REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LEGGE REGIONALE 24 aprile 2009, n. 5

RIDELIMITAZIONE DEI COMPRENSORI DI BONIFICA E RIORDINO DEI CONSORZI

L'ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE HA APPROVATO
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PROMULGA
la seguente legge:
INDICE
CAPO I - Riordino dei comprensori di bonifica
Art.	1 -  Riordino dei comprensori di bonifica
Art.	2 -  Disposizioni concernenti gli organi dei Consorzi
Art.	3 -  Disposizioni inerenti situazioni specifiche
Art.	4 -  Disposizioni sul personale
CAPO II - Modificazioni alla Legge regionale 23 aprile 1987, n. 16
Art.	5 -  Modificazioni all'articolo 3 della Legge regionale n. 16 del
1987
CAPO I
Riordino dei comprensori di bonifica
Art. 1
Riordino dei comprensori di bonifica
1. La Regione, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 27 del
decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248 (Proroga di termini previsti da
disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia
finanziaria), convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1,
comma 1, della Legge 28 febbraio 2008, n. 31, e ai fini dell'esercizio
delle attivita' di bonifica, suddivide il territorio in otto
comprensori delimitati in modo da costituire unita' omogenee sotto il
profilo idrografico ed idraulico, funzionali alle esigenze di
programmazione, esecuzione e gestione, la cui cartografia e' allegata
alla presente legge come Allegato A, denominati in via provvisoria in
ordine numerico, secondo i confini indicati all'Allegato B.
2. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge,
con atto della Giunta regionale, sentita la competente Commissione
assembleare, sono definiti i criteri per la successione dei nuovi
Consorzi di bonifica ai Consorzi esistenti nonche' per la formazione
dei Consigli di amministrazione provvisori sulla base del procedimento
previsto dalla Legge regionale 23 aprile 1987, n. 16 (Disposizioni
integrative della L.R. 2 agosto 1984, n. 42 "Nuove norme in materia di
Enti di Bonifica - Delega di funzioni amministrative"). La nomina dei
Consigli provvisori e' effettuata dall'Assemblea legislativa.
3. Per ogni comprensorio di cui al comma 1 e' istituito un Consorzio
di bonifica derivante dal riordino, mediante fusione ed eventuale
scorporo, dei Consorzi di bonifica esistenti alla data di entrata in
vigore della presente legge e insistenti sul territorio dei
comprensori che prende il nome del comprensorio di riferimento cosi'
come definito con deliberazione della Giunta regionale.
4. Le variazioni di delimitazione dei comprensori non comportanti un
incremento del loro numero sono approvate con deliberazione
dell'Assemblea legislativa.
5. Dalla data di nomina dei Consigli di amministrazione provvisori e
comunque dal 1° ottobre 2009 sono istituiti i Consorzi di bonifica
previsti al comma 3, che succedono nei rapporti giuridici attivi e
passivi dei Consorzi esistenti che dalla medesima data sono
soppressi.
Art. 2
Disposizioni concernenti gli organi dei Consorzi
1. Il numero dei componenti dei Consigli di amministrazione dei
Consorzi di bonifica aventi diritto a compenso non puo' essere
superiore a tre. La medesima disposizione trova applicazione anche per
i componenti dei Consigli di amministrazione provvisori di cui
all'articolo 1, comma 2.
2. Gli organi del Consorzio di secondo grado per il Canale emiliano
romagnolo restano in carica sino alla scadenza del mandato in essere.
3. Il Consorzio generale di bonifica della provincia di Ferrara e'
soppresso dalla data di istituzione del Consorzio insistente sul
comprensorio C8 dell'Allegato A della presente legge che subentra nei
rapporti giuridici attivi e passivi.
Art. 3
Disposizioni inerenti situazioni specifiche
1. In presenza di specificita' territoriali rappresentate dal sistema
di Pilastresi nonche' dal bacino del Samoggia e del Panaro, i Consorzi
di bonifica ivi operanti pongono in essere una programmazione e
gestione delle attivita' concordate. Per il sistema di Pilastresi e'
prevista una commissione di vigilanza nominata dalla Giunta regionale
di cui fanno parte un rappresentante della Regione, che la presiede ai
fini della coerenza della gestione con la sicurezza idraulica
dell'intero territorio, e un rappresentante per ogni Consorzio
interessato, nonche' una contabilita' dedicata. I Consorzi operanti
sui territori afferenti all'associazione "Terre d'Acqua" stipulano una
convenzione con i Comuni interessati per le attivita' relative al
bacino del Samoggia e del Panaro.
2. Qualora sussistano interessi tra loro confliggenti su aree
territoriali circostanziate la Regione esercita direttamente la
funzione di bonifica. A tal fine con deliberazione di Giunta viene
assunta la decisione dell'assunzione della gestione diretta della
funzione che trova applicazione a decorrere dalla comunicazione al
soggetto che esercita l'attivita' in via ordinaria.
Art. 4
Disposizioni sul personale
1. In sede di prima attuazione del riordino dei Consorzi e di
conseguente riorganizzazione dei servizi e degli uffici consortili
devono essere prioritariamente valorizzate le professionalita'
esistenti in conformita' ai principi dettati dalle vigenti norme
collettive nazionali.
2. Sino alla nomina dei Consigli ordinari a seguito del periodo
transitorio legato al processo di riordino previsto dalla presente
legge, i Consorzi di bonifica non possono attivare procedure per il
reclutamento del personale, fatta eccezione per il personale
avventizio. Qualora si manifesti l'esigenza di porre in essere
meccanismi che comportino un diverso inquadramento del personale o la
sostituzione di particolari professionalita', i Consorzi di bonifica
ne danno preventiva comunicazione alla Giunta regionale ai fini della
valutazione della legittimita' rispetto al complessivo processo di
riordino. E' fatto salvo il riconoscimento dei diritti individuali
maturati a norma del contratto collettivo nazionale di lavoro.
CAPO II
Modificazioni
 alla legge regionale 23 aprile 1987, n. 16
Art. 5
Modificazioni all'articolo 3
della Legge regionale n. 16 del 1987
1. All'articolo 3, comma 5, della legge regionale n. 16 del 1987, le
parole "due anni" sono sostituite dalle seguenti: "un anno".
2. Dopo il comma 5 dell'articolo 3 della legge regionale n. 16 del
1987 e' aggiunto il seguente:
"5 bis. Il nuovo statuto di cui al comma 5 e' deliberato dal Consiglio
di amministrazione provvisorio sulla base dei criteri stabiliti dalla
Giunta regionale, sentita la Commissione assembleare competente, e
successivamente approvato dall'Assemblea legislativa regionale.".
ALLEGATO B
COMPRENSORIO "C1"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: dal punto di incontro tra le
province di Piacenza e Alessandria nei pressi di monte Carmo (q. 1641)
segue il confine amministrativo tra queste province fino a
congiungersi con il confine amministrativo tra le province di Piacenza
e Pavia che segue fino alla strada congiungente le localita' di S.
Maria della Versa e Tassara, infine lo spartiacque tra i torrenti
Bardonezza e Carogna fino all'argine maestro del fiume Po.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: segue l'argine maestro del fiume
Po fino alla confluenza dei torrenti uniti Arda e Ongina, salvo nel
tronco corrispondente all'ansa di Boscone Cusani dove il confine segue
il ciglio dell'alveo del Po passando a Nord dell'argine maestro.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla confluenza dei torrenti Arda
e Ongina nel fiume Po, segue l'asta del torrente Ongina fino alla Via
Emilia, la strada per Case Boccelli fino a Case Gruppi e la strada che
da Castelnuovo Fogliani raggiunge il torrente Stirone; dal ponte su
questo torrente fino al punto in cui il torrente coincide con il
confine amministrativo tra le province di Parma e Piacenza; prosegue
coincidendo con il confine amministrativo tra le province di Parma e
Piacenza fino a Monte Bue (q. 1771).
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: partendo da Monte Bue (q. 1799)
segue il confine amministrativo tra le regioni Emilia-Romagna e
Liguria fino a punto di incontro tra il confine amministrativo tra le
province di Piacenza e Alessandria in prossimita' del monte Carmo (q.
1641) a chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C2"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: segue il confine amministrativo tra
le province di Parma e Genova da Passo del Bocco a Monte Bue (q.
1771), da cui prosegue lungo il confine amministrativo tra le province
di Parma e Piacenza fino al punto in cui il torrente Ongina coincide
con questo confine amministrativo, segue l'asta di questo torrente
fino alla confluenza dei torrenti uniti Ongina e Arda nel fiume Po.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza dei torrenti
Ongina e Arda con il fiume Po, segue l'argine maestro di questo sino
alla confluenza del torrente Enza.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla confluenza del torrente Enza
con l'argine maestro del fiume Po, segue l'asta del torrente Enza fino
al confine amministrativo fra i comuni di Neviano degli Arduini e
Palanzano, detto confine fino a passo Zibana, lo spartiacque tra i
torrenti Enza e Parma fino a Monte Navert, ad esclusione del versante
comprendente le principali frazioni di Rusino, Moragnano, Lagrimone,
Pratolungo e Capriglio del comune di Tizzano Val Parma, e il confine
amministrativo fra i comuni di Monchio delle Corti e Corniglio fino a
Monte Matto (q. 1837).
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: da Monte Matto (q. 1837) segue il
confine amministrativo tra le regioni Emilia-Romagna e Toscana ed
Emilia-Romagna e Liguria fino a Monte Chiapparino (q. 1112), lo
spartiacque tra i bacini idrografici dei fiumi Taro e Vara fino a
Monte Zatta (q. 1404), comprendendo una parte del comune di Varese
Ligure in provincia di La Spezia; infine seguendo lo spartiacque tra i
bacini idrografici dei fiumi Taro ed Entella, raggiunge il Passo del
Bocco (q. 1083), comprendente una parte del comune di Borzonasca in
provincia di Genova, a chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C3"
Confine Ovest
Partendo dal Sud in direzione Nord: da Monte Matto (q. 1837) segue il
confine amministrativo tra i comuni di Monchio delle Corti e Corniglio
fino a Monte Navert, lo spartiacque tra i torrenti Enza e Parma fino a
passo Zibana, comprendendo nel comprensorio le principali frazioni di
Rusino, Moragnano, Lagrimone, Pratolungo e Capriglio del comune di
Tizzano Val Parma e il relativo versante, da cui prosegue lungo il
confine amministrativo tra i comuni di Palanzano e Neviano degli
Arduini, fino all'asta del torrente Enza, che segue fino alla
confluenza con l'argine maestro del fiume Po.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza del torrente Enza
con l'argine maestro del fiume Po, segue detto argine maestro fino
alla confluenza del torrente Crostolo, quindi segue a Sud l'asta di
questo torrente fino alla Botte Bentivoglio, quindi in direzione Est
lungo l'asta del Cavo Fiuma fino alla chiavica di immissione di tale
Cavo nel fiume Secchia nei pressi della localita' di Bondanello.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla Chiavica di immissione del
Cavo Fiuma nel fiume Secchia, nei pressi della localita' di
Bondanello, segue l'asta del fiume Secchia fino alla confluenza della
Fossa di Spezzano, l'asta di questo canale, il confine amministrativo
fra i comuni di Fiorano e Maranello, la strada comunale Colle del
Cuccolo fino alla localita' Montardone in comune di Serramazzoni, la
strada statale n. 12, il confine amministrativo fra i comuni di Lama
Mocogno e Riolunato, quello tra i comuni di Palagano e Riolunato e
quello tra i comuni di Frassinoro e Pievepelago fino a Monte Saltello
(q. 1681).
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: da Monte Saltello (q. 1681) segue
il confine amministrativo tosco-emiliano fino al passo di Pietra
Tagliata (q. 1778) quindi segue lo spartiacque tosco-emiliano fino a
Monte Matto (q. 1837) a chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C4"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: da Monte Saltello (q. 1681) segue
il confine amministrativo tra i comuni di Pievepelago e Frassinoro,
quello tra i comuni di Riolunato e Palagano e quello tra i comuni di
Riolunato e Lama Mocogno sino alla strada statale n. 12; prosegue
lungo la strada statale n. 12 fino alla localita' di Montardone in
comune di Serramazzoni, la strada comunale Colle del Cucculo, il
confine amministrativo fra i comuni di Serramazzoni e Maranello e
quello tra i comuni di Maranello e Fiorano, fino alla Fossa di
Spezzano; prosegue poi lungo l'asta della Fossa di Spezzano fino alla
confluenza con il fiume Secchia, sulla cui asta si attesta seguendola
fino alla localita' Corte Barco.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dal fiume Secchia in localita'
Corte Barco, segue la strada comunale Stoffi fino all'incrocio con la
strada provinciale Pegognaga-S. Giacomo delle Segnate nei pressi della
localita' "La Casella", la suddetta strada provinciale, la strada
comunale Contotta fino a S. Giacomo delle Segnate, la strada comunale
del Cantone fino alla strada provinciale n. 496 Virgiliana, che segue
fino ai pressi della Corte "Possessione di Mezzo" da cui prosegue
lungo la strada comunale Vecchia del Cantone fino alla Corte "Ghetta",
di nuovo lungo la strada statale Virgiliana n. 496 fino alla localita'
"Il Cantone", la strada comunale Cantone-Ovara fino alla strada
statale n. 12, che segue per un tratto, e lungo la strada comunale
Quattrocase-Agnolo e la ferrovia Suzzara-Ferrara fino alla strada
vicinale del Gallo; segue questa strada vicinale, la strada
provinciale Ghisione-Magnacavallo e Sermide, la strada delle Brasille,
il fosso Gigliola, il Dugale Bardello o Furghe, l'argine destro del
canale di Fossalta, il canale Stoppo, il canale emissario della
bonifica delle Terre di Gonzaga, fino alla strada provinciale
Borgofranco-Magnacavallo; prosegue lungo questa strada fino
all'incrocio con la strada provinciale ferrarese, detta anche Argine
Vecchio del Fiume Po; da tale strada continua lungo l'argine maestro
del fiume Po fino alla foce del fiume Panaro.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: segue l'asta del fiume Panaro dalla
sua foce nel fiume Po fino a 1500 metri circa a valle del ponte sul
fiume Panaro della strada statale n. 468, raggiunge verso Sud la
suddetta strada statale a circa mt 400 a Ovest della intersezione con
la strada vicinale Rossi; segue verso Est prima la medesima strada
provinciale n. 468, poi la strada vicinale Rossi fino alla localita'
Colombarina, da cui prosegue lungo il confine amministrativo fra le
province di Modena e Ferrara fino al punto di confluenza dei confini
amministrativi delle province di Bologna, Modena e Ferrara; prosegue
lungo il confine amministrativo tra le province di Ferrara e Bologna
fino a Fermata Morando, da cui raggiunge Fattoria Morando e Predio di
Mezzo; segue il canale di Cento fino a Ca' Vandini e dopo questa
localita' passa per Ca' S. Andrea, la Torinese e Ca' Grillana
raggiunge di fronte al fondo Caterina il Torrente Samoggia; da qui
segue l'asta di questo torrente fino all'altezza della ferrovia
Vignola-Bologna in prossimita' di Bazzano, per proseguire per la
strada Bazzanese per circa 700 mt quindi il crinale verso Sud fino ad
incrociare Via Montebudello e seguire questa strada fino alla
localita' Castellazzo, da questa localita' segue il crinale fino alla
localita' Paradiso, quindi il crinale che separa il rio d'Orzo dal rio
Marzadore fino alla localita' Castello di Serravalle, da questa
localita' prosegue lungo lo spartiacque tra i fiumi Panaro e Reno fino
al Corno alle Scale (q. 1945).
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: dal Monte Corno alle Scale (q.
1945) segue lo spartiacque tosco-emiliano fino a Monte Saltello (q.
1681) a chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C5"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: da Monte Corno alle Scale (q. 1945)
segue lo spartiacque tra i fiumi Panaro e Reno fino a Castello di
Serravalle, quindi il confine tra le province di Bologna e Modena fino
alla localita' Paradiso, da questa localita' segue il crinale fino
alla localita' Castellazzo poi Via Montebudello quindi il crinale fino
alla strada Bazzanese in prossimita' di Bazzano fino all'altezza della
ferrovia Vignola-Bologna, quindi l'asta del torrente Samoggia fino
appena a monte della confluenza di questo con il fiume Reno nei pressi
di Castello d'Argile.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza del torrente
Samoggia appena a monte del fiume Reno nei pressi di Castello d'Argile
segue l'asta del fiume Reno fino alla confluenza del torrente
Sillaro.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla confluenza del torrente
Sillaro con il fiume Reno segue l'asta del torrente Sillaro fino alla
confluenza del Rio Correcchio, l'argine destro di tale rio fino
all'autostrada Bologna-Ancona, la Via Correcchio fino alla Via Emilia
e lo spartiacque fra il fiume Santerno e il rio Correcchio fino allo
spartiacque tra i sottobacini montani del fiume Santerno e del
torrente Sillaro; segue questo spartiacque fino a Monte Tre Poggioli
(q. 966) ed infine lo spartiacque fra i sottobacini del torrente Idice
e del fiume Santerno fino a Sasso di Castro e al Passo della Futa (q.
903).
Confine Sud
Partendo dal Ovest in direzione Est: dal Passo della Futa segue quindi
lo spartiacque del bacino del fiume Reno fino al Corno alle Scale (q.
1945) a chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C6"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: dal Passo della Futa (q. 903) segue
lo spartiacque tra il bacino montano del fiume Reno e il sottobacino
montano del fiume Santerno fino al Sasso di Castro, lo spartiacque fra
i sottobacini montani del torrente Idice e del fiume Santerno fino a
Monte Tre Poggioli, lo spartiacque fra i sottobacini montani del fiume
Santerno e del torrente Sillaro, e quello tra il fiume Santerno ed il
rio Correcchio fino alla Via Emilia; dalla quale segue la Via
Correcchio fino all'autostrada Bologna-Ancona e l'argine destro del
rio Correcchio fino alla sua confluenza nel torrente Sillaro, lungo la
cui asta prosegue fino alla confluenza nel fiume Reno.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza del torrente
Sillaro nel fiume Reno, segue l'asta di quest'ultimo fino alla foce.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla foce del fiume Reno segue la
costa adriatica sino alla foce del torrente Lamone, quindi l'asta di
questo torrente fino alla confluenza dello scolo Cerchia; segue la
strada provinciale Albareto - Reda - S. Barnaba fino alla Via Emilia e
lo spartiacque tra i bacini idrografici dei fiumi Lamone e Montone
fino al Monte Peschiena (q. 1198).
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: segue lo spartiacque
tosco-emiliano da Monte Peschiena (q. 1198) fino al Passo della Futa a
chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C7"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: da Monte Peschiena (q. 1198) segue
lo spartiacque tra i bacini idrografici dei fiumi Lamone e Montone
fino all' incrocio fra la Via Emilia e la provinciale S. Barnaba -
Reda - Albereto, segue detta strada provinciale fino alla confluenza
dello scolo Cerchia nel fiume Lamone, lungo la cui asta prosegue fino
alla foce.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla foce del fiume Lamone segue
la costa adriatica sino al confine amministrativo tra le regioni
Emilia-Romagna e Marche.
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: dalla costa segue il confine
amministrativo tra le regioni Emilia-Romagna e Marche fino al confine
amministrativo tra la regione Emilia-Romagna e la Repubblica di S.
Marino quindi nuovamente il confine amministrativo tra le regioni
Emilia-Romagna e Marche; segue poi tale confine fino a Monte Leta,
quindi lo spartiacque tra i bacini idrografici del fiume Marecchia e
torrente Uso fino a Monte Perticara (q. 1833), quindi da Monte
Aquilone (q.1355) segue lo spartiacque tosco-emiliano, passando da
passo dei Mandrioli (q.1173) fino a Monte Peschiena (q. 1198) a
chiusura del perimetro.
COMPRENSORIO "C8"
Confine Ovest
Partendo da Sud in direzione Nord: dal torrente Samoggia in localita'
fondo Caterina raggiunge Ca' Grillana, la Torinese e Ca' S. Andrea
fino a Ca' Vandini poi lungo il canale di Cento; poi raggiunge Predio
di Mezzo, Fattoria Morando, da cui raggiunge Fermata Morando e
prosegue lungo il confine amministrativo tra le province di Ferrara e
Bologna; prosegue fino al punto di confluenza dei confini
amministrativi delle province di Bologna, Ferrara e Modena, prosegue
lungo il confine amministrativo delle province di Modena e Ferrara
fino alla localita' Colombarina, poi lungo la strada vicinale Rossi
fino alla strada provinciale n. 468, fino a circa 400 mt ad Ovest
della sua intersezione con la suddetta strada vicinale, da cui
raggiunge il fiume Panaro a circa 1.500 mt a valle del ponte della
medesima strada provinciale; infine segue il fiume Panaro fino alla
sua confluenza con il fiume Po.
Confine Nord
Partendo da Ovest in direzione Est: dalla confluenza del fiume Panaro
con il fiume Po, segue l'asta di quest'ultimo fino alla diramazione
del Po di Goro, per poi seguire l'asta di quest'ultimo fino al mare.
Confine Est
Partendo da Nord in direzione Sud: dalla foce del Po di Goro segue la
costa adriatica fino alla foce del fiume Reno.
Confine Sud
Partendo da Est in direzione Ovest: dalla foce del fiume Reno segue
l'asta di questo fino alla confluenza del torrente Samoggia, a
chiusura del perimetro.
La presente legge regionale sara' pubblicata nel Bollettino Ufficiale
della Regione.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare
come legge della Regione Emilia-Romagna.
Bologna, 24 aprile 2009	VASCO ERRANI

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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