COMUNE DI BONDENO (Ferrara)

COMUNICATO

Titolo III - Decisione relativa alla procedura di VIA e di AIA concernente il progetto di un nuovo insediamento produttivo ad uso allevamento suini (circa 20.000 capi) con impianto di produzione biogas ed annessi servizi

L'Autorita' competente procedura VIA - Comune di Bondeno, procedura
AIA - Provincia di Ferrara, comunica la deliberazione comunale
relativa alla procedura di VIA e di AIA concernente il progetto
relativo a: un nuovo insediamento produttivo ad uso allevamento suini
(circa 20.000 capi) con impianto di produzione biogas ed annessi
servizi.
Il progetto e' presentato da: Societa' agricola Allevamenti Cascone
S.S. di Cascone Luigi & C.
Il progetto e' localizzato: sede legale in Burana - Via Piretta Rovere
n. 461 e detta sede coincide con la localizzazione dell'impianto.
Il progetto interessa il territorio: l'impianto e' localizzato in 
comune Bondeno (FE), e lo spandimento dei liquami derivanti
dall'impianto avviene in parte anche nel comune di Sermide (MN).
Ai sensi del Titolo III della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Bondeno con deliberazione di Giunta comunale n. 138 in data
25/9/2008, ha assunto la seguente decisione:
(omissis)	delibera:
per i motivi in premessa esposti e che qui si intendono integralmente
riportati:
1) positiva con prescrizioni, la Valutazione di impatto ambientale
(art. 16, L.R. 9/99 e s.m.) sul progetto per la realizzazione di un
nuovo insediamento produttivo ad uso allevamento suini (circa 20.000
capi) con impianto di produzione biogas ed annessi servizi (con sede
legale e ubicazione impianto in Burana - Via Piretta Rovere n. 461)
intestato alla Societa' agricola Allevamenti Cascone s.s. di Cascone
Luigi e C. poiché il progetto in argomento secondo gli esiti
dell'apposita Conferenza dei Servizi conclusasi il 27/8/2008, e'
realizzabile a condizione che vengano rispettate le prescrizioni
vincolanti, indicate ai punti 3.3  e 4.3 del Rapporto ambientale
conclusivo che sotto la voce "Allegato B" costituisce parte integrante
e sostanziale del presente provvedimento;
2) dare atto che le prescrizioni sono qui riportate:
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento programmatico
Nessuna
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento progettuale
Atmosfera
A) Prescrizioni progettuali relative a detta matrice vengono elencate
congiuntamente alle prescrizioni ambientali (Quadro di riferimento
ambientale).
Terre e rocce da scavo
A) Relativamente alle terre da scavo, in fase esecutiva si dovra'
ottemperare all'art. 186 del DLgs 152/06.
Ulteriori prescrizioni
A) Si prescrive che l'impianto elettrico abbia un grado di protezione
meccanica idoneo al luogo di installazione e siano eseguite le
protezioni contro i contatti diretti ed indiretti come previsto dalle
norme C.E.I.;
B) si prescrive che siano rispettate le disposizioni previste dalla
Legge 5/3/1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti e
relativo DPR n. 447 del 6/12/1991;
C) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DPR n. 462 del
22 ottobre 2001 in materia di impianti elettrici di messa a terra e
dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di
dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti
elettrici pericolosi, relativamente alla loro messa in esercizio,
omologazione e successive verifiche periodiche;
D) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DPR 547/55 in
materia di prevenzione infortuni sul lavoro;
E) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DPR 303/56 in
materia di igiene del lavoro;
F) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DLgs 195/06
relativamente alla valutazione del rischio rumore durante l'attivita'
lavorativa;
G) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DLgs 626/94 e
successive modificazioni ed integrazioni, riguardante il miglioramento
della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, in
particolare per quanto attiene il Titolo VIII-bis e Allegato XV-bis;
H) si prescrive sia rispettato quanto previsto dal DPR 126/98 in
materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere
utilizzati in atmosfera potenzialemente esplosiva;
I) si prescrive siano rispettati tutti gli adempimenti previsti dalla
Legge 36/01 in materia di tutela della salute dei lavoratori e della
popolazione dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di
campi elettrici, magnetici, ed elettromagnetici;
L) si prescrive che sia comunicato il termine della posa degli
impianti di chiarificazione e smaltimento delle acque reflue e
relativi sfiati prima che i suddetti manufatti siano coperti da
terreno o da opere edili al fine della verifica degli stessi;
M) si prescrive che sia rispettato quanto prescritto dal DM 24/11/1984
e successive modifiche, relativamente alla sicurezza antincendio per
il trasporto, distribuzione, e l'accumulo del gas naturale;
N) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dalla circolare
MI.SA. 31 del 31/8/1978 integrata da circolare 12 dell'8/7/2003;
O) si prescrive che sia rispettato quanto previsto dal DPCM 8/3/2002
relativamente alle caratteristiche e condizioni di utilizzo del
biogas;
P) per la necessita' di dover insufflare aria all'interno del
gasometro, si prescrive prevedere un sistema di rilevamento e blocco
che impedisca il formarsi di miscele esplosive costituite da metano ed
ossigeno;
Q) si prescrive per l'impianto antincendio, di indicare la ditta
responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria, cui fara'
obbligo di tenere un apposito registro, da lasciare a disposizione
dell'autorita' per eventuali controlli e/o verifiche, in cui devono
essere annotate tutte le varie operazioni effettuate;
R) si prescrive che i depositi di sostanze combustibili od
infiammabili siano localizzati ad una distanza di almeno 3 mt. dal
gruppo cogeneratore;
S) si prescrive il rispetto di quanto previsto dal DM 10 marzo 1998
per i vari luoghi di lavoro di cui e' composta l'azienda;
T) ciascun animale dovra' avere accesso permanente ad una quantita'
sufficiente di materiali che consentono loro adeguate attivita' di
esplorazione e manipolazioni quali, ad esempio, paglia, fieno, legno,
segatura, composti di funghi, torba od un miscuglio di questi, salvo
che il loro uso possa comprometterne la salute o il benessere. Nel
caso in cui la ditta non intenda utilizzare tali materiali, dovra'
produrre idonea documentazione che ne attesti le motivazioni e
descriva le proposte alternative.
Prescrizioni in merito al quadro di riferimento ambientale
Acque superficiali
A) Si prescrive un approfondimento idrologico-idraulico con il quale
ridimensionare il sistema di drenaggio, da condurre in fase
progettuale piu' avanzata {progetto esecutivo) e comunque in grado di
adeguare l'intero sistema di scolo ad un tempo di ritorno prudenziale
almeno pari a 20 anni, in relazione alla dimensione e importanza
dell'allevamento e al rischio di contaminazione delle acque;
B) si prescrive di prevedere un by-pass funzionale al sistema di
sollevamento e di accumulo, che in condizioni di emergenza possa
almeno limitare l'allagamento degli impianti. Questo aspetto dovra'
essere concordato nel dettaglio in sede esecutiva con il Consorzio di
Bonifica di Burana;
C) si prescrive che almeno 60 giorni prima della presunta data di
inizio lavori relativi alla costruzione delle nuove opere da
realizzarsi sui canali di bonifica (ponte cavo Cagnette, ponte sul
cavo Cavalletta, manufatto di scarico della vasca), venga richiesta
apposita concessione al Consorzio di Bonifica di Burana. In
particolare, per i nuovi ponti, la ditta dovra' preventivamente
interpellare detto Consorzio per il dimensionamento della sezione
degli scatolari di passaggio dell'acqua.
Traffico veicolare
A) Si prescrive una valutazione e monitoraggio del clima acustico
(confronto tra lo stato attuale e quello di progetto). Lo studio
dovra' interessare i mesi di massima attivita' del traffico veicolare
(marzo, aprile, agosto) e, in particolare, dovra' essere valutato
l'ambiente in prossimita' dei ricettori piu' prossimi all'allevamento:
insediamenti di Via Argine Cagnetto e nei nuclei urbani di Scortichino
e di Gavello. Per disporre dello stato "zero" dovra' essere condotto
un monitoraggio del clima acustico, secondo un piano di indagine che
consideri anche le ricadute del progetto. Tale piano dovra' essere
concordato con il Comune. In dipendenza dei risultati ottenuti
dovranno essere realizzate opere di mitigazione: dette opere andranno
concordate con l'Amministrazione comunale e saranno oggetto di
esplicita approvazione. (In termini esemplificativi la mitigazione
potra' essere attuata con le classiche tecniche e tecnologie del
risanamento acustico e della protezione ambientale quale la
limitazione della velocita', l'impiego di asfalti assorbenti, il
transito in soli specifici orari, l'installazione di schermi acustici
ecc.);
B) si prescrive per la nuova viabilita' di accesso (strada di
intersezione con la comunale Argine Cagnetto) di presentare un nuovo
progetto esecutivo, nonché si prescrive l'uso esclusivo di detto
accesso all'impianto, tenendo conto anche del tipo di innesto
planoaltimetrico;
C) si prescrive che siano rispettate le indicazioni dei limiti di
portanza esistenti delle infrastrutture viarie presenti sul posto o
fornite dall'Ufficio della Polizia municipale (strade, ponti,
crocevia, ecc.), anche aumentando il numero dei mezzi destinati allo
spandimento (carribotte) al fine di diminuirne il carico su dette
infrastrutture.
Atmosfera
Prescrizioni relative agli allevamenti
Al) Si prescrive la predisposizione degli impianti per la
realizzazione di un sistema di ventilazione forzata in parallelo a
quello naturale gia' previsto, la cui installazione servira' a
sopperire - in casi eccezionali a condizioni di criticita' interna
(benessere animali) ed esterna (odori - superamento valori di cui al
paragrafo 4.3.4. A);
A2) la prescrizione progettuale dovra' inoltre prevedere che, in
presenza di evidenze olfattive accertate da parte degli organi di
controllo, il sistema di ventilazione forzata di cui al punto
precedente possa essere ulteriormente integrato con un sistema per il
trattamento dell'aria posto a valle dei ventilatori di aspirazione
(es. installazione di biofiltri. E' facolta' della ditta realizzare
gia' da subito anche tale misura protettiva);
A3) quali condizioni generali di conduzione, oltre all'applicazione
delle migliori tecniche disponibili, si prescrive, inoltre, di porre
la massima attenzione alla copertura degli stoccaggi di liquami, alla
pulizia ed igiene nelle stalle, alla ventilazione delle stalle, alla
rimozione delle deiezioni, alla realizzazione delle opere di
mitigazione e contenimento.
Prescrizioni relative alle strade
B1) Durante le fasi di trasporto e spandimento liquami in
corrispondenza ed a protezione dei recettori sensibili si prescrive la
bagnatura delle strade sterrate interessate dal transito dei mezzi
pesanti, al fine di mitigare gli impatti derivanti dall'innalzamento
delle polveri;
B2) le prescrizioni relative alla mitigazione degli impatti su detta
matrice sono completate con quelle ulteriormente dettagliate al
sottosegnato Capitolo 4.3.6. "spandimento liquami".
Emissioni odorigene (impatto ambientale diretto)
A) Si prescrive il monitoraggio della qualita' dell'aria in termini di
sostanze odorigene piu' significative (idrogeno solforato) nei
confronti della presenza dei ricettori sensibili (insediamenti
prossimi all'allevamento).
Il piano di monitoraggio dovra' essere cosi' realizzato: almeno una
volta all'anno in coincidenza con la massima ricettivita' dello
stabilimento e/o nelle condizioni di gestione delle emissioni piu'
critiche in corrispondenza del ricettore considerato piu' sensibile.
Prendendo a riferimento l'idrogeno solforato e considerando che la
percezione olfattiva del "naso medio" e', per letteratura, compresa
nel range di concentrazioni tra 0,7 e 1,4 microgrammi/Nmc (ove la
conc. minima e' quella del "naso sensibile", mentre quella massima e'
quella percepita dalla maggioranza degli osservatori) si considera
come parametro discrezionale il valore medio di 1,1 microgrammi/Nmc.
L'indagine di monitoraggio dovra' riscontrare valori inferiori a tale
parametro medio.
Rumore
Si riconfermano le prescrizioni gia' elencate al precedente Capitolo
4.3. 2. "traffico veicolare" sottoriportate.
Si prescrive una valutazione e monitoraggio del clima acustico
(confronto tra lo stato attuale e quello di progetto).
Lo studio dovra' interessare i mesi di massima attivita' del traffico
veicolare (marzo, aprile, ed agosto) e, in particolare, dovra' essere
valutato l'ambiente in prossimita' dei ricettori piu' prossimi
all'allevamento: in Via Argine Cagnetto e nei nuclei urbani di
Scortichino e di Gavello.
Per disporre dello stato "zero" dovra' essere condotto un monitoraggio
del clima acustico, secondo un piano di indagine che consideri anche
le ricadute del progetto. Tale piano dovra' essere concordato con il
Comune.
In dipendenza dei risultati ottenuti dovranno essere realizzate opere
di mitigazione: dette opere andranno concordate con l'Amministrazione
comunale e saranno oggetto di esplicita approvazione. (In termini
esemplificativi la mitigazione potra' essere attuata con le classiche
tecniche e tecnologie del risanamento acustico e della protezione
ambientale quale la limitazione della velocita', l'impiego di asfalti
assorbenti, il transito in soli specifici orari, l'installazione di
schermi acustici ecc.);
integrate dalle seguenti:
A) si prescrive una valutazione del clima acustico all'interno delle
aree a servizio degli allevamenti e, in dipendenza dei risultati
ottenuti, si prescrive una mitigazione con interventi mirati per
riportare i livelli sonori alla classe di appartenenza
dell'insediamento; dette opere dovranno essere oggetto di apposita
approvazione da parte del Comune.
Spandimento liquami (impatto ambientale indiretto)
A) Si prescrive che lo spandimento dei liquami per l'utilizzazione
agronomica rispetti un'adeguata distanza dal perimetro del territorio
urbanizzato cosi' come determinato dal PRG vigente all'atto di
presentazione del PUA;
B) si prescrive (per lo spandimento e gestione dei liquami e letame)
di attenersi alle norme riportate nella deliberazione dell'Assemblea
legislativa n. 96 del 16 gennaio 2007; in particolare ai sensi
dell'art. 5 della stessa deliberazione "Divieti e limiti di
utilizzazione dei liquami" l'utilizzo di liquami e dei materiali ad
essi assimilati e' vietato:
- sulle superfici non interessate dall'attivita' agricola;
- sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante e
terreni saturi d'acqua;
- nelle aree incluse nelle riserve naturali;
- in relazione ai corpi idrici naturali, il sopracitato divieto si
applica entro i 10 metri lineari dalla sponda dei corsi d'acqua
superficiali;
C) ai sensi dell'art. 16 della deliberazione dell'Assemblea
legislativa n. 96 del 16 gennaio 2007, si prescrive che lo spandimento
e la gestione dei liquami e letame venga accompagnato dalla seguente
documentazione:
- gli estremi identificativi dell'azienda da cui origina il materiale
trasportato e del legale rappresentante della stessa;
- la natura e quantita' degli effluenti;
- l'identificazione del mezzo di trasporto;
- gli estremi identificativi dell'azienda destinataria e del legale
rappresentante della stessa;
- gli estremi della comunicazione e dell'Autorizzazione integrata
ambientale rilasciata dalla Provincia per gli allevamenti soggetti al
DLgs 59/05.
La documentazione di accompagnamento deve essere conservata per almeno
due anni.
Relativamente allo spandimento sui terreni in provincia di Mantova:
D) si prescrive l'osservanza del relativo calendario di massima da
parte della ditta, purché le condizioni contenute nella relazione
tecnica rimangano invariate e quindi nel rispetto del Piano
d'utilizzazione agronomica previsionale relativo allo spandimento del
materiale in uscita dal digestore;
E) nel calendario di distribuzione dei reflui riportato in relazione
sono previste le quantita' di effluenti di allevamento da distribuire
sulla superficie aziendale nei diversi mesi dell'anno. Tale
ripartizione e' vincolante per ogni coltura nelle diverse unita' di
paesaggio aziendale (UPA); si prescrive l'osservanza di suddetta
ripartizione poiché le quantita' riportate sono da intendersi
indicative e lievemente modificabili solo in relazione a comprovate
condizioni d'impraticabilita' degli appezzamenti;
in sede di stesura del PUA previsionale alla Sez. 5 - Strutture per lo
stoccaggio - e' stato commesso l'errore formale di introdurre tra le
"tipologie di vasche" dedicate allo stoccaggio degli effluenti di
allevamento anche quelle destinate alla digestione anaerobica e
pertanto si vietano queste vasche in sede di stesura del PUA
definitivo.
Si prescrive la presentazione di certificati di analisi periodici (1
volta/anno) relativi alle frazioni prodotte all'interno del digestore,
in termini di elementi fertilizzanti (azoto, fosforo e potassio).
Si prescrive, anche per i territori di competenza della provincia di
Ferrara, la presentazione di un PUA definitivo e aggiornato,
comprensivo di tutte le frazioni liquide, solide compostate o meno, da
utilizzare agronomicamente sui suoli in conduzione diretta e/o in
convenzione, che la ditta in oggetto sara' tenuta a presentare
all'avvio dell'attivita'.
Nel piano di concimazione aziendale (sezione 11.4 - dettaglio PUA) qui
allegato sono evidenziate le colture praticate, le relative
asportazioni di azoto, fosforo e potassio, le quantita' di deiezioni
medie (liquami) per ettaro, gli elementi nutritivi forniti con
l'apporto delle sole deiezioni e le eventuali integrazioni minerali.
In relazione a quest'ultimo punto, si vieta la somministrazione di
ulteriori concimi in forma minerale (azoto, fosforo e potassio) in
quanto le deiezioni fornite soddisfano ampiamente i fabbisogni delle
colture (vedi sezione 12.2 - indici "copertura del fabbisogno delle
colture con potassio e fosforo organico").
Si prescrive di adottare le linee guida contenute nel "Codice di buona
pratica agricola (CBPA)", decreto 19 aprile 1999 del Ministro per le
Politiche agricole, in via cautelativa anche per le zone "non
vulnerabili";
F) per evitare che le emissioni odorigene possano costituire fonte di
disagio o di molestia nei confronti di eventuali ricettori sensibili -
in fase di gestione delle attivita' di spandimento (trasporto e
distribuzione in campo) - si prescrive che vengano adottate le
migliori tecniche disponibili, es: (uso dei carribotte sigillati,
iniezione e/o distribuzione a bande). Si prescrive inoltre, la
limitazione dello spandimento durante i giorni festivi, nei week-end e
alla sera.
Campi elettromagnetici
A) Entro la fascia di rispetto relativo a impianti elettrici a media
tensione non devono trovarsi edifici o locali adibiti a permanenza di
persone non inferiore a 4 ore giornaliere; tale condizione dovra'
essere attestata tramite apposita dichiarazione a firma del legale
rappresentante in sede di permesso di costruire; la dichiarazione va
trasmessa al Comune e ad ARPA - Sezione prov.le di Ferrara, Servizio
territoriale. Il legale rappresentante dovra' fornire apposita
relazione tecnica di verifica di quanto sopra descritto contenente le
valutazioni di calcolo delle estensioni dell'induzione magnetica per
impianti e cavi non standard, tavola planimetrica in scala adeguata
con riportati graficamente gli impianti elettrici a media tensione ed
i rispettivi dati tecnici, le estensioni delle fasce di rispetto
riferite a 0.2 microTesla, le destinazioni d'uso degli edifici o
locali circostanti gli impianti medesimi.
Viabilita' aziendale
A) Per la realizzazione della nuova viabilita' aziendale
all'intersezione con Via Argine Cagnetto il legale rappresentante
dovra' fornire apposita dichiarazione attestante la conformita' al
DLgs 30/4/1992, n. 285 e s. m. (Nuovo Codice della strada);
B) per l'apertura del passo carraio (annesso alla nuova viabilita'
aziendale) su Via Argine Cagnetto si prescrive che il proponente
richieda all'Ufficio Tributi del Comune di Bondeno istanza per
l'occupazione di suolo pubblico.
Rifiuti speciali
A) Per le operazioni lo smaltimento si prescrive:
- il ricorso a vettori autorizzati;
- la tenuta dei formulari di accompagnamento;
- la tenuta dei registri di carico/scarico;
B) si prescrive di stoccare i rifiuti in idonei contenitori, separati
e raggruppati per tipologie omogenee e adeguatamente protetti da
eventi piovosi.
N.B. Le carcasse dei suini morti in Azienda sono da considerarsi
classificate come sottoprodotti di cat. 2 - e non di categoria 1 cosi'
come erroneamente indicato nella relazione tecnica.
Opere a verde
A) In merito alla siepe frangivento composta, oltre alle essenze
indicate in relazione e in cartografia (Populus nigra var. Italica,
Carpinus betulus, Viburnum tinus), si prescrive di utilizzare in
aggiunta anche esemplari di bagolaro (Celtis australis);
B) in merito alle essenze proposte per la realizzazione delle
formazioni boscate, si prescrivono le seguenti sostituzioni:
- Quercia rossa (Quercus rubra): da sostituire con Fraxinus
angustifolia;
- Ontano italiano (Alnus cordata) da sostituire con Ulmus minor;
- Leccio (Quercus ilex): da sostituire con Quercus robur.
Altre prescrizioni
A) Che prima dell'inizio dell'utilizzo in allevamento del siero di
latte per l'alimentazione dei suini, il proponente richieda
l'autorizzazione al suo uso, a norma delle leggi vigenti;
3) dare atto che a fronte degli impatti ambientali negativi mitigabili
solo parzialmente, state richieste compensazioni che la ditta Cascone
ha l'obbligo di adempiere e consistono in . . . mettere a disposizione
un'aula didattica a norma per una capienza di almeno 50 persone ove
rendersi disponibile, almeno una volta al mese, ad incontri didattici
ed informativi in merito all'attivita' svolta con particolare
attenzione per quanto attiene le misure di ottimizzazione e di
risparmio energetico (sistema di recupero biogas). Gli incontri
dovranno essere organizzati con adeguato anticipo su istanza del
Comune o della direzione didattica;
4) dare atto che ai sensi dell'art. 6 della L.R. 21/04 trattandosi di
progetto di nuovo impianto assoggettato alla procedura di VIA, la
procedura di VIA stessa ricomprende qui anche l'Autorizzazione
integrata ambientale (A.I.A) che, rilasciata dalla Provincia di
Ferrara (prot. n. 089712 del 22/10/2007 fascicolo n. 34869) viene
allegata al presente atto sotto la voce "Allegato A" costituituendone
parte integrante e sostanziale. Detta autorizzazione ha validita' 5
anni ed e' efficace a decorrere dalla data di avvenuta notifica del
provvedimento di Autorizzazione Unica che verra' rilasciato dallo
Sportello Unico delle imprese (DLgs 447/98);
5) di stabilire che ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 9/99
l'efficacia temporale della presente Valutazione di impatto ambientale
e' fissata in 5 anni a decorrere, sempre, dalla data di avvenuta
notifica del provvedimento di Autorizzazione Unica sopradettagliato;
6) di quantificare che ai sensi dell'art. 28 della L.R. 9/99 e s.m. le
spese istruttorie della procedura di VIA a carico della ditta Cascone.
in misura pari allo 0,04 % del costo di realizzazione del progetto
sono pari a complessive Euro 3.934,00 (cosi' calcolate: 9.835.000 x
0.04% = 3.934,00) e dovranno essere versate sul Cap. 1070 di
entrata "2008/337" del Bilancio 2008;
7) di comunicare ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 9/99 e
s.m. la Valutazione di impatto ambientale al SUAP, il quale a sua
volta provvedera' a comunicarla al proponente e a tutte le
Amministrazioni competenti sottoelencate:
- Provincia di Ferrara;
- Comune di Bondeno;
- Provincia di Mantova;
- ARPA - Sezione provinciale di Ferrara;
- Comando Vigili del Fuoco - Ferrara;
- Azienda USL -Ferrara;
- Consorzio Bonifica Burana Leo Scoltenna Panaro - Modena;
- Gruppo HERA - Ferrara;
- ENEL SPA - Ferrara;
- Regione Emilia-Romagna - Servizio Tecnico Bacino Po di Volano -
Ferrara;
- Regione Emilia Romagna - Ufficio Valutazione impatti ambientali -
Bologna;
- Comune di Sermide (MN);
- Comune di Villa Poma (MN);
8) di trasmettere, ai sensi dell'art. 6, comma 4, della L.R. 9/99 la
presente deliberazione, allo Sportello Unico per le imprese (DPR
447/98) per il recupero delle spese istruttorie sopradettagliate
all'interno della procedura unica;
9) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e s.m. il presente atto di deliberazione,
nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna;
10) di comunicare che, ai sensi dell'articolo 3, comma 4 della Legge
n. 241 del 1990, avverso il presente atto potra' essere esperito
ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale
dell'Emilia-Romagna, entro 60 giorni dalla data di ricevimento del
provvedimento stesso; ovvero potra' essere proposto ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni dalla
data di ricevimento del provvedimento stesso.
(omississ)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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