COMUNICATO
Titolo II - Procedura di verifica (screening), decisione sul progetto di realizzazione del parcheggio interrato nel parco Novi Sad e opere collaterali
L'Autorita' competente: Comune di Modena - Settore Ambiente e
Protezione civile - Via Santi n. 40 - 41100 Modena, comunica la
decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente
il progetto di realizzazione del parcheggio interrato nel Parco Novi
Sad e opere collaterali, in comune di Modena.
Il progetto e' presentato da: C.M.B. Cooperativa Muratori e Braccianti
di Carpi, Capogruppo dell'A.T.I. aggiudicataria della concessione, con
sede legale a Modena Via Emilia Est n. 75.
Il progetto e' localizzato in comune di Modena - Parco Novi Sad.
Il progetto interessa il territorio del comune di Modena e della
provincia di Modena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente Comune di
Modena, con atto deliberazione della Giunta comunale n. 655 del 21
ottobre 2008, ha assunto la seguente decisione:
- di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della L.R. 21 maggio
1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, dalla ulteriore
procedura di VIA il progetto per la realizzazione del parcheggio
interrato nel Parco Novi Sad e opere collaterali, presentato dalla
C.M.B. Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, Capogruppo
dell'A.T.I. aggiudicataria della concessione, con sede legale a Modena
Via Emilia Est n. 75;
- di dare atto che la presentazione del progetto esecutivo sara'
subordinato all'ottemperanza delle seguenti prescrizioni e
raccomandazioni:
a) Prescrizioni
- Relativamente al controllo archeologico:
- gli interventi di escavazione, ivi compresi i lavori per la
realizzazione dei diaframmi, dovranno essere eseguiti sotto il
controllo di una ditta archeologica specializzata e la direzione
scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell'Emilia-Romagna, mentre per i depositi post medioevali e la loro
eventuale rimozione dovra' essere richiesto il parere della
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali.
- Relativamente alla fase di cantiere:
- presso l'area di cantiere dovra' essere prevista la localizzazione
di un'isola ecologica per la raccolta differenziata dei rifiuti, al
fine di ridurne il quantitativo destinato allo smaltimento in
discarica e/o impianti autorizzati; le operazioni di officina,
manutenzione ed assistenza meccanica delle macchine operatrici
dovranno essere svolte all'esterno delle aree di cantiere presso
centri autorizzati; dovranno essere indicati i dettagli relativi alla
predisposizione di un piano di emergenza per sversamenti accidentali
di sostanze inquinanti nel suolo o nelle acque che dovra' essere
inviato ad ARPA, Provincia e Comune.
- Si richiede che venga effettuato il regolare lavaggio delle piste di
cantiere in modo da ridurre il risollevamento delle polveri, maggiore
responsabile degli alti valori di concentrazione; che sia posta
particolare attenzione in prossimita' dell'uscita dei mezzi sulla
viabilita' ordinaria (pulizia delle ruote e dello chassis degli
autocarri) e che tutti i mezzi utilizzati per il trasporto dei
materiali inerti siano dotati di adeguati teloni di copertura, al fine
di evitare la dispersione delle polveri.
- Al fine dell'ottenimento dell'autorizzazione in deroga ai limiti di
rumore dovra' essere prodotta nuova documentazione, ai sensi della DGR
673/04 del 4 aprile 2004, riportante i livelli sonori stimati ai
ricettori nelle singole fasi di cantiere, considerando in ciascuna
fase tutte le attivita' che vengono svolte contemporaneamente. Dovra'
inoltre essere documentato con elevato grado di dettaglio anche
l'impatto da vibrazioni considerata la vicinanza di un istituto
universitario. Nel caso in cui la documentazione prodotta evidenzi il
perdurare di una situazione di forte impatto, dovra' essere valutata
l'opportunita' di realizzare opere di mitigazione nell'area del
cantiere, al fine di contenere quanto piu' possibile le immissioni
sonore nei confronti della sede universitaria durante la fase di
realizzazione dell'opera.
- Relativamente alle acque superficiali e sotterranee:
- si richiede che, in fase di progetto esecutivo, sia fornita
documentazione inerente alla progettazione delle opere di drenaggio,
alle modalita' per il collettamento delle acque aggottate e alla
destinazione finale.
- Per evitare l'ingresso di acque meteoriche le rampe di accesso
dovranno essere fornite di griglie di raccolta e dossi di
contenimento; le acque della zona officina dovranno essere pretrattate
prima dell'immissione in fognatura.
b) Raccomandazioni
- I percorsi utilizzati dai mezzi pesanti per il trasporto dei
materiali sulla viabilita' cittadina dovranno essere attentamente
valutati al fine di limitare l'impatto sull'area.
- In fase esecutiva, dovra' essere presentata documentazione inerente
ai 160.000 mc. di terreno di scavo movimentati nella fase di cantiere,
le modalita' di trasporto e la destinazione finale.
- Le stime prodotte negli scenari futuri (sia con un solo ingresso su
Via Fontanelli, che con un ulteriore ingresso su Viale Monte Kosica)
conducono a variazioni complessivamente limitate rispetto allo stato
di fatto per tutti gli inquinanti analizzati e per tutti i ricettori
considerati nello studio. Cio' nonostante, come osservato anche dagli
estensori dello studio, la soluzione prospettata dal proponente con
due ingressi, permetterebbe una distribuzione piu' uniforme del
traffico indotto e, con l'attuale livello di approfondimento, appare
quella di minor impatto. Si consiglia pertanto di approfondire
l'ipotesi mitigativa presentata che prevede un secondo ingresso
all'area del parcheggio, al fine di ridurre gli impatti relativi al
rumore ed emissioni in atmosfera. Ai fini di una minor interferenza
con gli acquiferi, si consiglia inoltre di approfondire l'ipotesi
migliorativa che comporterebbe la realizzazione del parcheggio su due
piani interrati anziche' tre.
