REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 ottobre 2008, n. 1680

Decisione in merito alla procedura di screening relativa al progetto di una mini centrale idroelettrica sul torrente Silla in localita' Molino di Gaggio, comune di Gaggio Montano (BO) (Titolo II, L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
dei modesti impatti attesi, il progetto per la realizzazione di una
minicentrale idroelettrica in localita' Molino di Gaggio in Comune di
Gaggio Montano (BO), presentato dalla ditta E-Vento Acqua Sas, dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni gia' riportate
al punto 7:
 1) dovra' essere acquisito il parere positivo dell'Autorita' di
Bacino del Reno circa la compatibilita' del progetto con gli obiettivi
del PSAI come previsto dagli artt. 15 e 18 delle norme di piano per
gli interventi che interessano le aree di alveo attivo e le fasce di
pertinenza fluviale;
 2) l'impianto in progetto e le opere accessorie (quali le scale di
risalita per la fauna ittica), non dovranno in alcun modo pregiudicare
la funzionalita' delle opere esistenti lungo il corso del torrente
Silla e l'efficienza idraulica del corso d'acqua; le interferenze
delle opere in progetto con la dinamica fluviale andranno verificate a
livello di progetto definitivo in sede di rilascio del nullaosta
idraulico da parte del Servizio Tecnico di Bacino del Reno;
 3) l'esercizio della centrale dovra' garantire il deflusso minimo
vitale (DMV) in alveo che verra' quantificato in sede di rilascio
della concessione di derivazione da parte del Servizio Tecnico di
Bacino del Reno; nella quantificazione del DMV andranno tenuti in
considerazione i seguenti elementi di sensibilita' specifici del
progetto in esame:
- andra' tenuto presente che in condizioni idrologiche di magra o di
morbida le effettive portate del corso d'acqua a valle dell'opera di
presa potranno ridursi al di sotto del DMV a causa delle infiltrazioni
di subalveo che si verificheranno in tale area e che potranno essere
significative date le caratteristiche di elevata permeabilita' dei
depositi alluvionali entro i quali si colloca l'alveo fluviale;
- i contributi interbacino nel tratto sotteso dall'impianto in
progetto risultano poco significativi al fine di mitigare gli effetti
di riduzione e "appiattimento" delle portate causati dalla
derivazione, essendo prevalentemente concentrati nella parte inferiore
del tratto fluviale in questione (nei pressi della centrale di
produzione); il principale tributario del Silla nel tratto compreso
tra opera di presa e restituzione e' infatti rappresentato dal rio
Naldi la cui confluenza nel Silla avviene poco a monte della centrale
in progetto;
- la notevole lunghezza (quasi 1 km) del tratto fluviale sotteso
dall'impianto unita alla scarsa consistenza dell'ombreggiamento del
letto fluviale comporta condizioni di possibile criticita' dovuti
all'aumento di temperatura delle acque nel tratto interessato,
elemento che puo' costituire fattore limitante delle condizioni di
vita della fauna ittica;
 4) gli impatti della derivazione sull'ecosistema fluviale andranno
verificati in fase di esercizio mediante adeguati monitoraggi da
definire in sede di rilascio della concessione di derivazione in
accordo con ARPA e con il Servizio Tutela e Sviluppo fauna della
Provincia di Bologna;
 5) andra' verificata dalla Provincia di Bologna di concerto con ARPA
la necessita' di effettuare specifici monitoraggi della qualita' delle
acque ad impianto in esercizio, anche sulla base delle stazioni di
monitoraggio gia' presenti lungo il corso d'acqua;
 6) al fine di verificare la funzionalita' delle scale di risalita per
la fauna ittica e la loro compatibilita' con le specifiche esigenze
ecologiche delle specie presenti il progetto definitivo delle rampe di
risalita dovra' essere sottoposto all'approvazione del Servizio Tutela
e Sviluppo Fauna della Provincia di Bologna;
 7) il progetto definitivo delle opere di ripristino e di
compensazione vegetazionali dovra' essere sottoposto all'approvazione
del Comune di Gaggio Montano e dell'Amministrazione provinciale di
Bologna anche al fine della verifica del rispetto delle disposizioni
dall'art. 10, comma 10ter, del PTPR della Regione Emilia-Romagna, in
base al quale le Province nell'ambito dei PTCP individuano gli ambiti
territoriali idonei alla realizzazione dei rimboschimenti compensativi
per i progetti che interessano aree forestali e boschive;
 8) al fine di evitare possibili effetti negativi sulla stabilita' dei
terreni derivanti dalla realizzazione della condotta forzata si
dovranno adottare i seguenti accorgimenti:
- si dovra' evitare che il piano di posa della condotta diventi zona
di preferenziale accumulo delle acque di infiltrazione, a tal fine,
nei tratti in cui vengono interessati versanti con pendenze
significative la condotta dovra' essere posata su un letto di
materiale drenante dotato di idonei scarichi in superficie delle acque
di infiltrazione;
- il materiale di riempimento della trincea di scavo andra'
adeguatamente costipato con mezzo meccanico al fine di evitare la
formazione di affossamenti lungo il tracciato della condotta e
possibili ristagni di acque superficiali;
 9) l'inserimento paesaggistico delle opere, in particolare
relativamente alla realizzazione di opera di presa-vasca di carico e
scale di rimonta per la fauna ittica, andra' verificato in sede di
approvazione del progetto definitivo che dovra' essere sottoposto ad
autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/04 e successive
modifiche ed integrazioni;
10) al fine di contenere le emissioni di polveri connesse alle
attivita' di cantiere si dovra' provvedere alla periodica bagnatura
delle aree di cantiere, delle piste e dei depositi temporanei di terre
e di inerti da costruzione nonche' predisporre la copertura con telone
degli inerti trasportati con autocarri;
11) al fine di evitare possibili fenomeni di inquinamento dei corpi
idrici superficiali e del suolo durante le fasi di cantiere occorrera'
adottare idonee procedure operative, specie per la realizzazione dei
lavori in alveo o nelle sue immediate vicinanze necessari alla
costruzione dell'opera di derivazione-vasca di carico; in particolare
andranno adottati i seguenti accorgimenti:
- allestimento delle aree di cantiere e dei siti di stoccaggio dei
materiali al di fuori delle fasce di espansione delle piene;
- predisposizioni di sistemi di drenaggio e raccolta delle acque di
dilavamento delle aree di cantiere e degli sversamenti accidentali al
fine di evitarne lo scarico diretto nel corpo idrico;
- i reflui derivanti dalle attivita' di cantiere dovranno essere
correttamente smaltiti mediante scarico autorizzato regolarmente ai
sensi della disciplina vigente in materia o mediante conferimento ad
idoneo sito di trattamento;
- utilizzo di macchine operatrici a norma sottoposte a periodici
controlli e manutenzioni;
12) i terreni di risulta derivanti dai lavori di scavo che non
verranno riutilizzati per i rinterri e le sistemazioni delle aree di
cantiere andranno smaltiti conformemente alla disciplina vigente in
materia di rifiuti;
13) in fase di esercizio dovranno essere previste adeguate forme di
controllo atte ad evitare che un malfunzionamento del sistema di
regolazione dei livelli nella vasca di carico tramite sensori comporti
il mancato rilascio del DMV, di cui e' previsto il deflusso tramite
stramazzo dalla stessa vasca di carico;
14) per il funzionamento delle turbine dovranno essere utilizzati
lubrificanti ecologici e/o biodegradabili; a tale scopo dovra' essere
preventivamente inviata ad ARPA e AUSL territorialmente competenti
copia della scheda tecnica degli stessi lubrificanti, per
l'approvazione all'uso;
15) la realizzazione dell'impianto in esame resta comunque subordinata
all'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla legislazione
vigente ed in particolare della concessione per la derivazione di
acqua pubblica da parte del competente Servizio Tecnico di Bacino del
Reno;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente E-Vento Acqua
Sas, al Comune di Gaggio Montano, al Servizio Tecnico di Bacino del
Reno, alla Amministrazione provinciale di Bologna, all'Autorita' di
Bacino del Reno, alla Comunita' Montana Alta e Media Valle del Reno,
all'ARPA - Sezione provinciale di Bologna e all'AUSL di Bologna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni,
il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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