REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 novembre 2008, n. 2013

Valutazione di impatto ambientale sul progetto variante SP 65 "Della Futa" per l'attraversamento dell'abitato di Rastignano nei comuni di Bologna, Pianoro e San Lazzaro, in provincia di Bologna presentato da Provincia di Bologna - Settore Viabilita' (L.R. n. 9/99, Tit. III)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) la valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto di variante della S.P. 65 "Della Futa" per
l'attraversamento dell'abitato di Rastignano, nei comuni di Bologna,
Pianoro, San Lazzaro, in provincia di Bologna, presentato da Provincia
di Bologna Settore Viabilita', poiche' il progetto in oggetto, secondo
gli esiti dell'apposita Conferenza di Servizi conclusasi il  5
settembre 2008, e' ambientalmente compatibile a condizione che siano
rispettate le prescrizioni, indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C. del
rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce
l'Allegato 1, di seguito riportate;
 1) la Provincia di Bologna dovra' trasmettere ai Comuni di Bologna,
Pianoro e San Lazzaro uno stralcio del progetto esecutivo, finalizzato
alla verifica d'ottemperanza delle prescrizioni del seguente atto;
 2) si prescrive, per lo svincolo di San Lazzaro, di procedere ad una
sua ulteriore ottimizzazione che partendo dalla soluzione di svincolo,
gia' a suo tempo ipotizzata, preveda solo tre dei quattro rami
previsti; in particolare:
- la corsia di decelerazione di uscita da Pianoro verso Madre Teresa
di Calcutta impatta significativamente sulle pertinenze stradali del
comparto: si richiede di limitare le dimensioni complessive dello
svincolo adottando una soluzione progettuale che avanzi verso Nord di
circa 50 metri sia il ramo dello svincolo Pianoro-Madre Teresa di
Calcutta, sia il ramo dello svincolo Bologna-Madre Teresa di Calcutta,
modificando le posizioni e i raggi di curvatura dello svincolo;
- barriere acustiche: si richiede di adottare una soluzione
progettuale che preveda la realizzazione delle barriere acustiche non
per tratti ma in continuo, ritenendo piu' efficace la loro
funzionalita'. Nello specifico si richiede il prolungamento verso sud
delle barriere lungo l'asse della variante, su entrambi i lati, fino
alle dune verdi di Villa Luisa. Sulla base della soluzione progettuale
sopra descritta, che sposta piu' a Nord il ramo Bologna-Madre Teresa,
non e' necessario proteggere il fronte Nord dell'insediamento
residenziale;
- sistemazione a verde: l'ulteriore riduzione dell'ingombro dello
svincolo permette di recuperare un'ampia zona a verde tra il confine
del comparto e i rami dello svincolo. Si richiede di realizzare un
ampio dosso con cespugliato arborato con la duplice funzione di
mitigazione acustica e paesaggistica. Analogamente la riduzione
dell'ingombro sul lato ovest puo' permettere un piu' ampio intervento
di sistemazione a verde in fregio alla ferrovia. Si richiedono
piantumazioni aggiuntive al confine tra la nuova viabilita'
provinciale e la viabilita' privata per mitigare visivamente la
presenza delle barriere acustiche;
Svincolo Paleotto
 3) si prescrive di semplificare la proposta progettuale di innesto
delle rampe di svincolo sulla viabilita' locale tramite l'inserimento
di una rotatoria di diametro esterno pari a 40,00-45,00 metri,
dimensionata in base al DM 19/4/2006 "Norme funzionali e geometriche
per la costruzione delle intersezioni stradali";
 4) si prescrive di precisare il sistema di raccolta delle acque
meteoriche lungo l'asse 5, in corrispondenza della ciabatta del muro
di sostegno che lo separa dall'asse 4;
Parcheggio Parco Paleotto
 5) si prescrive una ottimizzazione progettuale tramite
ridistribuzione degli stalli sosta, al fine di massimizzare il numero
di posti auto, compatibilmente con lo spazio disponibile; si prescrive
inoltre di posizionare gli stalli moto lungo il lato posto in
prossimita' dell'ingresso al Parco;
Ponte storico sul Savena
 6) si evidenzia la vocazione ciclo pedonale del ponte storico sul
torrente Savena; altri usi potranno essere definiti in accordo con i
Comuni di Bologna e Pianoro;
Asse 5 (Via del Paleotto)
 7) si prescrive di aggiornare:
- le sezioni da 1 a 2 (in riferimento al relativo elaborato
progettuale), in quanto mancano la barriera di sicurezza, l'arginello,
la barriera di mitigazione acustica e il marciapiede;
- la sezione 3, in quanto non e' stato tenuto conto della rotatoria
(in riferimento al relativo elaborato progettuale);
- tutte le sezioni (rilevato, muri e galleria), uniformando i percorsi
di servizio ad 1,00 metro di larghezza (in riferimento ai relativi
elaborati progettuali);
 8) valutate le ridotte dimensioni della mini-rotatoria (17,00 metri
di diametro esterno) in corrispondenza dell'innesto dello svincolo sud
su Via del Paleotto, si prescrive, come da normativa, che essa venga
realizzata completamente sormontabile (cubetti di porfido) per
permettere l'eventuale inserimento anche di mezzi pesanti;
 9) si prescrive di dare continuita' al percorso pedonale che collega
la sezione 2 all'attraversamento pedonale posto in corrispondenza
della passerella ciclo-pedonale sul torrente Savena, si prescrive
inoltre che tale continuita' pedonale venga garantita anche nel tratto
corrispondente alle sezz. 4-5-6, fino all'ingresso al Parcheggio
Paleotto;
Asse 17 Bretella del Dazio
10) si prescrive che lo spartitraffico previsto tra le sezioni 0 - 7
non venga inerbito ma opportunamente pavimentato;
11) si prescrive di inserire la pendenza a falda unica nelle sezioni
in curva;
12) nell'obiettivo di limitare per quanto possibile i disagi e le
limitazioni permanenti ai residenti nelle proprieta' site tra la
Canaletta Savena e l'asse stradale in oggetto, tramite integrazioni ed
ottimizzazioni non sostanziali al progetto (che in sostanza non
comportino ulteriori varianti grafiche allo strumento generale di
pianificazione o ripubblicazione dei piani di esproprio), si prescrive
quanto segue:
- il sottopasso di collegamento tra le porzioni di proprieta' poste a
sud ed a nord del tracciato, dovra' essere realizzato con muri di
sostegno verticali lungo tutto il fronte, in alternativa ai tratti di
scarpata inerbita previsti in progetto. Dovra' essere installato un
sistema a doppio cancello anche sul lato del torrente Savena;
- in relazione anche alla classificazione adottata per l'asse stradale
in oggetto (categoria E strada urbana di quartiere DM 5/11/2001), nel
tratto compreso tra le sezioni 8 ed 11, si prescrive di ridurre la
sezione stradale, mantenendo come filo fisso il ciglio sud (fronte
torrente Savena), adottando come tipologia due corsie, una per senso
di marcia, della larghezza ciascuna di 3,50 metri e banchina
pavimentata della larghezza di 0,50 metri;
- si prescrive la realizzazione, su tutto il fronte del ciglio nord
dell'asse stradale, di opportuno muro di sostegno del rilevato
stradale in alternativa alla scarpata inerbita prevista, e di adottare
una profondita' di scarpa di detto muro non inferiore ad un metro
rispetto al piano di campagna;
- per quanto attiene il sistema di raccolta acque meteoriche previsto
sempre sul fronte nord dell'opera, tra le sezioni 8 ed 11, si
prescrive il tombamento del fosso previsto e l'utilizzo di caditoie
con passo di 2,00 metri e di apposito pozzetto di raccolta, raccordato
con il sistema fognario;
Rotatoria Bretella Dazio
13) in relazione alla mancanza di marciapiede sul lato sud del tratto
stradale a nord della rotatoria del Dazio, si propone di non
realizzare l'attraversamento pedonale in corrispondenza della relativa
isola spartitraffico; si chiede, inoltre, di verificare la
possibilita' di un suo ridimensionamento;
14) relativamente al particolare costruttivo 1 (elab.PE-PS62-0),
relativo all'isola centrale, si prescrive che il cordolo rivestito in
pietra naturale proposto venga sostituito, conformemente agli
standards costruttivi del Comune di Bologna, con un cordolo in granito
di dimensioni 30cmx25cm dotato di opportuna fondazione in cls;
Asse 1 (Asse Principale)
15) si prescrive di prolungare il percorso pedonale al fianco della
carreggiata stradale interna al parco del Paleotto oltre la sezione 50
fino a raccordarsi al percorso pedonale esistente all'interno del
parco;
16) si prescrive di aggiornare la sez. 142 inserendo lo spartitraffico
in progetto;
Accessibilita' proprieta' private
17) al fine di dare accessibilita' alle proprieta' agricole poste
nell'area compresa tra la infrastruttura viaria in progetto, la nuova
linea ferroviaria AV ed il torrente Savena, si prescrive di valutare
la fattibilita' tecnica di un accesso carrabile della larghezza di
circa 4,00 metri posto immediatamente a sud del sottopasso di Via Del
Pozzo (perpendicolare a quest'ultima), a ridosso della fascia di
mitigazione ambientale di progetto, e separato fisicamente da
quest'ultima da apposita recinzione;
18) si prescrive di adottare ogni accorgimento tecnico per garantire 
l'accessibilita' per i mezzi pesanti al capannone industriale posto
immediatamente ad ovest della linea ferroviaria "direttissima";
19) si prescrive di modificare gli accessi dalla nuova infrastruttura
all'impianto di distribuzione carburanti Sprint Gas, mediante la
costruzione di due aree di passaggio di 15 mt ciascuna con interposto
uno spazio invalicabile di almeno 30 mt, per rendere piu' agevole e
conforme alle norme l'accesso all'impianto, nonche' evitare lacerti di
terreni in proprieta' alla Sprint Gas;
Prescrizioni di carattere generale in merito all'uso dei materiali
relative agli interventi da realizzarsi nel comune di Bologna
20) tutti i cordoli a margine delle carreggiate stradali, come pure
quelli a delimitazione delle isole spartitraffico, dovranno essere
previsti in granito grigio di dimensioni 15cmx25cm e dotati di
opportuna fondazione in cls. Le isole spartitraffico dovranno essere
opportunamente pavimentate tramite cubetti di porfido oppure
blocchetti in cls;
21) i cordoli a delimitazione degli anelli interni di rotatoria
dovranno essere previsti in granito grigio di dimensioni 30cmx25cm e
dotati di opportuna fondazione in cls;
22) con riferimento alla sovrastruttura stradale prevista negli
elaborati di sezz. Tipiche 1-2-3 (S06122-PE-PS16-0; S06122-PE-PS17-0;
S06122-PE-PS18-0), si prescrive, a parziale modifica di quanto
riportato:
- strato di collegamento binder (cm 5);
- strato di usura in conglomerato bituminoso modificato (cm 4). In
alternativa, tale strato di usura, potrebbe essere previsto in
apposito conglomerato bituminoso drenante/fonoassorbente;
Impianti di illuminazione stradale
23) i punti luce per l'illuminazione dei tratti di competenza
provinciale dovranno essere alimentati mediante sistemi (fornitura di
energia, quadro e regolatore di flusso) indipendenti da quelli a
servizio della viabilita' di competenza comunale;
24) il progetto degli impianti di illuminazione a servizio dei tratti
di viabilita' comunale, da presentarsi con il progetto esecutivo,
dovra' essere corredato da calcoli illuminotecnici piu' specifici e
orientati, a parita' dei livelli di illuminamento prescritti dalle
norme UNI, al massimo contenimento del numero di punti luce installati
e della rispettiva potenza (ai sensi della LR 19/03 e successive norme
attuative);
25) le mensole previste sui sostegni dei punti luce dovranno avere
un'inclinazione non superiore a 3° rispetto alla giacitura
orizzontale; i pali dovranno essere trafilati con spessore di mm.
3,8;
26) i plinti di fondazione dei sostegni di cui al punto precedente
dovranno essere preferibilmente realizzati in opera; qualora si
optasse invece per la tipologia prefabbricata, detti manufatti
dovranno essere posati su di un getto in cls di pulizia e dovranno
essere debitamente rinfiancati; dovranno essere dotati inoltre di una
certificazione di idoneita' statica che faccia espresso riferimento
alle caratteristiche geotecniche del terreno di posa e a quelle
tipologiche e dimensionali dei pali di cui si prevede l'impiego;
27) a titolo di suggerimento, anche lungo il tracciato di competenza
provinciale le polifore dovranno essere fisicamente collegate tra loro
anche se di competenza di quadri elettrici diversi;
28) relativamente allo svincolo Paleotto, oltre a quanto prescritto al
punto 1, si prescrive quanto segue:
- l'alimentazione dell'impianto di sollevamento delle acque
meteoriche, qualora la sua gestione e manutenzione spettino
all'Amministrazione comunale, dovra' risultare distinta da quella
dell'impianto di illuminazione stradale relativo alla viabilita'
comunale;
- i punti luce a servizio dei sottopassi di Via del Paleotto e di
accesso al campo sportivo (intersezioni sfalsate della viabilita'
ordinaria con l'asse principale della variante) dovranno essere
allacciati al circuito n. 1 (svincolo e viabilita' esistente),
anziche' al circuito n. 2 (asse principale);
- nel sottopasso di Via del Paleotto dovranno inoltre essere previsti
tre punti luce anziche' due;
- l'illuminazione del piazzale del campo sportivo andra' realizzata
mediante due punti luce di tipologia uguale a quella prevista lungo
l'asse principale della variante (h=8,00 m. con apparecchio
Kaos);
- lungo la strada di accesso al campo sportivo da via del Paleotto
andranno previsti due punti luce del tipo richiesto al punto
precedente anziche' due punti luce di tipo pedonale (h=5,00 m.
con apparecchio Q PRO Q3);
- nella rotatoria all'intersezione tra lo svincolo nord e Via del
Paleotto andra' preferibilmente prevista una mini-torre faro (altezza
contenuta entro i 12,00 m.) anziche' 3 punti luce disposti sul
perimetro esterno. La stessa soluzione dovra' essere adottata anche
nella nuova rotatoria richiesta all'intersezione con lo svincolo sud;
- nei tratti stradali sprovvisti di marciapiede i punti luce dovranno
essere posizionati ad una distanza non inferiore a m 1,40 dal bordo
della carreggiata;
29) relativamente alla rotatoria Dazio si prescrive quanto segue:
- il quadro elettrico dovra' essere collocato in posizione piu'
baricentrica rispetto l'estensione dell'impianto (indicativamente in
corrispondenza della rotatoria);
- si precisa che non e' da ritenere fondamentale l'installazione dei
due punti luce previsti nel sottopasso di Via Bastia, risultando
quest'ultima sprovvista di impianto di illuminazione per il suo intero
sviluppo. Si prescrive invece la realizzazione di un cavidotto
interrato (attestato a pozzetti terminali alle due estremita') nel
tratto ricadente nell'area di sedime del sottopasso;
- la rotatoria dovra' essere illuminata mediante una torre faro (di
altezza indicativa di m. 20,00-25,00) anziche' punti luce posti lungo
la corona esterna;
- si veda quanto richiesto al punto 2 con l'ulteriore prescrizione di
prevedere la disposizione dei punti luce su fila singola anziche' a
"quinconce", tenuto conto della limitata larghezza della sezione
stradale da illuminare; a tal proposito si precisa che i punti luce
dovranno essere disposti sul lato provvisto di marciapiede
pavimentato, in prossimita' del bordo esterno di quest'ultimo, e in
posizione tale da garantire un passaggio netto minimo di m.1,20:
particolare attenzione dovra' anche essere posta ad evitare
interferenze con altre opere previste dal progetto quali barriere di
mitigazione acustica, parapetti e altro;
- nel sottopasso di Via del Pozzo dovra' essere risolta l'interferenza
tra il nuovo manufatto e l'impianto di illuminazione tipo "serie"
esistente lungo detta strada: in particolare dovra' prevedersi
l'interramento dell'attuale linea di alimentazione aerea mediante la
realizzazione di un cavidotto interrato nel tratto compreso tra i due
pali piu' prossimi al sottopasso e la sostituzione di questi ultimi
con pali idonei alla sollecitazione indotta dalla presenza della
campata aerea su di un solo lato (c.d. "pali da tiro"). Inoltre e'
opportuno che i due nuovi punti luce previsti nel sottopasso siano
alimentati dall'esistente impianto "in serie" anziche' dal nuovo
impianto dell'asse principale della variante e che, nonostante cio',
venga comunque realizzato il collegamento dei rispettivi cavidotti;
Risoluzione delle interferenze
30) si prescrive di predisporre sul ponte storico del Paleotto 4 tubi
di diametro 160 mm per l'alloggiamento dei cavi di media tensione;
31) si prescrive di salvaguardare o ripristinare il recapito finale di
eventuali condotti privati di allontanamento dei reflui, provenienti
da edifici privati che scaricano o in corso d'acqua/suolo o sono
allacciati alla pubblica fognatura e il cui tracciato interferisce con
quello della strada di progetto;
32) attualmente l'allacciamento dei civici 3, 5, 7, 9, 11, di Via del
Paleotto (posti in sinistra Savena) alla fognatura comunale (posta in
destra Savena) ha luogo tramite una condotta privata collocata in
corrispondenza del ponte di ferro oggetto di futura demolizione;
33) si prescrive di realizzare in prossimita' dei civici 3, 5, 7, 9,
11, di Via del Paleotto una fognatura pubblica che si colleghi a
quella di Rastignano, in modo da poter allacciare tutti i civici del
sopracitato agglomerato ed eventuali ulteriori abitazioni che oggi
scaricano su suolo o in acque superficiali;
34) dovranno pertanto essere presi accordi con Hera sulle specifiche
tecniche di realizzazione del manufatto fognario. Tale intervento
consentira' di assicurare i reflui dell'agglomerato isolato alla
depurazione dell'agglomerato metropolitano;
35) l'infrastruttura interferisce con una condotta del metanodotto
Snam, in prossimita' dello svincolo di Rastignano, nel comune di S.
Lazzaro. Si dovra' procedere alla risoluzione dell'interferenza come
da parere Snam allegato;
36) i terreni privati interessati dai lavori di svaso e riprofilatura
di tutto il tratto dell'alveo del torrente Savena, fra il ponte delle
Oche e il viadotto Savena II, oggetto di esproprio, dovranno essere
accatastati al demanio fluviale;
37) l'estrazione del materiale, derivante dalla sistemazione
idraulica, dovra', essere oggetto di una concessione che determini il
canone dovuto alla Regione. Il prezzo del materiale da estrarre sara'
determinato in seguito ad una formale procedura di gara d'appalto,
eventualmente coincidente con la gara d'appalto delle opere per la
variante stradale in oggetto. Pertanto, la Provincia dovra' addivenire
ad un accordo preliminare con la Regione, per stabilire modalita' e
criteri della concessione;
38) dovra' essere redatta una sintesi di bilancio sterri/riporti
specifica, relativa agli scavi per la sistemazione idraulica, oggetto
della predetta concessione;
39) in tale accordo potra' essere inserita anche l'eventuale
esecuzione della parte dei lavori di messa in sicurezza idraulica,
stralciati nella versione definitiva del progetto (piccolo argine in
corrispondenza della scuola media, rialzo arginale in corrispondenza
della zona ANAS, piccole difese spondali), in modo da prevedere
nell'appalto queste opere a scomputo del pagamento del prezzo del
materiale estratto;
Cantierizzazione
40) come previsto dall'art. 248 del DLgs 9 aprile 2008, n. 81, in
tutti i casi in cui sia accertata la presenza di materiali contenenti
amianto, prima di intraprendere i lavori di demolizione del manufatto,
si dovra' procedere alla rimozione di tali materiali da parte di una
ditta iscritta all'Albo nazionale imprese che effettuano la gestione
dei rifiuti categoria 10 - Bonifica di siti e beni contenenti amianto
(art. 8, DM 406 del 28 aprile 1998);
41) si prescrive che, durante la fase di cantierizzazione, siano
tempestivamente comunicate ai Vigili del fuoco le interferenze con la
viabilita' ordinaria;
42) per le opere di cantierizzazione, che comporteranno occupazione
temporanea dell'area demaniale, sara' necessario, da parte
dell'impresa esecutrice dei lavori, richiedere le singole concessioni
delle aree demaniali;
43) in fase di progettazione esecutiva dovra' essere presentato il
piano di cantierizzazione aggiornato, in riferimento sia ai campi base
sia ai percorsi utilizzati, in base al quale potranno essere proposti
eventuali integrazioni/adeguamenti;
44) relativamente alle strutture in alzato del ponte sono previsti
interventi di consolidamento e restauro, allo scopo di poter
riattivare la sua completa agibilita', recuperando anche i paramenti
laterizi a vista dell' originaria configurazione. A riguardo, si
precisa sin d'ora come per gli interventi suddetti debbano essere
attivate le procedure autorizzative ai sensi dell'art. 21, comma 4 del
DLgs 42/04, nonche' quelle ai sensi dell'art. 159, del medesimo DLgs
42/04;
45) si prescrive che gli interventi di bonifica da ordigni bellici
siano seguiti da operatori archeologi al fine di acquisire ulteriori
ma non esaustive informazioni sulla consistenza di eventuali
stratificazioni conservate nel sottosuolo; nelle aree in cui questa
Soprintendenza ritiene maggiore il rischio archeologico, sara'
necessario avviare una verifica preventiva mediante saggi di
accertamento prima esecuzione della bonifica bellica a quote
profonde;
46) si prescrive l'attuazione di sondaggi di accertamento preventivo
in caso in cui le aree interessate dal progetto siano limitrofe ad
evidenze archeologiche segnalate e in qualsiasi caso in cui
l'elaborato di progetto preveda interventi di scavo estensivi ed in
profondita', anche se di scarso rilievo; una attenzione particolare
dovra' essere prevista nelle aree che prevedono la realizzazione di
pile per i viadotti, di gallerie artificiali o sottopassi predisposti
anche per la viabilita' provvisoria, come ad esempio nella zona di Via
del Pozzo per la quale e' previsto un abbassamento di quota, nelle
zone in cui  sara' prevista la riprofilatura dell'alveo del torrente
Savena, protezioni spondali e qualsiasi intervento che modifichera'
sostanzialmente l'attuale profilo del territorio;
47) si prescrive, che preliminarmente all'attivazione dei cantieri e
ove la SBA lo riterra' necessario, lo scavo archeologico  estensivo
dei siti individuati mediante le prospezioni e i sondaggi, lo scavo
dovra' prevedere, oltre alle consuete metodologie di intervento
stratigrafico, attivita' collaterali quali lavaggio, siglatura
preliminare e sistemazione dei materiali recuperati nel corso
dell'indagine e prelievo di campioni per indagini paleobotaniche, al
termine dell'indagine dovra' essere prodotta e consegnata una
documentazione esaustiva  dell'intero intervento comprensiva di
relazione ed elaborati grafici;
48) si prescrive che siano previste adeguate attivita' di controllo e
di indagine archeologica in corso d'opera da effettuarsi lungo
l'intero tracciato;
49) si raccomanda di prevedere la conservazione di contesti di
particolare rilevanza archeologica eventualmente scoperti durante i
lavori, attraverso la progettazione e l'attuazione di specifiche opere
di protezione;
50) quanto sopra indicato potra' essere attuato affidando incarichi a
ditte specializzate che opereranno sotto la direzione scientifica
della SBA;
Acque superficiali
51) gli impianti di sollevamento per lo smaltimento delle acque di
prima pioggia previsti per gli svincoli e per i sottopassi di
competenza gestionale e manutentiva del Comune di Bologna, dovranno
essere realizzati secondo precise prescrizioni tecniche rilasciate
dall'ente gestore del Servizio Idrico Integrato;
52) nei pressi dello svincolo del Paleotto, anche in relazione alla
quota del corpo idrico ricettore, si rende necessaria la realizzazione
di un impianto di sollevamento per smaltire le acque di pioggia
provenienti dalla rete a servizio dei due sottopassi e dei rami
stradali di accesso agli stessi;
53) tale impianto e' posto sul territorio del comune di Bologna e
pertanto, in fase di progettazione esecutiva, dovranno essere definite
le modalita' di gestione/manutenzione successive;
54) si prescrive che i sistemi di smaltimento delle acque meteoriche
relativi ai tratti stradali di competenza gestionale e manutentiva del
Comune di Bologna (anche per quanto concerne gli invasi di
fitodepurazione) siano realizzati in modo completamente autonomo e
indipendente da quelli a servizio dell'arteria di competenza
provinciale: ad esempio il tratto stradale a sud della rotatoria del
Dazio dovra' avere una rete di raccolta separata da quelle della
rotatoria, della bretella del Dazio e del tratto stradale a nord della
rotatoria;
55) in fase di progettazione esecutiva dovranno essere definite le
modalita' relative alla gestione/manutenzione degli invasi di
fitodepurazione, nonche' accertarne la possibilita' di presa in carico
da parte dall'ente gestore del Servizio Idrico Integrato;
56) la parte di tracciato posta in sinistra idrografica del torrente
Savena in comune di Bologna ricade in area soggetta a vincolo
idrogeologico (ai sensi del RD 3267/1923) e pertanto gli interventi in
essa previsti dovranno essere sottoposti ad autorizzazione preventiva
per la sospensione temporanea del vincolo stesso sulla base di una
documentazione progettuale di carattere esecutivo;
Suolo
57) per quanto riguarda il bilancio sterri/riporti e il fabbisogno di
materiali, nel progetto esecutivo deve essere riportato quanto segue:
- una sintesi del bilancio sterri/riporti in cui sia specificato
chiaramente il volume di materiali che dovra' essere importato
dall'esterno, il volume di materiali derivanti dalle operazioni di
scavo, scotico ecc. che verranno riutilizzati in sito e il volume di
materiali eccedenti per i quali non e' previsto il riutilizzo in sito;
tali dati dovranno essere riportati in maniera sintetica e dovranno
essere relativi ai materiali suddivisi per provenienza (scavo in
alveo, scotico, ecc.) e tipologia (inerti pregiati, terreno vegetale,
ecc.) senza riferimenti puntuali a sottocantieri o macrofasi, in
quanto questo aspetto e' gia' stato trattato in maniera esauriente nel
progetto in esame;
- per i materiali di scavo/scotico che non verranno riutilizzati in
sito andranno indicati i siti/impianti di destinazione finale;
- una volta indicati i quantitativi che verranno importati
dall'esterno, dovranno essere indicati i siti di approvvigionamento di
tali materiali e dovranno essere concordati con il Settore Mobilita'
urbana e con l'Unita' Qualita' ambientale del Comune di Bologna, i
percorsi che verranno seguiti per rifornire il cantiere;
tali prescrizioni dovranno essere oggetto di capitolato d'appalto;
58) per quanto riguarda il riutilizzo dei materiali di scavo, si
richiede che al progetto esecutivo venga allegato una specifica
relazione tecnica e un progetto di riutilizzo, in conformita' a quanto
previsto dall'art. 186 "terre e rocce da scavo" del DLgs 152/06;
Alberature
59) si prescrive di produrre col progetto esecutivo la necessaria
documentazione relativa alle alberature presenti e agli abbattimenti
necessari per la realizzazione dell'opera pubblica, specificando il
numero, la specie botanica e la misura del diametro misurato a m. 1,30
dal colletto, laddove non e' stato possibile procedere al rilievo;
60) relativamente agli alberi ad ombreggiamento dei posti auto del
parcheggio in prossimita' dell'accesso al parco Paleotto, dovra'
essere osservata una distanza minima tra albero e corpo illuminante di
5 metri, con l'avvertenza di non prevedere reti interrate che
interferiscano con le alberature di progetto; l'aiuola centrale dovra'
avere una larghezza minima di m.1,50 interno cordolo;
61) per la potatura e/o abbattimento della specie Platanus dovranno
essere osservate le norme previste dal DM 17 aprile 1998: disposizioni
sulla lotta obbligatoria contro il cancro colorato del platano
presentando apposita domanda al Servizio Fitosanitario della Regione
Emilia-Romagna;
62) si prescrive di sostituire la prevista sistemazione  a prato
cespugliato nella rotatoria della bretella del Dazio con l'inserimento
di specie arboree, come ad esempio indicato nella  tavola delle
Tipologie di intervento, Gruppi arborei - Intervento R, con
l'esclusione del Pioppo cipressino, tenendo conto sia delle esigenze
di illuminazione stradale e sia delle interferenze tra alberature e
reti e l'impiantistica di progetto. Le alberature di provenienza
vivaistica standard dovranno essere raggiunte da impianto irriguo
funzionante e in esercizio al momento della consegna delle aree;
63) nell'area oggetto di esproprio a lato del parco Paleotto la
sistemazione presentata, riproponendo i filari con andamento uguale a
quello dei filari del parco accentua ancor piu' l'interruzione nella
lettura dell'area pedecollinare creata con il campo da calcio. Si
prescrive pertanto una sistemazione a verde con le specie individuate 
per la Tipologia di Intervento L (bosco misto mesofilo) con materiale
vivaistico arboreo di classe commerciale con circonferenza cm 20 - 25
e comunque non inferiore alla classe di circ. cm 18-20 e arbusti di h.
minima 80 - 100 cm. Tale area dovra' essere dotata di impianto irriguo
interrato autonomo, separato da eventuale impianto a servizio del
campo sportivo, a servizio quindi dei soli impianti arborei e
arbustivi dell'area verde di nuova realizzazione, e comprensivo degli
allacciamenti alla rete idrica e manufatti per alloggiamento
contatore;
Rumore
64) si ritiene necessario aggiornare i punti di monitoraggio per la
fase di esercizio prevedendone uno per il residence Paleotto presso il
ricettore 59;
65) si chiede che l'avvio del monitoraggio relativo alla fase di
esercizio sia avviato solo dopo l'apertura della strada al traffico
veicolare e non subito dopo il termine della fase di corso d'opera
cosi' come da Gantt allegato;
66) per i ricettori 19÷23, si prescrive il prolungamento verso nord
della barriera acustica prevista a mitigazione dei ricettori 24÷27,
fino alla fine della tratta stradale in progetto. Si prescrive,
inoltre, la messa in opera di barriere acustiche anche a mitigazione
del nucleo residenziale costituito dai ricettori 43÷45, il cui esatto
dimensionamento e' demandato alla fase di progettazione esecutiva,
verificando in questi tratti la necessita' dell'uso dell'asfalto
fonoassorbente;
67) per il ricettore residenziale 31 si prescrive la messa in opera di
una barriera acustica a mitigazione anche del giardino di pertinenza,
che l'infrastruttura separa dall'abitazione, al fine di rendere piu'
fruibile tale area;
68) il progetto esecutivo dovra' aggiornare le planimetrie relative
all'ubicazione delle mitigazioni acustiche in base alle prescrizioni;
69) le barriere acustiche dovranno essere del tipo fonoassorbente su
entrambi i lati, laddove necessario, al fine di evitare possibili
riflessioni sonore della rumorosita' indotta dalle strade in esame e
dalle altre infrastrutture di trasporto esistenti, esclusa la parte
trasparente;
70) si prescrive la manutenzione dell'asfalto fonoassorbente, da
effettuarsi tramite macchinari appositamente dedicati a tali
operazioni, al fine di assicurare, per quanto piu' possibile, il
mantenimento nel tempo delle prestazioni acustiche di tale tipologia
di manto stradale, compreso il successivo ripristino;
71) in considerazione del fatto che il rispetto dei limiti normativi
per la nuova infrastruttura stradale e' stato valutato considerando
delle velocita' di percorrenza di 70 km/h per i veicoli leggeri e 60
km/h per i mezzi pesanti, si prescrive che siano messe in atto tutte
le misure tecniche e amministrative finalizzate a rispettare tali
limiti di velocita' per l'infrastruttura di progetto;
72) dato che per alcuni ricettori sono previsti dei livelli di
immissione sonora molto prossimi ai limiti normativi, si prescrive un
monitoraggio acustico da effettuarsi presso questi ultimi in occasione
dell'entrata in esercizio a regime della strada di progetto. Qualora
gli esiti di tale monitoraggio evidenziassero dei livelli sonori
superiori a quelli stimati dallo studio, dovranno essere adottate
delle opere di mitigazione aggiuntive rispetto a quelle realizzate e
dovra' essere valutata, sulla base dell'entita' dei superamenti
riscontrati rispetto alle simulazioni acustiche, la necessita' di
estendere i monitoraggi presso ulteriori ricettori;
73) il piano di monitoraggio acustico dovra' essere presentato
contestualmente al progetto esecutivo;
74) la valutazione dell'impatto acustico indotto dalla fase di
realizzazione dell'opera ha evidenziato dei superamenti dei limiti
normativi (70 dB(A) in facciata dei ricettori), in alcuni casi anche
significativi, per le lavorazioni ritenute piu' impattanti;
75) in considerazione di tale elemento di criticita', per la
successiva fase di progettazione esecutiva si prescrive un
approfondimento della fase di cantiere che, anche sulla base di
informazioni piu' dettagliate fornite dalla ditta che realizzera' i
lavori (tipologia di macchinari utilizzati, modalita' di lavorazione,
etc.), possa consentire l'individuazione di tutte le opere di
mitigazione e delle eventuali misure gestionali finalizzate a
contenere quanto piu' possibile le immissioni sonore dei cantieri;
76) pur valutando positivamente quanto proposto, in sede di progetto
esecutivo, anche alla luce di possibili modifiche alla fase di
cantiere, dovra' essere aggiornato il piano di monitoraggio relativo a
tale fase;
Cantierizzazione
77) in considerazione dello sviluppo temporale della fase di cantiere
non si ritiene utile attuare un monitoraggio per la componente
atmosfera; nell'ottica della corretta gestione della fase di cantiere
si prescrive l'adozione di tutti gli idonei accorgimenti atti a
limitare la produzione di polvere in particolare nelle aree prossime a
ricettori;
78) vengano adottati tutti i possibili accorgimenti tecnici e
gestionali per limitare nelle diverse fasi di cantierizzazione, il
disturbo ai residenti derivante dalla diffusione di polveri e dalle
emissioni sonore. Le misure di mitigazione adottate in corrispondenza
dei ricettori maggiormente esposti dovranno garantire il mantenimento
di adeguato comfort microclimatico all'interno delle abitazioni;
79) l'attivazione della "mensa", citata nella relazione di
cantierizzazione, potra' avvenire solo dopo la presentazione di
denuncia di inizio attivita' (D.I.A.) al Comune/Sportello per le
Imprese;
80) il piano di sicurezza e coordinamento dovra' tenere conto degli
standards di sicurezza indicati dai provvedimenti emanati
congiuntamente dalle Regioni Emilia-Romagna e Toscana - denominati
"Note interregionali" - e riferiti ai cantieri di realizzazione di
grandi opere pubbliche ricadenti sui relativi territori regionali.
L'elenco e il contenuto delle note interregionali, e' disponibile
presso le Unita' operative di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti
di lavoro dell'Azienda USL di Bologna nonche' sul sito della Regione
Emilia-Romagna: www.infomonitor.it;
81) dovranno essere attuati tutti gli accorgimenti e le misure di
mitigazione indicate nello studio, e comunque dovranno essere
rispettate  le seguenti prescrizioni:
- le attivita' di stabilizzazione dei materiali mediante trattamento a
calce devono essere condotte in aree non interferenti con ricettori,
valutando il montaggio di minigonne a protezione e limitando al minimo
l'attivita' in giornate ventose;
- dovra' essere previsto l'utilizzo di teloni e la bagnatura dei
carichi in fase di trasporto dei materiali;
- le ruote dei mezzi pesanti in uscita dai cantieri dovranno essere
sottoposte a lavaggio tramite l'utilizzo di stazioni di lavaggio ruote
nei punti di passaggio dalla viabilita' di cantiere alla viabilita'
ordinaria;
- i mezzi pesanti in entrata e uscita dai cantieri dovranno evitare
per quanto possibile la viabilita' urbana e le zone abitate, in
particolar modo nelle ore di punta;
- in generale, per limitare la dispersione di polveri, dovra' essere
prevista l'umidificazione dei cumuli di materiale e la periodica
bagnatura o pulizia delle piste di cantiere (a seconda che queste
siano o no asfaltate), ove necessario anche nei giorni in cui non sono
effettuate lavorazioni nei cantieri;
- dovranno essere mantenute pulite e in buono stato le viabilita'
pubbliche utilizzate per il trasporto dei materiali di cantiere;
- per le aree di stoccaggio individuate nelle planimetrie relative
alla cantierizzazione dovranno essere fornite, in sede di
progettazione esecutiva, maggiori specificazioni riguardo
all'estensione, alle quantita' di materiale e ai tempi di stoccaggio 
previsti, alle modalita' di stoccaggio (altezza cumuli, tipologia e
umidita' del materiale). In base agli elementi elencati e alla
distanza dei ricettori, dovranno essere eventualmente individuate
ulteriori misure di mitigazione, oltre la bagnatura, quali
l'inerbimento, la limitazione dell'altezza, la recinzione;
82) per l'area di stoccaggio denominata A2 viene dichiarato nello
studio che, in ragione della vicinanza ai ricettori, verra' verificata
in fase di cantierizzazione esecutiva una possibile ricollocazione
nell'ambito delle aree S1, S2, L1; tale area, inoltre, risulta adibita
ad "area di cantiere stoccaggio travi e predalles" nella planimetria
"Fasi di cantiere: tratto tra inizio lotto e viadotto 1 e opere in
alveo del torrente Savena", mentre risulta compresa tra le "aree di
accumulo temporaneo terre e materiali" nella "planimetria
cantierizzazione con piste di accesso". Si prescrive di chiarire tali
aspetti nel progetto esecutivo;
b) di dare atto che l'approvazione del medesimo progetto definitivo,
oggetto della presente procedura di VIA, con conseguente dichiarazione
di pubblica utilita' sara' rilasciata dalla Provincia di Bologna
successivamente al seguente atto;
c) di dare atto che per le parti ricadenti in area soggetta a vincolo
idrogeologico (ai sensi del RD 3267/1923) dovra' essere acquisita
l'autorizzazione preventiva per la sospensione temporanea del vincolo
stesso sulla base di una documentazione progettuale di carattere
esecutivo;
d) di dare atto che la conclusione positiva della procedura di VIA, ai
sensi del comma 3, art. 17 della L.R. 9/99, costituira' variante agli
strumenti urbanistici dei Comuni di Bologna, Pianoro e San Lazzaro, e
comportera' apposizione del vincolo urbanistico preordinato
all'esproprio;
e) di dare atto che le reti interferite (telefonia, fibre ottiche
ecc.) hanno depositato, in Conferenza di Servizi, in data 23 luglio
2008, un progetto per la soluzione dello scavalco del torrente Savena,
in conseguenza della demolizione del ponte in ferro. Tale progetto
sara' esaminato e valutato dagli Enti interessati, in sede di
progettazione esecutiva;
f) di dare atto che il Ministero Beni per i Beni e Attivita' culturali
- Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici,
regolarmente convocato, non ha partecipato alla Conferenza, ma ha
trasmesso il proprio parere, che costituisce l'Allegato C al Rapporto,
di cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione;
g) di dare atto che il Comune di Bologna si e' espresso favorevolmente
all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il
proprio parere, che costituisce l'Allegato D al Rapporto, di cui al
punto 3.7, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione composto da:
- parere conclusivo (PG 186758/2008);
- Allegato n. 1 al parere conclusivo - Autorizzazione paesaggistica
rilasciata dal Dirigente dell'Unita' Interventi urbanistici del Comune
di Bologna;
- Allegato n. 2 al parere conclusivo - Proposta progettuale svincolo
Paleotto;
- Allegato n. 3 al parere conclusivo - Sintesi dei vincoli e delle
motivazioni di carattere tecnico-economico alla base della scelta
progettuale adottata per il ramo di collegamento, denominato "Bretella
del Dazio", tra Via Nazionale Toscana e la variante alla S.P. 65 della
Futa;
- sollecito per la predisposizione del progetto del tratto di Strada
IN870 (PG 61141/2008);
- Contributo alle controdeduzioni (PG 211334);
h) di dare atto che il Parco Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa
si e' espresso favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto
3.7; inoltre ha trasmesso il proprio nulla osta e la valutazione
d'incidenza, che costituisce l'Allegato E al Rapporto, di cui al punto
3.7, che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
i) di dare atto che l'Autorita' di Bacino del Reno si e' espressa
favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre
ha trasmesso il proprio parere, che costituisce l'Allegato F al
Rapporto, di cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante della
presente deliberazione;
j) di dare atto che il Servizio Tecnico Bacino Reno si e' espresso
favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre
ha trasmesso la proprio autorizzazione, che costituisce l'Allegato G
al Rapporto, di cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante
della presente deliberazione;
k) di dare atto che la Provincia di Bologna si e' espressa
favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre
ha trasmesso il proprio parere in relazione alle modifiche apportate
alle linee elettriche, che costituisce l'Allegato H al Rapporto, di
cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione;
l) di dare atto che ARPA - Sezione provinciale di Bologna si e'
espressa favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7;
inoltre ha trasmesso il proprio parere che costituisce l'Allegato I al
Rapporto, di cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante della
presente deliberazione;
m) di dare atto che AUSL di Bologna si e' espressa favorevolmente
all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il
proprio parere che costituisce l'Allegato L al Rapporto, di cui al
punto 3.7, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione;
n) di dare atto che RFI si e' espressa favorevolmente all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio nulla
osta che costituisce l'Allegato M al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
o) di dare atto che i Vigili del Fuoco, regolarmente convocati, non
hanno partecipato alla Conferenza, ma hanno trasmesso il proprio nulla
osta che costituisce l'Allegato N al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
p) di dare atto che ENEL si e' espressa favorevolmente all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio nulla
osta che costituisce l'Allegato O al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione composto
da:
- Nulla osta Enel - DIS - 17/7/2008 - 0338993;
- Linee elettriche interferenze Enel - DIS 1/8/2008 - 0366423;
- Nulla osta per media tensione Enel DIS 16/6/2008 - 0279528;
q) di dare atto che FASTWEB, regolarmente convocata, non ha
partecipato alla Conferenza, ma ha trasmesso il proprio nulla osta che
costituisce l'Allegato P al Rapporto, di cui al punto 3.7, che
costituisce parte integrante della presente deliberazione;
r) di dare atto che WIND, regolarmente convocato, non ha partecipato
alla Conferenza, ma ha trasmesso il proprio nulla osta che costituisce
l'Allegato Q al Rapporto, di cui al punto 3.7, che costituisce parte
integrante della presente deliberazione;
s) di dare atto che HERA si e' espressa favorevolmente all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio nulla
osta che costituisce l'Allegato R al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
t) di dare atto che TAV si e' espressa favorevolmente all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio nulla
osta che costituisce l'Allegato S al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione composto
da:
- Atto di assenso TAV;
- Nulla osta Italferr;
u) di dare atto che il Comune di San Lazzaro si e' espresso
favorevolmente all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre
ha trasmesso il proprio parere, che costituisce l'Allegato T al
Rapporto, di cui al punto 3.7, che costituisce parte integrante della
presente deliberazione;
v) di dare atto che Interoute si e' espressa favorevolmente
all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il
proprio parere, che costituisce l'Allegato U al Rapporto, di cui al
punto 3.7, che costituisce parte integrante della presente
deliberazione;
w) di dare atto che Acantho si e' espressa favorevolmente all'interno
del Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio
parere, che costituisce l'Allegato V al Rapporto, di cui al punto 3.7,
che costituisce parte integrante della presente deliberazione;
x) di dare atto che Snam si e' espressa favorevolmente all'interno del
Rapporto di cui al punto 3.7; inoltre ha trasmesso il proprio parere,
che costituisce l'Allegato Z al Rapporto, di cui al punto 3.7, che
costituisce parte integrante della presente deliberazione;
y) di dare atto che il Comune di Pianoro si e' espresso favorevolmente
all'interno del Rapporto di cui al punto 3.7; che costituisce parte
integrante della presente deliberazione;
z) di dare atto che il rappresentante del Consorzio della Chiusa di
Casalecchio, pur regolarmente convocato non si e' presentato alla
Conferenza, trova quindi applicazione il disposto dell'art. 14 ter,
comma 7 della Legge 241/90;
aa) di dare atto che il rappresentante di TELECOM, pur regolarmente
convocato non si e' presentato alla Conferenza, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14 ter, comma 7 della Legge
241/90;
bb) di dare atto che il rappresentante di INFOSTRADA, pur regolarmente
convocato non si e' presentato alla Conferenza, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14 ter, comma 7 della Legge
241/90;
cc) di dare atto che il rappresentante di RETELIT, pur regolarmente
convocato non si e' presentato alla Conferenza, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14 ter, comma 7 della Legge
241/90;
dd) di dare atto che il rappresentante di EUTELIA, pur regolarmente
convocato non si e' presentato alla Conferenza, trova quindi
applicazione il disposto dell'art. 14 ter, comma 7 della Legge
241/90;
ee) di dare atto che la Provincia di Bologna ha successivamente
provveduto a trasmettere l'esito della verifica di assoggettabilita'
per i piani, di cui all'art. 12, DLgs 4/08 sostitutivo della parte
seconda del DLgs 152/06, che costituisce l'Allegato 2 parte integrante
della presente deliberazione;
ff) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione al proponente Provincia di Bologna Settore
Viabilita', con sede in Via Malvasia n. 4, Bologna;
gg) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,
copia della presente deliberazione alla Amministrazione prov.le di
Bologna Settore Ambiente; Amministrazione comunale di Bologna;
Amministrazione comunale di Pianoro; Amministrazione comunale di San
Lazzaro; ARPA - Sez. provinciale di Bologna; AUSL di Bologna;
Ministero per i Beni e le Attivita' culturali Dir. gen. Beni
architettonici e Paesaggio; Ente Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi
dell'Abadessa; Consorzio della Chiusa di San Ruffillo; Vigili del
Fuoco; RFI SpA; HERA Bologna SpA; ENEL SpA; SNAM SpA; TELECOM SpA;
INFOSTRADA SpA; RETELIT SpA; EUTELIA SpA; ACANTHO SpA; WIND SpA;
FASTWEB SpA; Interoute SpA; TAV SpA;
hh) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 9, della LR 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 8;
ii) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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