REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 24 novembre 2008, n. 1997

Decisione in merito alla definizione dei contenuti del SIA (scoping) per procedura VIA sul progetto "Longanesi" inerente le attivita' di coltivazione del giacimento omonimo (art. 12, L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di dare atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi
contenute nel verbale in data 24 settembre 2008, che costituisce
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente delibera,
ed in particolare:
- che la Conferenza di Servizi ha inteso sottolineare l'attenzione
posta dalle Amministrazioni territoriali nei confronti di attivita'
che potrebbero causare un'accelerazione del naturale fenomeno della
subsidenza e conseguentemente indurre scompensi ed inasprimenti dei
fenomeni ad essa correlati, quali la variazione dell'interfaccia acqua
dolce/acqua salata ed un aumento delle superfici del territorio
affette da difficolta' scolante;
- che la Conferenza di Servizi ha ritenuto di evidenziare come l'esito
positivo della procedura di VIA sia strettamente subordinato ai
risultati dello studio richiesto sulla subsidenza indotta dalla
realizzazione del progetto;
b) di approvare, sulla base delle conclusioni dell'apposita Conferenza
di Servizi tenutasi il 24 settembre 2008, l'elaborato "Allegato 2 -
Piano di lavoro del SIA" (che costituisce l'Allegato B parte
integrante e sostanziale della presente delibera) presentato da Eni
SpA Divisione Exploration & Production - Unita' geografica Italia al
fine della redazione del SIA inerente la procedura di VIA
sull'attivita' di sviluppo del giacimento "Longanesi",
subordinatamente al recepimento delle prescrizioni di seguito
elencate:
 1) considerato che:
- il giacimento che si intende sfruttare col progetto di sviluppo
"Longanesi", si estende in parte nell'area dell'esistente concessione
di coltivazione idrocarburi "San Potito" (titolarita': Eni SpA 100%)
ed in parte nell'area di cui all'istanza di concessione di
coltivazione idrocarburi "Bagnacavallo" (derivante dal permesso di
ricerca idrocarburi "San Marco" (titolarita': Grove Energy Srl 100%))
che sara' presentata al Ministero dello Sviluppo Economico da parte di
Grove Energy Srl;
- la procedura di VIA, oltre che a giudicare la compatibilita'
ambientale del progetto di sviluppo "Longanesi" (predisposto
unitamente dalle suddette Societa' al fine di razionalizzare le
attivita' di coltivazione), e' propedeutica al conferimento, da parte
del Ministero dello Sviluppo Economico, della concessione di
coltivazione idrocarburi (al momento convenzionalmente denominata
"Bagnacavallo") a Grove Energy Srl;
la procedura di VIA potra' essere attivata solo qualora siano stati
effettuati tutti gli adempimenti previsti dalle leggi di settore,
inerenti il conferimento delle concessioni di coltivazione idrocarburi
e concordando con le Autorita' preposte modalita' di presentazione che
contemperino i diversi disposti normativi;
 2) gli argomenti in indice, dovranno essere sviluppati secondo le
modalita' descritte nel documento "Sviluppo giacimento 'Longanesi' -
Elaborato tecnico finalizzato alla fase di scoping della procedura di
VIA (art. 12 L.R. n. 9 del 18/5/1999)" ed illustrate dalla Societa'
proponente in sede di Conferenza di Servizi;
Quadro di riferimento programmatico
 3) si ritiene superflua la trattazione del Piano territoriale
paesistico regionale (PTPR), superato, ai sensi dell'art. 24 comma 3
della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, dal Piano territoriale di
coordinamento provinciale (PTCP) della Provincia di Ravenna;
 4) si ritiene superflua la trattazione del Piano infraregionale delle
attivita' estrattive (PIAE) della Provincia di Ravenna, le cui
disposizioni non risultano avere interesse per la specificita' del
progetto in esame;
 5) dovra' essere verificata la coerenza del progetto con il Piano
provinciale di risanamento della qualita' dell'aria, approvato con
delibera di Consiglio provinciale n. 78 del 27/7/2006;
 6) con riguardo al Piano territoriale di coordinamento provinciale
(PTCP) della Provincia di Ravenna, approvato con deliberazione del
Consiglio provinciale n. 9 del 28/2/2006, dovra' essere presentata una
cartografia di sovrapposizione tra aree d'intervento (comprensive dei
tracciati delle condotte) e Piano vigente, con puntuale discussione
degli articoli delle norme tecniche eventualmente interessati da ogni
intervento progettuale; la cartografia dovra' essere in scala almeno
1:25.000, pari a quella originale delle tavole 2 del PTCP;
 7) la coerenza del progetto con gli strumenti di pianificazione e
programmazione territoriale, dovra' essere verificata anche nei
confronti delle eventuali varianti adottate, ed in regime di
salvaguardia, al momento della presentazione del SIA e del progetto
definitivo;
 8) dovra' essere verificata la coerenza del progetto con i Piani di
zonizzazione acustica comunali, qualora approvati o adottati al
momento della presentazione del SIA e del progetto definitivo;
Quadro di riferimento progettuale
 9) il progetto definitivo, che dovra' essere depositato per
l'effettuazione della procedura di VIA, e' quello presentato
all'Ufficio del Ministero dello Sviluppo Economico, competente al
rilascio dell'autorizzazione finale;
10) il suddetto progetto definitivo dovra' prevedere:
- planimetria in scala adeguata del sistema di gestione acque nella
sua interezza (ad esclusione delle acque ad uso potabile): acque di
tipo industriale, acque meteoriche, acque reflue domestiche;
- planimetria in scala adeguata, con indicazione delle servitu' che la
realizzazione del progetto comportera' sul territorio; tale
cartografia dovra' essere corredata da tutte le informazioni
riguardanti le fasce di rispetto delle condotte e tutti i vincoli che
l'intervento imporra' sul territorio, al fine di permettere ai
proprietari delle suddette aree di conoscere le esatte modalita'
tecniche di intervento (comprese di tempistiche) per formulare
eventuali osservazioni;
- planimetria in scala adeguata - relativa sia alla la fase di
approntamento aree, sia di perforazione pozzi, sia di sfruttamento -
degli eventuali depositi, impianti, servizi annessi agli impianti,
etc.;
- il progetto di inserimento paesaggistico della centrale di S.
Potito: il progetto dovra' essere sviluppato in analogia a quello
dell'adiacente centrale di stoccaggio gas di Edison SpA;
11) qualora, in sede di elaborazione del progetto definitivo da
assoggettare a VIA, si evidenzi la necessita' di ottenere
autorizzazioni ambientali (emissioni in atmosfera, scarichi idrici,
ecc.) accorpate nella procedura ed al momento non individuate, in
allegato al SIA dovra' essere prodotta la documentazione richiesta
dalle Amministrazioni competenti al rilascio delle suddette
autorizzazioni;
12) nel SIA dovranno essere descritte le alternative considerate e
motivate le scelte compiute, confrontando il progetto di perforazione
di 3 pozzi e quindi l'estrazione da 5 (2 esistenti e 3 di progetto)
con:
• lo sfruttamento dei soli pozzi esistenti (Longanesi 1 e Abbadesse
1);
• la realizzazione del solo Longanesi 3 e quindi lo sfruttamento di 3
pozzi;
• la realizzazione del Longanesi 2 e Bagnacavallo 1 e quindi lo
sfruttamento di 4 pozzi;
13) con riferimento alle ipotesi alternative tra il trattamento
integrale del gas nella centrale di San Potito ed il trattamento
direttamente nelle aree pozzo, illustrate dal proponente in sede di
Conferenza dei Servizi, il SIA dovra' contenere una valutazione
comparata delle suddette ipotesi e dovra' esplicitare le motivazioni
che hanno portato alla scelta progettuale sottoposta a VIA; dovra'
essere prodotta anche idonea cartografia illustrativa dei tracciati
delle condotte nelle diversi ipotesi considerate;
14) a precisazione e completamento del piano di lavoro proposto
(Capitolo 2.3), nella fase di cantiere, dovranno essere trattate
distintamente la fase di approntamento aree e la fase di perforazione
pozzi, ed in particolare dovranno essere fornite indicazioni
esaurienti circa:
• il programma lavori e la realizzazione dei manufatti a servizio del
cantiere e degli impianti, sia per l'area da realizzare che per le
aree esistenti, di cui devono essere inoltre indicate le strutture
esistenti ad oggi;
• i movimenti di terra con i relativi volumi complessivi movimentati:
si ricorda che il materiale di risulta derivante dagli scavi e/o
operazioni di scotico deve seguire i dettami dell'art. 186 del DLgs
152/06 come modificato dal DLgs 4/08;
• smaltimento reflui in fase di cantiere, in particolare dovranno
essere stimati i volumi dei fanghi necessari per le attivita' di
perforazione, e dimensionate le vasche di accumulo fanghi in base alla
frequenza prevista per il loro svuotamento;
• perforazione dei pozzi produttivi;
• completamento dei nuovi pozzi produttivi;
• caratteristiche e localizzazione delle condotte di trasporto gas;
15) a precisazione e completamento del piano di lavoro proposto
(Capitolo 2.4), nella fase di esercizio, dovranno essere fornite
indicazioni esaurienti circa:
• i programmi (con i tempi e le durate) delle fasi di gestione delle
opere;
• trattamenti in situ del gas estratto e trattamenti presso altri
impianti (nel caso in cui venga mantenuta l'ipotesi di trattare il gas
nella centrale di S. Potito), il sistema di trasferimento e il
conferimento alla rete nazionale; qualora sia coinvolta nel progetto
definivo la centrale di S. Potito, indicare quali modifiche, degli
impianti esistenti, sono necessarie per adeguare l'impianto allo
sfruttamento del giacimento Longanesi;
• quantita' e caratteristiche degli scarichi idrici prodotti durante
la fase di esercizio delle opere e la loro compatibilita' con la rete
di raccolta;
• recupero delle acque di strato in alternativa al loro invio in
centrale;
16) particolare attenzione dovra' essere posta nella progettazione e
descrizione della gestione delle acque (ai sensi del DLgs 152/06, e
delibere di Giunta regionale 1053/03, 286/05 e 1860/06), in
particolare dovranno essere descritti nel dettaglio:
• modalita' di gestione in relazione all'approvvigionamento idrico di
acque non potabili;
• sistemi di raccolta e smaltimento per le acque di tipo industriale,
per le acque meteoriche e per le acque reflue domestiche;
• eventuali sistemi di trattamento dei reflui e loro dimensionamento;
si evidenzia la necessita' di produrre la trattazione di merito in un
unico punto del SIA e di produrre una restituzione cartografica unica
che riporti lo stato del sistema di gestione acque nella sua
interezza, ad esclusione delle acque ad uso potabile;
17) utilizzo risorse e materiali (Capitolo 2.6):
• per ogni fase (fase di approntamento delle aree, fase di
perforazione e fase di estrazione) descrivere in dettaglio le risorse
e i materiali utilizzati, considerando: suolo, acqua, energia
elettrica, combustibili, materie prime, etc.;
• deve essere definito con precisione la destinazione finale delle
acque di strato, sia dopo la prima fase di separazione in area pozzo
che a seguito della disidratazione e trattamento nella centrale di S.
Potito;
18) per ogni fase considerata (fase di approntamento delle aree, fase
di perforazione, fase di estrazione) dovra' essere dettagliata la
viabilita' che si intende utilizzare (indicazioni cartografiche e
relazione), definiti progettualmente gli eventuali adeguamenti della
sede stradale necessari al transito dei mezzi, valutato il carico di
traffico che si verra' a creare (tipologia e numero dei mezzi);
19) in relazione agli attraversamenti stradali, il proponente, oltre a
fornire nel dettaglio tecnico le modalita' e tempistiche di
attraversamento dovra' prendere contatto con i competenti Servizi
provinciali e comunali, al fine di considerare nelle valutazioni la
situazione perfettamente aggiornata della viabilita', comprensiva di
eventuali progetti stradali non ancora realizzati, ma approvati o
comunque allo studio delle diverse amministrazioni;
20) per gli attraversamenti dei canali di bonifica e/o della rete di
distribuzione irrigua, dovra' essere istruita idonea istanza di
concessione presso il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale,
ai sensi dei disposti del vigente Regolamento per le concessioni
precarie e le licenze, approvato dal Consiglio di amministrazione del
consorzio con deliberazione n. 11 in data 24 giugno 1996; l'istanza
dovra' essere corredata da idoneo progetto contenente planimetrie in
debita scala dei tracciati e tavole di dettaglio di ogni singolo
attraversamento, le cui tipologie e modalita' esecutive dovranno
essere prima concordate con il personale tecnico del succitato
Consorzio e debitamente relazionate per la successiva superiore
approvazione;
Quadro di riferimento ambientale - stima degli impatti
21) il Capitolo 3.3 del piano di lavoro, inerente l'ambiente idrico,
e' da suddividere in:
• acque superficiali (idrografia, rischio idraulico e qualita' delle
falde superficiali);
• acque sotterranee (sistemi degli acquiferi profondi e
caratterizzazione idrogeologica);
nell'ambito del capitolo, dovra' essere valutata, tra l'altro,
l'eventuale interazione del progetto con le falde freatica, sotteranee
e con l'interfaccia dolce/salata;
22) oltre a quanto riportato nella proposta di piano di lavoro sara'
necessario comunque:
• verificare se le analisi svolte per la conoscenza della qualita'
ambientale consentono la verifica della compatibilita' dell'intervento
con gli standard ed i criteri per la tutela dell'atmosfera;
• valutare le emissioni di polvere generate dal progetto in fase di
cantiere e se queste possano influire negativamente sulla salute o il
benessere degli esseri umani e delle specie animali presenti;
• valutare se le analisi svolte consentano la verifica della
compatibilita' dell'intervento con i criteri per tutelare le
possibilita' di svago della popolazione;
• valutare se il progetto danneggia aree importanti dal punto di vista
della sua fruizione;
• considerare adeguate misure di mitigazione o di compensazione degli
impatti ambientali;
• considerare programmi di monitoraggio degli impatti ambientali (p.
es. residui dopo la mitigazione, incerti, controllo dell'efficacia
delle misure di mitigazione, ecc.);
• valutare se il progetto dara' luogo ad effetti particolarmente
complessi sull'ambiente (p. es. gli impatti si cumuleranno con quelli
derivanti da altre attivita', oppure i diversi impatti avranno
carattere sinergico);
• presentare un bilancio ambientale  per tutte le alternative
considerate (mediante matrice standardizzata di Leopold e sintesi dei
dati mediante grafici di riferimento che mettano a confronto l'impatto
minimo, massimo e quello calcolato per l'alternativa considerata) che
valuti tutte le componenti ambientali analizzate per ogni fase del
progetto (fase di approntamento delle aree, fase di perforazione e
fase di estrazione);
• in fase di cantiere ed esercizio, sulla base dei risultati del
bilancio ambientale, prevedere idonee misure di mitigazione;
• proporre un piano di monitoraggio delle diverse componenti
ambientali, da confrontare con i dati dello stato ante-operam, da
realizzarsi in corso d'opera e post-operam; prevedere sulla base delle
previsioni, eventuali interventi compensativi a dismissione del sito;
23) con riferimento al Capitolo 4.0 - Stima degli impatti, e fermo
restando quanto previsto nel piano di lavoro proposto, si evidenzia la
necessita' di acquisire le specifiche informazioni di seguito
riportate:
a) Impatto atmosferico
• planimetria in scala adeguata comprendente l'insediamento con
indicate tutte le emissioni puntiformi di inquinanti in atmosfera, le
aree circostanti, la destinazione d'uso degli edifici circostanti;
• descrizione delle emissioni puntiformi di inquinanti in atmosfera
(es. motore dell'impianto di perforazione, compressori, etc.) e dei
punti di carico-scarico e relative caratteristiche temporali di
funzionamento ovvero di emissione (continua o discontinua, frequenza
di esercizio, contemporaneita' di esercizio delle stesse ecc.);
• valutazione sulle presumibili variazioni dei volumi di traffico
indotto, essenzialmente in fase di cantiere, dall'insediamento nelle
strade di accesso e limitrofe e quindi di inquinamento atmosferico
provocato; si sottolinea inoltre che dovranno essere valutati tutti
gli inquinanti previsti dalla normativa vigente in materia ed in
particolare gli NOx e il particolato, principali inquinanti generati
dal traffico veicolare; si ricorda che al fine dell'implementazione
dei programmi di simulazione proposti dalla ditta e comunque tutti
quelli che verranno utilizzati in fase di redazione del SIA, dovranno
essere utilizzati dati di input (es. traffico) che prendano in
considerazione un arco temporale sufficientemente ampio al fine di
garantire la significativita' e la rappresentativita' dei risultati;
• indicazione dei livelli di qualita' dell'aria dei parametri piu'
significativi in relazione alle tipologie di inquinanti emessi
esistenti ai ricettori individuati prima dell'attivazione del nuovo
insediamento;
• indicazione dei valori di qualita' dell'aria (presunti) ai ricettori
dopo l'attivazione delle nuove sorgenti e delle variazioni di traffico
indotte (i parametri di calcolo o di misura devono essere omogenei ai
precedenti) con analisi comparativa dello stato ante-operam e
post-operam;
• valutare le emissioni di polveri prodotte dai mezzi operanti
nell'area di cantiere e sulla viabilita' esterna;
• descrizione degli interventi eventualmente previsti per la
mitigazione dell'inquinamento provocato;
b) Impatti per acque superficiali e sotterranee
• descrizione d'inquadramento degli impatti per l'ambiente idrico
superficiale (e profondo se interessato); confronto con gli standards
di qualita' ed i criteri di tutela delle acque a breve, medio e lungo
periodo;
c) Impatti per il suolo e sottosuolo
• descrivere le azioni previste che modificheranno la morfologia del
suolo (consumo, occupazione, alterazione, impermeabilizzazione,
escavazione, etc.);
• dovra' essere esplicitamente trattata la tematica della subsidenza
indotta a seguito dell'estrazione del gas, considerando le possibili
interazioni negative sulle infrastrutture presenti nell'intorno;
d) Impatti per la flora e la vegetazione
• particolare riferimento agli impatti indotti dal progetto sulla
vegetazione presente, all'aumento di specie non autoctone e
potenzialmente infestanti, etc.;
e) Impatti per la fauna
• particolare riferimento alla descrizione agli impatti sulle specie
presenti stanziali e all'avifauna;
f) Impatti per gli ecosistemi
• particolare riferimento alla valutazione dell'aumento
dell'illuminazione notturna in fase di perforazione dei pozzi;
g) Produzione di rifiuti
• dovranno essere espressamente trattati in questo capitolo gli
impatti correlati alla produzione di rifiuti;
24) gli impatti sulle diverse componenti ambientali, in particolare
quelli previsti su suolo e sottosuolo, dovranno essere valutati anche
in relazione al quadro complessivo di estrazione idrocarburi esistente
nella zona e/o che puo' ragionevolmente portare ad una sommatoria di
effetti, ed in relazione all'impianto di stoccaggio gas "San Potito e
Cotignola" in previsione, che utilizzera' livelli gia' sfruttati
nell'ambito della stessa concessione Eni "San Potito";
Cartografia ed allegati
25) in allegato al SIA dovra' essere prodotta una valutazione di
impatto acustico, inerente sia le fasi di cantiere sia la fase di
esercizio, a firma di tecnico competente in acustica ambientale; nella
documentazione da produrre dovranno essere presenti i seguenti
elementi:
- planimetria aggiornata indicante il perimetro o confine di
proprieta' e/o attivita', le destinazioni urbanistiche delle zone per
un intorno sufficiente a caratterizzare gli effetti acustici
dell'opera proposta, i ricettori presenti nonche' i valori limite
fissati dalla classificazione acustica del territorio comunale, ai
sensi del DPCM 14/11/1997; in carenza della classificazione medesima,
l'individuazione delle classi acustiche dovra' essere desunta dai
criteri stabiliti dalla delibera di Giunta Regionale n. 2053 del 9
ottobre 2001, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna n. 155 del 31/10/2001;
- descrizione del ciclo tecnologico relativo alle sorgenti di rumore 
attuali e previste (impianti lavorazioni, ecc.). Per le sorgenti che
danno origine ad immissioni sonore nell'ambiente esterno o abitativo
occorre indicare la loro puntuale collocazione e l'altezza dal suolo,
specificando se interna od esterna, e descrivere le caratteristiche
temporali di funzionamento diurno e/o notturno, la durata (se continuo
o discontinuo), la frequenza di esercizio, la eventuale
contemporaneita' delle diverse sorgenti e le fasi di esercizio che
determinano una maggiore rumorosita' verso l'esterno; la descrizione
delle sorgenti previste  puo' essere fornita da dati relativi ai
livelli di potenza sonora e/o ai livelli sonori a distanza nota
forniti dal produttore o disponibili in letteratura oppure ottenuti
con misure fonometriche effettuate su impianti o apparecchiature dello
stesso tipo, mentre per le sorgenti attuali la descrizione dovra'
essere fornita con misure fonometriche effettuate con le modalita'
previste dal DPR 16/3/1998 e dovranno essere rappresentative di tutte
le possibili variazioni di funzionamento temporale;
- le caratteristiche acustiche degli edifici interessati dalla
presenza di sorgenti sonore significative;
- prospetti in scala adeguata dell'insediamento con indicate tutte le
sorgenti sonore significative e la presenza di eventuali ostacoli sui
percorsi di propagazione del rumore e possibili vie di fuga  del
rumore interno (porte, finestre, canalizzazioni, tetto, ecc.);
- le modalita' d'esecuzione e le valutazioni connesse alle rilevazioni
fonometriche;
- la descrizione del modello di calcolo eventualmente impiegato
corredata dei dati di input utilizzati;
- i livelli sonori (ante operam) presenti al confine di proprieta' ed
ai ricettori presenti al di fuori; tali livelli devono tener conto
delle caratteristiche di emissione delle sorgenti sonore (presenza di
componenti impulsive, tonali, tonali in bassa frequenza) e consentire
altresi' di valutare il rispetto dei valori limite differenziali negli
ambienti abitativi;
- i livelli sonori (post operam) previsti al confine di proprieta' ed
ai ricettori presenti al di fuori; tali livelli devono tener conto
delle caratteristiche di emissione delle sorgenti sonore (presenza di
componenti impulsive, tonali, tonali in bassa frequenza) e consentire
altresi' di valutare il rispetto dei valori limite differenziali negli
ambienti abitativi;
- le valutazioni di conformita' alla normativa dei livelli sonori;
- la descrizione degli eventuali sistemi di mitigazione e riduzione
dell'impatto acustico necessari al rispetto dei limiti o valori
previsti dalla normativa vigente; in tale caso occorrera' valutare, in
modo trasparente, il grado di attenuazione in prossimita' dei
potenziali ricettori;
- indicazione delle eventuali modificazioni al regime di traffico
veicolare esistente nella zona indotte dalla attivita' e stima della
conseguente variazione del clima acustico presente presso i ricettori
interessati;
26) Allegato 18 - Valutazione di incidenza: con riferimento alla
delibera n. 1191 del 30/7/2007 "Approvazione direttiva contenente i
criteri di indirizzo per l'individuazione, la conservazione, la
gestione ed il monitoraggio dei SIC e delle ZPS nonche' le linee guida
per l'effettuazione della valutazione di incidenza ai sensi dell'art.
2, comma 2 della L.R. 7/04", Allegato B, paragrafo 4.4 "Rapporto tra
la Valutazione d'Incidenza e la Valutazione d'Impatto Ambientale" si
precisa che per tutti i progetti soggetti alle procedure di cui alla
L.R. 9/99 (VIA) ubicati completamente all'esterno dei siti Natura
2000, l'Autorita' competente alla loro approvazione deve mostrare,
esplicitandolo, di avere svolto la pre-valutazione d'incidenza o la
valutazione d'incidenza, nei confronti dei siti limitrofi all'area
d'intervento: nel caso in esame la societa' proponente dovra'
presentare, debitamente compilato, il modulo di pre-valutazione
d'incidenza scaricabile all'indirizzo:
http://www.regione.emilia-romana.it/natura2000/download/DelGR_1191_200
7.pdf;
27) dovra' essere prodotto uno specifico studio previsionale della
subsidenza indotta dal progetto che, oltre all'analisi della
subsidenza nel territorio in esame sulla base della letteratura e
delle informazioni piu' recenti reperibili, dovra' contenere
modellazione matematica del fenomeno sulla base dei dati che sia Eni
SpA che WPN Resources Ltd (oggi Grove Energy Srl) erano tenuti a
rilevare durante la perforazione dei pozzi "Longanesi 1" e "Abbadesse
1" (cfr. delibere di Giunta Regionale n. 807 del 30/5/2005 e n. 833
del 3/5/2004); lo studio, come specificato nelle delibere citate,
dovra' tenere conto delle eventuali interazioni negative con la rete
di scolo naturale ed artificiale presente nell'area, e consentire di
valutare gli effetti della subsidenza indotta dall'estrazione di gas
su dette infrastrutture; detto studio dovra' essere realizzato da un
ente di ricerca esterno ad Eni SpA - da concordarsi preventivamente
con le Amministrazioni partecipanti alla Conferenza di Servizi che
adotteranno opportune forme di coordinamento - che assicuri il massimo
rigore scientifico e la indispensabile trasparenza ed autonomia
rispetto al tema da sviluppare;
28) dovra' essere presentato un piano di monitoraggio della subsidenza
che dovra' prevedere anche la messa in opera di piezometri ed
assestimetri al fine di poter distinguere se la subsidenza misurata
sara' da imputare al prelievo di idrocarburi o al prelievo idrico da
falda; il piano dovra' prevedere l'utilizzo del metodo dell'analisi
interferometrica opportunamente supportato sia da misure di
livellazione geometrica di alta precisione sia da misure GPS (stazione
permanente); si precisa che dovra' essere progettata una rete di
livellazione a partire dalle linee gia' presenti della rete regionale
di monitoraggio della subsidenza raffittendole in un'area che
comprenda i centri di Lugo, Fusignano, Bagnacavallo e Cotignola; in
fase di progettazione della rete particolare attenzione dovra' essere
posta al reperimento dei capisaldi gia' presenti sul territorio al
fine di evitare materializzazioni superflue; dovra' essere indicata la
cadenza di misura della rete stessa e il periodo complessivo sotteso
dalle osservazioni; al fine di avere un quadro reale della subsidenza
cui e' soggetta attualmente la zona, il piano dovra' prevedere che le
azioni di monitoraggio inizino con congruo anticipo rispetto alle
operazioni di estrazione;
29) ad integrazione del piano di lavoro proposto dovranno essere
presentati:
• planimetria in scala adeguata con indicazione dell'estensione
ipotizzata del giacimento di cui si intende effettuare lo
sfruttamento;
• carta del regime vincolistico (una per ogni strumento di
pianificazione considerato);
• planimetria generale con ubicazione pozzi esistenti, sfruttati,
impianti ad essi connessi, etc.;
• carta isobate ed isofreatiche;
• planimetria inerente viabilita' esistente e di progetto;
c) di dare atto che ARPA Sez. Prov.le di Ravenna, ha confermato il
parere anticipato tramite e-mail e contenuto all'interno del verbale
in data 24 settembre 2008, con lettera prot. n. 11396 del 16 ottobre
2008 che costituisce l'Allegato C, parte integrante e sostanziale
della presente delibera;
d) di dare atto che il parere del Servizio Geologico, Sismico e dei
Suoli e del Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione
Emilia-Romagna, e' contenuto all'interno del verbale in data 24
settembre 2008;
e) di dare atto che, ai sensi dell'art. 14-ter, comma 9 della Legge 7
agosto 1990, n. 241 e dell'art. 17, comma 2 della L.R. 18 maggio 1999,
n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il parere dell'AUSL di
Ravenna non intervenuta alla Conferenza di Servizi del 24 settembre
2008 e' sostituito dalla presente delibera;
f) di trasmettere copia della presente deliberazione alla proponente
Eni SpA Divisione Exploration & Production - Unita' Geografica Italia,
nonche', per opportuna conoscenza, alla Provincia di Ravenna; al
Comune di Bagnacavallo; al Comune di Lugo; al Servizio Parchi e
Risorse forestali della Regione Emilia-Romagna; al Servizio Geologico,
Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna; ad ARPA - Ingegneria
Ambientale; ad ARPA Sez. Prov.le di Ravenna; ad AUSL di Ravenna; al
Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale;
g) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, il presente partito di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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