REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 27 aprile 2009, n. 562

Decisione in merito alla procedura di screening relativa al progetto di costruzione della cassa di espansione al servizio del canale di Medicina in comune di Castel Guelfo (BO), 2o stralcio funzionale - (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli impatti attesi, il progetto di "Costruzione
della cassa di espansione a servizio del canale di Medicina in comune
di Castel Guelfo - 2o Stralcio funzionale" dalla ulteriore procedura
di VIA con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto 7:
1) la realizzazione del progetto in esame dovra' garantire un
ulteriore volume di laminazione di 38.450 mc. come da progetto
presentato; la cassa di espansione nella sua configurazione di
progetto dovra' quindi assicurare la disponibilita' permanente di
77.730 mc. di invaso a fini idraulici; a tale riguardo i volumi
massimi di invaso a scopo irriguo e i volumi a disposizione per la
laminazione delle piene dovranno essere trasformati in quote,
provvedendo all'installazione di sistemi per la verifica delle quote
da rispettare (asta graduata o altro sistema idoneo);
2) dovra' essere acquisito il parere dell'Autorita' di Bacino del Reno
in merito alla compatibilita' dell'intervento con gli obiettivi della
pianificazione di bacino, come previsto dagli artt. 15 e 18 delle
Norme del Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del Bacino del
Reno (PSAI);
3) dovra' essere garantita l'impermeabilizzazione della cassa di
espansione al fine di evitare eventuali interferenze con le acque di
falda; a tal fine in fase di realizzazione andranno verificate le
caratteristiche di permeabilita' dei terreni di scavo in funzione
delle quali dovranno essere adottate le eventuali misure necessarie
all'impermeabilizzazione del bacino; gli interventi di
impermeabilizzazione realizzati per la parte di bacino soggetta ad
escursioni dei livelli idrici dovranno essere tali da consentirne il
ripristino vegetazionale;
4) al fine di evitare fenomeni erosivi e di garantire la stabilita'
delle scarpate, dovra' essere previsto il ripristino vegetazionale,
mediante inerbimento o tecniche di ingegneria naturalistica, delle
sponde della cassa di espansione nella porzione superiore utilizzata a
scopo di laminazione, nonche' nella banca intermedia e nel bacino ad
uso irriguo per la fascia di escursione del livello idrico;
5) data la presenza di edifici in prossimita' dell'area di scavo,
andra' verificata in fase di cantiere, in funzione dell'entita' del
drenaggio della falda riscontrato, la necessita' di un monitoraggio
dei livelli piezometrici al fine di controllare l'entita' degli
abbassamenti e prevenire possibili conseguenze sulla stabilita' degli
edifici in argomento;
6) qualora l'esercizio dell'invaso irriguo comporti un aumento dei
prelievi idrici derivati dal torrente Sillaro, dovra' essere
presentata apposita domanda di concessione per i maggiori volumi
richiesti al competente Servizio Tecnico di Bacino del Reno;
7) l'utilizzo previsto dei materiali derivanti dai lavori di
risezionamento del canale di Medicina  e' subordinato alla
caratterizzazione preventiva dei terreni in questione ed alla verifica
della loro idoneita' in rapporto all'uso previsto, ai sensi dell'art.
186 del DLgs 152/06 come modificato dal DLgs 4/08; a tal fine il
progetto definitivo delle opere in questione dovra' contenere apposito
elaborato sottoscritto dal progettista attestante la sussistenza dei
requisiti di legge, come previsto dalla norma citata;
8) i materiali che in base alla caratterizzazione effettuata non
dovessero risultare idonei e quelli la cui destinazione finale non sia
stata definita all'atto di approvazione del progetto definitivo,
dovranno essere smaltiti conformemente a quanto previsto dalla
normativa in materia di rifiuti;
9) durante la fase di realizzazione dovranno essere adottate tutte le
misure atte a limitare gli impatti derivanti dai lavori di cantiere
sui ricettori antropici circostanti;
10) si ritiene in particolare necessario che in fase di realizzazione
vengano adottate specifiche misure finalizzate a contenere gli impatti
connessi alle attivita' di cantiere (produzione di rumore e di
polveri) sul ricettore residenziale di Via Madonna del Poggio,
mediante idonei interventi provvisionali;
11) una eventuale previsione di superamento dei limiti acustici di
zona durante la fase di realizzazione dovra' comportare la richiesta
di autorizzazione in deroga da presentare al Comune competente e da
sottoporre al parere dell'ARPA, come previsto dalla L.R. 12/01
"Disposizioni in materia di inquinamento acustico";
12) per limitare gli impatti connessi alla movimentazione dei
materiali cavati e di quelli da costruzione, si ritiene necessario
adottare i seguenti accorgimenti:
- prevedere l'umidificazione delle vie di transito da e per il
cantiere e dei depositi temporanei di inerti;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- prevedere un sistema di lavaggio dei pneumatici dei mezzi destinati
al trasporto dei materiali di risulta in uscita dal cantiere;
13) si prescrive che per il trasporto dei materiali di cava derivanti
dallo scavo della cassa di espansione non venga interessato nessun
centro abitato, cosi' come dichiarato nella documentazione
presentata;
14) andranno realizzate le opere di sistemazione a verde e ripristino
ambientale dell'area della cassa d'espansione come da progetto
elaborato dalla Provincia di Bologna; le opere in questione dovranno
essere assistite per almeno 3 anni con irrigazione di soccorso,
risarcimenti delle fallanze e sfalcio periodico delle infestanti;
15) per le opere di ripristino vegetazionale andranno riutilizzati i
terreni vegetali derivanti dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e dei quali si provvedera' alla manutenzione per
evitarne la morte biologica;
16) gli interventi di risezionamento del canale di Medicina e di
realizzazione dei manufatti idraulici dovranno essere tali da
minimizzare gli impatti sulla vegetazione ripariale interferita e di
salvaguardare la funzioni ecologico-ambientali del corso d'acqua; a
tal fine si dovra' prevedere il taglio selettivo delle piante e la
salvaguardia delle specie arboree di pregio nonche' la ricostituzione
della vegetazione eliminata secondo modalita' compatibili con le
finalita' di sistemazione idraulica delle opere in progetto;
17) resta fermo che tutte le autorizzazioni necessarie per la
realizzazione dell'opera in oggetto della presente valutazione
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Consorzio della
Bonifica Renana, al Comune di Castel Guelfo, all'Amministrazione
provinciale di Bologna, all'Autorita' di Bacino del Reno, al Servizio
Tecnico Bacino Reno e all'ARPA - Sezione provinciale di Bologna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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