REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 giugno 2008, n. 845

Contributi in conto capitale ai sensi degli artt. 29 e 48 della L.R. 12 marzo n. 2 e art. 10, comma 2 della L.R. 5/2004

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 "Norme per la promozione della
cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali" e successive modificazioni ed in
particolare l'art. 29, lett. H), l'art. 35 e l'art. 48;
- la L.R. 24 marzo 2004, n. 5 "Norme per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri immigrati. Modifiche alle Leggi regionali
21/2/1990, n. 14 e 12/3/2003, n. 2" ed in particolare l'art. 10, comma
2;
- la deliberazione di Assemblea legislativa del 22 maggio 2008, n. 175
che approva il "Piano sociale e sanitario regionale (P.S.S.R.)
2008-2010" (proposta della Giunta regionale in data 1 ottobre 2007, n.
1448);
- la "Proposta di percorso per l'ammissione a contributi in conto
capitale per le spese di investimento (art. 48, L.R. 2/03, e art. 10,
comma 2, L.R. 5/04)", approvata in Cabina di regia, trasmessa ai
Presidenti delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie ed ai
Sindaci dei Comuni capofila Distretto con nota del 24 dicembre 2007 a
firma congiunta degli Assessori alle "Politiche per la salute"
Giovanni Bissoni e alla "Promozione politiche sociali e educative per
l'infanzia e l'adolescenza, Politiche per l'immigrazione, Sviluppo
volontariato, Associazionismo, Terzo Settore" Anna Maria Dapporto;
- la Legge del 2 febbraio 1974, n. 64 "Provvedimenti per le
costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche";
- la Legge 9 gennaio 1989, n. 13 "Disposizioni per favorire il
superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici privati";
- il D.M. 14 giugno 1989, n. 236 "Prescrizioni tecniche necessarie a
garantire l'accessibilita', l'adattabilita' e la visitabilita' degli
edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e
agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere
architettoniche";
- la Legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti"
e successive modificazioni;
- la Legge 9 gennaio 1991 n. 10 "Norme per l'attuazione del Piano
energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di
risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia"
e successive modificazioni;
- il D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503 "Regolamento recante norme per
l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e
servizi pubblici";
- il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia edilizia. (Testo A)", articoli
78, 79, 80, 81, 82;
- la Legge regionale 25 novembre 2002, n. 31, "Disciplina generale
dell'edilizia" ed in particolare l'"Allegato - Definizione degli
interventi edilizi" lettere f) "Interventi di ristrutturazione
edilizia" e g) "Interventi di nuova costruzione";
- il DLgs 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei
dati personali";
- il DLgs 19 agosto 2005, n. 192 "Attuazione della direttiva
2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia" integrato con il
DLgs 29 dicembre 2006, n. 311;
- il DLgs 12 aprile 2006, n. 163 "Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture";
- il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 "Regolamento concernente l'attuazione
dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n. 248
del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di
attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici";
- la deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna del 4 marzo 2008, n. 156, "Approvazione atto di
indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e
sulle procedure di certificazione energetica degli edifici (Proposta
della Giunta regionale in data 16 novembre 2007, n. 1730)";
- il DLgs 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'art. 1 della Legge 3
agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro";
richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 268, del 22 febbraio 2000 "Schema di Regolamento edilizio tipo -
Aggiornamento dei requisiti cogenti";
- n. 270, del 22 febbraio 2000 "Direttiva concernente i requisiti e i
criteri di realizzazione di alloggi con servizi per anziani
nell'ambito del programma di interventi pubblici di edilizia abitativa
per il triennio 2000-2002";
- n. 564, dell'1 marzo 2000 "Direttiva regionale per l'autorizzazione
al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per
minori, portatori di handicap, anziani e malati di AIDS, in attuazione
della L.R. 12 ottobre 1998, n. 34";
- n. 21, del 16 gennaio 2001 "Requisiti volontari per le opere
edilizie. Modifica e integrazione dei requisiti raccomandati di cui
all'Allegato B) al vigente Regolamento edilizio tipo" ed in
particolare: il prerequisito "Analisi del sito", il requisito
volontario (R.V.) 6.1 - Controllo dell'apporto energetico da
soleggiamento estivo, il R.V. 6.5 - Ventilazione naturale estiva, il
R.V. 6.6 - Uso dell'inerzia termica per la climatizzazione estiva, il
R.V. 8.1 - Riduzione del consumo di acqua potabile, il R.V. 8.2 -
Recupero per usi compatibili delle acque meteoriche, il R.V. 8.3 -
Recupero per usi compatibili delle acque grigie, il R.V. 9.1 -
Controllo delle emissioni nocive nei materiali delle strutture, delle
finiture e degli impianti, il R.V. 9.2 - Asetticita', il R.V. 9.3 -
Riciclabilita' dei materiali da costruzione;
- n. 1677, del 24 ottobre 2005 "Prime indicazioni applicative in
merito al Decreto ministeriale 14 settembre 2005 (pubblicato nel
Supplemento ordinario n. 159 alla G.U. n. 222 del 23 settembre 2005)
recante norme tecniche per le costruzioni";
- n. 772, del 29 maggio 2007 "Approvazione dei criteri, delle linee
guida e dell'elenco dei servizi per l'attivazione del processo di
accreditamento in ambito sociale e sociosanitario. Primo provvedimento
attuativo art. 38, L.R. 2/03 e successive modificazioni";
- n. 846, dell'11 giugno 2007 "Direttiva in materia di affidamento
familiare e accoglienza in comunita' di bambini e ragazzi";
precisato che l'art. 3, commi da 16 a 20 della Legge 24 dicembre 2003,
n. 350 (Legge finanziaria 2004) ha introdotto norme applicative del
disposto del comma 6 dell'art. 119 della Costituzione, definendo
altresi' le tipologie degli investimenti per le Regioni a statuto
ordinario e per gli Enti locali;
rilevato che tali tipologie contemplano, relativamente ai
trasferimenti in conto capitale di parte regionale, solamente quelli
destinati ". . . specificamente alla realizzazione degli investimenti
a cura di un altro Ente od organismo appartenente al settore delle
pubbliche Amministrazioni";
considerato che, con Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del
29 luglio 2005 (Serie generale - n. 175), e' stato fornito l'"Elenco
delle Amministrazioni pubbliche . . .", cosi' come individuato
dall'Istituto Nazionale di Statistica, e riporta, oltre a Regioni e
Province autonome, "Province, Comuni, Comunita' montane, Unioni di
Comuni, Aziende sanitarie locali" e pertanto le risorse di parte
regionale possono essere assegnate solo a Enti locali;
considerato che:
- in data 22/5/2008, n. 175, l'Assemblea legislativa ha approvato il
"Piano sociale e sanitario regionale (PSSR) 2008-2010" (su proposta
della Giunta regionale con deliberazione dell'1 ottobre 2007, n. 1448)
che costituisce il nuovo strumento di programmazione integrata
coerente con le due Leggi regionali n. 29 del 2004 (Norme generali
sull'organizzazione e il funzionamento del Servizio Sanitario
regionale) e n. 2 del 2003 gia' richiamata;
- l'art. 7 della L.R. 19 febbraio 2008, n. 4 "Disciplina degli
accertamenti della disabilita' - ulteriori misure di semplificazione
ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale", stabilisce che
"In sede di prima approvazione, il Piano regionale degli interventi e
dei servizi sociali, integrato con il Piano sanitario, ai sensi
dell'articolo 27 della Legge regionale 2/03, disciplina, anche in
deroga alla legislazione regionale vigente, l'integrazione e la
semplificazione dei livelli di programmazione regionale e territoriale
per l'area sociale, socio-sanitaria e sanitaria, ed individua a tal
fine gli strumenti di programmazione, le loro modalita' di attuazione,
i soggetti istituzionali competenti alla loro adozione e gli organismi
di supporto tecnico, finalizzati alla realizzazione degli obiettivi
strategici e delle politiche sanitarie e sociali regionali e
locali.";
- la stessa L.R. 2/03 individua in sede locale un unico contesto di
programmazione integrata, il "Piano sociale di zona" per "la
localizzazione dei servizi e degli interventi socio sanitari ed i
livelli di integrazione tra risorse sanitarie e sociali";
- tramite la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (CTSS) la
Provincia, i Comuni dell'ambito territoriale di riferimento e l'AUSL,
ciascuno per le rispettive competenze, realizzano il coordinamento
delle politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie;
- per quanto attiene alla definizione delle priorita' degli interventi
in conto capitale, finanziabili ai sensi dell'art. 48 della L.R. 2/03,
le CTSS assicurano il coordinamento del processo in collaborazione con
gli enti titolari della programmazione distrettuale (Comitati di
distretto oppure organi di governo delle forme associative, o Comuni
singoli nei casi in cui ambito distrettuale e Comune coincidono);
- richiamato il punto 3.2.2 "Le spese di investimento", Capitolo 3,
del Piano sociale e sanitario 2008-2010 di cui alla deliberazione di
Assemblea legislativa 175/08 che ribadisce che "L'art. 48 della L.R.
2/03 stabilisce che il Fondo sociale regionale per le spese di
investimento sia finalizzato al concorso alle spese di costruzione,
ristrutturazione ed acquisto di immobili destinati o da destinare a
strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie mediante la
concessione di contributi in conto capitale.
Il percorso di assegnazione dei contributi in conto capitale in
applicazione della lettera h), comma 1 dell'art. 29 e dell'art. 48
della L.R. 2/03 e' realizzato in coerenza con il nuovo assetto
istituzionale delineato al Capitolo 2, Parte prima del presente
Piano.
Tale percorso valorizza il ruolo:
- della CTSS nel garantire il riequilibrio territoriale, sia in
termini di risorse finanziarie, sia in termini di distribuzione dei
servizi e delle strutture;
- del Comitato di Distretto nel ricostruire, relativamente all'ambito
distrettuale, il quadro del fabbisogno delle strutture e degli impegni
finanziari richiesti.
Si promuove inoltre la sperimentazione dei requisiti bioclimatici
ecologici, di cui alla DGR 21/01 "Requisiti volontari per le opere
edilizie", e dei requisiti per l'edilizia ecosostenibile di cui alla
DGR 946/06, al fine di coniugare una maggiore qualita' del servizio,
intesa anche in termini di scelta dei materiali che vengono usati, di
possibilita' di risparmio energetico e della risorsa acqua, con la
riduzione nel tempo dei costi di gestione della struttura, piu'
evidenti in strutture con caratteristiche residenziali.";
dato atto che:
- il P.S.S.R. di cui alla deliberazione A.L. 175/08 contiene le
indicazioni prioritarie per lo sviluppo dei servizi nelle diverse aree
e che a tali indicazioni si rifanno le priorita' indicate al punto 5
dell'Allegato A);
- i Comitati di Distretto sono stati invitati ad individuare le
priorita' per il territorio di competenza in ordine alle aree e alle
tipologie di intervento tenendo conto delle risorse disponibili e che
le CTSS sono state invitate ad assicurare il coordinamento del
processo di definizione delle priorita' di intervento;
sentite:
- la Cabina di regia in data 26 maggio 2008,
- e le principali componenti partecipative;
richiamata la propria deliberazione n. 450 del 3 aprile 2007 avente
per oggetto "Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/06 e 1663/06.
Modifiche agli indirizzi approvati con delibera 447/03 e successive
modifiche", esecutiva ai sensi di legge;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali dott. Leonida Grisendi
ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e della propria
deliberazione 450/07;
su proposta degli Assessori alle "Politiche per la salute" Giovanni
Bissoni e alla "Promozione Politiche sociali e educative per
l'infanzia e l'adolescenza, Politiche per l'immigrazione, Sviluppo
volontariato, Associazionismo, Terzo Settore" Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi, delibera:
per quanto sopra esposto e che si intende richiamato integralmente, di
approvare quale parte integrante del presente atto i seguenti
allegati:
- Allegato A)
Contributi in conto capitale ai sensi degli artt. 29 e 48 della Legge
regionale 12 marzo 2003, n. 2. e art. 10, comma 2 della L.R. 5/04 -
Soggetti che possono partecipare, finalita', tipologie, spese
ammissibili, presentazione delle proposte di intervento,
documentazione da allegare, procedure per la verifica di
ammissibilita', privacy, informazioni;
- Allegato B)
Risorse attualmente assegnate alle Conferenze territoriali sociali e
sanitarie sulla base della popolazione residente;
- Allegato C)
Fac-simile del documento da utilizzare per la presentazione della
proposta di intervento, da produrre entro il termine perentorio del 15
ottobre 2008;
- Allegato D)
Elenco dei Comuni referenti per ambito distrettuale (Comune capofila)
o delle forme associative, disciplinate dal Capo V Titolo II del DLgs
267/00 e dalla L.R. 11/01, che ne svolgano le funzioni;
di stabilire:
- nel 50% la concorrenza massima del contributo regionale in conto
capitale concedibile ai soggetti beneficiari attuatori
dell'intervento;
- a carico dei soggetti beneficiari il finanziamento di quanto non
coperto dal contributo regionale. Il rispetto di tale condizione e'
preliminare alla erogazione del contributo regionale e viene
verificato sia in sede di progetto preliminare che di dichiarazione di
inizio lavori;
- che gli arredi e le attrezzature sono esclusi dal contributo
regionale;
- che nella quantificazione delle spese verranno conteggiate le
urbanizzazioni esterne strettamente pertinenti agli interventi
(parcheggi, viabilita', verde) al fine di garantire l'unitarieta'
dell'intervento;
- in coerenza con le scelte programmatiche in merito alle priorita' di
intervento del Comitato di Distretto contenute nel Piano attuativo
2008 o con le indicazioni delle C.T.S.S. per gli interventi
sovradistrettuali, di rimandare ad un successivo proprio atto la
pubblicazione dell'elenco degli attuatori ammissibili cosi' come
pervenuti dal territorio, la definizione dei termini, le modalita' e
le procedure per l'ammissione, l'impegno, la concessione, e la
liquidazione dei contributi stessi;
di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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