REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 ottobre 2008, n. 1696

Reg. CE 320/2006, art. 6 - Piano d'azione regionale attuativo del Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero. Avviso pubblico per la concessione di contributi per progetti di studio ricerca e sperimentazione in attuazione della L.R. n. 28/98

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il Reg. (CE) n. 320 del Consiglio del 20 febbraio 2006 - concernente
misure per la ristrutturazione dell'industria dello zucchero nella
Comunita' e che modifica il Regolamento (CE) n. 1290/2005 relativo al
funzionamento della politica agricola comune - ed in particolare
l'articolo 6;
- il Reg. (CE) n. 968 della Commissione del 27 giugno 2006 e
successive modifiche, recante modalita' di applicazione del sopra
indicato Regolamento del Consiglio;
- il D.L. 10 gennaio 2006 n. 2, convertito con Legge 11 marzo 2006, n.
81, ed in particolare l'art. 2, comma 4;
- il Programma nazionale di ristrutturazione del settore
bieticolo-saccarifero approvato dalla Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano, nella seduta del 20 marzo 2008;
richiamata, altresi', la propria deliberazione n. 580 del 21 aprile
2008, quale risulta rettificata con atto n. 679 del 12 maggio 2008,
con la quale:
- e' stato approvato il "Piano d'Azione regionale" quale attuazione
del citato Programma nazionale di ristrutturazione del settore
bieticolo-saccarifero;
- e' stata designata l'Agenzia regionale per le Erogazioni in
agricoltura (AGREA) quale organismo incaricato dell'erogazione dei
contributi ai beneficiari per tutte le azioni attivate nell'ambito del
Piano medesimo;
visto, inoltre, il Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) della Regione
Emilia-Romagna per il periodo 2007-2013 di cui al Reg. (CE) 1698/2005,
adottato dall'Assemblea legislativa con atto n. 99 del 30 gennaio 2007
ed approvato dalla Commissione con decisione C(2007) 4161 del 12
settembre 2007;
richiamata la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 e successive modifiche,
recante norme per l'esercizio delle funzioni in materia di
agricoltura;
dato atto:
- che il citato "Piano d'Azione regionale" prevede, per quanto
concerne l'utilizzo di regimi di aiuto di Stato, l'attivazione di
interventi studio, ricerca e sperimentazione finalizzati allo sviluppo
ed all'utilizzazione di conoscenze scientifiche per l'innovazione
imprenditoriale e per la messa a punto di prodotti innovativi e nuove
tecnologie con specifico riferimento agli ordinamenti colturali
adottabili nell'ambito degli interventi complessivamente attivati dal
Piano medesimo;
- che la dimensione finanziaria delle citate iniziative di studio,
ricerca e sperimentazione e' definita in Euro 1.783.921,59 da
utilizzare secondo le norme recate dalla L.R. 11 agosto 1998, n. 28
"Promozione dei servizi di sviluppo al sistema agro-alimentare" e
successive modifiche, individuata quale strumento di aiuto di Stato,
attraverso specifici avvisi pubblici;
richiamata la propria deliberazione n. 1750 del 15 luglio 2004
concernente nuovi criteri e modalita' per l'attuazione della predetta
L.R. 28/98;
considerato:
- che le Regioni nel cui territorio sono ubicati zuccherifici dismessi
sono chiamate a svolgere un ruolo di impulso per garantire la positiva
conclusione del processo di riconversione e limitare i conseguenti
effetti negativi sia sul piano sociale sia su quello economico;
- che il settore bieticolo-saccarifero ha storicamente rappresentato
uno dei punti di forza dell'economia regionale;
- che la Regione Emilia-Romagna ha avviato un approfondito confronto
con tutti i soggetti interessati alle riconversioni per individuare ed
attuare le soluzioni piu' idonee a tutelare tutte le categorie
coinvolte ed a favorire lo sviluppo di nuove filiere produttive;
rilevato che - allo scopo di fornire al distretto agro-industriale
della barbabietola da zucchero apprezzabili alternative sia sotto il
profilo reddituale che sotto il profilo occupazionale - e' necessario
disporre di adeguate conoscenze relative alla vocazione colturale
nell'areale interessato, alle rese per ettaro e ad alcuni aspetti
legati alle tecniche colturali delle colture potenzialmente idonee al
territorio regionale;
ritenuti, pertanto, necessari ulteriori approfondimenti conoscitivi
relativamente, in particolare, ai seguenti aspetti:
- coltivazione di specie agrarie alternative alla coltura della
barbabietola da zucchero, sia erbacee annuali e poliennali che arboree
poliennali, con riguardo agli aspetti relativi ai genotipi e alle
tecniche colturali;
- collegamento con stabilimenti industriali disponibili alla
costruzione di un rapporto di filiera relativo alla specie presa in
considerazione;
- analisi della materia prima per quanto riguarda la verifica delle
caratteristiche tecnologiche;
- valutazione degli aspetti logistici e organizzativi relativi al
ritiro della materia prima da parte dell'industria;
- valutazione della sostenibilita' economica e ambientale complessiva
della filiera relativamente alla realta' socio-economica del
potenziale bacino di approvvigionamento - distretto agroindustriale
locale;
constatata la necessita' di dare seguito alle previsioni contenute nel
predetto Piano d'Azione attivando uno specifico intervento
contributivo sulle tematiche sopra illustrate;
dato atto:
- che le attivita' oggetto della presente deliberazione rientrano
nell'ambito di operativita' della citata L.R. 28/98 e dei criteri
tecnico-amministrativi di cui alla predetta deliberazione 1750/04;
- che la specificita' degli interventi richiede alcuni adeguamenti ai
predetti criteri cosi' come rappresentato nell'avviso pubblico di cui
all'allegato alla presente deliberazione, del quale e' parte
integrante e sostanziale;
ritenuto, pertanto, di provvedere con il presente atto ad attivare la
presentazione di istanze per la realizzazione di progetti sulle
tematiche sopraelencate e meglio specificate nel predetto allegato;
viste:
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di
organizzazione di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e
successive modifiche, ed in particolare art. 37, comma 4;
- la propria deliberazione n. 450 in data 3 aprile 2007 e successive
modifiche;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso sulla
presente deliberazione dal Direttore generale Agricoltura, dott.
Valtiero Mazzotti, ai sensi dei citati articolo di legge e
deliberazione;
su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, Tiberio Rabboni;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che
costituiscono parte integrante del presente dispositivo;
2) di attivare - ai sensi della L.R. 28/98 - attraverso l'apposito
avviso pubblico di cui all'Allegato A) al presente atto, del quale e'
parte integrante e sostanziale, la presentazione di istanze per
l'accesso ai contributi per interventi di studio, ricerca e
sperimentazione concernenti le tematiche indicate nell'avviso stesso;
3) di stabilire che il procedimento amministrativo relativo
all'attuazione di quanto previsto al punto 2) sara' regolato secondo i
criteri e le modalita' fissati dalla deliberazione 1750/04, attuativa
della L.R.  28/98, fatte salve le specificita' stabilite nelle
"Prescrizioni procedimentali" costituenti parte integrante dell'avviso
qui approvato;
4) di prendere atto che l'importo complessivo disponibile per il
finanziamento delle istanze presentate in esito al all'avviso pubblico
di cui al punto 2) e' pari a 1.783.921,59 Euro interamente a carico
del FEAGA;
5) di dare atto che l'erogazione dei contributi ai soggetti
beneficiari sara' effettuata da AGREA - Agenzia regionale per le
Erogazioni in agricoltura per l'Emilia-Romagna;
6) di stabilire che il termine di presentazione delle istanze e'
fissato in 45 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del
presente atto nel Bollettino Ufficiale;
7) di dare atto che eventuali indicazioni tecniche esplicative in
ordine all'avviso pubblico approvato con la presente deliberazione
saranno fornite dal Responsabile del Servizio Sviluppo del sistema
agroalimentare;
8) di prevedere la pubblicazione integrale del presente provvedimento
e dei relativi allegati nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
ALLEGATO A)
"Programma nazionale di ristrutturazione del Settore bieticolo -
saccarifero" - art. 6 Reg. (CE) n. 320 del 2006
Avviso pubblico regionale per la presentazione di istanze di
contributo per interventi di studio, ricerca e sperimentazione in
applicazione della "L.R. 28/98 - promozione dei servizi di sviluppo al
sistema agro-alimentare" nell'ambito del "Piano d'Azione regionale"
Premessa
La modifica dell'Organizzazione comune di mercato del settore
bieticolo-saccarifero, approvata nel novembre 2005, e la conseguente
riduzione del 50% della quota produttiva assegnata all'Italia, ha
comportato la dismissione di 15 stabilimenti saccariferi sui 19 in
attivita' sul territorio nazionale fino alla campagna 2004-2005, e in
Emilia-Romagna su 7 zuccherifici dismessi su 9 con ripercussioni
negative sul territorio regionale, in particolare per alcune aree
delle province di Ferrara, Ravenna e Forli'-Cesena.
Al fine di contrastare l'impatto sociale ed economico conseguente alla
riforma dell'OCM zucchero, l'Unione Europea ha peraltro disposto la
concessione di contributi per la ristrutturazione e per la
diversificazione produttiva del settore.
In quest'ottica, e' stato avviato un approfondito confronto con i
soggetti interessati alla predetta riconversione, al fine di
individuare ed attuare le soluzioni piu' idonee a tutelare le
categorie coinvolte favorendo, altresi', lo sviluppo di nuove filiere
produttive.
La valorizzazione di colture alternative rivolte a trasformazioni
industriali sia per il settore food, sia per il no-food,  puo' avere
importanti ricadute positive sul settore agricolo, in particolare
nelle aree nelle quali, per la chiusura degli zuccherifici, non e'
piu' possibile la coltivazione della barbabietola.
Tali colture agricole, peraltro, necessitano di informazioni
particolareggiate per quanto concerne la loro vocazionalita' nelle
aree interessate, la resa per ettaro,  alcuni aspetti della tecnica
colturale e gli aspetti logistici ed organizzativi legati
all'eventuale approvvigionamento da parte dell'industria.
In un'ottica di massimizzazione delle ricadute positive per il
comparto agricolo, sono pertanto necessari ulteriori approfondimenti
di carattere scientifico-sperimentale, che costituiscono, pertanto,
l'oggetto del presente avviso.
Finalita' e descrizione delle tematiche da sviluppare
Per quanto piu' sopra illustrato, si ritiene necessitino di
approfondimenti conoscitivi le seguenti tematiche:
1) coltivazione di specie alternative alla barbabietola da zucchero,
con particolare riguardo a specie agrarie atte alla trasformazione
industriale, per le quali sia possibile instaurare rapporti - da
attivare tramite idonea convenzione o contratto di partenariato - con
le industrie del settore agroalimentare per il comparto food e con
industrie disponibili a ritirare prodotti agricoli per il comparto
no-food, e attraverso le quali sia possibile costruire rapporti di
filiera. Per tali colture - che potranno essere sia erbacee annuali e
poliennali che arboree poliennali - dovranno essere indagati gli
aspetti relativi ai genotipi, alle tecniche colturali ed
all'adattabilita' ai diversi ambienti di coltivazione;
2) verifica delle caratteristiche tecnologiche attraverso la
valutazione della materia prima e verifiche relative ad eventuali
processi di trasformazione;
3) verifica degli aspetti logistico-organizzativi legati alla
meccanizzazione, ai trasporti, al ritiro e stoccaggio;
4) valutazione della sostenibilita' economica e ambientale complessiva
delle filiere relativamente alla realta' socio-economica del
potenziale bacino di approvvigionamento/distretto agroalimentare e/o
agroindustriale locale.
Obiettivi
Obiettivo del presente intervento e' focalizzare indirizzi e soluzioni
nel campo di colture alternative alla barbabietola da zucchero,
preferibilmente con sbocco industriale,  volti a massimizzare le
ricadute positive per il comparto agricolo, in un contesto di
sostenibilita' agronomica e di equilibrato sviluppo del sistema rurale
e territoriale.
Azioni
I progetti presentati per l'accesso al contributo dovranno trattare
tutte le tematiche sopra indicate tenendo conto di quanto
espressamente indicato nelle singole descrittive e delle seguenti
ulteriori specifiche.
Tematica 1
Verifica della vocazionalita' delle colture alternative nell'areale
considerato e della possibilita' di avviare contatti con stabilimenti
industriali nell'ottica della costruzione di rapporti di filiera. Per
le colture scelte, individuazione dei migliori genotipi per
massimizzare le rese ad ettaro e studio delle piu' idonee tecniche
colturali in funzione della redditivita', della salvaguardia
dell'ambiente e della qualita' delle produzioni. Per tali aspetti si
fara' riferimento agli strumenti messi a punto dalla Regione Emilia
Romagna nell'ambito dei servizi di sviluppo.
Tematica 2
Le analisi sulla materia prima si riferiscono alle caratteristiche
tecnologiche del settore di riferimento richieste dall'utilizzatore e
dovranno essere indicate le metodiche utilizzate; relativamente alle
eventuali verifiche su processi di trasformazione, oltre ad una
dettagliata descrizione della tecnologia utilizzata, dovra' essere
effettuato un raffronto con le migliori tecnologie disponibili.
Tematica 3
Dovranno essere studiate le migliori e piu' economiche soluzioni
relative alla meccanizzazione, allo stoccaggio, al trasporto e
all'organizzazione relativa al ritiro da parte del trasformatore del
prodotto. Nel caso di colture per la produzione di energia dovra'
essere verificato che vi sia un bilancio energetico positivo.
Tematica 4
Si richiede che venga realizzata un'analisi economica e ambientale
della filiera che si progetta di sviluppare, con particolare
attenzione agli aspetti di redditualita' relativi al settore agricolo
e agli aspetti socio-economici del contesto in cui si potrebbe
collocare il nuovo assetto colturale e agroindustriale.
Prescrizioni procedimentali
Le modalita' ed i criteri per la presentazione, valutazione e
realizzazione dei progetti oggetto del presente Avviso fanno
riferimento alla L.R. 11 agosto 1998, n. 28 "Promozione dei servizi di
sviluppo al sistema agro-alimentare", cosi' come modificata dalla L.R.
28 dicembre 1998, n. 43, ed ai criteri applicativi approvati con
deliberazione n. 1750 del 6 settembre 2004 recante "Nuovi criteri e
modalita' per l'attuazione dell'intervento regionale nel settore della
ricerca e sperimentazione in campo agricolo e linee guida per gli
interventi di assistenza tecnica di livello provinciale ai sensi della
L.R. 28/98".
Di seguito sono fissati gli aspetti specifici che sostituiscono e/o
integrano i criteri generali stabiliti nella deliberazione 1750/04.
1. Presentazione delle domande
Le domande per l'accesso ai contributi devono essere presentate, entro
45 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna - all'apposito
sportello istituito presso il Servizio Sviluppo del sistema
agro-alimentare della Direzione generale Agricoltura - Viale Silvani
n. 6 - Bologna.
Lo sportello e' aperto nei giorni feriali (escluso il sabato), dalle
ore 9 alle ore 13, nei trentacinque giorni antecedenti la data di
scadenza sopraindicata.
Le domande possono essere inviate mediante il servizio postale,
corrieri privati, agenzie di recapito, o consegnate a mano. Resta
inteso che il recapito rimane ad esclusivo rischio del mittente ove
per qualsiasi motivo il plico non giungesse all'ufficio preposto entro
il giorno stabilito. A tal fine fara' fede il timbro apposto
dall'Ufficio Protocollo del Servizio Sviluppo del sistema
agro-alimentare. Pertanto le domande inviate tramite Servizio postale
dovranno pervenire comunque entro e non oltre le ore 13 della data di
scadenza e non fara' fede il timbro postale.
Nel caso di associazioni temporanee di imprese/scopo ciascun
partecipante presenta la propria domanda (nella quale rappresentare il
proprio piano di spesa e richiedere la quota di contributo
corrispondente). Le singole domande dovranno essere obbligatoriamente
presentate in allegato all'istanza del soggetto individuato quale
mandatario/capogruppo. Tale ultima istanza dovra' pertanto essere
riferita al progetto complessivo e rappresentare il riepilogo di tutte
le spese previste per la sua realizzazione ed il contributo richiesto
- oltre a contenere il piano di spese a carico del mandatario e la
relativa quota di contributo richiesta.
Le istanze che perverranno successivamente al termine fissato saranno
considerate irricevibili.
All'istanza dovranno essere obbligatoriamente allegati:
- un file elettronico su Compact Disc contenente il progetto e le
informazioni accessorie, escludendo con cio' la presentazione del
progetto in forma cartacea (nel caso di ATI/ATS sara' unicamente il
soggetto mandatario ad allegare alla propria istanza il file
elettronico contenente il progetto nella sua formulazione
complessiva);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta', a firma del legale
rappresentante dell'impresa, attestante i requisiti di ammissibilita'
dell'impresa, accompagnata dalla fotocopia della carta d'identita' o
del passaporto in corso di validita' del firmatario (nel caso di
ATI/ATS, per ogni aderente);
- solo per le associazioni temporanee di imprese/scopo: copia
autentica dell'atto notarile di costituzione o atto di impegno a
costituirsi, secondo le modalita' indicate al successivo punto 3;
- modulo per la comunicazione delle coordinate bancarie IBAN e
dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al regime fiscale
IVA (nel caso di ATI/ATS, per ogni partecipante);
- dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta' a firma del legale
rappresentante attestante la dimensione dell'impresa (micro, piccola,
media). Nel caso di istanza presentata da associazioni temporanee di
impresa o di scopo - costituite o costituende - detta dichiarazione
deve essere presentata dal legale rappresentante del soggetto
individuato quale mandatario/capogruppo, per ogni aderente.
La mancanza di uno dei supporti/documenti sopra indicati comporta
l'irricevibilita' della domanda.
Il file elettronico deve essere prodotto con lo specifico software
disponibile all'indirizzo internet: www.ermesagricoltura.it, alla voce
"Ricerca e Sviluppo", ove sara' resa disponibile anche la modulistica
relativa alle procedure di attuazione del presente avviso.
Tale file sara' utilizzato dall'Amministrazione regionale per
l'attivazione del procedimento e costituisce parte integrante della
domanda indispensabile ai fini della ricevibilita' della domanda
stessa.
Lo sportello effettuera' - sia per le istanze consegnate a mano ed
alla presenza del richiedente o di un suo incaricato, che per le
istanze inviate tramite il servizio postale,  corrieri privati,
agenzie di recapito - la verifica circa la ricevibilita' formale delle
istanze pervenute entro il termine. Tale verifica accerta:
- il rispetto delle modalita' di trasmissione della domanda secondo
quanto definito nel presente avviso;
- la completezza della domanda e della documentazione da allegare alla
medesima;
- la conformita' dei dati contenuti nell'istanza con quanto contenuto
nel file elettronico allegato;
- che il file elettronico sia nominato con il titolo breve del
progetto e che sia tecnicamente leggibile.
Beneficiari
Possono accedere ai contributi previsti dal presente avviso i soggetti
indicati all'art. 8, comma 1, della L.R. 28/98.
Tutti i soggetti richiedenti devono essere iscritti all'Anagrafe delle
aziende agricole, con situazione dei dati debitamente validata,
conformemente a quanto previsto dal R.R. 17/03.
Il contributo e' concesso alle istanze che - a graduatoria di merito
approvata - risultino collocate in posizione utile al finanziamento in
rapporto alle risorse attivate nel presente avviso.
3. Partenariato
I soggetti che presentano domanda di contributo per la realizzazione
degli interventi previsti nel presente avviso  possono attivare
contratti di partenariato nella forma di associazioni temporanee
d'impresa o di scopo, secondo quanto disposto dalla normativa vigente
e fermo restando che tutti i partner devono essere in possesso dei
requisiti richiesti dall'art. 8 della L.R. 28/98.
Nel caso di associazioni temporanee gia' costituite, alle istanze
dovra' essere allegata copia del mandato speciale con rappresentanza
conferito al mandatario stesso con scrittura privata autenticata,
completa di numero di repertorio e numero di registrazione.
Nel caso di associazioni temporanee non ancora costituite alla data di
presentazione delle istanze, dovra' essere obbligatoriamente
presentata anche un'unica dichiarazione in carta semplice -
sottoscritta dai legali rappresentanti di ciascun soggetto pubblico o
privato che intende aderire all'ATI/ATS - circa l'interesse a
partecipare al progetto e contenente l'impegno a costituirsi in
associazione nel caso di ammissione a contributo, nonche'
l'indicazione del futuro mandatario, qualificato come "capogruppo".
Entro il termine perentorio e secondo le modalita' previste al
successivo punto 6. dovra' essere trasmesso all'Amministrazione, pena
la decadenza delle domande, il mandato speciale con rappresentanza
conferito al mandatario con scrittura privata autenticata.
Il mandato speciale con rappresentanza dovra' tassativamente riportare
il numero di repertorio e il numero di registrazione e contenere:
- l'indicazione del mandatario, quale unico referente per i  rapporti
con l'Amministrazione.
Si precisa che relativamente alla realizzazione del progetto
presentato, il mandatario dovra' agire in via esclusiva in nome e per
conto delle mandanti - in capo alle quali resta comunque la
responsabilita' contabile, amministrativa e di rendicontazione - fermo
restando che la concessione, la liquidazione del contributo
effettivamente spettante e la relativa erogazione saranno
rispettivamente disposte dalla Regione e da AGREA nei confronti di
ciascun partecipante sulla base della relativa quota di partecipazione
come piu' sotto specificato;
- l'elenco delle imprese partecipanti all'associazione temporanea;
- la quota di partecipazione di ogni singolo partner articolata per
voci di spesa (personale, realizzazione e spese generali) e la
corrispondente quota di contributo, nel rispetto dei limiti stabiliti
dai presenti criteri;
- la dichiarazione di impegno del mandatario - nel caso di ritiro o
fallimento di uno dei mandanti - a realizzare direttamente la quota di
progetto riferita al partecipante fallito/ritirato, qualora la
realizzazione della quota di progetto di pertinenza del partecipante
ritirato/fallito sia ritenuta dalla Regione indispensabile per il
raggiungimento degli obiettivi complessivamente previsti dal progetto
medesimo.
Si precisa che in tale situazione, il mandatario subentrera' - previo
specifico atto regionale di autorizzazione - nelle medesime condizioni
del partecipante ritirato/fallito sia per quanto riguarda la quota di
spese da sostenere che la percentuale di contributo originario, ferma
restando la necessita' di integrare la domanda di aiuto
originariamente presentata.
In caso di ritiro/fallimento del mandatario, la Regione dispone la
revoca del finanziamento complessivamente disposto per la
realizzazione del progetto.
- la dichiarazione, da parte di tutti i mandanti e del mandatario, di
esonero della Regione Emilia-Romagna da qualsivoglia responsabilita'
nel caso di controversie che possano insorgere tra i partecipanti
medesimi in ordine alla ripartizione delle quote di partecipazione
all'ATI;
- l'assunzione di responsabilita' solidale dei partecipanti
all'ATI/ATS nei confronti della Regione Emilia-Romagna.
Modificazioni delle quote di partecipazione e varianti alle attivita'
di pertinenza dei singoli partecipanti
Per le associazioni gia' costituite all'atto della presentazione delle
domande, qualora gli esiti dell'istruttoria regionale sul progetto
presentato comportino modificazioni alle spese ammissibili che
incidano sulla ripartizione indicata nell'atto di costituzione
dell'associazione, dovra' essere presentata apposita scrittura privata
autenticata - sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti soggetti
costituenti l'ATI/ATS - nella quale sia indicata la nuova
ripartizione.
Non sono ammesse modificazioni in corso d'opera alle quote di
partecipazione di ciascun soggetto costituente l'Associazione.
Le varianti in fase di realizzazione del progetto sono pertanto
consentite esclusivamente nell'ambito di ciascuna singola quota
progettuale come indicata nella domanda presentata dai partecipanti
all'ATI/ATS (mandatario e mandanti), esclusa ogni variazione
compensativa fra i diversi piani dei costi e variazioni in aumento
della spesa. Tutte le varianti devono essere preventivamente
autorizzate dalla Regione.
4. Dotazione finanziaria e percentuale di contributo
Per il finanziamento degli interventi attivati con il presente Avviso
e' resa disponibile la somma di Euro 1.783.921,59 destinata alla
misura di intervento "L.R. 28/98 - Promozione dei servizi di sviluppo
al sistema agroalimentare", secondo i contenuti ed il piano
finanziario descritto nel "Piano d'azione regionale" approvato con
deliberazione 580/08 quale attuazione del "Programma nazionale di
ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero".
La percentuale di contributo e' fissata nella misura dell'80% della
spesa ritenuta ammissibile per ogni progetto, ferma restando
l'eventuale minore richiesta del beneficiario.
5. Valutazione dei progetti e approvazione della graduatoria
Il responsabile del procedimento - individuato nel Responsabile del
Servizio Sviluppo del sistema agroalimentare - affida la valutazione
dei progetti formalmente ricevibili ad un Gruppo di valutazione
tecnico-amministrativo, appositamente costituito con atto formale del
Direttore generale Agricoltura, composto da quattro collaboratori
della Direzione generale Agricoltura.
Il Gruppo provvedera' alla verifica dei requisiti di ammissibilita'
delle istanze, indicando in apposito verbale le motivazioni per le
eventuali esclusioni.
Detto verbale sara' trasmesso al responsabile del procedimento per la
successiva comunicazione agli interessati.
Sui progetti ritenuti ammissibili il Gruppo procedera' alla
valutazione tecnico-scientifica e di congruita' tecnico-economica,
nonche' all'attribuzione dei punteggi secondo i criteri di seguito
stabiliti.
I punteggi attribuibili sono articolati per le seguenti
caratteristiche:
A) validita' tecnico-scientifica;
B) integrazioni e sinergie con il sistema produttivo;
C) corrispondenza agli obiettivi e alle priorita' definiti nel
presente Avviso;
D) efficienza e impatto socio-economico del progetto;
E) gestione del progetto, congruita' e grado di cofinanziamento.
Alle singole caratteristiche vengono attribuiti i seguenti punteggi
massimi:
Caratteristiche:
- A: 150
- B: 300
- C: 300
- D: 100
- E: 150
Totale: 1000.
La somma dei punteggi assegnati costituisce la valutazione di merito
di ogni progetto e ne determina l'ordine di inserimento nella
graduatoria.
Della valutazione complessiva e delle eventuali prescrizioni proposte
per ciascun progetto sara' dato conto in apposito verbale sottoscritto
dai componenti del Gruppo di valutazione.
Entro 60 giorni dalla scadenza del presente Avviso, a conclusione
della fase istruttoria, il Gruppo di valutazione formulera' la
proposta di graduatoria dei progetti ritenuti ammissibili, che sara'
trasmessa, unitamente ai predetti verbali, al responsabile del
procedimento, che entro 30 giorni provvede, con proprio atto formale,
all'approvazione della graduatoria, alla quantificazione della spesa
ammessa e del contributo complessivo fissato per la realizzazione di
ciascun progetto. Nel medesimo atto verranno indicate le domande
escluse.
Tale atto sara' pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
6. Concessione del contributo
I soggetti titolari dei progetti che risultino utilmente posizionati
in graduatoria in relazione alle risorse disponibili verranno
formalmente invitati a presentare - entro il termine perentorio di 30
giorni dalla richiesta - la seguente documentazione (ove necessario e
qualora non risulti gia' depositata presso gli uffici o non sia
possibile l'accertamento d'ufficio):
1) certificazione camerale in originale e in corso di validita',
attestante che a carico dell'impresa non risultano, negli ultimi 5
anni, procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa,
concordato preventivo o amministrazione controllata, con nulla osta
relativa ai componenti del Consiglio di Amministrazione (o altro
organo gestionale) ai fini dell'articolo 10 della Legge 31 maggio
1965, n. 575 e successive modificazioni;
2) documentazione relativa alla costituzione delle associazioni
temporanee d'impresa/scopo, ove necessaria.
Nel caso di associazione temporanea di impresa o di scopo la
documentazione di cui al punto 1. dovra' essere presentata - a cura
del mandatario - per ciascun componente la costituita ATI-ATS.
Il mancato rispetto del suddetto termine implica la decadenza
dell'istanza.
Successivamente alla verifica della documentazione prodotta, il
responsabile del procedimento provvedera', con proprio atto formale,
alla concessione dei contributi spettanti ai singoli beneficiari.
Nel caso di associazione temporanea d'impresa/scopo, il predetto atto
articolera' - per ciascun soggetto partecipante all'associazione - la
spesa ritenuta ammissibile e la quota di contributo spettante.
Pertanto, esclusivamente al suddetto atto dirigenziale, viene
riconosciuta la natura formale e sostanziale di provvedimento
concessorio a favore di ciascun soggetto beneficiario.
Le eventuali economie derivanti da revoche o da rinunce dei
beneficiari verranno utilizzate nell'ambito della medesima
graduatoria, compatibilmente con i tempi fissati dall'art. 17
paragrafo 2 del Reg. CE 968/2006 per l'effettuazione dei pagamenti
relativi agli aiuti alla diversificazione.
7. Erogazione del contributo
L'erogazione del contributo sara' effettuata dall'Agenzia regionale
per le Erogazioni in agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna,
subordinatamente all'adozione da parte della Regione dei necessari
provvedimenti liquidatori, con le seguenti modalita':
- acconto, fino ad un massimo del 40% del contributo concesso, dietro
presentazione di apposita domanda di pagamento contenente lo stato di
avanzamento tecnico-economico relativo alle attivita' svolte e la
documentazione giustificativa delle spese rendicontate. Tali spese
devono essere pari almeno al 50% del costo complessivo approvato del
progetto e, nel caso di ATI/ATS, almeno al 50% della spesa approvata
per ciascun partecipante;
- saldo, ad avvenuta realizzazione delle attivita' previste, dietro
presentazione - entro 2 mesi dal termine delle attivita' - di apposita
domanda di pagamento contenente la rendicontazione tecnico-economica
sulle attivita' complessivamente svolte e la documentazione
giustificativa delle spese rendicontate.
Le domande di pagamento dovranno essere presentate al Servizio
Sviluppo del sistema agro-alimentare della Direzione generale
Agricoltura - Viale Silvani n. 6 - Bologna.
Nel caso di ATI/ATS le domande di pagamento dovranno essere presentate
da ciascun soggetto partecipante all'associazione, per il tramite del
soggetto mandatario.
8. Modalita' di rendicontazione
Affinche' una spesa possa essere considerata ammissibile a contributo
in sede di istruttoria a consuntivo e' necessario, in particolare:
- che rientri nell'elenco di spese indicate nella deliberazione
regionale 1750/04, punto 2.4 per ciascuna tipologia;
- che sia effettiva, cioe' riferita a spese effettivamente sostenute e
corrispondenti a pagamenti effettuati dal soggetto beneficiario;
varra' cioe' per essi il criterio di "cassa" con le sole eccezioni di
quei costi che, per dettato normativo, sono soggetti a pagamento
differito (ad esempio contribuzione dei dipendenti, ritenute
d'acconto, TFR, IRAP ecc.). Per tali voci, il prospetto di calcolo del
costo del personale, sottoscritto dal legale rappresentante del
soggetto beneficiario, e' considerato documento probatorio;
- che sia sostenuta nell'arco temporale di svolgimento dell'attivita'
ammessa a finanziamento. Tale periodo risulta compreso tra la data di
presentazione della domanda di contributo e la data di presentazione
del rendiconto finale. Nel caso di progetti realizzati in partenariato
saranno considerate ammissibili le spese sostenute dopo la
costituzione dell'associazione temporanea di impresa/scopo nelle forme
di legge ove successiva alla presentazione della domanda;
- che sia comprovata da fatture quietanzate; ove cio' non sia
possibile, deve essere comprovata da documenti contabili aventi forza
probatoria equivalente. I pagamenti devono essere sempre effettuati
mediante bonifico bancario o ricevuta bancaria (Riba) con evidenza
dell'addebito sul c/c bancario; non sono pertanto ammessi pagamenti
per contanti, assegni o compensazioni; nel caso in cui il bonifico sia
disposto tramite home banking, il beneficiario del contributo e'
tenuto a produrre la stampa dell'operazione, dalla quale risulti la
data ed il numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione
della causale dell'operazione stessa;
- che le fatture e/o gli altri documenti contabili siano emessi a
carico esclusivamente del soggetto beneficiario del contributo. In
caso di ATI/ATS i documenti contabili dovranno essere emessi a carico
di ciascun partecipante.
Allo stato di avanzamento ed alla rendicontazione tecnico-finanziaria
finale, redatti utilizzando lo specifico software (nel caso di ATI/ATS
sara' unicamente il soggetto mandatario ad allegare alla propria
domanda di pagamento il file elettronico contenente la rendicontazione
tecnico/economica complessiva), dovranno essere allegati:
- un elenco analitico che comprenda la lista delle fatture pagate e/o
di altra documentazione fiscalmente valida, con l'indicazione del
numero e la data di emissione, ragione sociale del fornitore,
descrizione della spesa, il relativo importo;
- copia delle fatture e/o di altra documentazione fiscalmente valida e
della documentazione che ne comprova l'avvenuto pagamento;
- dichiarazione resa del legale rappresentante di ciascun soggetto
beneficiario che attesta la conformita' all'originale trattenuto
presso il soggetto medesimo delle fatture e/o della documentazione di
cui al precedente alinea;
- il documento unico di regolarita' contributiva (DURC) riferito a
ciascuna impresa beneficiaria, rilasciato in data non anteriore a 30
giorni alla presentazione alla Regione della documentazione di
rendicontazione.
Per documento unico di regolarita' contributiva si intende il
certificato (rilasciato dall'INPS o dall'INAIL) che, sulla base di
un'unica richiesta, attesta contestualmente la regolarita' di
un'impresa per quanto concerne gli adempimenti INPS e INAIL. Tale
documento e' obbligatorio per le imprese di tutti i settori per
l'accesso ai benefici ed alle sovvenzioni comunitari secondo quanto
stabilito dal collegato fiscale alla Legge Finanziaria statale 2006
(art. 10, comma 7 del DL 30 settembre 2005, n. 203 convertito con
Legge 2 dicembre 2005, n. 248).
In sede di rendicontazione finale dovra' essere presentata scrittura
privata autenticata - sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti
soggetti costituenti l'ATI/ATS - nella quale sia indicata la
definitiva quota di partecipazione di ogni singolo partner articolata
per voci di spesa (personale, realizzazione e spese generali) e la
corrispondente quota di contributo, nel rispetto dei limiti stabiliti
dai presenti criteri e risultante dalle eventuali autorizzazioni
regionali di variazione al piano dei costi di ciascun partecipante e/o
di modificazioni nella composizione dell'ATI/ATS in conseguenza del
ritiro/fallimento di uno dei mandanti.
Il costo del personale dipendente va calcolato sulla base di un
montante costituito dal salario lordo (diretto, indiretto e differito)
di cui il dipendente e' in godimento entro i limiti contrattuali di
riferimento ed altri eventuali compensi lordi, comprensivo degli oneri
assicurativi e previdenziali a carico del lavoratore e del datore di
lavoro.
La retribuzione rendicontabile dovra' essere rapportata alle giornate
d'impegno nel progetto ed essere calcolata su base mensile
(corrispondente alla busta paga).
In particolare, dovra' essere presentato per ogni rendicontazione:
- lista del personale attribuito al progetto. Si tratta di un
prospetto in cui riportare le seguenti informazioni: il nominativo del
soggetto, la qualifica e/o funzione, la retribuzione annua su base
contrattuale, il relativo ammontare annuo di oneri previdenziali e
fiscali, il numero annuo di giornate lavorabili mensili previste da
contratto, il numero di giornate d'imputazione al progetto ed il
relativo costo. Tale prospetto deve essere presentato sotto forma di
dichiarazione ai sensi del DPR 445/00 a firma del rappresentante
legale del beneficiario ovvero del dirigente amministrativo;
- ordine di servizio interno o lettera d'incarico del rappresentante
legale ovvero del dirigente amministrativo da cui risulti, per ogni
risorsa, l'affidamento dello specifico ruolo nell'ambito del progetto
ed il numero di giornate previste.
A supporto del costo del personale dipendente rendicontato devono
essere presentati:
- copia dei cedolini paga, corredati da dichiarazione resa del legale
rappresentante ovvero dal dirigente amministrativo di ciascun soggetto
beneficiario che attesta la conformita' all'originale trattenuto
presso il soggetto medesimo;
- dichiarazione dell'ufficio competente riportante il dettaglio degli
oneri previdenziali e fiscali a carico del beneficiario imputati al
progetto per singolo dipendente;
- (solo per il dipendente impiegato a tempo parziale nel progetto)
time sheet mensile, sottoscritto dal legale rappresentante ovvero dal
dirigente amministrativo, riportante: nome del dipendente, qualifica,
giornate lavorate sul progetto, denominazione progetto, mese di
riferimento, firma del dipendente.
Sono documenti giustificativi di pagamento per le spese di personale
dipendente:
- estratto conto bancario attestante l'effettivo e definitivo
pagamento dei bonifici (nel caso di versamento cumulativo, e'
necessario presentare una dichiarazione del legale rappresentante
ovvero del dirigente amministrativo attestante che, nei relativi
documenti cumulativi allegati, sono compresi gli importi imputati al
progetto);
- documenti attestanti il pagamento dei contributi previdenziali,
ritenute fiscali ed oneri sociali (es. F24);
- (nel caso di giustificativi di pagamento cumulativi): attestazione
del rappresentante legale ovvero del dirigente amministrativo con
evidenziazione del dettaglio dei contributi previdenziali, ritenute
fiscali ed oneri sociali relativi alle prestazioni lavorative imputate
al progetto che sono compresi nei giustificativi di pagamento
cumulativi allegati alla rendicontazione.
I beneficiari devono mantenere una contabilita' separata ed aggiornata
o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni
relative al progetto, ferme restando le norme contabili nazionali.
Si richiede al beneficiario di fornire alla Regione, in fase
rendicontativa, anche una descrizione sintetica degli obiettivi e dei
risultati raggiunti con la realizzazione del progetto. Tali
informazioni saranno diffuse tramite web o altri strumenti di
comunicazione.
Il Servizio Sviluppo del sistema agroalimentare provvede al controllo
rendicontuale, approva gli stati di avanzamento e le rendicontazioni e
trasmette ad AGREA la documentazione necessaria alla effettuazione
delle erogazioni, secondo le indicazioni fornite da AGREA medesima.
9. Spese generali
I costi per "spese generali" sono ammessi nella misura massima del 10%
dell'ammontare totale dei costi ammessi a contributo. Tali costi
devono comunque essere verificabili in contabilita' e rendicontabili
con le modalita' indicate al precedente punto 8. Le tipologie di spese
generali ammissibili sono quelle indicate al p.to 2.4.3 della
deliberazione 1750/04. Tali spese non sono in alcun modo compensabili
con le altre tipologie di spese ammissibili.
10. IVA
L'IVA che deriva dall'attivita' finanziata e' ammissibile a condizione
che rappresenti un costo non recuperabile, effettivamente e
definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario. Tale imposta non
e' quindi sovvenzionabile nei casi in cui possa essere rimborsata al
beneficiario o compensata dallo stesso. Qualora il beneficiario
determini l'IVA indetraibile sulla base di una percentuale pro-rata,
ai fini dell'imputazione del costo si deve applicare la percentuale di
indetraibilita' esposta nell'ultima dichiarazione annuale IVA
presentata.
11. Tempi di esecuzione dei progetti
Al fine del rispetto dei termini fissati dal Reg. (CE) 968/2006 per
l'esecuzione dei pagamenti (30 settembre 2011) tutti i progetti
dovranno essere conclusi entro il 30 settembre 2010.
Non sono previste proroghe ai termini suddetti. Qualora nuove
disposizioni comunitarie rendano possibile la concessione di eventuali
proroghe, si provvedera' a darne opportuna comunicazione ai titolari
dei progetti finanziati fissando le modalita' per l'eventuale
richiesta.
12. Controlli
I controlli e le verifiche per la liquidazione in acconto e a  saldo
attengono ai seguenti aspetti:
a) verifiche sulla corrispondenza dell'attivita' svolta con quella
ammessa e sul raggiungimento degli obiettivi, intermedi o finali,
nonche' sulla corrispondenza della documentazione presentata a quanto
stabilito dai presenti criteri.
Le verifiche sono effettuate su ciascun progetto e costituiscono
presupposto per l'adozione da parte della Regione del provvedimento di
liquidazione.
Esse sono effettuate dai collaboratori del Servizio Sviluppo del
sistema agroalimentare individuati dal Responsabile;
b) controlli tecnico-amministrativi sulle rendicontazioni
tecnico-economiche.
Il controllo consiste nell'esame dettagliato dei documenti di
bilancio, delle scritture contabili e della documentazione
giustificativa delle spese sostenute relativi al progetto
controllato.
Tale controllo, da effettuarsi preliminarmente alla adozione dei
provvedimenti liquidatori  - in fase di erogazione dell'acconto e/o di
saldo - sara' effettuato su ciascun progetto ammesso a contributo
presso la sede di ciascun soggetto beneficiario.
In sede di controllo, sugli originali dei documenti di spesa
presentati alla Regione ai fini della liquidazione sara' apposta la
dicitura "Regione Emilia-Romagna - L.R. 28/98 - Intervento finanziato
con fondi FEAGA - Programma nazionale di ristrutturazione del settore
bieticolo-saccarifero - Piano d'azione regionale".
13. Incompatibilita' e vincoli
Non potranno accedere a contributi i soggetti che risultino esclusi da
agevolazioni in materia di agricoltura ai sensi dell'articolo 18,
terzo comma, della L.R. 15/97.
14. Revoche e sanzioni
I contributi concessi, anche se gia' erogati, saranno revocati nei
casi previsti dalla L.R. 15/97 all'art. 18 ed inoltre qualora:
- il beneficiario non ottemperi a specifiche prescrizioni previste
nell'atto di concessione;
- il beneficiario non rispetti i tempi previsti per la conclusione e
rendicontazione delle attivita';
- il beneficiario non risponda nei tempi previsti alle richieste
formali da parte della Regione relativamente a integrazioni
tecnico-amministrative e/o altra documentazione necessaria
all'adozione dei provvedimenti liquidatori;
- il beneficiario perda i requisiti richiesti dal presente bando;
- nell'ipotesi di ATI/ATS, in caso di ritiro/fallimento del
mandatario.
Nel caso la realizzazione non sia conforme - nel contenuto e nei
risultati conseguiti, al progetto approvato - il contributo concesso
sara' revocato in maniera proporzionale al mancato raggiungimento
degli obiettivi, eccettuato il caso di forza maggiore.
Nel caso di revoca di contributi gia' erogati gli interessi
decorreranno dal sessantesimo giorno successivo alla data di
notificazione al beneficiario dell'obbligo del rimborso del contributo
percepito sino alla data del rimborso effettivo.
Il tasso d'interesse e' il tasso applicato dalla Banca centrale
europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento e pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, serie C, in vigore il
primo giorno di calendario del mese di scadenza, maggiorato di 3,5
punti percentuali.
In ogni caso si applicano le ulteriori disposizioni in materia di
recuperi e sanzioni previste dagli articoli 26 e 27 del Reg. (CE)
968/2006 della Commissione.
15. Modulistica
La modulistica relativa alle procedure di attuazione del presente
Avviso verra' resa disponibile sul sito internet:
www.ermesagricoltura.it.
16. Disposizioni finali
Per ogni aspetto non espressamente disciplinato nel presente Avviso si
rinvia alle disposizioni contenute nella deliberazione della Giunta
regionale n. 1750 del 6 settembre 2004 e alla vigente normativa
comunitaria, statale e regionale di settore in vigore, ed in
particolare alle norme sul procedimento e sulla tutela della
riservatezza.
Per informazioni e chiarimenti sul presente avviso e' possibile
rivolgersi a:
- per gli aspetti tecnici: dott. Stefano Nannetti - dott. Daniele Govi
- Regione Emilia-Romagna -Direzione generale Agricoltura - Viale
Silvani n. 6 - 40122 Bologna - tel.: +39.051.284297 - 4679 - Email:
snannetti@regione.emilia-romagna.it dgovi@regione.emilia-romagna.it;
- per gli aspetti amministrativi: dott. Francesco Golinelli - Regione
Emilia-Romagna - Direzione generale Agricoltura - Viale Silvani n. 6 -
40122 Bologna - tel.: +39.051.284367 - fax: +39.051.284524; Email:
fgolinelli@regione.emilia-romagna.it; dott. Angelo Casali - A.G.R.E.A.
- Largo Caduti del Lavoro n. 6 - 40122 Bologna - tel.: +39.051284954 -
fax: +39.051. Email: acasali@regione.emilia-romagna.it;
- per tutti gli aspetti di competenza del responsabile del
procedimento: dott. Giancarlo Cargioli - Responsabile del Servizio
Sviluppo del sistema agroalimentare - Regione Emilia-Romagna -
Direzione generale Agricoltura - Viale Silvani n. 6 - 40122 Bologna -
tel.: +39.051.284843 - fax: +39.051.284524 - Email:
agrissa@regione.emilia-romagna.it.

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