ATTO DI INDIRIZZO
RISOLUZIONE - Oggetto n. 4174 - Risoluzione, proposta dai consiglieri Mazza, Borghi Manfredini, Donini, Villani, Guerra, Rivi, Bortolazzi, Richetti, Nanni, Monaco, Tagliani, Ercolini, Piva e Mezzetti per la tutela dei diritti umani nei territori del Sahara Occidentale
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Richiamata la risoluzione del 23 novembre 2006
approvata dall'Assemblea legislativa all'unanimita' dei Consiglieri
regionali presenti con cui si conferma l'impegno della Regione
Emilia-Romagna a operare per:
- la piena applicazione delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza
dell'ONU per il rispetto del diritto internazionale e
l'autodeterminazione dei popoli;
- sviluppare l'iniziativa di sostegno ai rifugiati Saharawi nei campi
profughi in Algeria;
- favorire un rapporto di amicizia reciproca con il popolo marocchino,
anche al fine di favorire il rispetto della Carta dell'ONU per i
Diritti Umani da parte del Regno del Marocco;
- l'assunzione da parte delle Regioni dell'Europa di un ruolo attivo,
nel rispetto dei relativi limiti costituzionali, per favorire il
reciproco ascolto tra i popoli, i loro rappresentanti e gli Stati
dell'area per la costruzione della pace nel Sahara Occidentale e nel
bacino del Mediterraneo;
ricordato che tale risoluzione
evidenziava con preoccupazione che la commissione dell'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per il rispetto dei diritti umani,
nel suo rapporto dell'8 settembre 2006 ha confermato la violazione dei
diritti umani da parte delle forze di sicurezza; denuncia ripresa dal
Segretario Generale dell'ONU nella sua relazione del 16 ottobre che ha
trovato anche eco nella Risoluzione del Consiglio di Sicurezza del 31
ottobre con la denuncia di atti di violenza contro le donne nei
territori contesi;
rinnovava la disponibilita' dell'Assemblea legislativa a inviare una
sua missione nei territori contesi per incontrare le autorita' locali,
le istituzioni internazionali presenti e i rappresentanti delle
associazioni per i diritti umani nel Sahara Occidentale, cosi' come
piu' volte e' stato evidenziato al Console del Marocco, al fine di una
conoscenza diretta della realta' in quei territori;
premesso che
nonostante le reiterate richieste inoltrate da almeno due anni al
Consolato nessuna proposta di accordo e' pervenuta dall'Ambasciata per
cui non si sono determinate le condizioni per organizzare una missione
istituzionale della Regione Emilia-Romagna concordata con le Autorita'
del Regno del Marocco;
tre Consiglieri regionali facenti parte dell'Intergruppo
dell'Assemblea "Solidarieta' popolo Saharawi" hanno egualmente deciso
di recarsi nei territori contesi per incontrare nella citta' di
Laayoune i rappresentati delle Associazioni per la Difesa dei Diritti
Umani, dei Familiari delle vittime e degli avvocati impegnati nella
difesa dei cittadini incarcerati per la manifestazione in forma
pacifica delle proprie opinioni;
preso atto che
dal resoconto redatto dai tre consiglieri si evincono sia la stretta
sorveglianza a cui la missione e' stata sottoposta sia le gravi
violazioni dei diritti umani nei confronti della popolazione saharawi
e dei suoi esponenti ed attivisti e la negazione dei diritti nello
svolgimento dei processi;
evidenziato che
tali comportamenti delle Autorita' del Regno del Marocco contrastano
con le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e la
dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e colpiscono i soggetti
che si adoperano per la loro attuazione.
Impegna la Presidenza dell'Assemblea legislativa
a operare, in coerenza con la volonta' espressa nella Risoluzione
approvata nel novembre 2006, per il rispetto delle Risoluzioni del
Consiglio di Sicurezza dell'ONU e dei diritti umani nei territori
contesi del Sahara Occidentale e a rappresentare ai rappresentanti in
Italia del Regno del Marocco e della Repubblica Araba Saharawi
Democratica gli orientamenti dell'Assemblea legislativa per una
politica di pace.
Invita la Giunta regionale
a operare per sviluppare l'attivita' di solidarieta' con i profughi
Saharawi attendati in Algeria e nelle comunita' che si sono spostate
nei territori del Sahara Occidentale, in rapporto con l'attivita'
delle organizzazioni di volontariato presenti nel territorio
regionale, anche adeguando gli interventi alle mutate situazioni
sociali, ambientali e sanitarie;
a proseguire il proprio impegno internazionale, anche in collegamento
con altri Governi locali italiani ed europei, per la difesa dei
diritti umani della comunita' Saharawi nel Sahara Occidentale;
a operare, in particolare, anche in sede europea, per far fronte alla
crisi alimentare che comincia a paventarsi nei villaggi dei profughi
per la riduzione delle risorse a tempo preventivate dalla stessa
Unione Europea.
Invita il Governo italiano
ad operare in sede europea e internazionale per il sostegno al diritto
all'autodeterminazione del popolo Saharawi ed operare affinche' il
Marocco assicuri il rispetto dei diritti umani nei territori contesi
nel Sahara Occidentale;
ad assumere una propria iniziativa perche' l'Unione Europea in tutte
le sedi appropriate richieda al Regno del Marocco il rispetto delle
Risoluzioni dell'ONU e della dichiarazione internazionale dei diritti
dell'uomo;
a riconoscere il Fronte del Polisario come fase di un processo a
sostegno e per l'attuazione delle Risoluzioni dell'ONU e per
l'autodeterminazione del popolo Saharawi cosi' come auspicato, fra
l'altro, dalla mozione n. 1-00159 approvata dalla Camera dei Deputati
il 12 luglio 2007 con una larga maggioranza estesa a forze politiche
appartenenti a diversi schieramenti;
a chiedere al Governo del Regno del Marocco il rispetto dei diritti
civili per tutte le persone Saharawi che hanno la possibilita' di
incontrare delegazioni straniere e che manifestano in forma pacifica
le loro opinioni e il loro sostegno alle Risoluzioni approvate dal
Consiglio di Sicurezza dell'ONU;
di operare comunque in coerenza con il costante impegno dell'Italia di
congelare i rapporti con gli Stati che non rispettano la Dichiarazione
per i Diritti Umani.
Approvata all'unanimita' dei presenti nella seduta pomeridiana del 12
novembre 2008.