REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 3304 - Risoluzione proposta dai consiglieri Monari, Masella, Zanca, Bortolazzi, Guerra, Mazza e Nanni sulla crisi dei rifiuti della Campania, che rappresenta un'emergenza nazionale

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
premesso che
la gravissima crisi dei rifiuti della Campania rappresenta
un'emergenza nazionale, nei suoi aspetti sanitari ed ambientali oltre
che economici e sociali, ed ha arrecato un forte danno alla
credibilita' e al prestigio del nostro Paese in Europa e nel mondo;
la richiesta del Governo alle Regioni di contribuire allo smaltimento
obbedisce all'assoluta e urgente necessita' di porre fine
all'emergenza e, soprattutto, e' stata posta contestualmente e nel
quadro di un piano nazionale di iniziative tese ad una risoluzione
della perdurante crisi di quel territorio;
in particolare, si e' trattato di un appello alla cooperazione fra
territori contestuale e aggiuntivo rispetto alla decisione di nominare
un Commissario incaricato di affrontare l'emergenza e di varare in
quattro mesi un piano operativo di costruzione degli impianti
necessari all'autosufficienza in quella regione, per restituire la
piena responsabilita' della programmazione e gestione dei rifiuti in
capo agli Enti locali territoriali;
considerato che
le Regioni italiane si sono rese disponibili a discutere nel merito
dell'emergenza in sede di tavolo tecnico di coordinamento decidendo di
contribuire per una quota nell'ambito delle concrete possibilita' di
ognuna;
per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, la proposta stabilita in accordo
con le altre Regioni e' stata di un quantitativo da smaltire nel
proprio territorio pari allo 0,2% della produzione complessiva di
rifiuti urbani del sistema regionale;
tale quantitativo, soprattutto, non produce un aggravio
dell'equilibrio del nostro sistema di smaltimento dei rifiuti e il
conferimento concordato consente di minimizzare l'impatto ambientale,
condizioni a cui la Regione Emilia-Romagna ha subordinato da subito la
propria adesione alla richiesta avanzata dal Commissario delegato;
esprime apprezzamento
per le modalita' con cui il Presidente e la Giunta regionale hanno
contribuito a gestire l'emergenza nazionale e risposto alle richieste
del Commissario delegato garantendo al tempo stesso la sicurezza dei
cittadini emiliano-romagnoli;
prendendo inoltre atto
della grave e complessa situazione che si e' venuta a determinare
nella regione Campania, dovuta a responsabilita' diffuse che investono
in primo luogo i gruppi dirigenti locali ma anche molti attori e
interessi diversi, operanti a livello lecito e illecito su scala piu'
ampia;
esprime apprezzamento e sostegno
all'azione del Governo Prodi e al lavoro dei Ministri dell'Interno e
dell'Ambiente, quest'ultimo vittima di una ingiusta, quanto
strumentale campagna di polemiche;
esprime con forza
l'urgenza di un'azione forte e incisiva che, nell'alveo delle
decisioni gia' prese dal Governo, garantisca la realizzazione di tutti
gli interventi che sono e verranno individuati per una vera
risoluzione della crisi ambientale campana, nell'interesse del Paese;
la necessita', in questo difficile percorso, di una piena assunzione
di responsabilita' delle istituzioni locali, unita ad una
partecipazione attiva della societa' civile e dei cittadini, come
vuole il principio di democratica cooperazione a tutti i livelli;
l'Assemblea legislativa ribadisce che
il tema dei rifiuti, necessita di un approccio lungimirante incentrato
su di un insieme di azioni integrate nel rispetto della scala di
priorita' d'azione affermata dalla Commissione Europea e dal DLgs
152/06;
impegna la Giunta regionale
- a operare per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e
speciali, con le opportune e necessarie azioni connesse a educazione e
comunicazione, ricerca e innovazione, tese a realizzare sul nostro
territorio un ciclo integrato dei rifiuti avanzato ed efficiente,
basato prima di tutto sul coinvolgimento della grande distribuzione,
dei consorzi degli imballaggi, delle associazioni dei consumatori e di
tutti i soggetti istituzionali e imprenditoriali, dando indirizzi per
la raccolta differenziata nei luoghi di produzione e nei centri
commerciali, in uno sforzo collettivo che porti a ridurre nei prossimi
anni la quantita' di rifiuti, urbani e speciali, prodotti sul
territorio regionale;
- a rafforzare, nelle forme piu' idonee anche sperimentate, il sistema
di raccolta differenziata spinta e la filiera del recupero e del
riciclaggio dei rifiuti, che in Regione ha gia' diversi punti di
assoluta eccellenza, e per l'ulteriore sviluppo di un sistema
industriale deputato al riutilizzo dei materiali;
- a operare per lo smaltimento in sicurezza del rifiuto residuale
mediante gli opportuni impianti di trattamento e smaltimento finale,
favorendone un costante adeguamento tecnologico e garantendo che,
attraverso un'azione rigorosa di monitoraggio e controllo delle
emissioni, siano osservate anche nella gestione le condizioni
operative piu' avanzate, in linea con gli obiettivi nazionali e
comunitari, oltre che di trasparenza e sicurezza ambientale e
sanitaria, come quelli espressi nel Progetto Monitor;
- a operare, sia per quanto di sua competenza sia sollecitando la
Conferenza Stato-Regioni per eventuali modifiche legislative, la
tracciabilita' dei rifiuti pericolosi;
- ad individuare un nuovo livello di indirizzo per un maggiore
coordinamento e integrazione delle politiche di gestione dei rifiuti
delle Province e degli Enti locali;
- a promuovere, a livello nazionale e dell'Unione Europea, la
definizione di criteri omogenei per l'assimilazione dei rifiuti
speciali a rifiuti urbani, per una loro corretta quantificazione.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 22 gennaio 2008.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina