REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 settembre 2009, n. 1439

Incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto. Approvazione bando

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- con atto deliberativo dell'Assemblea Legislativa n. 204 del 12
dicembre 2008 e' stato approvato il "Piano di Azione ambientale per un
futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008/2010";
- all'interno di tale importante strumento di pianificazione sono
elencate le principali linee di intervento ed azione a livello
regionale nel campo delle politiche rivolte al raggiungimento della
sostenibilita' ambientale;
- in particolare al capitolo 4, paragrafo 5, sono state previste
risorse pari ad Euro 4.100.000,00 finalizzate ad incentivare
interventi per la riduzione e lo smaltimento dell'amianto nei siti in
cui si svolgono attivita' produttive, ivi comprese quelle terziarie e
commerciali;
- gia' in passato la Regione Emilia-Romagna aveva attivato una
iniziativa analoga approvando con la deliberazione della Giunta
regionale 64/04 un apposito bando recante ad oggetto "Ecoincentivi per
il sistema delle imprese";
- all'interno di tale bando era stata attivata una specifica azione
volta a favorire la rimozione dei manufatti contenenti amianto in
matrice cementizia e/o resinosa dai luoghi di lavoro, determinando una
graduatoria di 199 progetti ammissibili, tutti interamente finanziati
per un importo complessivo di contributi assegnati pari ad Euro
8.055.547,71;
considerato che:
- con deliberazione della Giunta regionale n. 238 del 2 marzo 2009 e'
stata attivata la prima fase attuativa del "Piano di Azione Ambientale
per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008/2010" con
particolare riferimento all'avvio della fase dei progetti territoriali
di cui al capitolo 4, paragrafi 1.1, 1.2 e 1.3;
- contestualmente e' stato avviato l'iter per la definizione di un
nuovo bando per la concessione di ecoincentivi regionali destinati
alle imprese per la rimozione dei manufatti contenenti amianto in
matrice cementizia e/o resinosa dai luoghi di lavoro;
tenuto conto che:
- tale iniziativa di concessione di contributi economici ad imprese
rientra nel campo di applicazione della normativa europea degli aiuti
di Stato;
- pertanto, al fine di garantire da un lato il rispetto delle
normative europee e dall'altro l'esigenza di attivare forme ed opzioni
flessibili a seconda delle specifiche situazioni dei singoli
richiedenti, si e' ritenuto di prevedere la possibilita', per le
imprese, di scegliere alternativamente fra i due seguenti regimi di
aiuto:
- Aiuti da concedere ai sensi del Regolamento di esenzione per
categoria (REGOLAMENTO (CE) n. 800/2008) del 6 agosto 2008 in cui
l'Unione Europea ha stabilito che alcune categorie di aiuti risultano
compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e
88 del Trattato, nei limiti e con le forme ivi indicate; il
Regolamento integra il contenuto di una serie di strumenti in materia
di aiuti di Stato adottati dalla Commissione dal 2001: gli aiuti in
favore delle PMI, gli aiuti per la ricerca e sviluppo nelle PMI, gli
aiuti per l'occupazione e la formazione, gli aiuti a finalita'
regionale. Inoltre il Regolamento comprende cinque categorie di aiuti
che non beneficiavano dell'esenzione: gli aiuti per la tutela
ambientale, gli aiuti per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo a
favore delle grandi imprese, gli aiuti sotto forma di capitale di
rischio e gli aiuti per le nuove imprese create dall'imprenditoria
femminile. Il bando finalizzato all'iniziativa in argomento, qui
allegato quale parte integrante e sostanziale, si inquadra all'interno
delle linee e dei contenuti previsti dal Regolamento sopra richiamato,
con particolare riferimento a quanto previsto alla sezione 4 "Aiuti
per la Tutela ambientale", artt. 17 e 18;
- Aiuti da concedere ai sensi del Regolamento CE della Commissione del
15 dicembre 2006, n. 1998 - relativo all'applicazione degli articoli
87 e 88 del Trattato CE - inerente gli aiuti di importanza minore "de
minimis" entrato in vigore a partire dall'1 gennaio 2007;
preso atto che sulla base di tali riferimenti legislativi e' stato
predisposto il bando qui allegato quale parte integrante e
sostanziale, che prevede la concessione di contributi per la
realizzazione di interventi per la rimozione e lo smaltimento dei
manufatti contenenti amianto in matrice cementizia e/o resinosa dai
luoghi di lavoro intesi come immobili in cui si svolgono attivita'
produttive, ivi comprese quelle terziarie e commerciali;
preso atto altresi' che:
- e' stata determinata l'intensita' dell'aiuto a seconda delle
tipologie dimensionali delle imprese individuate secondo quanto
previsto nelle disposizioni di cui al decreto del Ministero delle
Attivita' produttive del 18 aprile 2005 "Adeguamento alla disciplina
comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese",
in recepimento della raccomandazione 2003/361/CE, cosi' come di
seguito indicato:
- per le piccole e medie imprese: 45% dei costi ammissibili;
- per le grandi imprese: 35% dei costi ammissibili;
- e' stato inoltre fissato un limite massimo concedibile di contributo
su ciascun progetto che, in valore assoluto, e' fissato in Euro
200.000,00. Tale limite e' valido sia per le domande presentate sul
regime de minimis che sul regolamento di esenzione per categoria;
dato atto che:
- a seguito dell'entrata in vigore della Legge Finanziaria dello Stato
per l'anno 2003, Legge 27 dicembre 2002, n. 289, permane la vigenza, a
tutt'oggi, di quanto previsto all'art. 72, ai sensi del quale i
contributi in conto capitale concessi alle imprese debbono essere
restituiti nell'arco di un decennio dalla assegnazione, nella misura
di almeno il 50%;
- per quanto attiene le modalita' di gestione, rendicontazione e
monitoraggio verra' successivamente approvato uno specifico Vademecum
con atto del Responsabile del Servizio Affari generali, Giuridici e
Programmazione finanziaria della Direzione generale Ambiente, Difesa
del suolo e della costa;
- le risorse complessivamente previste per il finanziamento
dell'iniziativa in argomento ammontano ad Euro 4.100.000,00, iscritte
nelle scritture contabili del Bilancio regionale per l'esercizio 2009
come segue:
- quanto ad Euro 2.481.622,97 sul Capitolo 37392 "Fondo rotativo a
sostegno degli ecoincentivi al sistema delle imprese di cui al piano
di azione ambientale per un futuro sostenibile. Riutilizzo quote (art.
72, Legge 27 dicembre 2002, n. 289; artt. 70, 74, 81 e 84, DLgs 31
marzo 1998, n. 112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3)";
- quanto ad Euro 1.618.377,03 sul Capitolo 37383 "Interventi per
l'attuazione piano d'azione ambientale per un futuro sostenibile:
contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di
risanamento ambientale (artt. 70, 74, 81 e 84, DLgs 31 marzo 1998, n.
112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3) - Mezzi statali";
- a tali risorse si potranno aggiungere anche quelle derivanti da
provvedimenti di revoca e/o accertamenti di economie a seguito del
monitoraggio dell'attuazione dei progetti finanziati con le
deliberazioni della Giunta regionale n. 2752 del 3/12/2004 e n. 1306
dell'1/8/2005;
dato atto altresi' che le modalita' di presentazione delle candidature
progettuali da parte delle imprese e della successiva valutazione
delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute
nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
preso atto inoltre che:
- l'art. 11 della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 prevede
l'obbligatorieta' del Codice Unico di Progetto (CUP) per i progetti
d'investimento pubblico a partire dall'1 gennaio 2003 al fine di
garantire la funzionalita' della rete di monitoraggio degli
investimenti pubblici;
- a seguito di cio' ogni nuovo progetto di investimento pubblico deve
essere dotato di un "Codice unico di progetto", che le competenti
amministrazioni o i soggetti aggiudicatori richiedono in via
telematica secondo la procedura definita dal CIPE, secondo le
modalita', le forme e le procedure di cui alla delibera CIPE n. 143
del 27/12/2002, successivamente integrata e modificata con la
deliberazione del CIPE del 29 settembre 2004, n. 24, secondo la quale
tra l'altro "il codice CUP deve essere riportato su tutti i documenti
amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a
progetti d'investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle
banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai
suddetti progetti. Tutte le Amministrazioni e gli Istituti
finanziatori devono pertanto corredare con il CUP la documentazione
relativa a progetti d'investimento pubblico";
- con successiva delibera CIPE n. 151/2006, all. 1 e' stato stabilito
che "La responsabilita' della richiesta del CUP e' attribuita al
soggetto titolare del progetto, cui competono l'attuazione degli
interventi e/o l'erogazione delle relative risorse finanziarie
pubbliche, destinate alla realizzazione del progetto stesso, ed in
particolare per quanto attiene gli incentivi ad unita' produttive e
contributi l'acquisizione del codice unico di progetto spetta ai
soggetti cui spetta la titolarita' della concessione del finanziamento
pubblico";
rilevato che nel caso specifico, al fine di omogeneizzare le procedure
tese agli adempimenti di legge, anche con riferimento all'esigenza di
semplificare l'iter procedurale a carico dei soggetti che risulteranno
beneficiari del contributo, la Regione Emilia-Romagna, per il tramite
del Servizio regionale competente, attivera' la fase di acquisizione
del C.U.P. che dovra' essere espletata entro la data di approvazione
dei provvedimenti amministrativi di assunzione dell'impegno
finanziario relativo al contributo da concedere;
viste:
- la L.R. del 19 dicembre 2008, n. 22 "Legge finanziaria regionale
adottata a norma dell'art. 40 della L.R. del 15 novembre 2001, n. 40,
in coincidenza con l'approvazione del Bilancio di previsione per
l'esercizio finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009/2011",
pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 217 del 19
dicembre 2008;
- la L.R. del 19 dicembre 2008, n. 28 "Documento di accompagnamento al
Bilancio di previsione per l'esercizio 2009 e pluriennale 2009/2011,
disaggregato per capitoli ai fini della gestione e dell'assegnazione
delle risorse (comma 6 e 8, art. 11, L.R. 15 novembre 2001, n. 40)",
pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 217 del 19
dicembre 2009;
dato atto del parere allegato;
su proposta dell'Assessore Ambiente e Sviluppo sostenibile;
a voti unanimi e palesi, delibera:
a) di approvare il Bando per eco-incentivi alle imprese per la
rimozione e lo smaltimento dei manufatti in matrice cementizio e/o
resinosa, qui in Allegato 1) parte integrante e sostanziale al
presente atto deliberativo;
b) di stabilire che le modalita' di presentazione delle candidature
progettuali da parte delle imprese e della successiva valutazione
delle proposte da parte della Regione Emilia-Romagna sono contenute
nel bando di cui all'Allegato 1), parte integrante e sostanziale della
presente deliberazione;
c) di dare atto, ai fini dell'attuazione del programma di
ecoincentivi, che sono disponibili, sul Bilancio di previsione per
l'esercizio finanziario 2009, risorse pari ad Euro 4.100.000,00 come
segue:
- quanto ad Euro 2.481.622,97 sul Capitolo 37392 "Fondo rotativo a
sostegno degli ecoincentivi al sistema delle imprese di cui al piano
di azione ambientale per un futuro sostenibile. Riutilizzo quote (art.
72, Legge 27 dicembre 2002, n. 289; artt. 70, 74, 81 e 84, DLgs 31
marzo 1998, n. 112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3)";
- quanto ad Euro 1.618.377,03 sul Capitolo 37383 "Interventi per
l'attuazione piano d'azione ambientale per un futuro sostenibile:
contributi ad imprese per la realizzazione di opere ed interventi di
risanamento ambientale (artt. 70, 74, 81 e 84, DLgs 31 marzo 1998, n.
112 e art. 99, L.R. 21 aprile 1999, n. 3) - Mezzi statali";
d) di dare atto che a tali disponibilita' previste sul bilancio di
previsione per l'esercizio finanziario 2009 potranno aggiungersi
ulteriori risorse, ivi comprese quelle derivanti da provvedimenti di
revoca e/o accertamenti di economie derivanti dal monitoraggio
dell'attuazione dei progetti finanziati con le deliberazioni della
Giunta regionale n. 2752 del 3/12/2004 e n. 1306 dell'1/8/2005;
e) di dare atto che la Giunta regionale approvera' l'elenco degli
interventi da finanziare in base al plafond disponibile e delle
risultanze dell'istruttoria;
f) di dare atto che la Direzione regionale Ambiente, Difesa del suolo
e della costa potra' invitare alla presentazione della documentazione
prevista al punto 8.2 dell'allegato bando altre imprese scorrendo la
graduatoria, che avra' una valenza biennale, a fronte della
disponibilita' di eventuali ulteriori risorse finanziarie;
g) di dare atto che per quanto attiene le modalita' di gestione,
rendicontazione e monitoraggio verra' successivamente approvato uno
specifico Vademecum con atto del Responsabile del Servizio Affari
generali e giuridici e Programmazione finanziaria della Direzione
generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa;
h) di dare atto che sara' data attuazione a quanto previsto dall'art.
72 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Finanziaria dello Stato per
l'anno 2003);
i) di pubblicare la seguente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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