COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto di variante della sistemazione finale della cava Colombo 2000
L'Autorita' competente Comune di Bologna comunica la decisione
relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il
progetto "Variante della sistemazione finale della cava Colombo
2000".
Il progetto e' presentato da VELA SpA.
Il progetto e' localizzato: nel comune di Bologna, al confine con il
comune di Castel Maggiore.
Il progetto interessa il territorio del comune di Bologna - Castel
Maggior e della provincia di Bologna.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999 n. 9 come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente: Comune di
Bologna con determina P.G. n. 292981/2008 ha assunto la seguente
decisione: verifica positiva ed esclusione del progetto dalla
ulteriore procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni per la
mitigazione degli impianti e approfondimenti da sviluppare nella
successiva fase di rilascio di autorizzazione estrattiva (piano di
coltivazione e sistemazione finale):
1) si prescrive che i materiali di risulta degli scavi del cantiere AV
che saranno utilizzati per il tombamento, siano classificabili come
"terre e rocce da scavo" ai sensi del DLgs 152/06 e appartengano alla
categoria "terreno privo di additivi" in riferimento all'Accordo
procedimentale stipulato in data 17/7/1997 tra il Ministero
dell'Ambiente, il Ministero dei Trasporti, le Ferrovie dello Stato,
TAV, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna.
I materiali conferiti dovranno inoltre risultare qualitativamente
idonei secondo quanto previsto dall'Allegato E alle NTA del PAE
vigente e dalle "Linee guida per la sistemazione degli invasi di cava
e per il monitoraggio dei materiali conferiti e delle acque
sotterranee" approvate dall'Osservatorio Ambientale AV Nodo di Bologna
il 12 dicembre 2001;
2) nel caso in cui i piezometri gia' presenti nell'area non dovessero
risultare idonei, si prescrive che, prima dell'inizio dei lavori di
tombamento, siano messi in opera piezometri in posizione e dimensioni
adeguate a consentire il monitoraggio quali-quantitativo della falda
potenzialmente oggetto di impatto; i piezometri, il cui numero non
deve essere inferiore a tre, dovranno essere posizionati a monte e
valle rispetto all'andamento piezometrico della falda stessa e in modo
tale che la loro funzionalita' non sia compromessa per tutta la durata
dei lavori;
3) si prescrive una cadenza mensile per il monitoraggio piezometrico,
mentre il monitoraggio qualitativo sui piezometri di cui sopra dovra'
avvenire conformemente a quanto previsto alle "Linee guida per la
sistemazione degli invasi di cava e per il monitoraggio dei materiali
conferiti e delle acque sotterranee" approvate dall'Osservatorio
Ambientale AV Nodo di Bologna il 12 dicembre 2001 (si veda Allegato 1
al presente documento);
4) si prescrive che le piste di cantiere e le zone all'interno del
perimetro di cava da cui possono generarsi rilasci di particolato
vengano periodicamente bagnate, in particolare durante la stagione
secca (anche nel caso in cui non vi siano lavorazioni in corso); si
prescrive inoltre che le parti asfaltate delle piste siano
periodicamente pulite;
5) si prescrive di coprire o bagnare i cumuli di materiale
polverulento depositato in cantiere;
6) si prescrive di provvedere alla copertura del cassone dei mezzi di
trasporto e al lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita verso la
viabilita' ordinaria;
7) si prescrivere che nella calendarizzazione degli interventi si
tenga conto anche della vicinanza ai ricettori, mantenendo i tempi di
lavorazione nelle aree piu' vicine ai ricettori quanto piu' brevi
possibile per limitare gli impatti;
8) si prescrive che il Piano di coltivazione e sistemazione finale
contenga una proposta di monitoraggio delle polveri che includa il
rilievo di dati meteorologici (piovosita', intensita' e direzione del
vento ecc.), la concentrazione di PTS (da confrontare con il valore di
riferimento di 150 mg/mc), la registrazione delle lavorazioni in corso
(anche per quanto riguarda le eventuali lavorazioni presenti nella
Cava del Rosario) e la distanza delle lavorazioni stesse dai
ricettori. Cosi' come indicato nello studio, la durata e la scelta
delle postazioni andranno concordate con gli Enti preposti nella
successiva fase di rilascio dell'Autorizzazione estrattiva;
9) cosi' come proposto nello studio acustico, dovranno essere
individuati dei percorsi per le macchine operatrici (ruspa ed
escavatore) tali da evitare quanto piu' possibile l'entrata in
funzione del cicalino e limitare cosi' il disturbo per i ricettori
limitrofi;
10) al fine di contenere il piu' possibile le immissioni sonore
indotte dalle attivita' di tombamento della cava si prescrive, in
corrispondenza del tratto di confine con il ricettore 1 (Via del
Rosario n. 2), la realizzazione di una recinzione con pannelli in
legno;
11) si prescrive che al piano di coltivazione e sistemazione finale
sia allegata una documentazione acustica che:
a) valuti l'opportunita' di estendere la recinzione con pannelli in
legno anche ai ricettori 2 e 3 indagati dallo studio acustico,
verificando che la loro installazione non comporti un eventuale
peggioramento del clima acustico per effetto delle riflessioni
acustiche della rumorosita' indotta dalla viabilita' limitrofa;
b) comprenda una proposta di monitoraggio acustico che, cosi' come
specificato nello studio, dovra' essere finalizzato a verificare il
rispetto dei limiti normativi in occasione delle attivita' previste
dal progetto in esame;
12) si prescrive che il macero attualmente presente in adiacenza
all'area oggetto di studio venga preservato e valorizzato tramite la
realizzazione di un efficace collegamento con il rio Bondanello, in
modo tale da creare una circolazione idrica all'interno del macero
stesso;
13) si prescrive che nell'area di rispetto del macero (fascia di 25 m)
non venga eseguita alcuna operazione di stoccaggio;
14) si prescrive che vengano mantenute le attuali fasce di rispetto
atte a garantire il passaggio dei mezzi per la manutenzione ordinaria
del rio Bondanello;
15) ai fini della realizzazione di un collegamento tra il rio
Bondanello e il macero, si ricorda che dovra' essere presentata al
Consorzio di Bonifica Renana apposita domanda per il rilascio della
relativa concessione della quale dovranno essere rispettate le
specifiche prescrizioni;
16) per quanto riguarda la sistemazione vegetazionale dell'area, si
prescrive che nel piano di coltivazione e sistemazione finale
dell'area vengano descritti nel dettaglio le specie vegetali ed il
numero di piante da porre a dimora, quest'ultimo variabile in funzione
dal sesto d'impianto che si intende adottare;
17) si prescrive che il suolo pedogenizzato e gli sterili accumulati e
gia' presenti nell'area di cava vengano gestiti separatamente e non
siano in alcun modo miscelati con altri materiali, per essere
utilizzati esclusivamente per le opere di sistemazione come strato
finale e piu' superficiale; lo strato di terreno vegetale che verra'
steso dovra' avere uno spessore di almeno 0,50 m.;
18) per quanto riguarda la siepe alberata, si concorda con quanto
progettato dal proponente (si veda elaborato integrativo - PG n.
274553/08) e pertanto si prescrive che tale siepe, prevista dal
progetto in adiacenza al rio Bondanello, sia posta ad una distanza non
inferiore a 5,00 m. dal ciglio del rio stesso e abbia una larghezza di
3 - 4 m.; si prescrive inoltre che venga integrata e migliorata la
fascia arbusti va gia' esistente nel margine sud dell'area;
il proponente dovra' corrispondere all'Autorita' competente, Comune di
Bologna - Unita' Intermedia Qualita' ambientale, l'importo delle spese
istruttorie, pari a Euro 83,60.