DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 gennaio 2008, n. 49
Procedura di verifica (screening) relativa a invaso irriguo da realizzarsi in comune di Rottofreno (PC), presentato da Aziende Agricole Fugazza di Giacomo Fugazza con sede in comune di Gragnano Trebbiense (PC) localita' Gragnanino
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto relativo alla costruzione di
un invaso artificiale per uso irriguo da realizzarsi in escavazione in
comune di Rottofreno (PC), presentato da Aziende Agricole Fugazza di
Giacomo Fugazza con sede in comune di Gragnano Trebbiense localita'
Gragnanino, dalla ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni:
1) per il ripristino delle aree di cantiere e delle aree di riporto
si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si
avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre tipologie di
materiale, in spessori adeguati e del quale si provvedera' alla
manutenzione per evitarne la morte biologica;
2) nell'area umida occupata dal laghetto di progetto dovranno essere
garantiti, nei limiti della sicurezza idraulica, della stabilita' dei
versanti e della funzionalita' irrigua, ambiti di ripa dolcemente
degradanti in modo da consentire l'espansione di vegetazione elofitica
di sponda secondo le naturali successioni floristico-vegetazionali e
contribuire ad una valorizzazione ecologica del contesto agricolo;
3) tali sponde del laghetto non dovranno essere soggette a sfalci di
vegetazione ripariale se non per esigenze di manutenzione
straordinaria funzionale agli utilizzi dello stesso e comunque
evitando i periodi di nidificazione e riproduzione della fauna
autoctona, evitando pirodiserbo e tagli con barra falciante al di
sotto dei 20 cm dal suolo, nonche' mantenendo piccole porzioni di
vegetazione attorno ai nidi eventualmente individuati durante le
operazioni nelle aree limitrofe;
4) come misura di compensazione dovra' essere realizzato un adeguato
ripristino ambientale e vegetazionale dell'area di intorno al lago
provvedendo alla piantumazione di essenze autoctone arboree ed
arbustive secondo lineamenti naturali evitando forme geometriche e
seguendo un'ottica di ripristino e valorizzazione ambientale e non di
mera schermatura artificiale; gli invasi acquiferi difatti, se
opportunamente strutturati nella morfologia, possono costituire un
accogliente rifugio per la fauna ed un funzionale corridoio ecologico
e "serbatoio" di biodiversita';
5) a tale riguardo il progetto esecutivo dovra' quindi essere
integrato da un progetto particolareggiato di ripristino naturalistico
che preveda la realizzazione di interventi di valorizzazione
ambientale e di naturalizzazione del bacino, nonche' indicazioni sulle
modalita' di gestione dello stesso per finalita' naturalistiche; si
precisa difatti che, le aree umide possono svolgere oltre alle
funzioni di stoccaggio idrico, funzioni di riqualificazione
ecologico-paesaggistica e di fitodepurazione solo se vengono
accuratamente pianificati e programmati interventi di ristrutturazione
morfologica e ripristino naturalistico;
6) a tale scopo e' necessario che in sede di progettazione esecutiva
siano descritti la forma, le dimensioni e le sezioni dei singoli
comparti della zona umida programmando per gli ambiti di sponda di cui
al p.to 2 gli habitat che si intendono favorire (es. canneti, tifeti,
scirpeti, lamineti, bosco igrofilo);
7) si ribadisce infine che la destinazione del bacino per scopi
plurimi (stoccaggio acque-irrigazione, obiettivi ecologici) in
sintonia con gli obiettivi del DLgs 152/06, richiede particolari
attenzioni durante le fasi di manutenzione ordinaria e straordinaria
che devono essere programmate per garantire oltre alle finalita'
idrauliche, la conservazione dell'ecologia degli habitat umidi
(mantenimento di un minimo deflusso vitale) e delle risorse
faunistiche e floristico-vegetazionali ivi presenti;
8) in relazione agli obiettivi di valorizzazione ambientale,
prevedere per le canalette di afflusso e deflusso dell'acqua a cielo
aperto, nei limiti della funzionalita' e sicurezza idraulica, sezioni
trapezie con pendenze di sponda lievi tali da favorire l'attecchimento
di vegetazione elofitica ripariale, con funzione di corridoio
ecologico, diversificazione-rinaturalizzazione;
9) programmare tutte le procedure di manutenzione dell'invaso
acquifero, compresi eventuali sfalci e/o svuotamenti, predisponendo un
piano di gestione e monitoraggio dell'ecologia dell'ambiente
acquatico;
10) verificare la stabilita' dei fronti di scavo da realizzarsi,
compatibilmente con l'assetto geolitologico ed idrogeologico
dell'area;
11) verificare le condizioni di impermeabilita' (tenuta) dell'invaso,
in funzione delle caratteristiche di permeabilita' dei terreni
d'imposta;
12) verificare il bilancio dei materiali inerti di scavo, con
l'indicazione dei volumi di movimentazione in loco e dei volumi da
destinare altrove, con l'indicazione delle destinazioni ricettive
specificando se si prevede il trasporto in discarica; il materiale
scavato non potra' comunque essere commercializzato;
13) nel rispetto delle prescrizioni sopra citate si puo' asserire, che
l'invaso idrico in progetto, puo' considerarsi integrabile con
l'ambiente circostante;
14) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione dell'opera in oggetto della presente valutazione, ed in
particolare l'eventuale concessione di derivazione di acqua pubblica,
dovranno essere rilasciate dalle autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Fugazza Giacomo,
al Comune di Rottofeno, al Servizio Tecnico Bacino Trebbia Taro,
all'Amministrazione provinciale di Piacenza;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.
