REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 17 marzo 2008, n. 345

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di ampliamento di invaso artificiale per la raccolta di acque meteoriche ad uso irriguo - sig. Mazzoni Luigi e Altri s.s. localita' Calbinella (RA) - (L.R. 9/1999 e successive modifiche e integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della Legge regionale
18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione del limitato rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto relativo all'ampliamento
di un invaso ad uso irriguo in localita' "Calbinella - S. Lucia", nel
comune di Brisighella in provincia di Ravenna dalla ulteriore
procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1)
per l'attingimento di acque pubbliche superficiali e la loro
derivazione, deve essere acquisita rispettivamente l'autoriz- zazione
o la concessione rilasciate dalla Autorita' competente in materia;
2) miglioramento dell'impatto visivo a opera ultimata  mediante
interventi di ripristino naturalistico nelle aree cosi' come
localizzate nella relazione allegata al progetto a firma dell'arch.
Diego Bianchi e dell'arch. Monica Tannini con le seguenti specifiche:
- "Creazione della quinta visiva" di intorno al lago: sostituire i
doppi/tripli filari di ulivo con un adeguato ripristino ambientale e
vegetazionale dell'area di intorno al lago provvedendo alla
piantumazione di essenze autoctone arboree ed arbustive secondo
lineamenti naturali evitando forme geometriche e seguendo un'ottica di
ripristino e valorizzazione ambientale e non di mera schermatura
artificiale;
- "Ricostituzione della vegetazione di riva e del corridoio
ecologico": evitare la piantumazione di Robinia pseudoacacia a favore
di specie esclusivamente autoctone sia arboree che arbustive
ricostruendo una fascia vegetata longitudinale in sinistra e destra
idrografica rio Sandrona, secondo i criteri di cui al punto
precedente; ripristinare lungo tutto il tratto evidenziato una
morfologia naturale di golena, nel rispetto della sicurezza idraulica,
al fine di favorire l'espansione di vegetazione elofitica di sponda
(tifeti, fragmiteti, cariceti, giuncheti) secondo le naturali
successioni trasversali floristico-vegetazionali; intervenire lungo il
tratto a valle ed a monte dell'intervento di ripristino, per la
medesima lunghezza prevista, con interventi di diradamento di specie
alloctone quali Robinia ed interventi di gestione forestale
finalizzata alla valorizzazione naturalistica dell'ambiente
perifluviale;
- "Creazione di un consistente nodo ecologico": realizzare a
protezione del suolo rimodellato in corrispondenza della bonifica di
frana una copertura vegetale erbacea ed arbustiva con specie pioniere;
prevedere successivamente il rimboschimento del "nodo ecologico"
utilizzando specie arboree autoctone anche appartenenti a fruttiferi
di tradizionali cultivar locali;
- installare a completamento delle misure di compensazione,
all'interno delle fasce alberate, apposite ed idonee cavita'
artificiali (minimo n. 10/ettaro) per la fauna minore (avifauna,
chirotteri, insetti) che dovranno essere valutate in relazione alle
specie di interesse ecologico e conservazionistico;
- "Integrazione con il terreno coltivato": in considerazione dei
metodi di basso impatto ambientale dichiarati in relazione, valutare
l'utilizzo di fasce tampone arbustate ed alberate in prossimita' dei
principali canali di scolo dei terreni agricoli esistenti al fine di
favorire l'autodepurazione delle acque di run-off superficiale e
sottosuperficiale;
3) per gli interventi di sistemazione della frana adottare
esclusivamente tecniche di ingegneria naturalistica prevedendo
interventi di tamponamento con specie autoctone arbustive, al fine di
mitigare qualsiasi artificialita' del manufatto;
4) per quanto concerne la realizzazione del laghetto prevedere lo
sfalcio della  vegetazione ripariale se non per esigenze di
manutenzione ordinaria e o straordinaria funzionale agli utilizzi
dello stesso garantendo periodicamente la permanenza di tratti non
sfalciati (1/4 del perimetro complessivo) e comunque evitando i
periodi di nidificazione e riproduzione della fauna autoctona,
evitando pirodiserbo e tagli con barra falciante inferiore a 15 cm dal
suolo;
5) la pratica dovra' essere riassoggettata all'esame della Commissione
per la Qualita' architettonica e per il Paesaggio che, nella seduta
del 7/8/2007, cosi' come riportato nella nota prot. 6184 dell'1/9/2007
del Comune di Brisighella a firma del geom. Giovanni Alboni,
responsabile del Settore Edilizia privata e Urbanistica, acquisita
agli atti, precisava che: "la commissione, valutati gli elaborati, la
modifica del corso del rio Sandrona e l'ampliamento dell'invaso uso
irriguo, ritiene eccessivamente impattante l'alterazione che si viene
a produrre per un utilizzo del bacino ai fini della raccolta di acque
meteoriche, per cui, in considerazione della notevole modificazione si
esprime parere negativo"; nonche' richiedeva ai fini della conclusione
dell'istruttoria, la presentazione di ulteriore documentazione
integrativa, dichiarata non completa nella successiva nota prot. 864
del 7/2/2008 del Comune di Brisighella (parere favorevole ma
condizionato all'acquisizione delle suddette integrazioni);
8) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente ditta Mazzoni
Luigi ed Altri s.s., al Servizio Tecnico di Bacino Fiumi Romagnoli,
alla Amministrazione provinciale di Ravenna, al Comune di Brisighella,
alla Comunita' Montana dell'Appennino Faentino - Servizio Associato
per le Attivita' Produttive, all'Autorita' di Bacino Fiumi Romagnoli,
alla Comunita' Montana dell'Appennino Faentino, all'ARPA Sezione
provinciale di Ravenna, al Dipartimento di Sanita' pubblica Area di
Igiene - Nuovi Insediamenti produttivi sede di Faenza;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed
integrazioni, il presente partito di deliberazione, nel Bollettino
Ufficiale della Regione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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