REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 1019/1 - Ordine del giorno, proposto dalla consigliera Guerra, sul progetto di legge recante "Introduzione di criteri di sostenibilita' ambientale negli acquisti della pubblica amministrazione"

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
con nota del Presidente della Commissione assembleare "Bilancio Affari
generali ed istituzionali" prot. n. 34763 del 7/12/2009 e' stato
richiesto il parere del Consiglio delle Autonomie locali (CAL), ai
sensi dell'art. 56 del Regolamento interno, sull'oggetto 1019 Progetto
di legge d'iniziativa della consigliera Guerra: Introduzione di
criteri di sostenibilita' ambientale negli acquisti della pubblica
amministrazione (23 01 2006);
il CAL nella seduta del 17/12/2009, con nota prot. 289500 del
17/12/2009, ha espresso parere favorevole con emendamento prevedendo,
in sintesi, solo per la Regione l'obbligatorieta' del Piano d'azione
per la sostenibilita' ambientale dei consumi pubblici, e non anche,
cosi' come era previsto nel testo del progetto sottoposto a parere,
per le Province ed i Comuni (con l'eccezione di quelli con popolazione
residente inferiore ai cinquemila abitanti);
preso atto che
la Commissione assembleare "Bilancio Affari generali ed
istituzionali", nella seduta del 21/12/2009 ha espresso sul progetto
di legge in oggetto parere favorevole senza accogliere la proposta del
CAL, per le seguenti motivazioni:
con la proposta approvata in sede di Consiglio delle Autonomie locali
nella seduta del 17 dicembre 2009 si interviene sull'articolo 2 del
progetto di legge che introduce lo strumento del Piano d'Azione per la
sostenibilita' ambientale dei consumi pubblici.
Nel progetto di legge, tale documento e' previsto venga redatto da
Regione, Province e Comuni con popolazione residente superiore ai 5000
abitanti, costituendo l'unico metodo di misurazione dell'impegno
concreto degli Enti locali nell'aumentare gradualmente la parte di
prodotti e servizi "verdi" acquistati con le gare e gli appalti
pubblici.
Nella proposta presentata dal CAL, l'obbligo di redigere il Piano e'
rimasto solo per la Regione, mentre per Province e Comuni si prevede
che la Regione lo possa "promuovere", evidentemente attraverso lo
stanziamento di incentivi economici.
Non pare si possa considerare la redazione del Piano d'Azione un
pesante aggravio per l'amministrazione degli Enti locali, in primo
luogo perche' ne sono esclusi i piccoli Comuni e poi perche' comunque
e' previsto, nel comma 2 dell'articolo 2, che la Regione emani delle
linee guida in materia.
Nello stesso comma 2 dell'articolo 2 e' anche previsto che "la
concessione di eventuali incentivi" sia vincolata alla predisposizione
del Piano d'Azione.
Il Piano d'Azione non e' un adempimento oneroso per i Comuni in quanto
non prevede alcuna percentuale di acquisti sostenibili da raggiungere,
bensi' solo l'elencazione di un programma operativo per l'introduzione
di criteri ambientali nelle procedure d'acquisto, del resto gia'
previsto dal programma dell'Unione Europea e dal Decreto Ministeriale
11 aprile 2008, richiamato nel testo del progetto di legge, tale per
cui non puo' essere considerato un onere aggiuntivo.
Visti gli articoli 23, comma 4, dello Statuto della Regione
Emilia-Romagna e 56, comma 10, del Regolamento interno;
delibera
di prendere atto del parere favorevole del CAL sull'oggetto 1019
Progetto di legge d'iniziativa della consigliera Guerra: Introduzione
di criteri di sostenibilita' ambientale negli acquisti della pubblica
Amministrazione (23 01 2006);
di non accogliere tuttavia la proposta di modifica dell'articolo 2,
presentata dal CAL, per le motivazioni di cui in premessa.
Approvato a maggioranza nella seduta pomeridiana del 22 dicembre
2009.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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