DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 ottobre 2008, n. 1580
Linee guida dell'azione regionale per la mobilita' sostenibile
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che a livello internazionale:
- gli obiettivi della politica comunitaria nel settore dei trasporti,
elaborati prima con il Libro bianco sui trasporti del 1992, poi con il
Libro bianco del 2001 "La politica europea dei trasporti fino al 2010:
il momento delle scelte" (COM(2001) 370 del 12 settembre 2001) e
infine con la Comunicazione della Commissione al Consiglio ed al
Parlamento Europeo, "Mantenere l'Europa in movimento - una mobilita'
sostenibile per il nostro continente, Riesame intermedio del Libro
bianco del 2001" COM(2006) 314 del 22 giugno 2006 sono rivolti ad
offrire agli europei sistemi di trasporto che rispondano alle esigenze
economiche, sociali e ambientali della societa', e in particolare
offrire una elevata mobilita', proteggere l'ambiente, favorire
l'innovazione, stabilire connessioni tra le politiche europee e gli
impegni internazionali (Kyoto), incrementare la co-modalita' tra i
vari mezzi di trasporto;
- gli impegni internazionali in materia di ambiente, compresi quelli
previsti dal Protocollo di Kyoto, devono essere integrati nella
politica dei trasporti che deve contribuire a realizzare gli obiettivi
della politica energetica europea, definiti con la Comunicazione della
Commissione al Consiglio ed al Parlamento Europeo, "Una politica
energetica per l'Europa" COM(2007) 1 del 10 gennaio 2007;
- la Commissione della Comunita' Europea ha adottato il Libro verde
"Verso una nuova cultura della mobilita' urbana" (COM 2007-551 del 25
settembre 2007), che segna le tappe di un piano europeo per la
mobilita' urbana, incentrato sulle tematiche della fluidificazione del
traffico e del trasporto urbano accessibile e sicuro per gli abitanti
delle citta' europee;
- nel 1999, la Terza Conferenza ministeriale su "Ambiente e Salute" ha
promulgato, con firma dei ministri della salute, dei trasporti e
dell'ambiente degli Stati compresi nella regione Europea del WHO, la
Carta su Trasporto Ambiente e Salute del WHO, la quale enfatizza la
necessita' che le politiche dei trasporti considerino anche i loro
effetti sulla salute;
- nel 2000 il WHO ha pubblicato il report Transport Environment and
Health che raccoglie le evidenze scientifiche sui principali effetti
dei trasporti sulla salute umana e sull'ambiente;
- l'Organizzazione Mondiale della Sanita' Ufficio per l'Europa
(WHO/Europe) e la Commissione Economica delle Nazioni Unite Ufficio
per l'Europa (UNECE) hanno adottato il 21 agosto 2002 il Programma
pan-Europeo Trasporto, Salute ed Ambiente (THE PEP) che si prefigge
tre priorita' chiave: l'integrazione degli aspetti ambientali e di
salute nelle politiche e decisioni che riguardano il trasporto; lo
spostamento della domanda di trasporto verso una mobilita' piu'
sostenibile; e il trasporto urbano;
- l'Organizzazione Mondiale della Sanita' Ufficio per l'Europa
(WHO/Europe) ha lanciato nel 2006 la Strategia "Gaining Health" per la
prevenzione ed il controllo delle malattie non trasmissibili in
Europa. La Strategia prevede siano sviluppate le azioni di contrasto
dei quattro fattori di rischio responsabili della gran parte delle
malattie che colpiscono i cittadini europei: fumo di sigaretta,
sedentarieta', alimentazione scadente, abuso di alcol;
- la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2003/30/CE
dell'8 maggio 2003 ha come scopo la promozione dell'utilizzazione dei
biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili in sostituzione della
benzina o del gasolio nel settore dei trasporti, al fine di
contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle
emissioni inquinanti, contribuire alla sicurezza
dell'approvvigionamento rispettando l'ambiente e lo sviluppo delle
fonti di energia rinnovabili;
- il VII Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico
2007-2013 e' stato approvato dal Consiglio Europeo nel dicembre 2006 e
rappresenta lo strumento principale per il finanziamento della ricerca
nell'Unione Europea. Nell'area tematica sui trasporti il Programma
Europeo si pone come obiettivo quello di favorire lo sviluppo dei
sistemi europei di trasporto integrato maggiormente efficienti, sicuri
ed eco-sostenibili, in grado di soddisfare le esigenze della societa'
e dei cittadini e di accrescere la competitivita' delle industrie
europee, nel rispetto dell'ambiente e delle risorse naturali;
premesso inoltre, che a livello nazionale:
- il Piano generale dei trasporti e della logistica (PGT) approvato
con decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2001, si
propone come quadro di riferimento di un insieme di interventi, il cui
fine ultimo e' rafforzare il sistema economico e migliorare la
qualita' della vita in un contesto di sviluppo sostenibile,
evidenziando le carenze del settore alle quali intende rispondere
suggerendo indirizzi di politica dei trasporti, in coerenza con gli
obiettivi di sostenibilita' ambientale e di sicurezza, stabiliti
dall'Unione Europea;
- il Ministero dei Trasporti nel novembre 2007 ha presentato le Linee
guida del Piano generale della mobilita', principale strumento della
politica nazionale dei trasporti, che individuano prioritariamente gli
obiettivi strategici di efficienza, sicurezza e sostenibilita';
- e' in avanzata fase di attuazione il processo di decentramento
delineato con la Legge 59/97 "Delega al Governo per il conferimento di
funzioni e compiti alle Regioni ed Enti locali, per la riforma della
pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa", con
la Legge 127/97 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I
della Legge 15 marzo 1997, n. 59", e con i relativi decreti
legislativi 422/97 e 112/98 e, nel 2001, la riforma del Titolo V della
Costituzione;
- il decreto del Ministero dell'Ambiente del 27 marzo 1998 sulla
"Mobilita' sostenibile nelle aree urbane" ha definito le azioni di
governo della mobilita' e di mobility management ai fini della
prevenzione e riduzione delle emissioni inquinanti dovute al
traffico;
- il DLgs 188/03 "Attuazione delle Direttive 2001/12/CE, 2001/13/CE e
2001/14/CE in materia ferroviaria" ha ridefinito lo scenario di
riferimento, unitamente ai suoi decreti attuativi, ponendo nuovi
obblighi operativi alle Regioni e specifici vincoli per quanto attiene
l'accesso alle reti;
- il Piano nazionale della prevenzione 2005-2007, strumento di
attuazione del Piano Sanitario nazionale 2003-2005, individua
cardiopatie e obesita' tra i principali problemi di salute in Italia e
dispone che tutte le Regioni si dotino di un Piano regionale della
prevenzione per il contrasto dei principali fattori di rischio per
malattia; in tali Piani dovranno essere previsti anche interventi per
promuovere l'attivita' fisica presso la popolazione;
- la Strategia WHO "Gaining Health" viene adottata con DPCM 4 maggio
2007 Documento programmatico "Guadagnare Salute" che identifica gli
ambiti di intervento prioritari per la prevenzione delle malattie in
Italia. Tra tali interventi sono compresi quelli per la promozione
dell'attivita' fisica, soprattutto attraverso anche le azioni sui
sistemi di mobilita' e sulle infrastrutture, per facilitare la scelta
di trasferimenti fisicamente attivi, in quanto "eccellenti
opportunita' per far raggiungere alla popolazione la quantita' di
attivita' fisica moderata raccomandata quotidianamente per mantenersi
in buona salute";
- il DLgs 30 maggio 2005, n. 128 che attua la sopraccitata Direttiva
2003/30/CE dell'8 maggio 2003 e fissa gli obiettivi nazionali di
immissione dei biocarburanti e altri carburanti rinnovabili al 2,5%
sul totale dei carburanti benzina e gasolio nei trasporti, entro il
31 dicembre 2010;
premesso ancora, che a livello regionale:
- la Regione Emilia-Romagna ha definito il nuovo assetto di
riferimento istituzionale ed attuato le nuove competenze attraverso la
L.R. n. 30 del 2 ottobre 1998 per la:"Disciplina generale del
trasporto pubblico regionale e locale", con le successive modifiche e
integrazioni;
- con legge regionale del 30 giugno 2008, n. 10 sono state approvate
le misure per il riordino, l'autoriforma dell'Amministrazione e la
razionalizzazione delle funzioni;
- il Piano territoriale regionale (PTR) e' lo strumento di
programmazione con il quale la Regione definisce gli obiettivi per
assicurare lo sviluppo e la coesione sociale, accrescere la
competitivita' del sistema territoriale regionale, garantire la
riproducibilita', la qualificazione e la valorizzazione delle risorse
sociali ed ambientali anche attraverso la definizione di indirizzi e
direttive alla pianificazione di settore;
- la Giunta regionale, con atto n. 771 del 29 maggio 2007 ha avviato
il procedimento di elaborazione e approvazione del nuovo Piano
territoriale regionale sulla base degli obiettivi indicati nel
documento "Indirizzi per la predisposizione del Piano territoriale
regionale";
- che con delibera n. 1322 del 22 dicembre 1999, il Consiglio
regionale ha approvato il PRIT '98-2010, in variante al Piano
territoriale regionale (PTR);
- secondo i disposti della citata L.R. 30/98, la Regione programma,
anche tramite il Piano regionale integrato dei trasporti, le reti di
infrastrutture e i servizi relativi alla mobilita' delle persone e
delle merci e il trasporto pubblico regionale e locale con il concorso
degli Enti locali e tenendo conto della loro programmazione ed in
particolare dei piani predisposti dalle Province, al fine di
pervenire, nel rispetto del principio di sussidiarieta', alla massima
integrazione delle scelte, operate nell'ambito delle rispettive
autonomie;
- la citata L.R. 30/98 prevede che il PRIT sia predisposto ed
approvato verificando la congruenza con gli obiettivi fissati dal
Protocollo di Kyoto e con le Direttive 1999/30/CE del Consiglio, del
22 aprile 1999, e 2000/69/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 16 novembre 2000, concernente i valori limite di qualita'
dell'aria per numerosi agenti inquinanti, come gia' recepite nella
normativa statale, nonche' tenendo conto degli Accordi sulla qualita'
dell'aria sottoscritti con gli Enti locali, definendo inoltre
prescrizioni, indirizzi e direttive per i Piani territoriali di
coordinamento provinciali;
- la Giunta regionale, con delibera n. 194 del 18 Febbraio 2008 ha
avviato il procedimento di predisposizione dell'aggiornamento del
Piano regionale integrato dei trasporti - PRIT'98-2010, anche al fine
di assicurare il massimo della coerenza tra i nuovi obiettivi della
pianificazione nazionale e gli obiettivi della pianificazione alla
scala regionale e locale;
- la Giunta regionale, con delibera n. 426 del 27 marzo 2006 ha
approvato la seconda parte del Piano regionale della prevenzione
relativa ad obesita', incidenti stradali e domestici, infortuni sul
lavoro e recidive di malattie cardiovascolari. Le linee progettuali
prevedono apposite azioni per facilitare l'attivita' fisica attraverso
la promozione della mobilita' a piedi o in bicicletta o utilizzando i
mezzi pubblici, in quanto efficaci sia per il contrasto dell'obesita'
e della cardiopatia ischemica che dell'incidentalita' stradale;
- la Giunta regionale, con delibera n. 426 del 27 marzo 2006 ha
approvato anche il "Piano regionale della prevenzione indotta
dall'ambiente costruito" volto a promuovere, attraverso apposite linee
guida, un ambiente costruito orientato alla salute. Nel documento si
evidenzia come l'ambiente costruito influenzi anche il sistema di
mobilita' utilizzato e come una mobilita' incardinata sull'uso
dell'automobile privata si ripercuota sulla salute della popolazione a
causa degli incidenti stradali indotti, l'inquinamento dell'aria e da
rumore prodotti, della negata accessibilita' a risorse e servizi
essenziali alle persone prive di automobile (anziani, bambini,
indigenti, svantaggiati, ecc.), della riduzione delle occasioni di
incontro e impoverimento delle relazioni sociali, a causa della
riduzione delle occasioni per fare attivita' fisica camminando o
andando in bicicletta;
- in adempimento al DLgs n. 194 del 19/8/2005 "Attuazione della
Direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del
rumore ambientale". La Giunta regionale sta elaborando le mappe
acustiche strategiche per gli assi stradali e ferroviari principali,
gli aeroporti principali e gli agglomerati. Il ricorso a relazioni
dose-effetto permettera' di valutare gli effetti del rumore sulla
popolazione, in quanto le mappe acustiche strategiche indicheranno il
numero di persone esposte al rumore;
- e' in fase di elaborazione il nuovo Piano di azione ambientale per
un futuro sostenibile 2007/2010, in linea con le strategie
comunitarie, quale strumento di programmazione integrata e
intersettoriale, volto a orientare le politiche regionali alla
sostenibilita' economica, sociale, ambientale e istituzionale. Nel
piano precedente erano stati individuati due settori di intervento
prioritari: riduzione della vulnerabilita' ambientale e promozione di
comportamenti proattivi e responsabili nei confronti dell'ambiente;
- con la L.R. 19/98 "Norme in materia di riqualificazione urbana", la
Regione ha messo a disposizione dei Comuni uno strumento flessibile
per disciplinare, negli ambiti urbani la partecipazione al programma
di riqualificazione di operatori pubblici e privati selezionati
attraverso procedure concorsuali o negoziali. Il Programma di
riqualificazione urbana e' approvato attraverso l'istituto
dell'Accordo di programma, nel quale vengono definiti in capo a
ciascun soggetto pubblico e privato impegni e obbligazioni, il cui
rispetto e' condizione necessaria per l'attuazione del programma;
- con il "programma innovativo in ambito urbano" denominato Contratti
di Quartiere II, istituito e finanziato dalla Legge 8 febbraio 2001,
n. 21, e' stato promosso sul territorio nazionale un "programma
innovativo in ambito urbano finalizzato prioritariamente ad
incrementare, con la partecipazione di investimenti privati, la
dotazione infrastrutturale dei quartieri degradati di comuni e citta'
a piu' forte disagio abitativo ed occupazionale e che preveda al
contempo misure ed interventi per incrementare l'occupazione, per
favorire l'integrazione sociale, e l'adeguamento dell'offerta
abitativa";
- l'Assemblea legislativa ha approvato con atto n. 141 del 14 novembre
2007 il Piano energetico regionale (PER), che stabilisce gli indirizzi
programmatici regionali del settore, al fine di perseguire uno
sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, attribuendo tra
l'altro un ruolo preciso al settore trasporti, che va considerato in
connessione al settore industria e a quello residenziale per
l'incidenza sulle problematiche dell'inquinamento, promuovendo
interventi per l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni
inquinanti della mobilita' delle persone delle merci;
- che tale Piano energetico in particolare promuove il miglioramento
delle prestazioni energetiche ed ambientali dei trasporti, il
riequilibrio modale, l'intermodalita', una migliore organizzazione
qualitativa e quantitativa dell'offerta alternativa al trasporto
stradale, l'innovazione tecnologica nel governo della mobilita', la
ricerca applicata e progetti pilota per la diffusione di mezzi a basse
o nulle emissioni inquinanti per il trasporto delle persone e delle
merci, l'attivazione di accordi con i principali operatori del
settore;
premesso infine, che allo stato attuale:
- attraverso gli Accordi di Programma per la mobilita' urbana
sostenibile e il trasporto pubblico, la Regione ha co-finanziato e
co-finanzia la messa in atto di misure orientate a ridurre l'uso dei
modi di trasporto a maggior impatto ambientale e sociale, promuovendo
l'innovazione tecnologica, tanto sul fronte dei veicoli quanto dei
servizi. Con il 2007 si e' concluso l'ultimo triennio degli Accordi
1995-2007, rispetto al quale l'entita' complessiva del finanziamento
regionale e' stata di circa 130 milioni di Euro, che hanno riguardato
oltre 340 interventi, a loro volta in grado di attivare investimenti
per circa 700 milioni di Euro;
- gli interventi hanno riguardato il miglioramento e la qualificazione
del sistema di mobilita' nell'ambito delle principali citta', in
coerenza con gli obbiettivi di sostenibilita' indicati dal PRIT;
- il rinnovo del parco bus regionale e' stato compiuto con i piani del
2002 e del 2004, grazie ai quali sono stati attivati finanziamenti
regionali per oltre 100 milioni di Euro, che hanno consentito la
sostituzione di oltre 900 autobus, pari al 27% del parco regionale dei
nove bacini provinciali, determinando un'evoluzione nella presenza di
autobus a bassissimo impatto ambientale;
- e' in fase di sottoscrizione l'Accordo di programma Regione
Emilia-Romagna, Comune di Bologna e Ministero dell'Ambiente che
co-finanzia interventi individuati nei Piani provinciali di tutela e
risanamento della qualita' dell'aria, ai sensi del DM 16/10/2006. Le
proposte avanzate vedono interventi sulla mobilita' sostenibile per
circa 25 milioni di Euro mentre sul contenimento dei consumi
energetici per circa 7,8 milioni di Euro;
- ai sensi della L.R. 19/98 sono state individuate una serie di azioni
regionali a sostegno dei Piani di riqualificazione urbana, che si sono
dispiegate a partire dal bando della delibera di Giunta regionale
1204/99 e del relativo Documento di Indirizzo redatto dal gruppo di
lavoro appositamente istituito. Sono stati cosi' selezionati,
attraverso un processo partecipato dalle Province, una sessantina di
PRU, su cui sono affluite risorse per circa 100 milioni di Euro da
diversi settori regionali;
- a partire dalla successiva delibera 88/00 (localizzazione delle
risorse di ERP) e con la parallela assegnazione delle risorse
stanziate a bilancio regionale per la sicurezza urbana (20 milioni di
Euro ripartiti fra 13 progetti pilota localizzati all'interno dei PRU)
sono stati sottoscritti tra il 2002 e il 2003 70 Accordi di programma
in base all'art. 9 della L.R. 19/98, a cui oltre i Comuni, partecipano
gli ACER e i soggetti attuatori privati, che portano in dote
complessivamente investimenti per oltre 800 milioni di Euro;
- la Regione Emilia-Romagna, ha visto assegnato per i Contratti di
Quartiere II un complessivo apporto statale di 52,3 Mln di Euro e ha
sottoscritto, il 15 dicembre 2005, un Accordo di programma quadro tra
Ministero Infrastrutture e Trasporti e Regione Emilia-Romagna, per
disciplinare l'erogazione dei contributi ai Comuni entrati nella
graduatoria dei finanziamenti pubblici, costituiti per il 65% da fondi
statali e per il 35% da risorse regionali. L'accordo sancisce
l'impegno finanziario complessivo di 82 milioni di Euro nei confronti
dei Comuni risultati assegnatari dei contributi pubblici e ne
disciplina l'erogazione;
- i Contratti di Quartiere promuovono interventi in 12 tra le citta'
maggiore popolazione della Regione, con l'obiettivo di migliorare la
qualita' abitativa rinnovando il patrimonio edilizio ed incrementando
le funzioni urbane e i servizi pubblici di quartiere. Nella nostra
Regione partiranno investimenti complessivi per circa 215 milioni di
Euro, in cui agli 82 milioni di Euro del cofinanziamento pubblico si
vanno ad aggiungere circa 64 milioni di Euro di fondi comunali ed
ulteriori 69 milioni di finanziamenti privati;
considerato che:
- le delibere di Giunta regionale 1057/06 e 1680/06, nel definire le
"Linee guida per l'attuazione della prima fase di riordino delle
strutture organizzative della Giunta regionale", hanno in particolare
mirato alla specificazione del concetto di integrazione tra strutture
e competenze della tecnostruttura regionale;
- a questo fine sono state attivate diverse aree di integrazione,
attraverso il coordinamento generale del Capo di Gabinetto e la
costituzione formale di gruppi di lavoro interdirezionali;
- con propria delibera 1170/07 e' stata attivata l'Area di
Integrazione Interdirezionale n. 2: "Mobilita' Urbana Sostenibile"
che ha come responsabile del gruppo interdirezionale il Direttore
generale delle Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita'
e che opera attraverso la costituzione del Gruppo interdirezionale
che coinvolge rappresentanti di altre sette Direzioni regionali
(Ambiente e Difesa del suolo e della costa, Programmazione
territoriale e negoziata, Intese. Relazioni europee e Relazioni
europee, Sanita' e Politiche sociali, Attivita' produttive, Commercio
e Turismo, Affari istituzionali e legislativi, Risorse finanziarie e
Patrimonio e Organizzazione, Personale e Sistemi informativi e
Telematica) , oltre alla Presidenza di Giunta regionale;
- durante le riunioni di tale Gruppo si e' concordato sulla
necessita' di proseguire nel lavoro di catasto dei piani, delle
risorse e delle azioni dei vari settori, per definire le linee guida
sulla mobilita' sostenibile condivise nell'azione dei diversi settori
regionali;
- l'obiettivo primario e' la corretta individuazione delle priorita'
su cui concentrare gli investimenti, passaggio essenziale per
massimizzare l'efficacia dell'azione e non disperdere le risorse
regionali;
rilevato che:
- il Documento di politica economica e finanziaria 2008-2010 mette tra
le priorita' della Regione la promozione dell'integrazione e
dell'intersettorialita' come prassi di lavoro per sviluppare sinergie
tra le politiche e massimizzare l'efficacia delle risorse
disponibili;
- gli annuali "Accordi di programma sulla qualita' dell'aria",
sottoscritti a partire dall'anno 2002, di cui il VII sottoscritto in
data 12 settembre 2008, tra la Regione Emilia-Romagna, le 9 Province e
i 13 Comuni con popolazione maggiore di 50.000 abitanti, impegnano i
firmatari a realizzare interventi a basso impatto ambientale
nell'ambito della mobilita' sostenibile, della logistica regionale,
dell'edilizia sostenibile e delle attivita' produttive;
- in tale ambito tutte le nove Province sulla base delle deleghe
ricevute dalla Regione hanno elaborato dal 2005 i Piani di risanamento
della qualita' dell'aria;
- il rinnovo degli Accordi di programma per la mobilita' sostenibile
per il triennio 2008-2010 ha avviato il proprio percorso con la
delibera dell'Assemblea legislativa n. 109 del 3/4/2007 di
approvazione dell'Atto di indirizzo in materia di programmazione e
amministrazione del trasporto pubblico regionale;
- l'"Addendum all'anno 2010 dell'Atto di indirizzo triennale 2007-2009
in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico
regionale; delibera dell'Assemblea legislativa 109/07; integrazione,
estensione e conferma all'anno 2010 dei principi e delle finalita'",
di cui alla deliberazione dell'Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna n. 166 del 22 aprile 2008 (di seguito denominato
"Addendum");
- la Risoluzione dell'Assemblea legislativa n. 3100 del 22/1/2008,
impegna la Giunta regionale a percorrere tutte le azioni possibili per
potenziare il trasporto pubblico locale ponendo il tema della
mobilita' sostenibile e della salvaguardia della qualita' dell'aria
tra le prioritarie politiche regionali tese a garantire l'equilibrio
del territorio;
- la delibera della Giunta regionale n. 634 in data 5 maggio 2008 ha
approvato l'Intesa Regione e Enti locali sui servizi minimi per il
periodo 2007-2010;
- la delibera della Giunta regionale n. 637 in data 5 maggio 2008 di
"Definizione dei livelli tariffari di riferimento per l'avvio del
sistema di tariffazione integrata della mobilita' Stimer per il
periodo 2008-2010; approvazione delle zone tariffarie" ha programmato
l'avvio della tariffazione regionale integrata da settembre 2008;
- la delibera della Giunta regionale n. 803 del 3 giugno 2008, ha
approvato le linee guida di azione regionale per lo sviluppo e
completamento dell'Infomobilita' pubblica, in collegamento con
l'attuazione di STIMER e del "Travel planner" regionale;
- il sopracitato Atto di indirizzo ha individuato le priorita' per gli
interventi da includere negli accordi di programma che riguardano
specificatamente il miglioramento qualitativo del servizio di
trasporto pubblico nei diversi bacini provinciali, con l'obiettivo di
incremento della velocita' commerciale e della capacita' di
attrazione dei servizi, nonche' il potenziamento della rete
ciclo-pedonale per creare una vera alternativa modale all'uso del
mezzo privato, sempre in stretto coordinamento con le politiche e le
strategie emergenti nel contesto europeo e con le azioni previste
negli annuali Accordi per la qualita' dell'aria. Tra gli obiettivi
strategici l'Atto di indirizzo ha indicato:
- la concertazione istituzionale come metodo per affrontare le
questioni a tutti i livelli (europeo, nazionale, tra regioni
confinanti, nonche' quello piu' tradizionale dei rapporti con le
istituzioni locali);
- la necessita' di una stretta integrazione tra le previsioni
urbanistiche in capo agli strumenti di pianificazione di competenza
degli Enti locali e la programmazione e l'amministrazione del
trasporto pubblico locale di bacino;
- la priorita' agli investimenti volti a consentire una effettiva
attrattivita' del trasporto pubblico su ferro e su gomma per una
diversione modale, rispetto al traffico veicolare privato e per il
miglioramento della qualita' dei servizi in particolare, attraverso il
rinnovo del materiale rotabile ferroviario;
- l'integrazione modale e tariffaria tra tutti i servizi di trasporto
pubblico autofiloviari e ferroviari;
- un ulteriore aumento dei servizi ferroviari in proporzione di almeno
il 20% nel triennio di riferimento;
- gli impegni contenuti nel citato Atto di indirizzo in merito allo
sviluppo dei servizi ferroviari prevedono di agire, relativamente agli
investimenti, puntando sia al rinnovo e all'ampliamento del materiale
rotabile ferroviario per i servizi di tipo regionale e metropolitano,
sia contemporaneamente ad attuare importanti interventi
infrastrutturali, quali l'estensione dell'elettrificazione, per
portare la rete regionale a standard uniformi e tecnologicamente
evoluti;
- l'insieme degli interventi delineati rappresenta un vero e proprio
programma straordinario di investimenti nelle ferrovie regionali per
la cui realizzazione la delibera di Giunta regionale 271/08 individua
risorse finanziarie, da utilizzare nel triennio 2008-2010, sia statali
a valere sul Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) pari a 67
milioni di Euro per le infrastrutture e 36 milioni di Euro per il
materiale rotabile, sia regionali, per il materiale rotabile, per un
valore di 34 milioni di Euro di cui 15 Mln di Euro gia' assegnati;
- tale programma straordinario di investimenti si pone in stretta
continuita' con gli interventi avviati in attuazione dell'art. 15 del
DLgs 422/97 e del successivo Accordo di programma sottoscritto il
18/12/2002 dalla Regione con il Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti, che ha reso disponibili complessivamente circa 215 milioni
di Euro, di cui circa 90 milioni di Euro per interventi, in corso di
progettazione o di attuazione, sulle linee regionali e circa 125
milioni di Euro destinati al materiale rotabile;
rilevato altresi' che:
- i piani e gli strumenti attuativi di diversi settori regionali
risultano prioritariamente coinvolti nell'obiettivo strategico della
sostenibilita' ambientale e nello specifico le attivita' di cinque
Direzioni regionali:
- Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita';
- Ambiente e Difesa del suolo e della costa;
- Programmazione territoriale e negoziata, Intese. Relazioni europee e
Relazioni internazionali;
- Sanita' e Politiche sociali;
- Attivita' produttive, Commercio e Turismo;
- vi e' la necessita' quindi, di svolgere un'azione di integrazione
tra i vari settori regionali che porti a una effettiva coordinazione
di politiche/azioni, per fare confluire i finanziamenti regionali dei
vari settori, verso l'attuazione di interventi "mirati" e condivisi
per la mobilita' sostenibile;
- bisogna tradurre queste priorita' individuate in linee guida per la
valutazione dei progetti da finanziare, condivise dai vari settori, da
utilizzare nel momento di scelta degli interventi da finanziare, che
valorizzino degli indicatori di risultato, utilizzando le banche dati
gia' in essere. Questo chiaramente sempre in stretto coordinamento con
le politiche e le strategie emergenti nel contesto europeo e nei
diversi tavoli di concertazione nazionali;
- queste linee guida condivise dai vari settori integrati, risultano
ancora piu' essenziali e complementari, in questa fase in cui e' in
predisposizione il nuovo Piano territoriale regionale e si pongono le
prime basi per l'aggiornamento del Piano regionale integrato dei
trasporti;
ritenuto necessario quindi, che le "Linee guida per la mobilita'
sostenibile" in allegato come parte integrante della presente
delibera, definiscano:
- le aree e i settori di intervento sul trasporto pubblico locale su
ferro e gomma, sulle altre forme di mobilita' e innovative e sulla
mobilita' privata delle persone e merci;
- le misure e azioni prioritarie;
- i prerequisiti e i criteri di selezione delle proposte di
intervento;
- gli indicatori di risultato e il piano di monitoraggio;
ravvisata quindi la necessita' di strutturare il coordinamento tra le
sopracitate cinque Direzioni generali prioritariamente interessate
all'azione sulla mobilita' sostenibile al fine di gestire i processi
di stesura degli strumenti attuativi e di valutazione degli interventi
da finanziare in maniera integrata, perseguendo la massima coerenza
tra la programmazione generale e quelle settoriali, attraverso la
definizione di linee guida condivise per la mobilita' sostenibile, per
avere un utilizzo mirato di tutte le risorse dei vari settori
coinvolti;
ravvisato inoltre, di definire che le linee guida siano propedeutiche
e utili per tutti i piani e gli strumenti attuativi dei diversi
settori regionali, dove il tema della mobilita' sostenibile sia
richiamato tra gli obiettivi strategici generali, anche a corredo di
eventuali norme specifiche vigenti;
ravvisato infine, necessario riservare per il piano di monitoraggio
regionale delle diverse filiere di investimento una congrua
percentuale delle risorse investite, per potere svolgere il confronto
tra obiettivi e risultati e indicare le necessarie proposte di
affinamento;
richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di
legge:
- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente "Prima fase di riordino
delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in
merito alle modalita' di integrazione interdirezionale e di gestione
delle funzioni trasversali" e s.m.;
- n. 1150 del 31 luglio 2006 concernente "Approvazione degli atti di
conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza
1/8/2006)";
- n. 1663 del 27 novembre 2006 "Modifiche all'assetto delle Direzioni
generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
- n. 1720 del 4 dicembre 2006 concernente "Conferimento degli
incarichi di responsabilita' delle Direzioni generali della Giunta
regionale";
- n. 224 del 26 febbraio 2007 concernente "Parziali adeguamenti
dell'articolazione organizzativa e delle competenze per la D.G. 'Reti
infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita', per la D.G.
centrale 'Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica'
e per il 'Gabinetto del Presidente della Giunta'";
- n. 450 del 3 aprile 2007, concernente "Adempimenti conseguenti alle
delibere 1057/06 e 1663/06. Modifiche agli indirizzi approvati con
delibera 447/03 e successive modifiche" e s.m.;
- n. 469 dell'11 aprile 2007 concernente "Approvazione dell'atto di
conferimento di incarichi di livello dirigenziale nella D.G. Reti
infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita'";
dato atto dei pareri di regolarita' amministrativa espressi in merito
al presente atto, ai sensi dell'art. 37, quarto comma, della L.R.
43/01 e della propria deliberazione 450/07 e s.m.:
- dal Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa
dott. Giuseppe Bortone;
- dal Direttore generale Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di
mobilita' ing. Paolo Ferrecchi;
su proposta congiunta dell'Assessore all'Ambiente e Sviluppo
sostenibile Lino Zanichelli e dell'Assessore alla Mobilita' e
Trasporti Alfredo Peri;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, per le motivazioni espresse nella premessa, le
"Linee guida per la mobilita' sostenibile", di cui all'Allegato A,
parte integrante della delibera stessa;
2) di stabilire che le "Linee guida per la mobilita' sostenibile"
siano alla base dei processi di stesura degli strumenti attuativi e di
valutazione degli interventi da finanziare tra le Direzioni generali
delle Reti infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita',
Ambiente e Difesa del suolo e della costa, Programmazione territoriale
e negoziata, Intese. Relazioni europee e relazioni europee, Sanita' e
Politiche sociali e Attivita' produttive, Commercio, Turismo, per
perseguire la massima coerenza tra la programmazione generale e quelle
prioritariamente coinvolte nello sviluppo della mobilita' sostenibile
settoriali e per avere un utilizzo mirato di tutte le risorse dei vari
settori ;
3) di definire che le Linee guida siano propedeutiche e utili per
tutti i piani e gli strumenti attuativi dei diversi settori regionali,
dove il tema della mobilita' sostenibile sia richiamato tra gli
obiettivi strategici generali, anche a corredo di eventuali norme
specifiche vigenti;
4) di riservare per il piano di monitoraggio regionale delle diverse
filiere di investimento una congrua percentuale delle risorse
investite, per potere svolgere il confronto tra obiettivi e risultati
e indicare le necessarie proposte di affinamento.
(segue allegato fotografato)