmessa, per opportuna
conoscenza, al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli, alla Provincia
di Forli'-Cesena ed all'ARPA territorialmente competente;
19) la strumentazione in questione dovra' inoltre consentire una
misura dei volumi derivati dall'opera di presa e di quelli turbinati
al fine di monitorare eventuali perdite della condotta forzata con
possibili ripercussioni sulla stabilita' dei versanti attraversati;
20) per il dissesto in localita' Mazzi, oltre alle misure previste dal
progetto e consistenti in:
- attestazione della condotta a profondita' minima di 1.5÷2.0 m dal
p.c. attuale;
- posa della condotta all'interno di un controtubo a tenuta al fine
contenere le eventuali perdite della tubazione;
- installazione di pozzetti di ispezione ogni 50 m di condotta;
- realizzazione di drenaggi per lo smaltimento a valle di eventuali
acque presenti nel detrito;
andranno attuate le seguenti prescrizioni:
- dovra' essere realizzato un modello geotecnico/geomeccanico del
movimento franoso, eventualmente realizzando ulteriori indagini
geognostiche, finalizzato alla messa in opera di un sistema di
monitoraggio consistente nell'istallazione di 4 inclinometri
accoppiati a 4 piezometri, di cui 2 a monte e 2 a valle della
condotta, la cui realizzazione andra' concordata con l'Autorita' dei
Bacini Regionali Romagnoli ed il Servizio Tecnico Bacino Fiumi
Romagnoli;
- i dati raccolti dai monitoraggi, possibilmente con sistemi in
continuo, ovvero attraverso misure con cadenza stagionale, dovranno
essere trasmessi annualmente all'Autorita' dei Bacini Regionali
Romagnoli ed al Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli;
- la condotta andra' posata su un letto di materiale drenante dotato
di idonei scarichi in superficie delle acque di infiltrazione
posizionati al di fuori dell'area di frana perimetrata nella Tavola 4
del PTCP di Forli'-Cesena;
- i pozzetti e gli scarichi dei drenaggi realizzati dovranno essere
sottoposti a periodici controlli;
- dovranno essere adottate soluzioni progettuali che permettano di
interrompere la rigidita' della struttura, ad esempio mediante
l'utilizzo di giunti di collegamento dei tubi che permettano di
sopportare deviazioni angolari e di conseguenza di seguire i movimenti
del terreno;
21) per il dissesto in localita' Roncovecchio andranno attuate le
misure indicate nel progetto:
- asportazione del materiale detritico in dissesto o in alternativa
consolidamento con opere di ingegneria naturalistica;
- risagomatura della superficie;
- regimazione delle acque superficiali;
22) al fine di evitare effetti negativi derivanti dalla realizzazione
del progetto sulla stabilita' dei versanti attraversati dalla condotta
forzata, anche al di fuori delle aree sopraindicate, dovranno inoltre
essere attuate le seguenti misure:
- dovra' essere evitato che il piano di posa della condotta forzata
costituisca zona preferenziale di accumulo delle acque di
infiltrazione determinando possibili ripercussioni sulla stabilita'
del versante; a tal fine la condotta dovra' essere posata su un letto
di materiale drenante dotato di idonei scarichi in superficie delle
acque di infiltrazione;
- andra' messo in atto un sistema di misura dei volumi derivati
dall'opera di presa e di quelli turbinati al fine di monitorare
eventuali perdite della condotta forzata con possibili ripercussioni
sulla stabilita' dei versanti attraversati;
- le opere di contenimento necessarie a garantire la stabilita' dei
terreni nei tratti a maggiore acclivita' andranno realizzate con
tecniche di ingegneria naturalistica (palizzate in castagno, muri in
massi, ecc.) cosi' come da elaborati di progetto;
- in corrispondenza degli attraversamenti dei fossi laterali andranno
realizzati rivestimenti in pietrame e massi al fine di garantire la
copertura della condotta dai possibili fenomeni di erosione;
23) andranno evitati i lavori di cantiere che interesseranno l'alveo
del T. Alferello durante il periodo novembre-febbraio, corrispondente
alla fase di riproduzione della specie ittica di riferimento nel corso
d'acqua in questione (trota fario);
24) l'opera di presa dovra' essere dotata di scala di risalita per i
pesci quale misura di mitigazione degli impatti sull'ittiofauna
durante l'esercizio dell'impianto; al fine di verificare la
funzionalita' dell'opera in questione in rapporto alle specifiche
esigenze ecologiche della fauna ittica il progetto della scala di
risalita dovra' essere sottoposto all'approvazione
dell'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena;
25) le opere di mitigazione e di compensazione vegetazionali da
realizzarsi ai sensi di quanto previsto dall'art. 10 del PTCP della
Provincia di Forli'-Cesena (come indicato al punto 1 delle presenti
prescrizioni) e per il ripristino delle aree di cantiere, andranno
definite in un apposito progetto che dovra' dettagliare
caratteristiche ed ubicazione degli interventi da realizzare nonche'
delle relative attivita' di manutenzione programmate; il progetto in
questione dovra' essere sottoposto all'approvazione
dell'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena e del Comune di
Verghereto; le opere a verde andranno comunque monitorate con
controlli periodici allo scopo di verificarne l'efficacia e di
garantire il conseguimento degli obiettivi paesaggistici e
naturalistici previsti; a tal fine i nuovi impianti vegetazionali
dovranno essere assistiti per almeno 3 anni con irrigazione di
soccorso, risarcimenti delle fallanze e sfalcio periodico delle
infestanti;
26) per una verifica degli impatti del progetto sull'ecosistema
fluviale dovranno essere messi in atto monitoraggi dell'ittiofauna e
della fauna macrobentonica secondo lo schema proposto nelle
integrazioni fornite dal proponente; i dettagli del piano di
monitoraggio andranno definiti in accordo con ARPA e con la Provincia
di Forli'-Cesena e sottoposti all'approvazione del Servizio Tutela e
Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna;
27) la realizzazione dell'elettrodotto di collegamento dell'impianto
alla rete elettrica, la cui autorizzazione non e' compresa nella
presente procedura, dovra' consentire il rispetto delle disposizioni
normative vigenti in materia di protezione dalle esposizioni ai campi
elettromagnetici;
d) di dare atto che il parere dalla Provincia di Forli'-Cesena e
quello del Comune di Verghereto, ai sensi dell'art. 18, comma 6, della
L.R. 18 maggio 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in
merito al progetto presentato dalla ditta F.G.F. Elettricita', sono
compresi all'interno del Rapporto di cui alla lettera c);
e) di dare atto che il Comune di Verghereto ha rilasciato
autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 22 gennaio 2004 n. 42,
in merito al progetto F.G.F. con atto prot. n. 15593 del 18 dicembre
2008 a firma del Responsabile del Settore Camillini Fedele, che
costituisce l'Allegato B, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
f) di dare atto che il parere di competenza del Ministero per i Beni e
le Attivita' culturali - Direzione regionale per i Beni culturali e
paesaggistici dell'Emilia Romagna, che non ha partecipato alla seduta
conclusiva della Conferenza di Servizi, riguardo all'autorizzazione
paesaggistica e archeologica (DLgs 42/04) del progetto F.G.F. si
intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 e comma 9, della
Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni;
g) di dare atto che il Servizio Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli ha
rilasciato la concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso
idroelettrico, ai sensi del R.R. 41/01, ed il nullaosta idraulico ai
sensi del TU 523/1904, con determinazione n. 1359 del 2 marzo 2009 a
firma del Responsabile del Servizio ing. Giorgio A. Gullotta, che
costituisce l'Allegato C, parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
h) di dare atto che i pareri previsti dal R.R. 41/01 di competenza
dell'Autorita' dei Bacini Romagnoli, della Provincia di Forli'-Cesena
e del Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione
Emilia-Romagna, sono compresi all'interno del Rapporto di cui alla
lettera c);
i) di dare atto che l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio
di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ai
sensi del DLgs 387/03 e della L.R. 26/04, di competenza della
Provincia di Forli'-Cesena, e' compreso all'interno del Rapporto di
cui alla lettera c);
j) di dare atto che l'autorizzazione all'esecuzione di lavori su
terreni sottoposti a vincolo idrogeologico di cui al R.D. 3267/23, in
merito al progetto F.G.F., e' stata rilasciata dalla competente
Comunita' Montana dell'Appennino Cesenate con atto prot. n. 7185 del
19 settembre 2008 a firma del Responsabile del Servizio dott. Angelo
Rossi, che costituisce l'Allegato D, parte integrante e sostanziale
della presente deliberazione;
k) di dare atto che l'Autorita' dei Bacini Romagnoli ha rilasciato il
parere di compatibilita' del progetto F.G.F. con gli obiettivi del
Piano stralcio per il rischio idrogeologico previsto dall'art. 12
delle Norme tecniche di Piano con nota prot. n. 583 del 17 luglio 2008
a firma del Segretario generale dott. Stenio Naldi, che costituisce
l'Allegato E parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
l) di dare atto che il permesso di costruire relativo al progetto
F.G.F., ai sensi della L.R. 31/02, verra' rilasciato dal Comune di
Verghereto a conclusione della presente procedura di VIA, come
consentito dall'art. 17, comma 2, della L.R. 9/99 e successive
modifiche ed integrazioni;
m) di dare atto che i pareri sul permesso di costruire di competenza
di ARPA - Sezione provinciale di Forli'-Cesena e AUSL di Cesena, che
non hanno partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di
Servizi, si intende positivo ai sensi dell'art. 14-ter, comma 7 e
comma 9, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive
modificazioni;
n) di dare atto che l'approvazione del progetto di utilizzo delle
terre e rocce di scavo prevista dall'art. 186 del DLgs 152/06 e
successive modifiche ed integrazioni, di competenza del Servizio
Valutazione impatto e Promozione sostenibilita' ambientale della
Regione Emilia-Romagna e' compreso all'interno del Rapporto di cui
alla lettera c);
o) di dare atto che ai sensi della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e
successive modifiche ed integrazioni le autorizzazioni che vengono
rilasciate nell'ambito della Conferenza di Servizi assumono efficacia
immediata all'atto dell'approvazione della presente deliberazione;
p) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente Valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 3;
q) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione alle ditte proponenti Enerwell Srl di San Piero
in Bagno (FC) ed F.G.F. Elettricita' di Verghereto (FC);
r) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,
copia della presente deliberazione alla Provincia di Forli'-Cesena, al
Comune di Verghereto, al Comune di Sarsina, al Servizio Tecnico Bacino
Fiumi Romagnoli, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della
Regione Emilia-Romagna, all'Autorita' dei Bacini Romagnoli, alla
Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia
Romagna, alla Comunita' Montana dell'Appennino Cesenate, all'ARPA -
Sezione provinciale di Forli'-Cesena e all'AUSL di Cesena;
s) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione.

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