REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 novembre 2008, n. 1856

Decisione in merito alla definizione dei contenuti del SIA (scoping) per la procedura VIA relativa alla concessione di derivazione ad uso acquedottistico dal campo pozzi San Vitale (Comune di Calderara di Reno) - (Art. 12, L.R. 9/99)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di dare atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi
contenute nel verbale in data 3 novembre 2008, che costituisce
l'Allegato A parte integrante e sostanziale della presente delibera;
b) di approvare, sulla base delle conclusioni della Conferenza di
Servizi del 3 novembre 2008, il documento di scoping denominato
"Centrale acquedottistica 'San Vitale' - Piano di lavoro" presentato
dall'Agenzia di Ambito per i Servizi pubblici di Bologna (ATO 5) per
la definizione dei contenuti del SIA relativo alla concessione di
derivazione ad uso acquedottistico del campo pozzi San Vitale (Comune
di Calderara di Reno), che costituisce l'Allegato B, parte integrante
e sostanziale della presente delibera, subordinatamente al recepimento
delle prescrizioni di seguito elencate:
Considerazioni generali
1) ai fini di procedere alla variante urbanistica, qualora necessaria,
nei modi consentiti dall'art. 17, comma 3 della L.R. 9/99 e successive
modifiche ed integrazioni:
- dovra' essere esplicitato, gia' nell'avviso di deposito degli
elaborati da pubblicare nel Bollettino Ufficiale della Regione e su
quotidiano ai sensi dell'art. 14 della stessa L.R. 9/99, che la
procedura di VIA in questione comporta variante allo strumento
urbanistico vigente;
- dovranno essere verificate/aggiornate le relative tavole dello
strumento urbanistico comunale di Calderara di Reno con
l'individuazione delle aree di tutela e salvaguardia (area di tutela
assoluta e area di rispetto) come definite dal DLgs 152/06 e
successive modifiche ed integrazioni, per ognuno dei pozzi oggetto
della domanda di concessione in esame;
- dovranno essere depositate per la consultazione del pubblico le
tavole di PRG oggetto di variante cartografica riportanti le nuove
perimetrazioni come da punto precedente;
- visto l'art. 42 delle NTA del PTA regionale, che prevede
l'emanazione di una specifica direttiva regionale inerente la
perimetrazioni delle aree di salvaguardia delle acque destinate al
consumo umano, qualora tale direttiva venga emanata in tempo utile si
dovranno inserire le zonizzazioni e la relativa disciplina negli
elaborati di variante;
2) sulla base delle informazioni fornite dal proponente, le opere
accessorie richieste per l'esercizio del nuovo pozzo rientrano, ai
sensi del vigente regolamento edilizio del Comune di Calderara di
Reno, tra quelle sottoposte a DIA; dovra' quindi essere fornita la
documentazione richiesta per l'acquisizione del titolo edilizio in
questione;
3) per i pozzi esistenti o di nuova realizzazione che rientrano in
area sottoposta a vincolo paesaggistico dovra' essere acquisita
autorizzazione paesaggistica ai sensi del DLgs 42/04 e successive
modifiche ed integrazioni; a tal fine la documentazione da presentare
dovra' comprendere apposita relazione paesaggistica ai sensi del DLgs
42/04, con i contenuti previsti dal DPCM 12 dicembre 2005;
4) in relazione all'autorizzazione dello scarico dell'impianto di
potabilizzazione e delle acque di spurgo dei pozzi, rilasciata dalla
Provincia di Bologna nel maggio 2008 - PG 200054, dovra' essere data
comunicazione alla Provincia in merito alle modifiche infrastrutturali
del sistema fognario e delle caratteristiche quali-quantitative dello
scarico derivanti dagli interventi in progetto; tale comunicazione
dovra' essere resa ai sensi dell'art. 124 p.to 12 del DLgs 152/06;
Quadro di riferimento programmatico
5) l'esame della conformita' agli strumenti della pianificazione
dovra' prendere in considerazione l'eventuale variante al PTCP della
Provincia di Bologna di adeguamento al PTA regionale solo qualora tale
Piano, attualmente in fase di elaborazione, venga nel frattempo
adottato formalmente;
6) qualora venga emanata in tempo utile la direttiva riportata al
punto 1, lo studio dovra' ricomprendere le perimetrazioni delle zone
di tutela assoluta e di rispetto e valutare la conformita' degli
interventi in progetto con le NTA del PTA regionale e la normativa
nazionale vigente;
Quadro di riferimento progettuale
7) dovranno essere forniti i dati previsti all'art. 6 del R.R. 41/01
per le domande di concessione ed in particolare:
- quantitativi complessivamente richiesti in concessione (portata max,
portata media, volume complessivo annuo);
- portata richiesta in concessione specifica per ogni punto di
derivazione (max e media);
8) dovranno essere fornite per ogni singolo pozzo tutte le
informazioni disponibili relative a stratigrafie, livelli acquiferi
captati, modalita' costruttive e di condizionamento, sistemi di
protezione, dotazioni e strumentazioni accessorie, stato di efficienza
delle opere ed eventuali interventi di manutenzione o di adeguamento
necessari;
9) per i pozzi non piu' utilizzati (pozzi 2, 3 e 11) dovranno essere
fornite le relazioni tecniche sulle modalita' di chiusura dei pozzi e
loro ubicazione in pianta o i progetti di dismissione definitiva,
qualora non ancora attuati;
10) descrizione del sistema impiantistico costituente il campo pozzi
di San Vitale nelle sue varie componenti: captazione, adduzione,
potabilizzazione ed eventuale stoccaggio in serbatoi di accumulo prima
dell'immissione nella rete di distribuzione, e relativa descrizione
delle modalita' di funzionamento;
11) descrizione delle modalita' di gestione delle opere di captazione
in riferimento a entita' dei prelievi e loro variazione, sistemi di
regolazione e di ripartizione delle portate dai singoli pozzi,
eventuali turnazioni, ecc.;
12) dati storici sui prelievi effettuati complessivamente dal campo
pozzi sotto forma di grafici riportanti le portate medie mensili per
ogni anno di prelievo e i volumi annui prelevati;
13) specificazione delle modalita' di funzionamento del campo pozzi in
esame in rapporto con le altre principali fonti di captazione
dell'acquedotto a servizio della citta' di Bologna e Comuni limitrofi
(t. Setta, campo pozzi Fossolo, ecc.) con particolare riferimento
all'incidenza del campo pozzi San Vitale sul sistema complessivo e
definizione della disponibilita' idrica procapite; si richiede inoltre
di effettuare la citata analisi anche con riferimento alle nuove
ipotesi di approvvigionamento (fiume Reno);
14) localizzazione e progettazione del nuovo pozzo 14 e delle connesse
opere accessorie, con informazioni di allestimento e gestione del
relativo cantiere;
15) planimetrie della rete fognaria con confronto dello stato attuale
e di progetto, ubicazione dello scarico e particolari costruttivi;
inoltre dovra' essere presentata una relazione illustrativa che
descriva le modifiche infrastrutturali e valuti la significativita'
delle variazioni delle caratteristiche qualitative e quantitative
dello scarico in riferimento a quello attualmente autorizzato;
Quadro di riferimento ambientale
16) l'esame degli studi esistenti e della documentazione specialistica
redatta dagli Enti competenti, indicata quale componente del Quadro di
riferimento programmatico nel programma di lavoro presentato, dovra'
costituire parte del quadro ambientale, nell'ambito della definizione
dello stato ambientale dell'area interessata e della definizione degli
impatti indotti dagli emungimenti del campo pozzi;
17) dovra' essere analizzata la componente ambientale "Suolo e
sottosuolo" con particolare riferimento alla ricostruzione
stratigrafica di sottosuolo e alle condizioni di criticita' del
reticolo scolante superficiale ai fini delle valutazioni sullo stato
di sensibilita' dell'area ai fenomeni di subsidenza;
18) dovranno essere fornite le serie storiche delle misure di
piezometria effettuate in pozzo e dei parametri chimico-fisici
significativi e di maggiore criticita', al fine di valutare trend
evolutivi, sia quantitativi sia qualitativi, degli acquiferi
sfruttati; i dati in questione dovranno essere forniti in forma
grafica e per tutto il periodo temporale di disponibilita' delle
misure;
19) dovra' essere definito il raggio di influenza del campo pozzi
(estensione del cono di depressione indotto dagli emungimenti); in
funzione dei dati disponibili a tale scopo, andra' valutata la
possibilita' di esecuzione di una prova di pompaggio di lunga durata
in risalita;
20) vista la previsione di un nuovo polo estrattivo in area adiacente
al campo pozzi in esame, si ritiene inoltre opportuno verificare
linearmente se il polo estrattivo puo' ricadere all'interno
dell'isocrona dei 365 giorni;
21) le valutazioni degli impatti derivanti dagli emungimenti dovranno
prendere in considerazione due scenari corrispondenti alle condizioni
di normale sfruttamento dell'impianto nelle previste condizioni di
esercizio e a quello di massima potenzialita';
22) la stima degli impatti, secondo i due scenari citati, dovra'
valutare in particolare gli effetti degli emungimenti sui fenomeni di
subsidenza, tenendo in considerazione la particolare sensibilita'
dell'area interessata, e sulla risorsa idrica;
23) la stima degli impatti sulla risorsa idrica sotterranea dovra'
prendere in considerazione oltre agli aspetti quantitativi (squilibri
del bilancio idrologico e depauperamento della risorsa dovuto a
sfruttamento superiore alla capacita' di ricarica dell'acquifero)
anche quelli qualitativi (degradazione delle caratteristiche chimiche
dell'acquifero sfruttato per migrazioni di inquinanti indotte dagli
emungimenti mediante fenomeni di drenanza o per infiltrazione lungo le
verticali dei pozzi);
24) per una stima degli impatti della centrale sulla componente
Ecosistemi andra' considerata la presenza del sito SIC denominato
"Golena San Vitale e Golena del Lippo" in adiacenza all'area del campo
pozzi; a tal fine dovra' essere fornita la documentazione richiesta
per la fase di pre-valutazione di incidenza ai sensi della
deliberazione di Giunta regionale 30 luglio 2007, n. 1191;
25) dovranno essere valutati gli impatti del campo pozzi sulla
componente "ambiente socio-economico" sulla base di un esame delle
attivita' antropiche presenti nel territorio e di una valutazione dei
costi connessi agli interventi di messa in sicurezza e/o
delocalizzazione dei centri di pericolo incompatibili con l'esercizio
dei pozzi acquedottistici;
26) andranno considerati anche gli impatti in fasi di cantiere per la
realizzazione del  nuovo pozzo ed opere connesse;
27) dovranno essere definite le misure di monitoraggio che si intende
adottare per il controllo degli impatti generati dagli emungimenti;
c) di dare atto che l'assenso degli Enti non intervenuti alla
Conferenza di Servizi del 3 novembre 2008 (Amministrazione provinciale
di Bologna, Servizio Tecnico di Bacino del Reno, Servizio Tutela e
Risanamento risorsa acqua della Regione Emilia-Romagna e  AUSL di
Bologna) si intende acquisito positivamente ai sensi dell'art. 14-ter,
comma 7 della Legge 7 agosto 1990, n. 241;
d) di trasmettere copia della presente deliberazione alla proponente
Agenzia di Ambito per i Servizi pubblici di Bologna (ATO 5), al
gestore del campo pozzi San Vitale HERA Bologna Srl, nonche', ai sensi
e per gli effetti dall'art. 14-ter, comma 7 della Legge 7 agosto 1990
n. 241, a tutte le Amministrazioni convocate in Conferenza di
servizi;
e) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, il presente partito di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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