REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4171 - Risoluzione proposta dai consiglieri Muzzarelli, Borghi, Mazza, Nanni, Bosi, Salsi, Monari, Delchiappo, Bortolazzi, Piva, Zoffoli, Mazzotti e Zanca per chiedere al Governo nazionale di recedere dai tagli previsti e di avviare politiche di consolidamento e rafforzamento del servizio ferroviario e del trasporto pubblico locale

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
per una mobilita' pienamente sostenibile in Emilia-Romagna e'
fondamentale la competitivita' del mezzo ferroviario, quotidianamente
utilizzato da numerosi cittadini;
gli utenti utilizzano il mezzo ferroviario tanto per gli spostamenti
casa-lavoro, soprattutto con tragitti relativamente brevi, quanto
anche per motivi di turismo e svago e per recarsi nelle grandi
metropoli italiane (Torino, Milano, Roma, Napoli, . . .);
valutato che
gli impegni assunti in questi anni dalla Regione Emilia-Romagna vanno
nella chiara direzione di marcia della mobilita' sostenibile, con il
potenziamento dei servizi regionali (di trasporto pubblico locale e
ferroviari) ed un crescente impiego di risorse;
in questo senso, e' fondamentale utilizzare al meglio i nuovi servizi
come l'Alta Capacita' Bologna-Milano che sara' operativa a meta'
dicembre e liberera' tracce sui binari ora utilizzati da tutti i
treni, ed il raddoppio della Bologna-Verona;
evidenziato che
e' necessario assicurare la migliore integrazione tra i diversi
servizi, in modo che mezzi ferroviari capillari e competitivi con il
mezzo dei privati colleghino i piccoli centri ai capoluoghi di
provincia, e questi al capoluogo regionale, assicurando cosi' le
migliori opportunita' di viaggio tanto per i pendolari quanto per chi
deve raggiungere altre regioni;
il Governo Prodi aveva assicurato le risorse necessarie per tre anni
per il potenziamento dei servizi ferroviari e del trasporto pubblico
locale: un impegno purtroppo contraddetto dai tagli del Governo
Berlusconi che ha previsto un calo di risorse al Ministero delle
Infrastrutture per 519 milioni di euro nel 2009 e per ulteriori 770
milioni nel 2011;
i tagli programmati penalizzerebbero soprattutto i servizi dedicati ai
pendolari, che devono invece avere la priorita' sulla restante
tipologia di traffico nelle fasce orarie 6-9 e 17-19 (specificate nel
PIR - Prospetto informativo della Rete).
Preso atto che
si sono registrati gia' ora casi di servizi ferroviari utilizzati dai
pendolari e previsti nel Contratto di Servizio della Regione
Emilia-Romagna che - pur circolando in orario - sono stati rallentati
o fermati per lasciare transitare treni ES, mentre dovrebbe proprio a
loro essere data la precedenza.
Una situazione che potrebbe intensificarsi quando a dicembre, con
l'apertura della tratta A.C. Milano-Bologna, passeranno dal nodo di
Bologna altri diciotto treni ES. La situazione quindi diventerebbe
insostenibile proprio per le difficolta' reali in stazione a Bologna
per i lavori in corso (previsti per i prossimi 3 anni).
Preso atto inoltre che
i quadri orari, trasmessi recentemente alla Regione da Trenitalia,
riguardanti i servizi d'interesse regionale inseriti nel contratto tra
la stessa Regione e il Consorzio Trasporti Integrati, dovrebbero
entrare in vigore dal prossimo 14 dicembre, ed evidenziano degli
spostamenti inaccettabili di diversi treni inseriti nelle fasce
pendolari che aggraverebbero i disagi degli utenti del trasporto
ferroviario regionale: modifiche sostanziali decise unilateralmente;
particolarmente grave e' lo spostamento di tracce consolidate,
posizionate nelle fasce orarie di punta, visto che il richiamato PIR
tutela espressamente tali tracce, ponendole come prioritarie
nell'ambito delle assegnazioni su tutte le altre tipologie di servizi
e quindi anche sui treni dell'Alta Capacita'.
L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna
esprime la propria preoccupazione per gli annunciati tagli del
Governo, che pregiudicherebbero anche gli sforzi della Regione per una
mobilita' piu' sostenibile e con una crescente competitivita' del
trasporto ferroviario.
Chiede al Governo nazionale di recedere dai previsti tagli e di
avviare invece politiche di consolidamento e rafforzamento del
servizio ferroviario e del trasporto pubblico locale al fine di
contribuire ad assicurare una mobilita' piu' sostenibile e sicura.
Ribadisce che l'utenza pendolare va tutelata e deve ricevere la giusta
considerazione anche da parte dei vertici FS, essendo necessario dare
garanzie di qualita', sicurezza e puntualita' a tutte le tipologie di
viaggiatori, con soluzioni condivise che garantiscano la
compatibilita' tra i diversi sistemi ferroviari.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 3 dicembre 2008.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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