REGIONE EMILIA-ROMAGNA - ASSEMBLEA LEGISLATIVA

ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2687 - Risoluzione proposta dai consiglieri Muzzarelli, Richetti, Nanni, Zoffoli, Barbieri, Guerra e Zanca per impegnare la Giunta a prendere in esame tutte le criticita' segnalate dai territori dei Comuni di S. Felice sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola (MO) e Crevalcore (BO) in ordine ad un deposito di stoccaggio sotterraneo di gas naturale progettato a S. Felice sul Panaro

L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
preso atto
che la Societa' Indipendent Gas Management Srl ha presentato nel 2002
all'allora Ministero delle Attivita' Produttive domanda di concessione
per la realizzazione di un deposito di stoccaggio sotterraneo di gas
naturale in localita' Rivara di San Felice sul Panaro (MO);
che il Comitato Tecnico per gli Idrocarburi (CTI), istituito presso il
Ministero, nel giugno 2005 si espresse favorevolmente al rilascio
della concessione di durata ventennale, riconoscendo l'adeguatezza del
programma finalizzato all'esercizio dello stoccaggio gas dopo un
periodo di accertamento di sei anni; e che l'accoglimento dell'istanza
e' stato successivamente comunicato alla Indipendent con lettera
(prot. n. 0014201 del 26 agosto 2005) del Direttore generale
dell'Ufficio D1 - Mercato del gas del Ministero Attivita' Produttive;
che il DLgs n. 164 del 2000, decreto di liberalizzazione del gas (c.d.
decreto Letta), prevedeva un decreto attuativo entro sei mesi per
regolamentare l'assegnazione delle nuove concessioni (mentre
rimanevano in essere le vecchie concessioni con le regole precedenti),
e che tale decreto, approvato solamente a fine agosto 2005, ha
rappresentato il via libera per tutta l'operazione;
premesso che
il conferimento di concessione dello stoccaggio di gas naturale in
terra ferma e' di competenza del Ministero per lo Sviluppo economico,
di concerto con il Ministero dell'Ambiente e d'intesa con la Regione
interessata;
la concessione conclude una procedura che prevede un'istruttoria di
idoneita' tecnica presso il Ministero ed i suoi uffici, ed una
Valutazione di impatto ambientale della Commissione nazionale
costituita presso il Ministero all'Ambiente, il cui esito positivo e'
la condizione per ottenerla;
sottolineato
che la Regione Emilia-Romagna e' venuta a conoscenza della richiesta e
del progetto soltanto a settembre 2006 (acquisizione al protocollo
regionale del 13/9/2006) e ha subito sollecitato la societa'
proponente a inviare la documentazione di VIA alle Province ed ai
Comuni interessati - che ai sensi della legge regionale sulla VIA
concorrono alla formulazione del parere regionale - e agli altri enti
a diverso titolo coinvolti nel progetto (ARPA, Consorzi di Bonifica,
Servizio Tecnico di Bacino, AIPO);
che l'insediamento a gennaio 2007 del gruppo istruttorio ministeriale,
istituito presso la Commissione nazionale, ha dato avvio alla formale
procedura di VIA e che la Regione Emilia-Romagna vi partecipa con un
parere che per sua precisa volonta' elabora d'intesa con gli enti
locali coinvolti;
sottolineato dunque il percorso positivo e trasparente seguito fino ad
ora dalla Regione che, anche attraverso incontri pubblici, ha sempre
promosso la piu' ampia informazione e partecipazione delle comunita'
locali;
considerato che
il progetto in questione interessa i territori dei comuni di S. Felice
sul Panaro, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, Mirandola in provincia
di Modena e di Crevalcore in provincia di Bologna;
il progetto si differenzia da altri analoghi realizzati o in corso di
realizzazione sul territorio italiano, in quanto non utilizza
giacimenti di gas parzialmente esauriti, ma propone di effettuare lo
stoccaggio in una struttura geologica situata a circa m 2500-2880 di
profondita' (acquifero) costituita da una spessa serie di roccia
calcarea permeabile di eta' Giurassica e Cretacea;
dunque presenta inedite complessita' legate alla sua dimensione, alla
conformazione geologica e geochimica del luogo, alla tecnologia
proposta, complessita' a cui non corrisponde una adeguata analisi di
prevenzione e sicurezza ambientale presente nella documentazione
richiesta per la procedura di VIA e depositata dalla societa' presso i
ministeri competenti e la Regione Emilia-Romagna nel settembre 2006;
considerato inoltre che
le sopra richiamate criticita' e lacune hanno determinato legittime
preoccupazioni nelle comunita' locali, tenuto conto della complessiva
pressione antropica, produttiva ed infrastrutturale che insiste sul
quel territorio;
la Provincia e l'Unione dei Comuni Area Nord di Modena hanno
incaricato un gruppo di esperti di svolgere uno studio di
approfondimento del progetto il cui esito, inviato alla Commissione di
VIA ministeriale e a tutte le istituzioni coinvolte, ha confermato e
definito le problematiche di compatibilita' ambientale del progetto e
puntuali richieste di integrazioni;
sottolineate
le numerose espressioni di contrarieta' di cittadini, comitati e
organizzazioni sociali e la posizione assunta dagli enti locali, in
particolare la valutazione negativa di impatto ambientale espressa
nell'ordine del giorno approvato dal Consiglio dell'Unione dei Comuni
modenesi Area Nord il 13 aprile scorso 2007;
richiamato
il fatto che il Piano energetico regionale, approvato dalla Giunta e
tuttora in discussione, fissa obiettivi di risparmio e produzione ma
non entra nel merito dei progetti avanzati e degli impianti proposti
in Emilia-Romagna, la cui valutazione ed eventuale realizzazione e'
invece affidata alle procedure di valutazione di impatto ambientale,
ed e' basata dunque su una normativa rigorosa che non puo' prescindere
dalle specifiche situazioni territoriali e dal rispetto di tutti i
parametri ambientali;
considerato infine
che la partecipazione della Regione alla procedura di VIA la impegna a
rendere il parere in sede di Commissione nazionale, a seguito
dell'esame della documentazione tecnica presentata dalla ditta
proponente e delle integrazioni prodotte;
impegna la Giunta
a seguire con attenzione l'iter nazionale del provvedimento facendo
valere quanto positivamente deciso in merito al parere regionale
negativo. Detto impegno e' necessario per evitare cambiamenti o
forzature possibili del nuovo esecutivo nazionale.
Approvata a maggioranza nella seduta pomeridiana del 22 aprile 2008.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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