DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 novembre 2008, n. 1842
Progetto strategico nel settore del commercio per il triennio 2009-2011, in attuazione del DM 17 aprile 2008 (Legge n. 266/1997, art. 16, comma 1)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- l'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n. 266 che prevede
l'istituzione di un fondo nazionale per il cofinanziamento di
interventi regionali nel settore del commercio e del turismo,
affidando al CIPE la definizione dei progetti strategici da realizzare
nonche' i criteri e le modalita' per la gestione del cofinanziamento
nazionale;
- la deliberazione CIPE del 5 agosto 1998, n. 100 pubblicata nella
G.U. n. 269 del 17 novembre 1998, recante "Direttive per il
cofinanziamento di interventi regionali nel settore del commercio e
del turismo di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto 1997, n.
266" e successive modificazioni ed integrazioni;
- l'art. 1, comma 876 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge
finanziaria 2007) che ha integrato il suddetto fondo di 30 milioni di
Euro per l'anno 2007 e di 40 milioni di Euro per ciascuno degli anni
2008 e 2009, demandando al CIPE la definizione delle modalita' per la
semplificazione dei criteri di riparto e di gestione del
cofinanziamento nazionale dei progetti strategici;
- la deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 pubblicata nella G.U.
n. 76 del 31 marzo 2008, recante "Direttive per la semplificazione dei
criteri di riparto e di gestione del cofinanziamento nazionale dei
progetti strategici di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7 agosto
1997, n. 266" con la quale sono state definite le modalita' di
gestione e si e' rinviato a successivo decreto del Ministero dello
Sviluppo economico la quantificazione, a livello regionale, delle
predette risorse programmate e la definizione di ulteriori
disposizioni attuative;
preso atto che con DM 17 aprile 2008, pubblicato nella G.U. n. 145 del
23 giugno 2008, sono state definite le ulteriori disposizioni
attuative e sono stati ripartiti i suddetti fondi per il triennio
2007-2009, e che alla Regione Emilia-Romagna risultano assegnate
risorse complessive pari ad Euro 6.197.050,00, cosi' ripartite:
- Euro 1.590.350,00 per l'annualita' 2007;
- Euro 2.303.350,00 per l'annualita' 2008;
- Euro 2.303.350,00 per l'annualita' 2009;
preso atto inoltre che sulla base di quanto disposto dalla citata
delibera CIPE n. 125/2007, i progetti strategici regionali devono
necessariamente prevedere, pena l'inammissibilita', un cofinanziamento
regionale pari almeno al 10% della quota pubblica complessiva di
finanziamento del progetto strategico;
considerato che i progetti strategici regionali devono essere
trasmessi al Ministero competente entro 150 giorni dalla pubblicazione
nella Gazzetta Ufficiale del citato D.M. 17 aprile 2008 e che nel caso
di specie, la scadenza e' il 20 novembre 2008;
considerato, inoltre, che ai sensi di quanto stabilito all'art. 2,
commi 4 e 5 del succitato D.M. 17 aprile 2008, il progetto strategico
dovra' avere un'articolazione triennale e dovra' indicare:
a) gli obiettivi generali e specifici in relazione al contesto
territoriale, settoriale, tematico e programmatico entro il quale
verra' realizzato;
b) la descrizione degli interventi proposti, con riferimento alla
tipologia di azioni, alla forma degli interventi, ai soggetti
beneficiari ed alle modalita' di agevolazione;
c) il piano di copertura finanziaria dell'intervento proposto,
articolato sulla base del prospetto allegato al citato D.M. 17 aprile
2008, con l'indicazione della quota di cofinanziamento regionale, nel
rispetto di quanto previsto all'art. 6 del D.M. succitato, ed il
riferimento allo strumento normativo che assicura tale intervento;
d) i tempi di attuazione;
e) i risultati attesi;
f) il regime delle revoche, nel rispetto della normativa comunitaria e
nazionale;
visto il PdL approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 10
novembre 2008 recante "Bilancio di previsione della Regione
Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2009 e Bilancio pluriennale
2009-2011, che prevede un accantonamento di Euro 1.779.262,50 al fondo
speciale sul Capitolo 86500, voce n. 8 'Cofinanziamento Legge 266/97
Commercio e Turismo'" - UPB 1.7.2.3.29150;
ritenuto di procedere alla definizione del progetto strategico
utilizzando l'assegnazione statale sopra richiamata e disponendo un
cofinanziamento regionale di Euro 1.549.262,50, pari al 20% della
quota pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico;
vista la proposta elaborata dal Servizio regionale competente;
sentiti gli Enti locali e le organizzazioni del commercio, del turismo
e dei servizi;
richiamate le proprie deliberazioni:
- 450/07 recante "Adempimenti conseguenti alle delibere 1057/06 e
1663/06. Modifiche agli indirizzi approvati con delibera 447/03 e
successive modifiche" e successive modifiche;
- n. 1057 del 24 luglio 2006 e n. 1150 del 31 luglio 2006;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale alle Attivita' produttive, d.ssa Morena Diazzi,
sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R. 43/01 e della propria
deliberazione 450/07 e successive modifiche;
su proposta dell'Assessore al Turismo. Commercio;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare il progetto strategico nel settore del commercio per
il triennio 2009-2011, di cui all'art. 16, comma 1, della Legge 7
agosto 1997, n. 266, in attuazione del D.M. 17 aprile 2008, come da
Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente
deliberazione;
2) di approvare il piano di copertura finanziaria del progetto di cui
al precedente punto 1, come di seguito modulato:
- prima annualita' (2009)
- quanto ad Euro 1.590.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile
2008;
- quanto ad Euro 397.587,50 di cofinanziamento regionale;
- seconda annualita' (2010)
- quanto ad Euro 2.303.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile
2008;
- quanto ad Euro 575.837,50 di cofinanziamento regionale;
- terza annualita' (2011)
- quanto ad Euro 2.303.350,00 risorse statali di cui al D.M. 17 aprile
2008;
- quanto ad Euro 575.837,50 di cofinanziamento regionale;
3) di proporre, subordinatamente all'entrata in vigore della legge
regionale di approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio
finanziario 2009 e Bilancio pluriennale 2009-2011, il cofinanziamento
regionale del suddetto progetto per ciascuna delle tre annualita' per
un totale complessivo di Euro 1.549.262,50, pari al 20% della quota
pubblica complessiva di finanziamento del progetto strategico,
nell'ambito delle risorse finanziarie previste nell'accantonamento al
fondo speciale sul Capitolo 86500, voce n. 8 "Cofinanziamento Legge
266/97 Commercio e Turismo" - UPB 1.7.2.3.29150 - del Bilancio di
previsione per l'anno finanziario 2009;
4) di trasmettere, ai sensi dell'art. 2, comma 3 del D.M. 17 aprile
2008, il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo economico,
per gli opportuni adempimenti;
5) di pubblicare integralmente la presente deliberazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Progetto strategico nel settore del commercio per il triennio
2009-2011, in attuazione del DM 17 aprile 2008 (Legge 226/97, art.
16, comma 1)
1. Contesto di riferimento e obiettivi generali
Da anni la Regione Emilia-Romagna ha promosso un processo di
qualificazione, innovazione ed ammodernamento della rete distributiva
degli esercizi commerciali di minori dimensioni (esercizi di vicinato)
attraverso l'individuazioni di strumenti specifici di intervento, in
particolare i Progetti di valorizzazione commerciale e i Programmi di
intervento locali per la promozione e l'attivazione di centri
commerciali naturali, nell'ambito delle LL.RR. 41/77 e 14/99 e loro
successive modifiche.
La diffusione delle nuove forme distributive - in primo luogo la
grande distribuzione, gli shopping centers, le grandi superfici
specializzate, ecc. - ha determinato una modernizzazione del comparto
che va tuttavia armonizzata con la rete distributiva tradizionale, che
fornisce elementi caratteristici dell'ambiente urbano e fattori di
primaria importanza ai fini di una migliore vivibilita' urbana.
I centri storici e le aree urbane centrali di consolidata presenza
commerciale costituiscono componenti qualificanti del sistema
insediativo regionale; obiettivo fondamentale e' pertanto il rilancio
della loro funzione aggregativa, sociale e della loro capacita'
attrattiva attraverso l'incentivazione di processi di qualificazione
volti a migliorare la vivibilita' dei luoghi e l'efficacia
dell'attivita' delle piccole imprese del commercio, attraverso
specifici programmi di intervento.
Nelle aree periferiche delle citta' si rende opportuno perseguire
l'obiettivo della qualificazione e del potenziamento degli assi
commerciali e dei nuclei di servizio esistenti.
Nei centri di minore consistenza demografica, in particolare della
montagna e della pianura, fondamentale diventa il mantenimento di
nuclei integrati, e, ove occorra, la creazione di esercizi commerciali
polifunzionali anche connessi a servizi di pubblica utilita'.
2. Le strategie del progetto strategico
Con il presente Progetto strategico si intende continuare a
sperimentare un modello di intervento, gia' avviato nei precedenti
Programmi, finanziati sia con risorse regionali che statali, che
risponda all'esigenza di attivare processi complessivi e integrati di
sviluppo del settore del commercio.
Si rende pertanto necessario:
- organizzare una strumentazione ampia, diversificata, accessibile ed
efficiente, dalla quale le imprese e i territori possano attingere
secondo mix appropriati alle loro caratteristiche e necessita';
- rafforzare e qualificare le imprese commerciali favorendo l'armonica
integrazione tra le diverse tipologie distributive e puntando alla
rivitalizzazione dei centri storici e minori;
- promuovere il ruolo dei centri di assistenza tecnica di cui all'art.
23 del DLgs n. 114 del 1998, autorizzati dalla Regione, quali
"facilitatori" per le imprese nella fase di definizione, realizzazione
e gestione dei programmi di intervento e quali soggetti attuatori di
iniziative di gestione coordinata di "centri commerciali naturali".
Per rispondere all'esigenza di orientare e sostenere interventi che
garantiscano una qualificazione dell'offerta distributiva nei "luoghi
tradizionali" del commercio nonche' un'armonica integrazione del
commercio con altri settori (con particolare riferimento alla cultura,
all'ambiente, alle produzioni di qualita') e' necessario identificare
gli obiettivi e le strategie di azione in modo tale da orientare i
soggetti pubblici e privati verso un metodo di lavoro improntato alla
massima collaborazione e concertazione e basato su una costante
informazione reciproca sugli interventi che abbiano attinenza o
riflessi rispetto alle politiche di riqualificazione.
Al tal fine occorre:
- fornire la necessaria informazione circa l'attivita' di
programmazione degli interventi e l'attuazione dei medesimi
attraverso strumenti partecipativi e di concertazione che coinvolgano
i vari soggetti pubblici e privati interessati;
- semplificare le procedure per l'accesso ai benefici previsti dalle
varie forme di incentivazione;
- rendere piu' incisivo il ruolo dei centri di assistenza tecnica al
fine di introdurre processi di qualificazione e di innovazione, in
particolare per quanto attiene la gestione coordinata dell'offerta
commerciale insediata in una area identificata.
Alla luce delle considerazioni sviluppate, per poter attivare processi
di rivitalizzazione del sistema distributivo nei contesti urbani,
rurali e montani e' necessario strutturare azioni integrate che
coinvolgano i soggetti pubblici e le imprese al fine di rendere
maggiormente competitiva l'offerta commerciale. Quanto sopra e'
determinato dalla consapevolezza che e' importante mantenere attiva e
vitale la rete distributiva degli esercizi di vicinato, riconoscendo a
questa tipologia, oltre ad un valore economico e occupazionale in se',
anche un ruolo fondamentale per il mantenimento di ottimali condizioni
di vivibilita' nei centri storici e nelle aree scarsamente popolate.
3. Obiettivi specifici e relative azioni di intervento
Al fine del miglior perseguimento delle strategie individuate, il
progetto strategico si articola in due azioni.
La prima e' finalizzata a promuovere interventi nelle aree piu'
fragili del territorio regionale, dal punto di vista economico e della
struttura dell'offerta, che consentano il mantenimento e il
miglioramento di un'offerta articolata per garantire ai residenti
migliori condizioni di vivibilita'.
Gli interventi possono inoltre promuovere, in territori di particolare
significativita' storica, artistica, architettonica ed ambientale,
condizioni di attrattivita' turistica.
La seconda azione mira al perseguimento della qualificazione,
promozione e innovazione del commercio dei centri storici e delle
aree a forte vocazione commerciale, attraverso la realizzazione di
progetti multisettoriali, frutto della concertazione fra i soggetti
pubblici e privati, che mirino anche alla gestione coordinata
dell'area oggetto di intervento.
4. Azione 1 - Valorizzazione dell'offerta commerciale nei contesti
"fragili"
Tale azione mira al mantenimento e alla rivitalizzazione del tessuto
commerciale nelle zone di cui all'art. 9, comma 1 della L.R. 14/99.
Nello specifico, con tale azione si persegue la promozione e
l'attivazione di livelli di servizio adeguati a garantire una migliore
vivibilita' in tali aree, attraverso una riqualificazione delle
attivita' esistenti, degli spazi fisici dei contesti di riferimento,
lo sviluppo di esercizi polifunzionali.
In considerazione della particolare situazione di fragilita' dei
contesti geografici di riferimento si ritiene che i centri di
assistenza tecnica possano svolgere un fondamentale ruolo di
"promotori" e "facilitatori" per la realizzazione degli interventi.
L'azione ha come destinatari le imprese del commercio - singole o
associate - che realizzano progetti promossi, sviluppati e coordinati
dai centri di assistenza tecnica e concertati con le Amministrazioni
pubbliche.
Gioca un ruolo determinante in tale contesto la figura del centro di
assistenza tecnica, quale soggetto di integrazione e coordinamento
del progetto. Infatti quest'ultimo propone interventi a favore
dell'area in coerenza alla configurazione del contesto locale di
riferimento, svolge un ruolo attivo nel mobilitare e convogliare
l'interesse e la partecipazione delle imprese, collabora eventualmente
al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l'attuazione, in
addizionalita' a quelle pubbliche, coordina il processo di attuazione
del progetto e favorisce il monitoraggio dell'avanzamento dello
stesso, agisce quale referente amministrativo per conto degli
operatori commerciali dell'area di riferimento, ecc.
4.1 Soggetti beneficiari
a) Piccole imprese (secondo le definizioni stabilite dal D.M. 18
aprile 2005) del commercio, anche su aree pubbliche, e della
somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, con sede legale ed
operativa nella regione Emilia-Romagna, in forma singola o associata;
b) i centri di assistenza tecnica di cui all'art. 23 del DLgs 114/98.
4.2 Misura dei contributi
Il contributo in conto capitale e' concesso, nel rispetto del
regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella misura minima del
20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque fino ad un
massimo di Euro 25.000,00 per le singole imprese ed Euro 100.000,00
per gli organismi associativi.
4.3 Attivita' e relative spese ammissibili
Sono ammesse spese relative a:
- progettazioni e direzione lavori;
- opere di riqualificazione e di ammodernamento dei singoli punti
vendita, finalizzati anche al risparmio energetico;
- attivazione di esercizi polifunzionali;
- azioni di marketing e promozionali;
- costi di integrazione e coordinamento per l'attuazione del progetto
(nella misura massima del 10% delle spese ammissibili).
5. Azione 2 - Progetti di valorizzazione commerciale di centri
storici, aree urbane centrali e zone a forte vocazione commerciale
L'obiettivo di tale azione e' la riqualificazione e la
rivitalizzazione di centri storici, di aree urbane centrali e di zone
a forte vocazione commerciale intese come aree aventi caratteristiche
omogenee per le quali soggetti pubblici e privati propongono
interventi al fine di potenziarne la competitivita' e
l'attrattivita'.
La ristrettezza delle risorse finanziarie e l'esigenza di stimolare
comunque interventi sinergici tra pubblico e privato finalizzati a
qualificare la rete distributiva in rapporto al territorio dove questa
e' localizzata, impone di orientare l'azione su progetti strategici di
riqualificazione che possano costituire esempi emblematici,
riproducibili anche in altre realta' della regione.
Le iniziative previste in tale azione devono consistere in un progetto
promosso da Amministrazioni comunali ed imprese del commercio
opportunamente associate, le cui relazioni ed impegni debbono
risultare da una convenzione, in modo da individuare l'area
interessata e coordinare i rispettivi interventi per il raggiungimento
degli obiettivi comuni.
5.1 I soggetti beneficiari
- Forme associate di piccole imprese (secondo le definizioni stabilite
dal D.M. 18 aprile 2005) del commercio, anche su aree pubbliche, di
esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande , con
sede legale ed operativa nella regione Emilia-Romagna;
- i centri di assistenza tecnica di cui all'art. 23 del DLgs 31 marzo
1998, n. 114;
- i Comuni, le Unioni di Comuni, le Comunita' Montane, il Circondario
di Imola e i Comuni capofila delle Associazioni intercomunali
costituite ai sensi della L.R. 11/01.
5.2 Misura dei contributi
Ai soggetti privati e' riconosciuto un contributo in conto capitale,
nel rispetto del regolamento "de minimis" (CE) n. 1998/2006, nella
misura minima del 20% e massima del 50% delle spese ammesse e comunque
fino ad un massimo di Euro 100.000,00.
Agli Enti pubblici e' riconosciuto un contributo in conto capitale
nella misura massima del 20% delle spese ammesse e comunque fino ad un
massimo di Euro 100.000,00.
5.3 Attivita' e relative spese ammissibili
Gli interventi possono comprendere:
- gestione di servizi comuni (ad es. gestione integrata delle
attivita' logistiche, gestione di servizi aggiuntivi di pulizia degli
spazi comuni, servizi di vigilanza e security, ottimizzazione della
gestione rifiuti, ecc);
- azioni marketing e promozione (realizzazione di un'immagine
coordinata, creazione di carte fedelta' o sistemi di fidelizzazione
avanzati, creazione di un sito internet comune, ecc);
- opere di riqualificazione e di ammodernamento dei singoli punti
vendita, anche attraverso introduzione di innovazioni di processo, di
prodotto ed organizzativa;
- azioni coordinate ai fini dell'adeguamento dell'offerta commerciale
e del miglioramento del servizio al consumatore;
- progettazioni e direzione lavori;
- costi di integrazione e coordinamento per l'attuazione del progetto
(nella misura massima del 10% delle spese ammissibili);
- miglioramento dell'arredo urbano e dell'illuminazione pubblica;
- recupero di piazze e spazi pubblici da destinare ad aree mercatali
per l'attivita' di commercio su aree pubbliche;
- recupero di edifici gia' di proprieta' comunale da destinare in
tutto o in parte ad attivita' commerciali;
- interventi sulla mobilita' e accessibilita', nella regolamentazione
della soste, sul trasporto pubblico, abbattimento barriere
architettoniche, purche' strettamente funzionali all'area e al
miglioramento delle sue performance.
I progetti dovranno dare atto del preventivo parere dei competenti
organi statali preposti alla tutela dei beni storici e artistici, ove
richiesto e del rispetto delle eventuali procedure, se richieste, per
la valutazione di impatto ambientale, ai sensi della L.R. 9/99 e
successive modificazioni ed integrazioni.
6. Criteri di valutazione
Costituiscono elementi di valutazione, ai fini della determinazione
delle graduatorie:
- numerosita' ed effettivo coinvolgimento del partenariato,
valutandone anche l'effettiva rappresentanza rispetto al contesto
locale;
- iniziative ad alto contenuto di innovazione di processo, di prodotto
ed organizzativa;
- iniziative finalizzate al risparmio energetico, abbattimento di
barriere architettoniche ed al miglioramento dell'impatto ambientale;
- iniziative che coinvolgono botteghe e/o mercati storici aventi i
requisiti previsti dalla L.R. 5/08;
- trasversalita' del progetto rispetto ad altre tematiche
complementari al commercio (viabilita', ambiente, sicurezza, ecc).
Le Province possono individuare, sentite le organizzazioni del
commercio, del turismo e dei servizi, ulteriori elementi di
valutazione, tenuto conto delle rispettive specificita' territoriali
ed economiche.
7. Regole comuni alle due Azioni di intervento
Le prestazioni di consulenza sono ammissibili solo se prestate da
imprese e societa', anche in forma cooperativa, iscritte al registro
delle imprese della Camera di commercio, industria ed artigianato, da
Enti pubblici o privati aventi personalita' giuridica, da
professionisti iscritti ad un Albo professionale legalmente
riconosciuto, nonche' da associazioni di categoria dei settori di
competenza.
Sono escluse le spese relative a materiali di consumo, minuteria e
contratti di manutenzione, acquisto di beni usati, acquisto di terreni
e/o immobili.
Gli interventi oggetto del presente progetto strategico non potranno
godere, per la realizzazione delle medesime opere, di ulteriori
agevolazioni, comunque concesse sotto qualsiasi forma, in base ad
altre normative.
8. Revoche
Il contributo concesso viene revocato in caso di:
- non conformita' tra progetto approvato e progetto realizzato, in
assenza del preventivo assenso da parte del soggetto competente;
- mancato realizzo di almeno il 60% del progetto approvato;
- mancato rispetto dei termini previsti per la realizzazione
dell'investimento e per la presentazione della relativa
rendicontazione;
- riscontro di irregolarita' o mancanza di requisiti in sede di
verifica e/o controlli;
- mancato rispetto dei vincoli e delle indicazioni previsti dai
presenti criteri.
9. Risultati attesi
Mantenimento delle attivita' commerciali
nelle aree "fragili" 100 - 110;
Aree "fragili" coinvolte 27 - 30;
N. progetti integrati finanziati 27 - 30;
N. imprese direttamente interessate 220 - 220.
10. Modalita' e tempi di attuazione
La gestione del presente "Progetto strategico" e' affidata alle
Province.
Per l'assegnazione delle risorse previste per la realizzazione del
presente progetto, si prevede l'emanazione di tre bandi attuativi, di
cui uno nel corso dell'anno 2009, e gli altri nel corso degli anni
2010 e 2011, salvo il caso che le Province, sulla base di opportune
valutazioni, prevedano la possibilita', qualora esistano graduatorie
di riserva relative agli anni 2009 e/o 2010, di scorrere le suddette
graduatorie utilizzando i fondi assegnabili per le annualita' 2010 e/o
2011.
Sono ammessi esclusivamente i progetti la cui realizzazione abbia
avuto inizio dopo l'1/1/2008.
Gli interventi ammessi a contributo dovranno essere completati entro
18 mesi dalla data di comunicazione di ammissione al finanziamento,
prorogabile, su richiesta del soggetto beneficiario prima della
prevista scadenza, una sola volta per un periodo massimo di 6 mesi,
in presenza di cause di forza maggiore e di oggettive e motivate
difficolta', non dipendenti dalla volonta' dei soggetti interessati,
giustificabili con idonea documentazione a chiarimento.
Le Province provvedono all'emanazione dei suddetti bandi, di cui il
primo entro tre mesi dalla data di comunicazione della Regione
Emilia-Romagna dell'approvazione del presente progetto da parte del
Ministero competente, al ricevimento e all'istruttoria delle domande,
alla liquidazione ed erogazione dei contributi e alle eventuali
revoche.
Il secondo bando ed il terzo dovranno essere emanati entro il 31 marzo
del 2010 e del 2011, qualora non esistano graduatorie di riserva
relative agli anni 2009 e 2010 o qualora le Province ritengano di non
avvalersi della possibilita' di scorrere le suddette graduatorie.
La Regione provvede ad assegnare le risorse previste a seguito di
presentazione, entro il 31 ottobre di ciascun anno, del piano degli
interventi di livello provinciale.
(segue allegato fotografato)