REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 luglio 2008, n. 1271

Decisione in merito alla definizione dei contenuti del SIA (scoping) per la procedura VIA relativa alla concessione di derivazione ad uso acquedottistico dal campo pozzi Imola-Ortignola (Comune di Imola) - (art. 12, L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di approvare, sulla base delle conclusioni dell'apposita Conferenza
di Servizi tenutasi il 17 luglio 2008 il cui verbale costituisce
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente delibera,
il documento di scoping presentato dall'Agenzia di Ambito per i
Servizi pubblici di Bologna (ATO 5) per la definizione dei contenuti
del SIA relativo alla concessione di derivazione ad uso
acquedottistico del campo pozzi Imola-Ortignola (Comune di Imola),
acquisito agli atti d'ufficio al prot. n. 110935 del 30 aprile 2008,
subordinatamente al recepimento delle prescrizioni di seguito
elencate:
Considerazioni generali
 1) ai fini di procedere alla variante urbanistica nei modi consentiti
dall'art. 17, comma 3 della L.R. 9/99 e successive modifiche ed
integrazioni:
- dovra' essere esplicitato, gia' nell'avviso di deposito degli
elaborati da pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione e su
quotidiano ai sensi dell'art. 14 della stessa L.R. 9/99, che la
procedura di VIA in questione comporta variante allo strumento
urbanistico vigente;
- dovranno essere verificate/aggiornate le relative tavole dello
strumento urbanistico comunale di Imola con l'individuazione delle
aree di tutela e salvaguardia (area di tutela assoluta e area di
rispetto) come definite dal DLgs 152/06 e successive modifiche ed
integrazioni, per ognuno dei pozzi costituenti il campo pozzi in
esame;
Quadro di riferimento programmatico
 2) l'esame della conformita' alla pianificazione dovra' prendere in
esame gli strumenti della pianificazione anche alla scala regionale
(in particolare Piano di Tutela delle Acque) e sovraregionale (in
particolare pianificazione di bacino) oltre a quelli alla scala
comunale e provinciale; riguardo al Piano di Tutela delle Acque (PTA)
dovra' essere inoltre verificata la compatibilita' delle opere in
esame anche in riferimento alle disposizioni relative alle aree di
ricarica degli acquiferi e alle previsioni di una maggiore
infiltrabilita' per tali zone;
 3) descrizione delle eventuali non conformita' rispetto a quanto
previsto all'art. 94 del DLgs 152/06 per le aree di tutela assoluta e
le aree di rispetto in riferimento alla presenza di centri di
pericolo;
 4) azioni da porre in essere per la messa in sicurezza dei centri di
pericolo ricadenti entro le aree di rispetto dei pozzi, laddove non
sia possibile adottare misure per il loro allontanamento;
 5) verifica delle suddette aree con le previsioni del PSC comunale e
del PTCP provinciale (dovra' essere preso in considerazione i
documenti preliminari della variante di PTCP in corso per
l'adeguamento al PTA regionale);
Quadro di riferimento progettuale
 6) dovranno essere forniti i dati previsti all'art. 6 del R.R. 41/01
per le domande di concessione ed in particolare:
- quantitativi complessivamente richiesti in concessione (portata max,
portata media, volume complessivo annuo);
- portata richiesta in concessione specifica per ogni punto di
derivazione (max e media);
 7) implementazione delle schede monografiche dei pozzi fornite nel
documento di scoping con le seguenti informazioni:
- informazioni sulle modalita' di allestimento dei pozzi all'atto
della realizzazione;
- informazioni sullo stato di efficienza delle opere e sugli eventuali
interventi di manutenzione necessari;
- opere di protezione della testa pozzo esistenti (cabine, pozzetti,
recinzioni, sistemi anti intrusione, impermeabilizzazioni, sistemi di
drenaggio delle acque meteoriche, ecc.) e adeguamenti necessari;
- opere accessorie e dotazioni dei pozzi (misuratori di portata e di
livelli piezometrici, ecc.);
 8) dovra' essere elaborata una tabella riepilogativa nella quale
andranno riportate le caratteristiche costruttive principali dei pozzi
in esame: data di perforazione, profondita', diametro, tipologia
(monofalda o multifalda), livelli filtrati, caratteristiche della
pompa installata, portata di esercizio;
 9) relativamente ai pozzi dismessi dovra' essere fornita una
relazione tecnica sulle modalita' di chiusura dei pozzi e sulle cause
che l'hanno comportata;
10) analisi prelievi/consumi circoscritta al fabbisogno della rete
acquedottistica di Imola:
- portate massime e medie e relativi volumi di prelievo necessari al
funzionamento attuale della rete; aggiornamento dei dati rispetto allo
studio del 2006, ripartizione degli approvvigionamenti richiesti in
concessione dal campo pozzi e degli approvvigionamenti effettuati dai
restanti pozzi a servizio della rete, anche in riferimento ai pozzi
dismessi;
- congruita' delle portate richieste dal campo pozzi rispetto al
fabbisogno generale della rete;
- popolazione servita e fluttuazioni stagionali;
- consumi attuali e previsioni future;
- disponibilita' idrica procapite litri/abitante/giorno;
- distinzioni tra utenze domestiche e non domestiche e tra le non
domestiche distinzione tra quelle produttive industriali, commerciali
e agricole;
- disponibilita' idrica da contratto per utenze non domestiche;
- riportare sotto forma di grafici lineari, per ogni anno solare a
partire dal 2001, in ordinata l'andamento delle portate medie mensili
immesse in rete ed in ascissa i mesi dell'anno; sullo stesso grafico
riportare in corrispondenza di ogni mese il relativo volume cumulato
di prelievo e l'andamento lineare delle temperature esterne;
- analisi prelievi/perdite di rete;
11) modalita' di funzionamento della rete acquedottistica nella
situazione attuale specificando i contributi delle varie fonti di
alimentazione utilizzate;
12) fonti di approvvigionamento alternative, disponibilita', costi di
produzione e riferimenti autorizzativi;
13) descrizione delle modalita' di gestione delle opere del campo
pozzi Imola-Ortignola nell'ambito della rete acquedottistica (prelievi
effettuati dai singoli pozzi e relative tempistiche, eventuali
turnazioni, sistemi di monitoraggio in essere, attivita' di
manutenzione attuate);
14) descrizione della rete di adduzione del campo pozzi e dei sistemi
di potabilizzazione utilizzati;
Quadro di riferimento ambientale
15) per la ricostruzione del quadro idrostratigrafico della conoide
del Santerno e in particolare dell'area del campo pozzi dovra' essere
fornita la seguente documentazione:
- inquadramento geologico dell'area pedecollina - pianura della
conoide con i dati della nuova Carta Geologica di Pianura scala
1:25.000  elaborata dal Servizio Geologico della Regione
Emilia-Romagna;
- gli elaborati illustrati dal proponente in sede di Conferenza di
Servizi (Studio idrogeologico della conoide del Santerno e sezioni
idrostratigrafiche prodotte dalla Regione Emilia-Romagna (RER)),
dovranno essere aggiornati con la seguente documentazione:
- uniformare le sezioni idrostratigrafiche RER ed HERA alla stessa
scala; possibilmente usare la scala RER 1:25.000 orizzontale, 1:1000
verticale;
- uniformare il colore degli acquitardi (compreso quello superficiale)
in tutte le sezioni;
- evidenziare in tutte le sezioni i pozzi HERA attivi, di monitoraggio
e disattivati con opportuni simboli, indicando per i tratti
filtranti;
- riportare nelle sezioni idrostratigrafiche l'intersezione con la 
tavola piezometrica ultima disponibile;
- verificare l'interpretazione stratigrafica delle sezioni 1-1 e 2-2
RER: nel loro punto d'intersezione, infatti, la corrispondenza tra
corpi dello stesso complesso idrostratigrafico non torna (cfr.: base
Gruppo A con tetto Gruppo B); analogamente verificare la stessa
interpretazione all'incrocio tra le sezioni HERA A-A e C-C;
- ricostruire una nuova sezione idrostratigrafica proiettando ed
evidenziando tutti i  pozzi HERA, grosso modo con la stessa traccia
della sezione RER 1-1, ovvero lungo  una direzione SW-NE data dalla
congiungente  il pozzo 18 con quello 25. Tale sezione dovra' essere
prolungata verso  monte per comprendere le relazioni geometriche con
le aree di ricarica e verso valle, fin  dove esistono dei dati
disponibili; nel caso questa nuova sezione sia del tutto simile a
quella RER 1-1, utilizzare quest'ultima proiettando i pozzi HERA
mancanti;
- riportare nella sezione HERA D-D l'incrocio con la sezione RER 2-2
ed uniformare le relative linee di correlazione idrostratigrafica;
- dovra' essere verificata la corrispondenza dello Studio
idrogeologico della conoide del Santerno marzo 2006 con l'analisi
geomorfologica svolta dal Nuovo Circondario Imolese nell'ambito
dell'elaborazione attualmente in corso del PSC in forma associata per
i 10 comuni del Circondario;
16) ricostruzioni piezometriche:
- dovranno essere specificate ubicazione e caratteristiche dei pozzi
utilizzati per la ricostruzione e descritte le modalita' di rilievo
del dato di piezometria riferito ai livelli statici;
- descrivere il trend dei dati storici piezometrici statici e dinamici
dei pozzi HERA e confronto con quelli di ARPA; le serie storiche dei
dati piezometrici per i singoli pozzi in esame andranno fornite in
forma grafica per tutto il periodo temporale di disponibilita' dei
dati possibilmente associate ai corrispondenti dati pluviometrici;
- fornire rappresentazioni piezometriche separate per Gruppo
Acquifero, con soli dati HERA, con dati HERA piu' banca dati
HERA-GEONET e confronto con piezometrie ARPA;
17) caratteristiche chimico-fisiche degli acquiferi:
- fornire una descrizione generale d'inquadramento delle
caratteristiche chimiche attraverso i dati di analisi HERA
disponibili;
- approfondimento in merito ai parametri chimici piu' significativi e
di maggiore criticita'  in funzione della loro particolare
concentrazione (per esempio nitrati, tri- e tetracloroetilene, etc.) e
fornire sotto forma di diagrammi temporali i relativi trend; segnalare
nelle  sezioni idrostratigrafiche i pozzi caratterizzati da
particolari concentrazioni di sostanze chimiche;
- verificare presso ARPA e Servizio Geologico della Regione
Emilia-Romagna la disponibilita' di eventuali dati di geochimica
isotopica da utilizzare per comprendere la velocita' di ricarica ed i
tempi di rinnovamento dell'acquifero;
18) la stima degli impatti derivanti dall'esercizio del campo pozzi
sulla risorsa idrica sotterranea dovra' prendere in considerazione sia
gli aspetti quantitativi (depauperamento della risorsa dovuto a
sfruttamento superiore alla capacita' di ricarica dell'acquifero) sia
quelli qualitativi (degradazione delle caratteristiche chimiche per
migrazioni di inquinanti indotte dagli emungimenti e per messa in
comunicazione di acquiferi con differenti caratteristiche qualitative
lungo le verticali dei pozzi);
19) per l'analisi dei fenomeni di subsidenza dovranno essere presi in
considerazione le carte della subsidenza prodotte da ARPA (2007) sulla
base dei dati di analisi interferometrica radar satellitari (SAR);
20) per la valutazione degli impatti prodotti dagli emungimenti sulla
risorsa idrica sotterranea, e di quelli indotti sui fenomeni di
subsidenza, dovra' essere valutata, per quanto possibile in modo
diretto o altrimenti mediante stime indirette, l'entita' degli altri
prelievi attivi nell'area in esame al fine di definire il contributo
ai prelievi totali delle diverse derivazioni;
21) dovranno essere considerati gli impatti del campo pozzi sulla
componente "ambiente socio-economico" sulla base di una valutazione
dei costi connessi agli interventi di messa in sicurezza e/o
delocalizzazione dei centri di pericolo incompatibili con l'esercizio
dei pozzi acquedottistici;
22) riguardo alle componenti ambientali che non si prevede di prendere
in considerazione nel SIA per la definizione dello stato ambientale di
riferimento e dei relativi impatti, in quanto ritenute non interessate
dagli effetti delle opere in esame, dovranno essere comunque
adeguatamente esplicitati i motivi dell'esclusione;
b) di dare atto che il documento di scoping predisposto dalla
proponente Agenzia di Ambito per i Servizi pubblici di Bologna (ATO 5)
per la presente procedura e' acquisito agli atti d'ufficio al prot. n.
110935 del 30 aprile 2008;
c) di dare atto che l'assenso degli Enti non intervenuti alla
Conferenza di Servizi del 17 luglio 2008 (Provincia di Bologna,
Autorita' di Bacino del Reno, ARPA - Sezione provinciale di Bologna e
AUSL di Imola) si intende acquisito positivamente ai sensi dell'art.
14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
d) di trasmettere copia della presente deliberazione alla proponente
Agenzia di Ambito per i Servizi pubblici di Bologna (ATO 5), nonche',
ai sensi e per gli effetti dall'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7
agosto 1990, n. 241, a tutte le Amministrazioni convocate in
Conferenza di Servizi;
e) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, il presente partito di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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