REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 luglio 2008, n. 1272

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "ex S.S. 71 bis 'Cervese' - Collegamento fra il casello A14 di Cesena e la secante - Bretella Gronda" (L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto denominato "ex S.S. 71 bis
'Cervese' - Collegamento fra il casello A14 di Cesena e la secante -
Bretella Gronda", presentato dal Servizio Infrastrutture viarie e
Gestione strade Cesena della Provincia di Forli'-Cesena, proponente
del progetto, dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni gia' riportate al punto 7:
1) sara' necessario, per minimizzare gli impatti sugli ecosistemi e
sul paesaggio, mettere in atto tutte le azioni di mitigazione previste
nel progetto;
2) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si riutilizzera'
il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
3) per limitare, in fase di cantierizzazione, le emissioni diffuse e
puntuali di polveri derivanti dalla movimentazione dei materiali di
costruzione, dall'esercizio di impianti fissi e dalla movimentazione
dei mezzi si ritiene necessario:
- per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e
la lavorazione;
- qualora nella composizione del calcestruzzo rientri come materia
prima il polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche
dal lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo
aperto e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel
contenitore preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie
di trattenimento del materiale plastico;
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- acquisire le eventuali autorizzazioni necessarie per le emissioni di
inquinanti in atmosfera ai sensi delle vigenti normative;
- si dovra' valutare la necessita' di introdurre eventuali mitigazioni
acustiche, sul cantiere e su eventuali ricettori; le azioni attivate
dovranno consentire il rispetto dei limiti sonori previsti dalle
normative vigenti;
4) dovranno essere verificate la qualita' dell'aria e il rispetto dei
limiti di pressione sonora, attraverso una campagna di monitoraggio
strumentale da effettuarsi sia durante la realizzazione dell'opera che
ad opera e mitigazioni realizzate e, sulla base dei risultati
ottenuti, dovranno essere assunte le necessarie conseguenti
determinazioni;
5) le opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento del
rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere il
piu' possibile di tipo vegetazionale (cespugli e alberature di essenze
autoctone) in grado di creare un corridoio ecologico che possa
raccordarsi con la vegetazione esistente dei vari canali attraversati
dall'infrastruttura;
6) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora;
a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto delle
fallanze nel primo anno di manutenzione;
7) si dovranno prevedere, sistemi di attraversamento biotico in quei
punti dove l'altezza della carreggiata rispetto al p.c. lo consenta,
in particolare dove la presenza di una rete idrica superficiale
intersechi l'asse viario;
8) si dovra' prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo tutto
l'asse stradale e l'allontanamento attraverso il sistema fognario
pubblico nei fossi e nei canali di scolo principali e secondari; le
acque di dilavamento, andranno trattate in vasche di decantazione come
previsto in progetto;
9) dovra' essere rispettato il principio dell'invarianza idraulica
anche attraverso un corretto dimensionamento degli scoli posti
lateralmente alla strada;
10) dovra' essere mantenuta la rete scolante attuale che rappresenta
parte integrante della centuriazione;
11) la progettazione definitiva dei manufatti idraulici di
attraversamento del reticolo di bonifica dovra' essere fatta tenendo
in considerazione i maggiori apporti al reticolo scolante derivanti
dal drenaggio della piattaforma stradale in progetto, nonche' le
eventuali condizioni di criticita' indipendenti dal progetto in esame,
come quelle derivanti da urbanizzazioni di nuova realizzazione o di
previsione; le opere in questione dovranno ottenere il parere
favorevole del Consorzio di Bonifica competente;
12) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo
idrografico, venga previsto nel progetto definitivo un piano di
emergenza in caso di eventuali sversamenti accidentali mediante
presidi idraulici (per esempio vasche di contenimento, paratoie nei
fossi di scolo dove recapitano le scoline stradali, ecc.);
13) gli inerti necessari alla realizzazione dell'opera andranno
reperiti da cave regolarmente autorizzate della zona sulla base di
quanto disposto nei piani per le attivita' estrattive provinciali e
comunali, privilegiando, a parita' di idoneita' dei materiali, i siti
piu' prossimi all'area di cantiere al fine di minimizzare gli impatti
legati al traffico;
14) gli interventi di ripristino vegetazionale dovranno inoltre
rispettare le seguenti indicazioni:
- realizzazione, lungo il tracciato, di filari di siepi arbustive ed
arboreo arbustive di essenze autoctone nell'aiuola di separazione
della carreggiata dalla pista ciclabile;
- potenziamento della vegetazione presente nei punti di
attraversamento di rii e canali;
- le formazioni vegetali di nuovo impianto andranno sempre legate alla
vegetazione esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura
del paesaggio;
- andranno previsti interventi di compensazione relativamente alla
vegetazione eliminata nei lavori di realizzazione;
15) la realizzazione dell'impianto di illuminazione stradale dovra'
essere conforme alla L.R. 19/03 "Norme in materia di riduzione
dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico" e alle
specifiche tecniche definite nei relativi strumenti di attuazione
(direttiva approvata con delibera di G.R. 2263/05 e circolare
approvata con determina del Direttore generale Ambiente e Difesa del
suolo e della costa n. 14096 del 12 ottobre 2006);
16) la realizzazione dell'impianto in esame resta comunque subordinata
all'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla legislazione
vigente ed al rispetto dei vincoli e delle prescrizioni contenuti
nelle norme dei Piani elencati al punto 4 della presente delibera;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente, Servizio
Infrastrutture viarie e Gestione strade Cesena della Provincia di
Forli'-Cesena, all'Amministrazione provinciale di Forli'-Cesena -
Servizio Pianificazione territoriale, al Comune di Cesena, all'ARPA -
Sezione provinciale di Forli'-Cesena, al Consorzio di Bonifica Savio e
Rubicone;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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