COMUNICATO
Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto per la coltivazione di una cava di arenaria (pietra serena)
L'Autorita' competente: Comune di Sarsina - Ufficio Urbanistica -
Edilizia privata comunica la decisione relativa alla procedura di
verifica (screening) concernente il progetto per la coltivazione di
una cava di arenaria (pietra serena).
Il progetto e' presentato da: sig. Botti Dino in nome e per conto
della ditta individuale Botti Dino con sede in Via Lastreto - fraz.
Monteriolo di Sarsina.
Il progetto e' localizzato: in localita' Castello D'Alfero Ca' il
Monte.
Il progetto appartiene alla seguente categoria B. 3.4 cave e
torbiere.
Il progetto interessa il territorio del comune di Sarsina della
provincia di Forli'-Cesena.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come modificato
dalla L.R. 16 novembre 2000 n. 35 l'Autorita' competente con atto G.C.
n. 132 del 4/11/2008 ha assunto la seguente decisione:
A) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni, in
considerazione dello scarso rilievo degli interventi previsti e dei
conseguenti impatti ambientali, il progetto per la riapertura di una
cava di arenaria, individuata dalla sigla 26S (Ca' il Monte) in
localita' Castello d'Alfero del Comune di Sarsina - presentato dalla
ditta Botti Dino - dall'ulteriore procedura di VIA con le seguenti
prescrizioni:
1) la coltivazione e il ripristino della cava dovranno attenersi
scrupolosamente a quanto precisato nel progetto presentato, integrato
con gli elementi aggiuntivi richiesti in questa sede;
2) le condizioni di equilibrio dei fronti di scavo dovranno essere
periodicamente controllate in corso d'opera, quelle previste per la
pendice ripristinata dovranno essere verificate nel tratto piu'
acclive della morfologia finale dell'area estrattiva recuperata;
3) l'adeguamento dell'imbocco della vicinale per Camparciolive nella
strada comunale Castello - Donicilio e gli interventi per rendere
transitabili i tratti delle strade vicinali interessate dovranno
essere eseguiti in conformita' al progetto presentato e autorizzato,
tutto cio' dovra' essere eseguito in modo tale da garantire, anche per
quanto concerne l'impatto ambientale, una situazione conforme a quella
presa come base nella stima dell'impatto delle emissioni inquinanti e
dell'impatto acustico dell'Allegato E;
4) l'importo della fideiussione, a garanzia finanziaria
dell'adempimento degli obblighi derivanti dalla convenzione, da
stipularsi secondo le modalita' previste dall'art. 12 della L.R. 18
luglio 1991, n. 17, dovra' essere tale da consentire effettivamente il
ripristino ambientale previsto dal progetto anche nel caso
d'inadempienza degli interessati;
5) il rimboschimento dell'area sistemata morfologicamente con specie
autoctone rustiche ed adattabili ad estati siccitose (Roverella,
Orniello e Carpino nero) dovra' essere realizzato disponendo le piante
in modo irregolare per evitare l'effetto filare, pur mantenendo
ottimali le distanze reciproche tra le piante;
6) durante l'esercizio dell'attivita' estrattiva e' necessario
prevedere, entro e fuori della cava, una manutenzione della viabilita'
e trattamenti idonei a contenere al massimo il sollevamento di
polveri;
7) in fase di coltivazione della cava dovranno essere messe in atto
tutte le misure di mitigazione necessarie per contenere al massimo la
dispersione nell'aria di polveri sospese e inquinanti atmosferici
(copertura del carico nei camion in movimento e degli accumuli nei
periodi di inattivita'; umidificazione nei periodi secchi dei depositi
di accumulo provvisorio, dei percorsi non asfaltati e delle superfici
interessate dagli scavi);
8) l'impresa esercente dovra' provvedere all'immediato ripristino e
manutenzione a regola d'arte degli eventuali danni provocati al tratto
di strada comunale Castello - Donicilio interessato al transito degli
automezzi di cava e dovra' impegnarsi altresi' a presentare al Comune
apposita fideiussione di importo adeguato per i succitati lavori di
ripristino e manutenzione;
9) vanno previsti specifici rilievi fonometrici, in corrispondenza
dei recettori sensibili, entro due mesi dall'inizio dei lavori, da
attuarsi nelle condizioni di lavoro della cava maggiormente gravose,
seguendo le vigenti normative di riferimento;
10) qualora i rilievi fonometrici, eseguiti nelle condizioni
precedentemente indicate, dovessero superare i valori stimati dal
progetto, dovranno essere immediatamente concordate con le Autorita'
competenti le azioni atte a minimizzare gli impatti sui recettori
sensibili;
11) durante le varie fasi di coltivazione della cava non deve essere
impiegato piu' di un mezzo meccanico alla volta, come previsto dal
progetto;
12) mentre verranno effettuate le operazioni di estrazione,
lavorazione e trasporto, dovranno essere messi in opera tutti gli
accorgimenti utili al contenimento delle emissioni sonore
(attrezzature conformi alle norme vigenti, opportuna organizzazione
delle attivita' ecc.);
13) l'eventuale stoccaggio di combustibili e lubrificanti, allo scopo
di ridurre il rischio di possibili dispersioni e contaminazioni al
suolo, dovra' avvenire in apposite aree isolate dalla rete scolante;
14) il deflusso idrico superficiale, durante l'esercizio della cava,
dovra' essere governato mediante gli appositi fossetti, collegati alla
rete naturale di scolo, indicati nelle tavole di progetto;
15) il terreno vegetale, asportato durante le operazioni estrattive,
accantonato in luoghi diversi da quelli di deposito temporaneo del
cappellaccio, dovra' essere conservato evitando gravi perdite della
fertilita' (accumulo senza eccessivi compattamenti, rivestimenti con
tappeti erbosi, fogliame o semina di coltura da sovescio) e, alla fine
dei lavori di sistemazione morfologica, dovra' essere distribuito
sull'area recuperata;
16) l'impianto arboreo da realizzare alla fine della sistemazione
morfologica della cava dovra' essere effettuato, con le essenze
indicate nell'apposita relazione botanica-forestale di progetto,
prevedendo il ricorso all'irrigazione di soccorso, qualora se ne
ravvisi la necessita', e seguendone lo sviluppo per cinque anni,
provvedendo anche alla sostituzione delle piante morte.
B) in fase di richiesta di autorizzazione all'escavazione siano
approfonditi i seguenti aspetti come da parere ARPA pervenuto in data
30/10/2008 prot. com.le n. 16345:
1) In merito all'elaborato di impatto acustico si rileva una
potenziale criticita' in relazione al livello di immissione
differenziale in periodo diurno presso il ricettore R1, in particolare
lo studio del livello del rumore residuo cosi' come presentato non
permette una corretta valutazione del rispetto di tale limite, sia per
quanto riguarda il rumore di estrazione del materiale mediante
pala/ruspa/escavatore, sia per quanto riguarda il rumore derivante
dall'utilizzo dell'esplosivo. Pertanto l'elaborato andra' rivisto alla
luce degli aspetti sopra evidenziati con particolare riguardo a:
- determinazione del livello del rumore residuo con indicazione delle
sorgenti sonore che hanno contribuito allo stesso;
- valutazione del livello di rumore derivante dall'utilizzo di
esplosivo;
2) considerato l'uso di esplosivi andra' prodotto elaborato in cui
siano valutate le vibrazioni indotte ai ricettori piu' prossimi, quali
manufatti (abitazioni, ecc.) ed infrastrutture (strutture stradali,
reti fognarie, ecc.);
3) considerata la prevista realizzazione di una strada di accesso ad
alcuni settori della cava, andra' prodotto un elaborato in cui sia
progettato il recupero di detta porzione di territorio. Si ritiene
vada previsto un impianto a verde boscato, altresi' andra' previsto il
mantenimento e la cura del nuovo impianto per almeno cinque anni;
4) dovranno essere presentati elaborati ai sensi del DLgs 30/5/2008,
n. 117, relativo alla gestione dei rifiuti delle industrie
estrattive;
C) di quantificare in Euro 500,00, le spese istruttorie che, ai sensi
dell'art. 28 della L.R. 9/99 e s.m.i., sono a carico del proponente.