REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DECRETO DELL'ASSESSORE REGIONALE SICUREZZA TERRITORIALE. DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA. PROTEZIONE CIVILE 21 aprile 2008, n. 23

Integrazione e rimodulazione dei Piani degli interventi urgenti per la messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eventi calamitosi nel periodo dal 6 al 12 maggio 2002

L'ASSESSORE REGIONALE
Premesso che il territorio delle province di Bologna e Modena e' stato
colpito nel periodo dal 6 al 12 maggio 2002 da un eccezionale evento
atmosferico che ha causato gravi danni al patrimonio pubblico e
privato, e che il territorio delle province di Ferrara e Ravenna e'
stato interessato da eccezionali spiaggiamenti di materiale
trasportato dalle piene del Po, che hanno colpito le regioni Piemonte
e Lombardia;
visti:
- l'art. 5 della Legge 24 febbraio 1992, n. 225;
- gli articoli 107 e 108 del decreto legislativo 30 marzo 1998, n.
112;
- il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343 convertito, con
modificazioni, dalla Legge 9 novembre 2001, n. 401;
- la Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1;
dato atto che:
- con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio
2002, pubblicato nella G.U. n. 123 del 28 maggio 2002, nel territorio
delle province dell'Emilia-Romagna indicate in premessa e' stato
dichiarato lo stato di emergenza fino al 15 maggio 2003, termine
prorogato fino al 15 maggio 2004 con D.P.C.M. del 23 maggio 2003,
pubblicato nella G. U. n. 124 del 30 maggio 2003 e successivamente
fino al 31 gennaio 2005 con DPCM del 22 giugno 2004, pubblicato nella
G.U. n. 153 del 2 luglio 2004;
- con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3237 del
12 agosto 2002, pubblicata nella G.U. n. 194 del 20 agosto 2002, ai
Presidenti delle Regioni interessate e' stato attribuito il compito di
adottare, anche per stralci, un piano di interventi straordinari per
il ripristino in condizioni di sicurezza delle infrastrutture
pubbliche danneggiate, per la pulizia e la manutenzione straordinaria
degli alvei dei corsi d'acqua e per la stabilizzazione dei versanti,
nonche' per la realizzazione di adeguate opere di prevenzione dei
rischi e per la messa in sicurezza relativa ai dissesti idrogeologici
ed al controllo delle piene, nonche' la facolta' di prevedere
l'erogazione di contributi a favore di proprietari di abitazioni
principali distrutte e non ripristinabili ed oggetto di ordinanze di
sgombero, ovvero gravemente danneggiate, come disposto con l'art. 2
della successiva O.P.C.M. n. 3342 del 5 marzo 2004, pubblicata nella
G.U. n. 63 del 16 marzo 2004;
- per le suddette finalita', con la citata ordinanza 3237/02 sono
stati stanziati appositi fondi, ammontanti complessivamente a
cinquanta milioni di Euro ripartiti successivamente tra le Regioni
interessate, e la cui quota-parte spettante alla Regione
Emilia-Romagna, pari ad Euro 7.450.000,00, e' stata assegnata con
successivo decreto n. 3256 di rep. del 1 ottobre 2002 del Capo
Dipartimento della Protezione civile;
- con decreto n. 288 del 10 ottobre 2002 il Presidente della Giunta
regionale dell'Emilia-Romagna ha delegato, per le ragioni ivi
indicate, tutti i compiti attribuitigli dall'ordinanza in parola
all'Assessore alla Difesa del suolo e della costa. Protezione civile;
- con decreto del Presidente della Giunta regionale
dell'Emilia-Romagna n. 152 del 22 giugno 2005 la delega di cui sopra
e' stata confermata per la legislatura corrente all'Assessore alla
Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e della costa. Protezione
civile;
- a valere sui fondi di cui alla citata ordinanza e' stato gia'
approvato, con proprio decreto n. 23 del 31 ottobre 2002, ed avviato
il "Piano degli interventi urgenti per la messa in sicurezza dei
territori colpiti dagli eventi nel periodo dal 6 al 12 maggio 2002";
- al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi e dell'opera
di ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi di cui in premessa
con O.P.C.M. n. 3311 del 12 settembre 2003, pubblicata nella G.U. n.
219 del 20 settembre 2003, come modificata dall'O.P.C.M. n. 3317 del
10 ottobre 2003, pubblicata nella G.U. n. 242 del 17 ottobre 2003 la
Regione Emilia-Romagna e' stata autorizzata a contrarre un mutuo nel
limite di impegno quindicennale decorrente dall'anno 2004 pari ad Euro
273.672,00, che all'atto della stipula ha determinato un budget
finanziario di Euro 3.043.676,09;
- a valere sulle risorse derivanti dal predetto mutuo e su una
ulteriore quota di Euro 75.550,00 derivante da minori spese registrate
in fase di attuazione del piano approvato con il citato decreto 23/02,
si e' proceduto al finanziamento della Seconda Fase del Piano degli
interventi approvata con proprio decreto n. 10 del 19 marzo 2004;
- l'art. 1, comma 203, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Legge
finanziaria 2005) ha autorizzato ulteriori 58,5 milioni di Euro quali
limiti di impegno quindicennali a decorrere dall'anno 2005 per la
prosecuzione degli interventi e dell'opera di ricostruzione nei
territori colpiti da calamita' naturali per i quali era intervenuta la
dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'art. 5 della L.
225/92;
- l'art. 6, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90
convertito, con modificazioni, dalla Legge 26 luglio 2005, n. 152 ha
disciplinato le modalita' di utilizzo dei predetti contributi;
- in applicazione dell'art. 1, comma 203, della Legge 311/04, e' stata
adottata l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3464
del 29 settembre 2005, pubblicata nella G. U. n. 236 del 10 ottobre
2005, con la quale i contributi in parola sono stati ripartiti tra le
Regioni interessate nei termini indicati nell'Allegato 1 all'ordinanza
medesima e che per gli eventi specificati in premessa la Regione
Emilia-Romagna e' stata autorizzata a contrarre un mutuo nel limite di
impegno quindicennale di Euro 100.000,00;
- le risorse finanziarie derivanti dal mutuo stipulato il 16 novembre
2005 dalla Regione Emilia-Romagna nel limite di impegno suddetto
ammontano ad Euro 1.167.925,34 e sono affluiti alla contabilita'
speciale n. 3077 di posizione, a suo tempo istituita presso la Banca
d'Italia - Tesoreria provinciale dello Stato - Sezione di Bologna, ai
sensi dell'art. 4, comma 1, dell'ordinanza 3237/02;
- a valere sulle risorse derivanti dal predetto mutuo e su una
ulteriore quota di Euro 653.112,66, quali disponibilita' residue
accertate a conclusione del procedimento di concessione ed erogazione
da parte dei Comuni interessati dei contributi previsti nel proprio
decreto 10/04 a favore dei soggetti privati danneggiati dagli eventi
calamitosi di cui in premessa, si e' proceduto al finanziamento della
Terza Fase del Piano degli interventi approvata con proprio decreto n.
2 del 19 gennaio 2006, per un ammontare complessivo di Euro
1.821.038,00;
dato atto che a seguito dell'ultimazione di alcuni degli interventi
previsti nei piani succitati, alla data del 30 marzo 2008 risultano
gia' accertate economie di piano per complessivi euro 123.142,23, come
attestato dal competente settore dell'Unita' Funzionale
Amministrazione generale e che tali somme risultano disponibili sulla
richiamata contabilita' speciale;
vista la nota prot. n. PG. 2008.0037020 del 6 febbraio 2008,
conservata agli atti dell'Agenzia regionale, con la quale il
Responsabile del Servizio Tecnico Bacino Reno della Regione
Emilia-Romagna ha rappresentato che:
- l'esecuzione dell'intervento codice BO-003 contenuto nel Piano
denominato "III Fase" - "Realizzazione di interventi di regimazione
idraulica di versante e del relativo fosso di guardia di
collettamento, nelle aree pedecollinari adiacenti agli abitati di
Riale e Ceretolo", originariamente finanziato per complessivi Euro
399.038,00, ha comportato l'accertamento di un'economia pari ad Euro
53.846,98;
- la progettazione dell'intervento codice BO-008 contenuto nel Piano
denominato "II Fase" - "Opere per la riduzione del trasporto solido e
interventi di ripristino funzionale per l'officiosita' idraulica nel
bacino del rio Canalizzo", originariamente finanziato per complessivi
Euro 205.000,00, ha fatto emergere un'ulteriore esigenza di Euro
86.000,00, finalizzato alla rimodulazione dell'opera precedentemente
prevista con l'obiettivo di porre effettivo rimedio alla criticita'
evidenziata nella zona;
- il Comune di Zola Predosa, con propria nota prot. n. 27517 del 3
dicembre 2007, ha comunicato la propria disponibilita' ad un
cofinanziamento di Euro 60.000,00 da destinare, in aggiunta alle
risorse eventualmente resesi disponibili a valere sulle richiamate
ordinanze, da destinare ad un nuovo intervento finalizzato alla messa
in sicurezza dell'area prospiciente il polo scolastico in localita'
Riale, mediante la posa di un condotto scaricatore delle acque
meteoriche collinari lungo la Via Gesso, gia' evidenziatosi come
necessario in occasione della riunione della conferenza dei servizi
svoltasi per l'approvazione del richiamato progetto del Consorzio di
Bonifica Reno-Palata con codice BO-008 - III Fase, alla cui attuazione
procederebbe il Consorzio di Bonifica Reno-Palata, che si e'
dichiarato disponibile;
- per le valutazioni suesposte si rende necessario procedere alle
seguenti integrazioni e rimodulazioni dei piani precedenti:
(segue allegato fotografato)
dato atto che sulla necessita' e congruenza dei predetti interventi si
sono gia' espressi favorevolmente sia i Comuni interessati, che
l'Autorita' di Bacino del Reno, che i soggetti tecnici di cui sopra,
anche in sede di conferenza dei servizi;
ritenuto, pertanto, di approvare, per ragioni di economicita', la
presente integrazione e rimodulazione dei Piani degli interventi
urgenti per la messa in sicurezza dei territori colpiti dagli eventi
calamitosi nel periodo dal 6 al 12 maggio 2002 senza procedere
all'elaborazione del documento tecnico allegato, per le ragioni di
seguito illustrate;
considerato che l'integrazione e rimodulazione in parola si configura
come ulteriore tappa del processo di ripristino delle normali
condizioni di vita nelle aree maggiormente colpite dagli eventi di cui
in premessa e che, quindi, per ragioni di economicita', efficacia ed
efficienza gli interventi pianificati devono essere realizzati in
forma coordinata con gli interventi gia' attivati con le risorse di
cui alle ordinanze 3237/02 e 3311/03, modificata dall'ordinanza
3317/03, con riferimento al medesimo quadro organizzativo e
procedurale, ferma restando l'inapplicabilita', per l'intervenuta
scadenza al 31 gennaio 2005 dello stato di emergenza, delle deroghe
alla normativa indicata all'art. 2 dell'ordinanza 3237/02 e delle
procedure e termini speciali previsti in altre disposizioni della
stessa ordinanza;
ritenuto di stabilire che gli interventi devono essere comunque
ultimati entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente decreto nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
richiamate:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, "Testo Unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna";
- la deliberazione della Giunta regionale n. 450 del 3 aprile 2007
"Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/06 e 1663/06. Modifiche
agli indirizzi approvati con delibera 447/03 e successive modifiche";
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1499 del 19 settembre
2005 "Preliminari disposizioni procedimentali e di organizzazione per
l'attivazione dell'Agenzia regionale di protezione civile ai sensi
dell'art. 1, comma 6, e art. 20 e seguenti, L.R. 7 febbraio 2005, n.
1", con la quale l'ing. Demetrio Egidi e' stato nominato Direttore
dell'Agenzia regionale di protezione civile;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 1769 dell'11 dicembre
2006 "Agenzia regionale di protezione civile: modifica della propria
deliberazione 1499/05 e approvazione del relativo regolamento di
organizzazione e contabilita';
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore dell'Agenzia regionale di protezione civile, ing. Demetrio
Egidi, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della Legge regionale
43/01 e delle deliberazioni della Giunta regionale 447/03 e s.m. e
1769/06;
dato atto altresi' del parere favorevole espresso dal Direttore
generale Ambiente, Difesa del suolo e della costa in ordine alla
coerenza tra il piano degli interventi di protezione civile che si va
ad approvare con il presente atto e i programmi di intervento di
difesa del suolo;
decreta:
per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che
qui si intendono integralmente richiamate:
1) di approvare la seguente integrazione e rimodulazione dei Piani
degli interventi urgenti per la messa in sicurezza dei territori
colpiti dagli eventi calamitosi nel periodo dal 6 al 12 maggio 2002:
(segue allegato fotografato)
2) di stabilire che gli interventi di cui al precedente punto 1.
devono essere ultimati entro 24 mesi dalla pubblicazione del presente
decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
3) di pubblicare il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
L'ASSESSORE
Marioluigi Bruschini

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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