PROVINCIA DI PARMA

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) inerente il progetto di realizzazione di un impianto di geoscambio del nuovo punto vendita "IKEA"

L'Autorita' competente Provincia di Parma comunica la decisione
relativa alla procedura di verifica (screening) inerente il progetto
di realizzazione di un impianto di geoscambio del nuovo punto vendita
"IKEA".
Il progetto e' presentato da ditta IKEA Italia Property Srl.
Il progetto interessa il territorio del comune di Parma e della
provincia di Parma.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente Provincia
di Parma con atto determinazione del Dirigente del Servizio Ambiente e
Difesa del suolo n. 275 del 25/1/2008 ha assunto la seguente
decisione:
a) di non assoggettare alla ulteriore procedura di VIA, ai sensi
dell'art. 32 del DLgs 152/06, il progetto di realizzazione di impianto
di geoscambio del nuovo punto vendita "IKEA", sito in Parma, a
condizione del rispetto di quanto contenuto negli elaborati presentati
e che siano ottemperate le seguenti prescrizioni:
1) si prescrive che venga presentato e preventivamente condiviso dagli
Enti/Organi ARPA, AUSL SIP, Provincia di Parma, ATO2, Eni'a, prima
dell'inizio dei lavori relativi alla realizzazione dell'impianto in
esame, un completo piano di monitoraggio, che comunque andra' messo in
atto prima dell'inizio dei lavori di realizzazione dell'impianto, sia
per la fase di cantiere che per tutta la fase di esercizio del
sistema. Dovra' consistere in parte in quanto gia' programmato dalla
relazione di screening nello specifico:
1.1) andranno previsti monitoraggi delle acque sotterranee
(utilizzando piezometri di nuova realizzazione), prelevando campioni
di acqua sui quali controllare le caratteristiche chimico-fisiche per
l'accertamento qualitativo e l'individuazione eventuale di inquinanti.
Per almeno ogni acquifero devono essere realizzati 3 piezometri, di
cui almeno uno a monte del sistema e gli altri centralmente
all'andamento della falda, ogni piezometro potra' captare un solo
acquifero, prevedendo la perfetta cementazione degli altri orizzonti.
I piezometri dovranno essere realizzati prima dell'inizio dei lavori
in modo tale da determinare lo "zero" iniziale e poter monitorare
anche tutta la fase realizzativa dell'impianto. La data di rilievo
dello "zero iniziale" andra' tempestivamente comunicata alla Provincia
di Parma - Servizio Ambiente e all'ARPA che dovra' anche
sovrintendere. Durante la fase di installazione delle sonde dovranno
essere prelevati campioni ogni 15 gg. Le indagini da condursi, la
precisa ubicazione degli strumenti, la tempistica del monitoraggio in
fase di esercizio, la durata, cosi' come la tipologia dei parametri da
indagare andranno sottoposti preventivamente e concordati con gli Enti
di cui sopra. Tra le analisi da condursi periodicamente andranno
previsti anche test microbiologici finalizzati ad accertare la
presenza batterica nelle acque, da avviarsi sempre prima dei lavori;
1.2) i piezometri dovranno essere realizzati in modo da permettere il
campionamento con campionatori sterili, pertanto si suggerisce di
utilizzare diametri di 4 pollici;
1.3) oltre ai controlli durante la fase esecutiva, in merito alla
corretta esecuzione delle operazioni di cementazione, dovra' essere
prevista la realizzazione di dispositivi di monitoraggio idrochimico,
al fine di dimostrare il perfetto ripristino della continuita' areale
dei livelli impermeabili intercettati. Tali verifiche si chiede
vengano condotte sotto il controllo di ARPA;
1.4) al fine di controllare e monitorare il campo di temperatura
indotto nel terreno dal sistema, dovra' essere prevista
l'installazione di almeno tre pali di rilevamento equipaggiati
ciascuno con termosonde (previste in numero di 5) collocate al centro
dei livelli acquiferi e a profondita' cosi' come individuate dalla
relazione di progetto. Le sonde dovranno essere collegate in continuo,
con rilievo costante delle temperature. I dati dovranno essere a
disposizione degli Enti/Organi interessati e in particolare collegati
in tempo reale con telecontrollo/telerilevamento alla sede della
Provincia di Parma;
1.5) andra' previsto un sistema per la rintracciabilita' fi'sica di
ogni geosonda verticale e dei collettori intermedi di raccordo;
1.6) andra' previsto un controllo automatizzato della necessita' di
rabboccamento del sistema;
1.7) per un monitoraggio piu' completo si raccomanda di utilizzare in
aggiunta anche i dati dei piezometri di controllo collocati in
prossimita' dell'impianto, instaurando i relativi contatti con Enti
pubblici o privati in possesso dei dati;
1.8) si raccomanda di sfruttare i dati delle temperature rilevati
associati a quelli prodotti dal modello di simulazione, da presentare
accoppiati alle Autorita' competenti per la verifica del modello
stesso;
2) i dati e resoconti del monitoraggio dovranno essere regolarmente
registrati e mantenuti a disposizione degli Organi di controllo,
nonche' dovranno essere regolarmente inviati alla Provincia di Parma,
all' ARPA e all'AUSL SIP sulla base di una proposta (anche di
tempistica) da avanzarsi a corredo del piano di monitoraggio
preliminare all'avvio dei lavori. Si chiede inoltre che vengano resi
pubblici i dati sull'efficienza dell'impianto;
3) vengano recepite tutte le adeguate eventuali autorizzazioni
settoriali di merito per il cantiere e per l'esercizio del sistema al
fine del rispetto delle norme in materia ambientale, in particolare
andra' recepita l'autorizzazione unica ai sensi del DLgs 387/03;
4) venga fornito alla Provincia di Parma e ad ARPA per gli adeguati
controlli un cronoprogramma dei lavori con periodiche relazioni sullo
stato di avanzamento degli stessi supportate da certificazioni di
conformita' ambientali (es. collaudo ambientale sulla base anche delle
indagini di monitoraggio);
5) venga trattata l'acqua in ingresso al sistema per abbattere la
durezza al fine di evitare depositi che potrebbero verificarsi proprio
in funzione della stessa durezza e della velocita';
6) nel caso si presentassero disfunzioni sulla temperatura registrata,
o di altri parametri significativi e indicativi, venga messo in atto
il piano di emergenza e tutte le azioni previste, come specificate
nella relazione di screening (documento integrativo). Andra' fornita
specifica comunicazione e relazione agli Enti/Organi competenti
precisando le cause di tale eventualita' e le azioni che si stanno
mettendo in atto;
7) durante la fase di esercizio e abituale gestione del sistema venga
fornito, agli Enti/Organi competenti, specifico puntuale report
ambientale riepilogativo, sulla base della tempistica dettata dagli
Enti che potrebbe essere di una volta all'anno;
8) vada messo in atto, nell'eventualita', il piano di dismissione
dell'impianto come dalla ditta specificato nella relazione di
screening (documento integrativo) con anche garanzia fidejussoria
bancaria di importo pari a Euro 51.000;
9) ogni opera di scavo, se prevista dall'intervento in esame, dovra'
essere condotta alla presenza di archeologi;
10) la realizzazione delle geosonde dovra' garantire una centratura
efficace delle tubazioni, in modo da evitare alterazioni della
struttura e del suo assetto anche a distanza di tempo;
11) dovra' essere effettuato a fine lavori un collaudo e dovranno
essere cementificate le eventuali tubazioni non a tenuta;
12) durante le fasi di cantierizzazione dovra' essere garantita una
attenta gestione dell'impianto di miscelazione della bentonite e
dovra' essere garantito un corretto stoccaggio della bentonite;
13) venga tenuta in debita considerazione l'aspetto riguardante la
struttura dei pali in progetto, che pur resistendo al carico
sussultorio dovuto ad eventuale sisma, potrebbe invece presentare
problemi in caso di carico ondulatorio con sforzo di taglio;
14) venga rispettato quanto disposto dall'art. 9 Legge 729 del
24/10/1961 (fascia di rispetto autostrade);
b) di subordinare, ai sensi del comma 4 art. 10 L.R. 9/99 e successive
modifiche ed integrazioni, il rilascio delle autorizzazioni necessarie
agli interventi in progetto alla verifica della presentazione del
piano di monitoraggio sopra menzionato e di cui al comma 3, art. 32
del DLgs 152/06. Ai sensi del comma 1, art. 6, L.R. 9/99 e s.m.i., si
trasmette il presente atto allo Sportello Unico Imprese del Comune di
Parma che lo comunichera' oltre che al proponente anche a tutte le
Amministrazioni competenti per il rilascio di intese, concessioni,
autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta, assensi comunque
denominati necessari per la realizzazione degli interventi in oggetto,
nonche' agli Enti ed Organi competenti in materia di controllo
ambientale, in particolare ad ARPA e al proponente stesso;
c) di quantificare le spese istruttorie, come da art. 28 L.R. 9/99 e
s.m.i., da corrispondere all'Amministrazione provinciale di Parma in
Euro 2.300, applicando la percentuale inferiore allo 0,02% sul valore
dell'opera;
d) di trasmettere la presente determina alla Regione Emilia-Romagna e
al Comune di Parma;
e) di pubblicare la presente determina, per estratto, nel Bollettino
Ufficiale della Regione, ai sensi dell'art. 10, comma 3, L.R. 9/99 e
s.m.i.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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