REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 novembre 2007, n. 1673

Ripartizione e assegnazione fondi a favore delle Province per gli interventi di cui all'art. 3, L.R. 8/8/2001, n. 26 in attuazione Dl. Ass. Leg.va 27/2005 e dell'art. 19, comma 2, L.R. 12/2003 ed in attuazione della Dl. Ass. Leg.va 117/2007

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
viste:
- la L.R. 8 agosto 2001, n. 26 "Diritto allo studio ed
all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio
1999, n. 10" ed in particolare l'articolo 7, il quale stabilisce che
il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, sentita la
Conferenza Regione-Autonomie locali, approvi gli indirizzi triennali e
che la Giunta regionale approvi, in coerenza con tali indirizzi, il
riparto dei fondi a favore delle Province per gli interventi di cui
all'articolo 3 e le relative modalita' di attuazione, anche in
relazione ad intese fra Regione, Enti locali e scuole;
- la L.R. 30 giugno 2003, n. 12 "Norme per l'uguaglianza delle
opportunita' di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l'arco della
vita, attraverso il rafforzamento dell'istruzione e della formazione
professionale, anche in integrazione tra loro" in particolare
l'articolo 18 che prevede il sostegno della Regione a progetti di
continuita' educativa e di raccordo fra i servizi educativi e la
scuola dell'infanzia realizzati dai soggetti gestori e l'articolo 19
comma 2, in cui si stabilisce che "nel rispetto dell'autonomia delle
istituzioni scolastiche, la Regione e gli Enti locali sostengono
l'adozione di modelli organizzativi flessibili, la compresenza nelle
ore programmate per le attivita' didattiche, l'inserimento di figure
di coordinamento pedagogico";
- la L.R. 10 gennaio 2000, n. 1 "Norme in materia di servizi educativi
per la prima infanzia", come modificata dalla L.R. 14 aprile 2004, n.
8, in particolare l'articolo 4 che prevede, tra l'altro, che la
Regione e gli Enti locali promuovano e realizzino la continuita' tra i
servizi per la prima infanzia con le scuole dell'infanzia;
richiamati:
- le indicazioni per il "Curricolo per la scuola dell'infanzia e per
il primo ciclo di istruzione", fornite dal Ministero della Pubblica
istruzione (settembre 2007);
- il decreto del Ministero della Pubblica istruzione del 31/7/2007 e
la Direttiva n. 68 del 3/8/2007 del Ministero della Pubblica
istruzione contenenti istruzioni per la sperimentazione delle suddette
indicazioni per il "Curricolo per la scuola dell'infanzia e per il
primo ciclo di istruzione";
richiamate inoltre:
- la deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna del 26/10/2005, n. 27 "Indirizzi triennali 2005-2007
per interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole
dell'infanzia (L.R. 8 agosto 2001, n. 26, L.R. 30 giugno 2003, n. 12,
proposta della Giunta regionale in data 10 ottobre 2005, n. 1601)";
- le Intese tra Regione ed Enti locali con le Associazioni regionali
dei gestori delle scuole dell'infanzia paritarie private siglate dalle
parti interessate in data 30/10/2006, trattenute agli atti del
Servizio regionale competente;
- la deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna n. 117/2007 "Linee di programmazione e indirizzi per il
sistema formativo e per il lavoro 2007-2010 (proposta della Giunta
regionale in data 16 aprile 2007 n. 503)";
considerato che le LL.RR. 26/01 e 12/03 prevedono interventi per la
realizzazione della qualificazione delle scuole dell'infanzia del
sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali tramite il
sostegno:
a) a progetti e azioni tesi a innalzare la qualita' dell'offerta
formativa, (punto d) dell'allegato Deliberazione dell'Assemblea
legislativa 27/05) al raccordo interistituzionale e alla continuita'
educativa, sia verticale che orizzontale, nonche' all'aggiornamento
del personale (artt. 3 e 7, L.R. 26/01);
b) al miglioramento della proposta educativa (punto e) dell'allegato
dell'Assemblea legislativa 27/05) e del relativo contesto delle scuole
dell'infanzia paritarie private, firmatarie delle intese sopra
richiamate (artt. 3 e 7, L.R. 26/01);
c) a figure di coordinamento pedagogico, prevalentemente impegnate
nelle scuole dell'infanzia, ritenute indispensabili ai fini di una
piu' efficace programmazione educativa, della formazione degli
operatori e, piu' in generale, dell'attuazione del progetto educativo.
Ai sensi dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, dovra' essere
consolidato il sostegno ai coordinamenti pedagogici delle scuole
facenti parte del sistema nazionale di istruzione e si estendera',
tramite accordo tra i soggetti istituzionali interessati;
ritenuto opportuno, con riferimento alle figure di coordinamento
pedagogico di cui alla lettera c) che a seguito della sperimentazione
di tale figura nelle scuole dell'infanzia statali del Comune di
Bologna, avviata con propria delibera n. 2649 del 20/12/2004, e nelle
scuole dell'infanzia statali del Comune di Piacenza, avviata con
propria delibera n. 2131 del 19/12/2005, nelle scuole dell'infanzia
statali dei Comuni di Faenza e Reggio-Emilia, avviata con propria
delibera n. 1760 del 11/12/2006, per l'anno scolastico 2007/08, oltre
alla prosecuzione della stessa, venga avviata analoga sperimentazione
nelle scuole dell'infanzia statali dei Comuni di Copparo e
Tresigallo;
valutato che le linee di indirizzo e i criteri generali di
programmazione debbano essere finalizzate alla promozione di una
progettualita' integrata e mirata degli interventi al fine di
perseguire obiettivi di continuita' e di arricchimento dell'offerta
educativa, anche tramite il confronto e la concertazione tra le
realta' educative della prima e seconda infanzia;
valutato quindi che, ai fini della elaborazione dei programmi
provinciali, debbano essere indicati gli ambiti di intervento,
riportati nell'Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente
atto, ai quali si attribuisce particolare importanza, anche in
rapporto alla qualita' della progettazione da parte delle scuole del
sistema paritario e degli Enti locali, nonche' alla collaborazione tra
tutti i soggetti pubblici e privati operanti nel settore;
verificato, da parte del Servizio Gestione della spesa regionale, che
l'ammontare dell'onere di spesa assunto con il presente provvedimento
e' ricompreso nell'ambito del budget massimo assegnato alla Direzione
generale competente, per il rispetto delle disposizioni indicate
dall'art. 1, comma 656, e seguenti della Legge 27 dicembre 2006, n.
296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (Legge finanziaria 2007)" concernenti il patto di
stabilita' interno;
richiamate:
- la L.R. 29 dicembre 2006 n. 20 "Legge finanziaria regionale adottata
a norma dell'articolo 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in
coincidenza con l'approvazione del bilancio di previsione per
l'esercizio finanziario 2007 e del Bilancio pluriennale 2007-2009";
- la L.R. 29 dicembre 2006, n. 21 "Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'anno finanziario 2007 e Bilancio
pluriennale 2007-2009";
- la L.R. 26 luglio 2007, n. 13 "Legge finanziaria regionale adottata
a norma dell'art. 40 della L.R. 15 novembre 2001, n. 40 in coincidenza
con l'approvazione della legge di Assestamento del bilancio della
Regione Emilia-Romagna, di previsione per l'esercizio finanziario 2007
e del Bilancio pluriennale 2007-2009. Primo provvedimento di
variazione";
- la L.R. 26 luglio 2007, n. 14 "Assestamento del Bilancio di
previsione della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario
2007 e del Bilancio pluriennale 2007-2009 a norma dell'art. 30 della
L.R. 15 novembre 2001, n. 40. Primo provvedimento di variazione";
dato atto che dalle succitate leggi regionali 20/06, 21/06, 13/07 e
14/07 si evince che lo stanziamento complessivo e' di Euro
4.170.000,00, trova come sopra indicato copertura sui Capitoli 58428 e
58442, afferenti all'UPB 1.6.1.2.22100;
ritenuto altresi' di procedere al riparto e alla conseguente
assegnazione dei fondi tra le Province con le modalita' di cui
all'Allegato 1 e per l'attuazione degli interventi di qualificazione e
di miglioramento dell'offerta educativa delle scuole aderenti al
sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali, per il sostegno a
figure di coordinamento pedagogico, cosi' come, rispettivamente, da
tabelle 1) e 2) allegate parti integranti e sostanziali del presente
atto; nonche' per l'avvio della sperimentazione regionale concernente
1'introduzione della figura del coordinatore pedagogico presso le
scuole dell'infanzia statali dei Comuni di Copparo e Tresigallo e per
il proseguimento presso i Comuni di Bologna, Piacenza, Reggio-Emilia,
Faenza;
ritenuto opportuno stabilire con il presente atto che tale
stanziamento sia suddiviso come segue:
- quanto a Euro 1.020.152,58 per progetti di qualificazione, come
specificato nella tabella n. 1) del presente atto;
- quanto a Euro 2.727.347,42 per progetti di miglioramento, come
specificato nella tabella n. 1) del presente atto;
- quanto a Euro 422.500,00 per il sostegno a figure di coordinamento
pedagogico ripartiti come segue:
- quanto a Euro 340.000,00, per il sostegno a figure di coordinamento
pedagogico, come specificato nella tabella n. 2) del presente atto;
- quanto a Euro 10.000,00, a favore della Provincia di Ferrara per
l'attuazione della sperimentazione relativa all'inserimento, ai sensi
dell'articolo 19, comma 2 della L.R. 12/03, del coordinatore
pedagogico nelle scuole dell'infanzia statali dei comuni di Copparo e
Tresigallo tramite accordo tra i soggetti istituzionali interessati;
- quanto a Euro 24.000,00, a favore della Provincia di Bologna, per la
prosecuzione della sperimentazione relativa all'introduzione della
figura del coordinatore pedagogico nelle scuole dell'infanzia statali
del comune di Bologna tramite accordo tra i soggetti istituzionali
interessati;
- quanto a Euro 10.000,00, a favore della Provincia di Piacenza, per
la prosecuzione della sperimentazione relativa all'introduzione della
figura del coordinatore pedagogico nelle scuole dell'infanzia statali
del comune di Piacenza tramite accordo tra i soggetti istituzionali
interessati;
- quanto a Euro 23.500,00, a favore della Provincia di Reggio-Emilia,
per la prosecuzione della sperimentazione relativa all'introduzione
della figura del coordinatore pedagogico nelle scuole dell'infanzia
statali dei comuni di Reggio-Emilia, tramite accordo tra i soggetti
istituzionali interessati;
- quanto a Euro 15.000,00, a favore della Provincia di Ravenna, per la
prosecuzione della sperimentazione relativa all'introduzione della
figura del coordinatore pedagogico nelle scuole dell'infanzia statali
del comune di Faenza tramite accordo tra i soggetti istituzionali
interessati;
richiamate inoltre:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 recante "Ordinamento contabile della
Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e
27 marzo 1972, n. 4";
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 recante "Testo unico in materia di
organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagnae
successive modificazioni";
- la propria deliberazione n. 450 del 3 aprile 2007, concernente
"Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/06 e 1663/06. Modifiche
agli indirizzi approvati con delibera 447/03 e successive modifiche";
ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all'art. 47, comma 2 della
L.R. 40/01 e che pertanto gli impegni di spesa possano essere assunti
con il presente atto;
richiamate le deliberazioni della Giunta regionale n. 1057 del 24
luglio 2006 e n. 1150 del 31/7/2006 e 1663 del 27/11/2006;
dato atto dei pareri espressi riguardo al presente provvedimento ai
sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e successive
modificazioni nonche' della propria deliberazione 450/07:
- di regolarita' amministrativa dal Direttore generale Sanita' e
Politiche sociali, dott. Leonida Grisendi;
- di regolarita' contabile espresso dal Responsabile del Servizio
Gestione della spesa regionale, dott. Marcello Bonaccurso;
su proposta dell'Assessore a Promozione delle Politiche sociali, e di
quelle educative per l'infanzia e l'adolescenza. Politiche per
l'immigrazione. Sviluppo del volontariato, dell'associazionismo e del
terzo settore Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare l'Allegato 1 "Programma annuale degli interventi di
qualificazione delle scuole dell'infanzia del sistema nazionale di
istruzione e degli Enti locali nonche' per le azioni di miglioramento
della proposta educativa e del relativo contesto e per gli interventi
di rilevanza regionale in attuazione della deliberazione
dell'Assemblea legislativa 27/05 - Anno 2007", parte integrante e
sostanziale del presente atto, in attuazione delle deliberazioni
dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna del
26/10/2005, n. 27 e n. 117/07 "Linee di programmazione e indirizzi per
il sistema formativo e per il lavoro 2007-2010" e secondo i criteri
indicati nel medesimo, il riparto e la conseguente assegnazione dei
fondi tra le Province:
- per l'attuazione degli interventi di qualificazione e di
miglioramento della offerta educativa delle scuole aderenti al sistema
nazionale di istruzione per l'anno 2007 cosi' come da tabella 1)
allegata, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- per il sostegno a figure di coordinamento pedagogico, secondo quanto
specificato in premessa, tabella 2) allegata, parte integrante e
sostanziale del presente atto;
- per l'avvio di una sperimentazione regionale concernente
l'introduzione della figura del coordinatore pedagogico presso le
scuole dell'infanzia statali ubicate nei comuni di Copparo e
Tresigallo, e per il proseguimento di quella avviata nei Comuni di
Bologna, Piacenza, Reggio-Emilia, Faenza;
2) di impegnare le risorse necessarie per l'attuazione del presente
piano annuale, pari ad Euro 4.170.000,00 registrate come segue:
- quanto a Euro 3.800.000,00 al n. 4601 di impegno sul Capitolo 58428
"Contributi alle Province per accrescere la qualita' dell'offerta e
per promuovere il raccordo tra le scuole dell'infanzia del sistema
nazionale di istruzione e degli Enti locali, i nidi d'infanzia, i
servizi integrativi e la scuola dell'obbligo (art. 3, comma 4, lett.
c), L.R. 8 agosto 2001, n. 26", afferente alla UPB 1.6.1.2.22100;
- quanto a Euro 370.000,00 al n. 4602 di impegno sul Capitolo 58442
"Contributi alle Province per la qualificazione dell'offerta
educativa, l'adozione di modelli organizzativi flessibili, la
compresenza nelle ore programmate per le attivita' didattiche,
l'inserimento di figure di coordinamento pedagogico per la scuola
dell'infanzia. Mezzi regionali (art. 19, comma 2, L.R. 30 giugno 2003,
n. 12)", afferente alla UPB 1.6.1.2.22100,
del bilancio per l'esercizio finanziario 2007 che presenta la
necessaria disponibilita';
3) di stabilire che le risorse di cui al punto precedente sono
suddivise come segue:
- quanto a Euro 1.020.152,58 per progetti di qualificazione;
- quanto a Euro 2.727.347,42 per progetti di miglioramento;
- quanto a Euro 422.500,00 per il sostegno a figure di coordinamento
pedagogico, ripartite come segue:
- quanto a Euro 340.000,00 a favore delle aggregazioni di scuole
dell'infanzia, come specificato nella tabella 2), parte integrante e
sostanziale del presente atto;
- quanto a Euro 10.000,00, a favore della Provincia di Ferrara, per
l'attuazione di una sperimentazione relativa all'inserimento, ai sensi
dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, del coordinatore pedagogico
nelle scuole dell'infanzia statali ubicate nei Comuni di Copparo e
Tresigallo;
- quanto a Euro 24.000,00 a favore della Provincia di Bologna, per il
proseguimento della sperimentazione relativa all'inserimento, ai sensi
dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, del coordinatore pedagogico
nelle scuole dell'infanzia statali ubicate nel Comune di Bologna;
- quanto a Euro 10.000,00 a favore della Provincia di Piacenza, per il
proseguimento della sperimentazione relativa all'inserimento, ai sensi
dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, del coordinatore pedagogico
nelle scuole dell'infanzia statali ubicate nel Comune di Piacenza;
- quanto a Euro 23.500,00 a favore della Provincia di Reggio-Emilia,
per il proseguimento della sperimentazione relativa all'inserimento,
ai sensi dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, del coordinatore
pedagogico nelle scuole dell'infanzia statali ubicate nei Comuni di
Reggio-Emilia,
- quanto a Euro 15.000,00 a favore della Provincia di Ravenna, per il
proseguimento della sperimentazione relativa all'inserimento, ai sensi
dell'art. 19, comma 2, della L.R. 12/03, del coordinatore pedagogico
nelle scuole dell'infanzia statali ubicate nel Comune di Faenza;
4) di stabilire inoltre che, ai sensi dell'art. 8, comma 3 della L.R.
26/01 le Province trasmetteranno al competente Servizio regionale la
relazione annuale, secondo le modalita' previste nel citato Allegato
1;
5) di dare atto che sulla base di quanto indicato in premessa l'onere
di spesa previsto al punto 2) e' ricompreso nel budget massimo
assegnato alla Direzione generale competente, per il rispetto delle
disposizioni indicate dall'art. 1, comma 656, e seguenti della Legge
27 dicembre 2006 , n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2007)"
concernenti il Patto di stabilita' interno;
6) di dare atto che, in attuazione degli artt. 51 e 52 della L.R.
40/01 ed in applicazione della propria deliberazione 450/07 il
Dirigente regionale competente per materia provvedera' alla
liquidazione nonche' alla richiesta di emissione del titolo di
pagamento con propri atti formali del finanziamento complessivo di cui
al precedente punto 2), ferme restando le valutazioni in itinere
eseguite dall'Ente Regione sulla base dell'effettivo andamento della
spesa interna (liquidita' di cassa), ad esecutivita' della presente
deliberazione, per gli importi indicati nelle allegate tabelle 1) e 2)
parti integranti e sostanziali del presente atto;
7) di stabilire che come previsto nelle intese tra Regione ed Enti
locali con le Associazioni regionali dei gestori delle scuole
dell'infanzia paritarie private, le parti verificheranno
periodicamente i livelli di attuazione dell'intesa stessa;
8) di dare atto che per tutto quanto non espressamente previsto nel
presente provvedimento si rinvia alle disposizioni e prescrizioni
tecniche operative indicate nelle citate deliberazioni dell'Assemblea
legislativa 27/05 e 117/07 sopra indicate;
9) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna, garantendone la piu' ampia diffusione.
ALLEGATO 1
Programma annuale degli interventi di qualificazione delle scuole
dell'infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali
nonche' per le azioni di miglioramento della proposta educativa e del
relativo contesto e per gli interventi di rilevanza regionale in
attuazione della deliberazione dell'Assemblea legislativa 27/2005 -
Anno 2007
I - PROGETTI DI QUALIFICAZIONE E DI MIGLIORA- MENTO
Obiettivi
Per quanto attiene agli obiettivi e alle indicazioni per
l'elaborazione dei programmi provinciali e ai contenuti dei progetti,
si fa riferimento a quanto previsto nell'Allegato alla deliberazione
dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna del
26/10/2005, n. 27;
come concordato nelle Intese tra Regione ed Enti locali con le
Associazioni regionali dei gestori delle scuole dell'infanzia
paritarie private, siglate il 30/10/2006, il miglioramento dovra'
essere perseguito tramite progetti riferiti agli ambiti tematici
previsti nelle finalita' degli indirizzi triennali della richiamata
deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna.
Requisiti dei progetti
I progetti di cui ai punti:
a) progetti e azioni tesi a innalzare la qualita' dell'offerta
formativa, (punto d) dell'allegato deliberazione dell'Assemblea
legislativa 27/05) al raccordo interistituzionale e alla continuita'
educativa, sia verticale che orizzontale, nonche' all'aggiornamento
del personale (artt. 3 e 7, L.R. 26/01);
b) miglioramento della proposta educativa (punto e) dell'allegato
dell'Assemblea legislativa 27/05) e del relativo contesto delle scuole
dell'infanzia paritarie private, firmatarie delle intese sopra
richiamate (artt. 3 e 7, L.R. 26/01);
- potranno essere presentati esclusivamente da aggregazioni di scuole
cosi' come previsto dall'Allegato alla deliberazione dell'Assemblea
legislativa della Regione Emilia-Romagna del 26/10/2005, n. 27;
- dovranno prevedere la documentazione delle esperienze per consentire
il confronto, la riproducibilita' e la diffusione nel territorio per
una maggiore promozione delle stesse.
I progetti potranno essere presentati solo su una delle aree
(qualificazione o miglioramento), ad evitare duplicazione di
finanziamenti a favore della stessa aggregazione di scuole.
Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province
La ripartizione tra le Province delle risorse regionali, di
complessivi Euro 3.747.500,00, viene effettuata prendendo a
riferimento i parametri cosi' come meglio indicati nell'allegata
tabella 1), parte integrante della presente deliberazione.
Destinatari dei finanziamenti
I destinatari dei finanziamenti sono le aggregazioni di scuole, anche
tramite le Associazioni firmatarie delle Intese.
Adempimenti delle Province
Anche al fine di assicurare il monitoraggio e il controllo sulla
finalizzazione delle risorse (art. 7, L.R. 26/01), la relazione
annuale di cui all'articolo 8, comma 3 della L.R. 26/01) e in
riferimento a quanto previsto dalla deliberazione dell'Assemblea
legislativa della Regione Emilia-Romagna del 26/10/2005, n. 27, dovra'
contenere:
- le priorita' in base alle quali sono stati erogati i finanziamenti;
- l'elenco dei progetti approvati con il relativo finanziamento;
- dati e informazioni sui progetti finanziati.
L'erogazione dei fondi alle aggregazioni di scuole dovra' avvenire
secondo le seguenti modalita':
- una quota all'approvazione del progetto;
- la restante quota a saldo, previa comunicazione dell'avvenuto
completamento del progetto, secondo le modalita' previste nell'atto
amministrativo delle Province.
II - SOSTEGNO A FIGURE DI COORDINAMENTO PEDAGOGICO
Obiettivi
Per quanto riguarda le figure di coordinamento pedagogico l'obiettivo
e' di sostenere i soggetti gestori facenti parte del sistema nazionale
di istruzione affinche' provvedano a dotarsi di queste
professionalita' in forma associata.
Requisiti delle azioni finanziabili
Per favorire la continuita' educativa nella fascia di eta' 0-6 anni,
le azioni di sostegno alle figure di coordinamento pedagogico potranno
essere finanziate se presentate da scuole dell'infanzia, facenti parte
del sistema nazionale di istruzione, anche in aggregazione con servizi
per la prima infanzia, a condizione che l'attivita' prevalente del
coordinatore sia svolta a favore delle scuole dell'infanzia.
Criteri di ripartizione delle risorse tra le Province
La ripartizione tra le Province delle risorse regionali, di
complessivi Euro 340.000,00 viene effettuata sulla base del numero
totale delle sezioni delle scuole dell'infanzia e delle sezioni di
nido aggregate alle stesse, in base ai dati rilevati al 31/12/2006
cosi' come meglio indicato nell'allegata tabella 2, parte integrante
della presente deliberazione.
Destinatari dei finanziamenti
I destinatari sono:
- le Associazioni delle scuole dell'infanzia, facenti parte del
sistema nazionale di istruzione, anche in aggregazione con servizi per
la prima infanzia, a condizione che l'attivita' prevalente del
coordinatore sia svolta a favore delle scuole dell'infanzia;
- l'Ente locale, gestore di scuole dell'infanzia, anche in
aggregazione con servizi per la prima infanzia, in tal caso il
requisito di accesso al finanziamento e' rappresentato dalla
popolazione residente, pari o inferiore a 30.000 abitanti. Il
finanziamento puo' essere destinato altresi' alle forme associative
indicate dalla L.R. 11/01, anche con popolazione complessiva superiore
ai 30.000 abitanti. In ogni caso l'attivita' prevalente del
coordinatore deve essere svolta a favore delle scuole dell'infanzia;
- i comuni di Bologna, Piacenza, Reggio-Emilia, Faenza per il
proseguimento della sperimentazione del coordinatore pedagogico nelle
scuole dell'infanzia statali, ubicate nel territorio comunale, per
complessivi ulteriori Euro 72.500,00;
- i comuni di Copparo e Tresigallo, per l'avvio della sperimentazione
della figura del coordinatore pedagogico nelle scuole statali, ubicate
nel territorio comunale, per ulteriori Euro 10.000,00.
Adempimenti delle Province
Le Province dovranno:
- mirare alla produttivita' degli interventi dei coordinatori
pedagogici: per tale motivo dovranno essere evitate la frammentazione
degli interventi e la scarsa efficacia dell'intervento;
- identificare i territori nei quali, in presenza di fattori
eccezionali che impediscono il costituirsi di aggregazioni tra scuole,
in particolare nelle aree montane, e' consentito realizzare le
aggregazioni stesse anche con soggetti gestori di servizi per la prima
infanzia aventi sede in zone limitrofe;
- individuare, nei rispettivi atti, particolari situazioni nelle quali
non sia opportuno applicare i criteri di cui sopra, concordando con i
soggetti gestori interessati e la Regione bacini territoriali diversi
di attivita' dei coordinatori;
- valutare, ai fini della determinazione dei contributi a favore dei
soggetti gestori, l'impegno professionale dei coordinatori, in termini
di tempo e presenza richiesti per uno svolgimento proficuo delle
attivita', considerando in particolare il numero complessivo delle
scuole coordinate, eventualmente in aggregazione con servizi per la
prima infanzia, a condizione che l'attivita' prevalente sia svolta a
favore delle scuole dell' infanzia;
- le Province di Bologna, Piacenza, Reggio-Emilia, Ravenna dovranno
inoltre monitorare, insieme a tutti i soggetti coinvolti, il
proseguimento, e per la provincia di Ferrara l'avvio della
sperimentazione realizzata e/o da realizzare complessivamente nei
comuni di Bologna, Piacenza, Reggio-Emilia, Faenza, Copparo,
Tresigallo.
(segue allegato fotografato)

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