COMUNE DI BERCETO (Parma)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione della procedura di verifica (screening) relativa al progetto di previsione estrattiva denominata "A.E.C. n. 2 - Masarino"

L'Autorita' competente: Comune di Berceto - Ufficio Tecnico comunica
la decisione relativa alla procedura di verifica (screening)
concernente il
- progetto: previsione estrattiva denominata "A.E.C. n. 2 - Masarino;
- il progetto e' presentato da: D'Addetta Srl;
- il progetto e' localizzato: Masarino - Sassara di Lozzola.
Il progetto interessa il territorio del comune di Berceto e della
provincia di Parma.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Berceto con atto determinazione da parte del Responsabile
del Servizio Tecnico n. 646 in data 26/11/2007 ha assunto la seguente
decisione:
1) di dare atto della conclusione positiva della procedura di verifica
(screening) sul progetto preliminare di previsione estrattiva
denominata " A.E.C. - 2 - Masarino", in localita' Masarino - Sassara
di Lozzola nel comune di Berceto, a seguito di proposta da parte della
ditta "D'Addetta Srl" di Berceto (PR), con esclusione del progetto
stesso dalla ulteriore procedura di VIA (valutazione impatto
ambientale);
2) di subordinare il favorevole esito della procedura di verifica
(screening) di cui sopra, recependo "in toto" le valutazioni e le
considerazioni riportate in premessa espresse dai relativi organi
indicati, con l'aggiunta delle seguenti prescrizioni:
a) dovranno essere rispettate le indicazioni di cui ai pareri espressi
da parte delia Provincia di Parma, dell'ARPA di Fidenza (PR) e della
Comunita' Montana delle Valli del Taro e del Ceno con le rispettive
note indicate in premessa;
b) nel ripristino della copertura dell' area di cava dovra' essere
utilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra'
cura di accumulare separatamente dalle altre tipologie di materiale,
in spessori adeguati, e di provvedere alla sua manutenzione per
evitarne la morte biologica;
c) relativamente alle specie arboree ed arbustive, di specie
esclusivamente autoctone, utilizzate nella rinaturalizzazione del
sedime di cava dovranno essere previste operazioni di manutenzione
degli impianti per almeno tre anni dalla loro messa in dimora
comprensive di eventuali reimpianti delle fallanze;
d) l'area di stoccaggio del cappellaccio e degli scarti di escavazione
fa parte a tutti gli effetti dell'area di cava e dovra' pertanto
essere localizzata all'interno dell'area ed essere anch'essa recintata
e segnalata da cartelli monitori; i costi relativi andranno inoltre
conteggiati tra gli oneri per la determinazione della fideiussione;
e) dovra' essere calcolato l'onere relativo alla sistemazione
morfologica sulla base dell'effettivo utilizzo dei materiali necessari
al recupero (movimentazione, rullaggio, ecc.);
f) realizzazione e predisposizione, oltre alle misure preventive gia'
indicate in relazione (indicazione dei piazzali e delle piste di
transito, barriere di terra da indicare in progetto), anche di cunette
per il lavaggio dei mezzi di cava e la stesura di manti anti-polvere
lungo le piste di cantiere e di piazzali di manovra;
g) occorrera' predisporre uno specifico studio sulla possibile
propagazione di materiali fini dall'area di cava, in relazione al
regime ventoso locale (venti dominanti e prevalenti);
h) occorrera' prestare particolare attenzione alle operazioni di scavo
e di movimentazione degli inerti durante le giornate ventose al fine
di limitare e/o evitare i disagi legati al trasporto delle polveri;
i) dovranno essere individuati almeno n. 5 punti quotati di cui 4
esterni e 1 internamente all'area di cava, fissati in modo inamovibile
prima dell'inizio della coltivazione della cava medesima alla presenza
di un tecnico incaricato dal Comune; tali punti inamovibili dovranno
essere fissati in posizione topografica favorevole e comunque in
maniera tale che da ognuno di essi si possa traguardare quello
precedente e quello successivo;
3) di quantificare in Euro 102,00 (pari allo 0,02% del valore dell'
intervento) le spese istruttorie della procedura di screening
dell'Amministrazione comunale, che ai sensi dell' art. 28 della L.R.
9/99 e successive modifiche, sono a carico del proponente;
4) di pubblicare la presente determinazione, per estratto, nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna ai sensi dell'art.
10 comma 3 della L.R. 9/99 e successive modifiche;
5) di trasmettere la presente determinazione agli Enti preposti per
opportuna conoscenza e per i provvedimenti di competenza;
6) di trasmettere la presente determinazione al Segretario comunale,
ai sensi dell'art. 32 del vigente Regolamento comunale di
contabilita', affinche' provveda alla relativa registrazione secondo
l'ordine cronologico di presentazione e secondo l'ufficio di
provenienza.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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