REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 giugno 2008, n. 803

Linee guida dell'azione regionale per lo sviluppo dell'infomobilita'

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che a livello internazionale:
- gli obiettivi della politica comunitaria nel settore dei trasporti,
elaborati prima con il Libro bianco sui trasporti del 1992, poi con il
Libro bianco del 2001 "La politica europea dei trasporti fino al 2010:
il momento delle scelte" (COM(2001) 370 del 12 settembre 2001) e
infine con la Comunicazione della Commissione al Consiglio ed al
Parlamento Europeo, "Mantenere l'Europa in movimento - una mobilita'
sostenibile per il nostro continente, Riesame intermedio del Libro
Bianco del 2001" COM(2006) 314 del 22 giugno 2006 sono rivolti ad
offrire agli europei sistemi di trasporto che rispondano alle esigenze
economiche, sociali e ambientali della societa', e in particolare
offrire una elevata mobilita', proteggere l'ambiente, favorire
l'innovazione, stabilire connessioni tra le politiche europee e gli
impegni internazionali (Kyoto), incrementare la co-modalita' tra i
vari mezzi di trasporto;
- la Commissione della Comunita' Europea ha adottato il Libro Verde
"Verso una nuova cultura della mobilita' urbana" (COM 2007-551 del 25
settembre 2007), che segna le tappe di un piano europeo per la
mobilita' urbana, incentrato sulle tematiche della fluidificazione del
traffico e del trasporto urbano accessibile e sicuro per gli abitanti
delle citta' europee;
premesso inoltre, che a livello nazionale:
- il Piano generale dei trasporti e della logistica (PGT) approvato
con decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2001, si
propone come quadro di riferimento di un insieme di interventi, il cui
fine ultimo e' rafforzare il sistema economico e migliorare la
qualita' della vita in un contesto di sviluppo sostenibile,
evidenziando le carenze del settore alle quali intende rispondere
suggerendo indirizzi di politica dei trasporti, in coerenza con gli
obiettivi di sostenibilita' ambientale e di sicurezza, stabiliti
dall'Unione Europea;
- il Ministero dei Trasporti nel novembre 2007 ha presentato le Linee
guida del Piano generale della mobilita', principale strumento della
politica nazionale dei trasporti, che individuano prioritariamente gli
obiettivi strategici di efficienza, sicurezza e sostenibilita';
premesso ancora, che a livello regionale:
- la L.R. 2 ottobre 1998, n. 30, e successive modifiche ed
integrazioni, individua il Piano regionale integrato dei trasporti
(PRIT) quale principale strumento di pianificazione dei trasporti
della Regione, secondo le finalita' e i principi definiti dalla
medesima legge;
- la Giunta regionale, con delibera n. 771 del 29 maggio 2007 ha
avviato il procedimento di elaborazione e approvazione del nuovo Piano
territoriale regionale (PTR)sulla base degli obiettivi indicati nel
documento "Indirizzi per la predisposizione del Piano territoriale
regionale";
- il PTR e' lo strumento di programmazione con il quale la Regione
definisce gli obiettivi per assicurare lo sviluppo e la coesione
sociale, accrescere la competitivita' del sistema territoriale
regionale, garantire la riproducibilita', la qualificazione e la
valorizzazione delle risorse sociali ed ambientali anche attraverso la
definizione di indirizzi e direttive alla pianificazione di settore;
- gli indirizzi per la predisposizione di tale nuovo Piano si pongono,
tra gli altri, l'obiettivo strategico della qualificazione dei sistemi
territoriali, affrontando temi quali la riqualificazione urbana, la
localizzazione dei servizi, l'innovazione e l'adeguamento delle reti
di trasporto e comunicazione, la qualificazione ambientale, gli
insediamenti produttivi, nel rispetto della sostenibilita' ambientale,
in coerenza con le strategie europee di sviluppo dei territori;
- secondo i disposti della citata L.R. 30/98, la Regione programma le
reti di infrastrutture e i servizi relativi alla mobilita' delle
persone e delle merci e il trasporto pubblico regionale e locale con
il concorso degli Enti locali, tenendo conto della loro programmazione
ed in particolare dei piani predisposti dalle Province, al fine di
pervenire, nel rispetto del principio di sussidiarieta', alla massima
integrazione delle scelte, operate nell'ambito delle rispettive
autonomie;
- il Consiglio regionale, con delibera n. 1322 del 22 dicembre 1999,
su proposta della Giunta, ha approvato il PRIT'98-2010, in variante al
Piano territoriale regionale (PTR);
- la Giunta regionale, con delibera n. 194 del 18 febbraio 2008 ha
avviato il procedimento di predisposizione dell'aggiornamento del
Piano regionale integrato dei trasporti - PRIT'98-2010, anche al fine
di assicurare il massimo della coerenza tra i nuovi obiettivi della
pianificazione nazionale e gli obiettivi della pianificazione alla
scala regionale e locale;
considerato che:
- ai sensi dell'articolo 1 della Legge regionale n. 30 del 2/10/1998,
la Regione opera anche al fine di:
• assicurare ai cittadini e alle imprese la migliore accessibilita' e
fruibilita' del territorio regionale e promuovere un sistema integrato
della mobilita';
• incentivare la razionale organizzazione del traffico e della
circolazione;
• promuovere e operare per la cultura della mobilita' sostenibile e
dell'innovazione tecnologica;
• perseguire il contenimento dei consumi energetici e la riduzione
dell'inquinamento atmosferico;
- il Documento di politica economica e finanziaria 2008-2010 mette tra
le priorita' della Regione, nell'ambito dell'innovazione della
pubblica Amministrazione l'utilizzo delle tecnologie di informazione e
comunicazione (ICT), con la promozione dell'interoperabilita',
dell'integrazione e dell'intersettorialita' come prassi di lavoro per
sviluppare sinergie tra le politiche e massimizzare l'efficacia delle
risorse disponibili;
- l'Assemblea legislativa ha approvato con atto n. 141 del 14 novembre
2007 il Piano energetico regionale (PER), che stabilisce gli indirizzi
programmatici regionali del settore, al fine di perseguire uno
sviluppo sostenibile del sistema energetico regionale, attribuendo tra
l'altro un ruolo preciso al settore trasporti, che va considerato in
connessione al settore industria e a quello residenziale per
l'incidenza sulle problematiche dell'inquinamento, promuovendo
interventi per l'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni
inquinanti della mobilita' delle persone delle merci;
- che tale Piano energetico in particolare promuove il miglioramento
delle prestazioni energetiche ed ambientali dei trasporti, il
riequilibrio modale, l'intermodalita', una migliore organizzazione
qualitativa e quantitativa dell'offerta alternativa al trasporto
stradale, l'innovazione tecnologica nel governo della mobilita', la
ricerca applicata e progetti pilota per la diffusione di mezzi a basse
o nulle emissioni inquinanti per il trasporto delle persone e delle
merci, l'attivazione di accordi con i principali operatori del
settore;
- che nel 2008 si e' aperta una fase nuova nella governance del Piano
telematico regionale, in attuazione delle disposizioni legislative che
prevedono una gestione congiunta di strategie e di iniziative tra
Regione e Enti locali e coerentemente con quanto indicato nel
"Progetto Paese";
- che in tale ambito il Piano telematico della Emilia-Romagna (PiTER)
definisce con un orizzonte triennale, le priorita' telematiche e
progettuali, con la sua attuazione mediante Piano operativi annuali;
- che il Programma operativo 2008 del PiTER nella Linea guida n. 4
inerente i "Servizi a cittadini e imprese", pone tra i risultati
attesi l'attuazione di nuovi e innovativi servizi nel campo dei
trasporti pubblici e della mobilita', attraverso la realizzazione di
sistemi informatici di gestione e di controllo delle flotte dei
veicoli pubblici;
- gli annuali "Accordi di Programma sulla qualita' dell'aria",
sottoscritti a partire dall'anno 2002, di cui l'ultimo sottoscritto in
data 31 luglio 2007 e approvato con decreto del Presidente della
Regione 194/08, tra la Regione Emilia-Romagna, le 9 Province e i 13
Comuni con popolazione maggiore di 50.000 abitanti, impegnano i
firmatari a realizzare interventi a basso impatto ambientale
nell'ambito della mobilita' sostenibile, della logistica regionale,
dell'edilizia sostenibile e delle attivita' produttive e in tale
ambito tutte le nove Province sulla base delle deleghe ricevute dalla
Regione hanno elaborato dal 2005 i Piani di risanamento della qualita'
dell'aria;
- che tra le sopraccitate azioni sulla mobilita' sostenibile dell'art.
2 del sopracitato Accordo, sono contenute anche le seguenti misure:
• al punto 1.b) - promuovere e sostenere l'utilizzo del trasporto
pubblico locale (TPL) durante l'intero arco della giornata e per
l'intero territorio interessato dai piani e programmi per il
miglioramento della qualita' dell'aria, dando priorita' agli
interventi organizzativi e tecnologici, volti a dare maggiore
attrattivita' al trasporto pubblico rispetto a quello privato delle
persone e delle merci, in termini, ad esempio, di regolarita', di
puntualita' e di velocita'...;
• al punto 1.f) - realizzare sistemi di tariffazione integrata e
servizi di infomobilita', con l'attivazione di sistemi tecnologici
interoperabili di pagamento, di informazione, di comunicazione, e di
pianificazione del viaggio da parte dell'utenza; tenendo conto anche,
che entro il triennio 2007-2009 e' prevista l'attuazione dello STIMER
il sistema di tariffazione integrata della mobilita' della
Emilia-Romagna su tutto il territorio regionale;
considerato inoltre, che:
- la dimensione degli investimenti per la mobilita' urbana attivati
con gli Accordi di programma triennali avviati a partire dal 1995
evidenzia la significativita' dell'intervento regionale e dell'impegno
degli Enti locali e delle relative Aziende/Consorzi e delle Agenzie di
TPL presenti nei nove bacini provinciali;
- il finanziamento regionale di circa 130 milioni di Euro (escluse le
quote bus), ha riguardato oltre 340 interventi, che hanno attivato
investimenti previsti di circa 700 milioni di Euro;
- gli interventi finanziati dalla Regione in tale ambito, hanno
riguardato il miglioramento e la qualificazione del sistema di
mobilita' nelle principali citta' della regione nell'ambito degli
obiettivi di sostenibilita' indicati dal Piano regionale integrato dei
trasporti: la Regione ha partecipato e partecipa, in maniera
sostanziosa, al finanziamento di interventi sulla mobilita' urbana
operati dagli Enti locali nelle principali aree urbane;
- parallelamente il rinnovo del parco bus regionale ha determinato
un'evoluzione della presenza in regione di autobus a bassissimo
impatto ambientale;
- con i piani autobus 2002 e 2004 sono stati attivati in totale
finanziamenti regionali per oltre 100 milioni di Euro, che hanno
portato ad una sostituzione di circa 900 autobus, pari al 27% del
parco regionale;
considerato infine, che:
- con delibera di Consiglio regionale n. 109 del 3 aprile 2007 e'
stato approvato l'Atto di indirizzo triennale 2007-2009 in materia di
programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale, che
ha avuto integrazioni, estensioni e conferma all'anno 2010 dei suoi
principi e finalita' con delibera dell'Assemblea legislativa n. 166
del 22 aprile 2008;
- i sopraccitati atti sono stati seguiti dall'Intesa tra Regione
Emilia-Romagna e Enti locali sui servizi minimi (rif.: delibera di
Giunta regionale n. 634 del 5 maggio 2008);
- sono i corso le procedure di concertazione e sottoscrizione degli
Accordi di Programma per i 9 bacini provinciali;
- la sopraccitata delibera dell'Assemblea legislativa regionale 109/07
ha individuato le priorita' per gli interventi da includere negli
Accordi di programma che riguardano specificatamente il miglioramento
qualitativo del servizio di trasporto pubblico nei diversi bacini
regionali, con l'obiettivo di incremento della velocita' commerciale e
della sua capacita' di attrazione per creare una vera alternativa
modale all'uso del mezzo privato; sempre in stretto coordinamento con
le politiche e le strategie emergenti nel contesto europeo e con le
azioni previste negli annuali Accordi della qualita' dell'aria e per
l'integrazione dei servizi;
- tra gli obiettivi strategici l'atto di indirizzo ha indicato:
• la concertazione istituzionale come metodo per affrontare le
questioni a tutti i livelli (europeo, nazionale, tra regioni
confinanti, nonche' quello piu' tradizionale dei rapporti con le
istituzioni locali);
• la necessita' di una stretta integrazione tra le previsioni
urbanistiche in capo agli strumenti di pianificazione di competenza
degli Enti locali e la programmazione e l'amministrazione del tpl;
• la priorita' agli investimenti volti a consentire una effettiva
attrattivita' del trasporto pubblico e creare una diversione modale,
rispetto al traffico veicolare privato;
• l'integrazione modale e tariffaria tra tutti i servizi di trasporto
pubblico;
- che con delibera di Giunta regionale n. 637 del 5 maggio 2008 si e'
pervenuti alla definizione dei livelli tariffari di riferimento per
l'avvio del sistema di tariffazione integrata della mobilita'
regionale-STIMER per il periodo 2008-2010;
visto che:
- l'Accordo tra Governo, Regioni e Autonomie locali in materia di
infomobilita' siglato il 31 marzo 2007 in Conferenza unificata, in
virtu' del quale le Regioni si impegnano a dotarsi di Piani regionali
di infomobilita' intesi quali: "documenti di programmazione e
indirizzo aventi per oggetto azioni coordinate e coerenti finalizzate
allo sviluppo e alla sostenibilita' dei processi innovativi applicati
ai sistemi di mobilita' pubblica e privata";
- le proposte Linee guida, allegate all'Accordo sopraccitato, redatte
della Commissione permanente sull'innovazione tecnologica nelle
regioni e negli Enti locali, pongono le basi metodologiche per lo
sviluppo dei servizi di infomobilita' nelle Regioni e negli Enti
locali;
- con decreto interministeriale (Gazzetta Ufficiale n. 180 del
4/8/2007) il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica
Amministrazione e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie
locali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze
dispongono l'utilizzo del Fondo per progetti degli Enti locali,
relativi agli interventi di digitalizzazione dell'attivita'
amministrativa, in particolare per quanto riguarda i procedimenti di
diretto interesse dei cittadini e delle imprese;
- il richiamato decreto interministeriale attribuisce la gestione del
Fondo alla Presidenza del Consiglio - Dipartimento per gli Affari
regionali e per le Autonomie locali;
- il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica
Amministrazione ed il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie
locali hanno definito i criteri di utilizzo del Fondo formalizzandoli
attraverso la pubblicazione di un Avviso nel quale sono stati
specificati sia la tipologia di progetti da finanziare che i criteri e
le modalita' per l'erogazione dei finanziamenti;
preso atto del Protocollo d'intesa sottoscritto in data 18 aprile
2008, dai rappresentanti di sei Province (Reggio Emilia, Piacenza,
Ferrara, Forli'-Cesena, Rimini e Ravenna) e di cinque Comuni (Reggio
Emilia, Piacenza, Ferrara, Forli' e Cesena), per l'attuazione degli
interventi necessari all'attivazione di servizi di infomobilita'
pubblica e privata;
preso atto inoltre che:
- l'aggregazione degli Enti sopraccitati per la realizzazione del
progetto di infomobilta', hanno richiesto il finanziamento
ministeriale nell'ambito del secondo bando ELISA, relativo al
sopraccitato piano di finanziamenti di cui al "Fondo per il sostegno
agli investimenti per l'innovazione negli Enti locali" istituito
dall'art. 1, comma 893 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- tale progetto di gestione informata della mobilita' (GIM) e' stato
allargato, nello spirito dell'iniziativa del fondo ministeriale, ad
altri enti territoriali del nostro Paese come la Regione Marche e le
sue quattro Province, la Regione Lombardia e la Provincia e il Comune
di Milano, la Provincia di Roma, la Provincia e il Comune di Firenze e
vede come Ente coordinatore generale dell'aggregazione proponente la
Provincia di Milano e per la parte relativa al territorio della nostra
regione come Ente coordinatore la Provincia di Reggio Emilia;
- che l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia-ANCI Emilia-Romagna e
l'Unione Province d'Italia-UPI Emilia-Romagna, rispettivamente con
note di PG/2008/103664 e PG/2008/103656 in data 22 aprile 2008, hanno
espresso parere favorevole al sopraccitato progetto GiM per
l'evoluzione dei sistemi ITS-Intelligent transport systems per la
promozione della mobilita' sostenibile nei Comuni e nelle Province del
territorio, sottolineando che questo progetto ha come priorita' la
sostenibilita' dei risultati a vantaggio dei cittadini e delle
imprese, partendo dallo sviluppo del trasporto pubblico locale;
considerato che:
- il progetto riguarda i sei bacini provinciali dell'Emilia-Romagna
che non sono ancora dotati di AVM (sistema elettronico di controllo
delle flotte degli autobus) ai fini di arrivare alla integrazione in
tutto il territorio regionale di un sistema di infomobilita' pubblica
e che tale obiettivo si integra con l'attuazione dei progetti
regionali del Travel Planner e dello STIMER (Sistema di tariffazione
integrata della mobilita' della Regione Emilia-Romagna);
- gli obiettivi del progetto possono essere cosi' sintetizzati:
• miglioramento della fruibilita' e dell'efficacia del trasporto
pubblico locale;
• gestione centralizzata delle informazioni relative alla mobilita'
pubblico-privata;
• monitoraggio delle flotte del trasporto pubblico;
• diffusione in tempo reale delle informazioni relative al servizio di
TPL ed alle condizioni del traffico veicolare;
• integrazione delle informazioni relative al traffico privato (tempi
di viaggio in rete, perturbazioni di circolazione) e di quelle
relative al trasporto pubblico locale (automobilistico e
ferroviario);
rilevato che i suddetti obiettivi strategici si inquadrano
coerentemente con i sopraccitati obiettivi regionali di settore, come
l'atto di indirizzo che ha individuato come prioritari gli interventi
che riguardano specificatamente il miglioramento qualitativo del
servizio di trasporto pubblico nei diversi bacini regionali, con
l'obiettivo di incremento della velocita' commerciale e della sua
capacita' di attrazione, anche tramite l'attuazione dal 2008 dello
STIMER, per creare una vera alternativa modale all'uso del mezzo
privato;
ravvisato che occorre porre a sintesi le sopraccitate decisioni e
indirizzi approvati dagli organi regionali nel campo
dell'infomobilita', per definire specifiche linee strategiche
dell'azione regionale anche in vista della scelta degli interventi da
cofinanziare nell'ambito del rinnovo dei prossimi Accordi di Programma
per la mobilita' sostenibile e il trasporto pubblico per il triennio
2008-2010, per svolgere un'azione di integrazione tra i vari settori
regionali che porti a un effettivo coordinamento di politiche/azioni,
per fare confluire i finanziamenti regionali dei vari settori verso
l'attuazione di interventi "mirati" e condivisi per la infomobilita';
ravvisata quindi la necessita' di pervenire a delle "Linee guida
dell'azione regionale per lo sviluppo dell'Infomobilita'", in allegato
come parte integrante della presente delibera, che definiscono:
- le aree di intervento, nonche' le azioni prioritarie;
- i prerequisiti e i criteri di selezione delle proposte di
intervento;
richiamate le seguenti proprie deliberazioni, esecutive ai sensi di
legge:
- n. 1057 del 24 luglio 2006, concernente "Prima fase di riordino
delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in
merito alle modalita' di integrazione interdirezionale e di gestione
delle funzioni trasversali" e successive modifiche;
- n. 1150 del 31 luglio 2006 concernente "Approvazione degli atti di
conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza
1/8/2006)";
- n. 1663 del 27 novembre 2006 "Modifiche all'assetto delle Direzioni
generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente";
- n. 1720 del 4 dicembre 2006 concernente "Conferimento degli
incarichi di responsabilita' delle direzioni generali della Giunta
regionale";
- n. 224 del 26 febbraio 2007 concernente "Parziali adeguamenti
dell'articolazione organizzativa e delle competenze per la D.G. 'Reti
infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita'', per la D.G.
centrale 'Organizzazione, Personale, Sistemi informativi e Telematica'
e per il 'Gabinetto del Presidente della Giunta'";
- n. 450 del 3 aprile 2007, concernente "Adempimenti conseguenti alle
delibere 1057/06 e 1663/06. Modifiche agli indirizzi approvati con
delibera 447/03 e successive modifiche";
- n. 469 dell'11 aprile 2007 concernente "Approvazione dell'atto di
conferimento di incarichi di livello dirigenziale nella D.G. Reti
infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita'";
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso in merito
al presente atto, ai sensi dell'art. 37, comma 4 della L.R. 43/01 e
della propria deliberazione 450/07 dal Direttore generale Reti
infrastrutturali, Logistica e Sistemi di mobilita' ing. Paolo
Ferrecchi;
su proposta dell'Assessore alla Mobilita' e Trasporti Alfredo Peri;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare, per le motivazioni espresse nella premessa, le "Linee
guida dell'azione regionale per lo sviluppo dell'infomobilita'", di
cui all'Allegato A, parte integrante della delibera stessa;
2) di stabilire che, avendo le sopraccitate "Linee guida dell'azione
regionale per lo sviluppo dell'infomobilita'" individuato come
prioritaria quella dell'infomobilita' pubblica integrata, le azioni in
tale campo siano prioritarie nella valutazione degli interventi da
finanziare nell'ambito del rinnovo degli Accordi di programma
2008-2010 per la mobilita' sostenibile e il trasporto pubblico, per
perseguire la massima coerenza tra la programmazione generale e quelle
prioritariamente coinvolte nello sviluppo della mobilita' sostenibile
e per conseguire un utilizzo mirato di tutte le risorse dei vari
settori regionali;
ALLEGATO A
Linee guida dell'azione regionale per lo sviluppo dell'infomobilita'
Il risanamento e la tutela della qualita' dell'aria costituiscono un
obiettivo irrinunciabile e inderogabile in tutte le politiche della
Regione Emilia-Romagna, valutate le importanti implicazioni sulla
salute dei cittadini e sull'ambiente. La finalizzazione delle
politiche del trasporto pubblico e della mobilita' urbana al
conseguimento di obiettivi di miglioramento della qualita' dell'aria
rappresenta una scelta costante della Regione.
A) Contesto di riferimento
Negli ultimi decenni l'aumento della mobilita' delle persone e delle
merci ha causato per la collettivita' un progressivo deterioramento
della qualita' della vita, in termini di maggiore inquinamento
ambientale e di minore sicurezza durante gli spostamenti; la sfida
pertanto e' quella di consentire una continua crescita della domanda
di trasporto tutelando, al tempo stesso, l'efficienza e la sicurezza
da parte degli utenti e la salvaguardia dell'ambiente.
Questi obiettivi possono essere raggiunti costruendo nuove
infrastrutture trasportistiche ma soprattutto ripensando il sistema
stesso dei trasporti in modo tale che possa svilupparsi un sistema
nuovo, capace di affrontare in modo "intelligente" i problemi della
mobilita' attraverso l'applicazione delle tecnologie.
Gia' da alcuni anni il settore dei trasporti e' interessato da un
fenomeno sempre piu' vasto rivolto all'introduzione dei cosiddetti
"Sistemi intelligenti di trasporto" (ITS) che utilizzano le tecnologie
dell'informazione e della comunicazione (ICT) per facilitare il
trasporto delle persone e delle merci.
Lo sviluppo di ITS si rivela un fattore vincente e strategico oggi
necessario per l'intero comparto da un duplice punto di vista:
- da una parte contribuisce in modo sostanziale al miglioramento
dell'offerta di trasporto, sia perche' consente alle singole aziende
di realizzare elevati benefici in termini di efficienza e di
sicurezza, sia perche' permette al sistema complessivo di favorire un
migliore utilizzo intermodale della rete;
- dall'altra ha la capacita' di stimolare la razionalizzazione della
domanda, poiche' consente agli utenti di ottimizzare ogni viaggio e di
gestire in modo unitario tutti gli aspetti connessi allo spostamento
(ad esempio la prenotazione, l'informazione ed il pagamento).
Le nuove tecnologie, dunque, possono apportare un contributo
significativo al settore della mobilita', agevolando l'utilizzo di
tutti i sistemi di trasporto sul territorio attraverso una gestione
dello spostamento sempre piu' unitaria ed integrata tra le differenti
modalita'.
In tale ambito, particolare accento e' posto sulla necessita' di
realizzare progetti di innovazione locali che garantiscano
l'interoperabilita' delle soluzioni proposte e siano in grado di fare
sistema per il territorio regionale e anche, nazionale.
Scopo dello sviluppo del tema "Infomobilita'" e' quello di individuare
azioni a livello regionale sui temi dell'infomobilita', da sviluppare
nei prossimi anni, basate sull'integrazione, la cooperazione e
l'interoperabilita' tra sistemi informativi locali e regionali - ai
sensi dell'art. 1, comma 5 dell'Accordo tra Governo, Regioni e
Autonomie locali in materia di infomobilita' approvato dalla
Conferenza unificata nella seduta del 31 maggio 2007 - e sulla
gestione e elaborazione di dati anche riferiti a bacini che
comprendano piu' ambiti amministrativi contigui.
In generale sono queste le azioni emergenti nel campo
dell'infomobilita':
- servizi informativi in rete dedicati al cittadino per incentivare
l'utilizzo del trasporto pubblico locale (orario integrato
comprendente il pianificato delle componenti gomma, ferro, mare) con
definizione del sistema a fattor comune tra territori regionali;
- sistemi per la bigliettazione elettronica basata sull'utilizzo di
card contactless, ricaricabili anche on-line (Internet) definiti
nell'ottica di un sistema interregionale interoperabile;
- sistemi per la rilevazione, monitoraggio e analisi
dell'incidentalita' stradale con definizione requisiti funzionali per
il rilevamento dati su strada per la strutturazione di una scheda
standard di rilevazione piu' avanzata rispetto a quella fino a ad oggi
utilizzata e definizione requisiti funzionali comuni per l'analisi del
fenomeno dell'incidentalita';
- strumenti di supporto all'infomobilita' con l'identificazione dei
sistemi per il rilevamento delle diverse tipologie di flussi di
traffico utilizzabili e cio' per fornire informazioni al cittadino in
tempo reale, per l'alimentazione dei sistemi e le piattaforme GIS
regionali per scopi di pianificazione trasportistica e la
progettazione strategica delle infrastrutture da parte delle Regioni;
- servizi informativi al cittadino: individuazione di modalita'
efficaci di comunicazione operativa in fase di traffico ordinario
sulla rete stradale e autostradale e nelle fasi di emergenza, fornendo
anche un supporto per percorsi alternativi;
- servizi informativi per gli operatori di settore trasportistico, con
definizione di sistemi di supporto ai flussi delle merci attraverso
l'intermodalita' (in funzione di flussi di traffico, orari traghetti,
orario treni, ecc....) e sistemi per pianificazione viaggi e
monitoraggio.
Tra le attivita' trasversali di supporto sono necessarie una
ricognizione dei sistemi/servizi esistenti e delle best practices
presenti sul territorio nazionale ed europeo, il monitoraggio sulle
fasi di attuazione dei Piani di infomobilita' con la ricognizione
delle risorse economiche disponibili a livello regionale e centrale.
Altro punto cardine e' il raccordo sistematico con le Direttive
tecniche operative di natura informatica in conformita' alla normativa
vigente, in particolare in materia di:
- sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;
- caratteristiche strutturali dei servizi on line;
- cooperazione applicativa ed interoperabilita' tra sistemi
informativi e telematici;
- modalita' di scambio e fruizione di dati trattati digitalmente e dei
relativi flussi;
- modalita' di condivisione per lo sviluppo e l'aggiornamento della
base dati cartografica digitali;
- introduzione delle nuove tecnologie informatiche e telematiche
all'interno della pubblica Amministrazione regionale;
- criteri e modalita' di scambio e riuso delle soluzioni tecnologiche
ed organizzative adottate.
B) Linee strategiche per l'infomobilita' pubblica
La dinamica del sistema insediativo registrata negli ultimi decenni
nei principali comparti territoriali in Italia, con espansione di aree
urbane oltre i propri confini e di nuove polarita' decentrate
(fenomeno noto come sprawl urbano), ha condotto ad uno stato di
"mobilita' diffusa" la cui soluzione non e' piu' individuabile in
processi di infrastrutturazione puramente incrementali, ma piuttosto
ad una profonda trasformazione qualitativa dei servizi di trasporto
pubblico e privato, orientata alla massima integrazione,
sincronizzazione e sostenibilita', bilanciando il ruolo positivo che
il trasporto gioca nella prosperita' economica - e nel tempo libero -
con i fattori negativi collegati alle ricadute ambientali, sociali e
di salute pubblica.
In questo contesto e' necessario a livello regionale che Regione e
Enti locali promuovano un governo efficace ed efficiente della
"mobilita' diffusa" ed il suo sviluppo sostenibile attraverso
l'erogazione centralizzata di servizi multicanale di infomobilita'
pubblico-privata.
In particolare le risorse devono essere attivate in maniera coordinata
e mirata, finalizzata alla definizione, standardizzazione ed
implementazione di unita' di test e moduli operativi di una centrale
(o sistema di centrali) di infomobilita' pubblico-privata su scala
regionale o di citta' metropolitana che sviluppino, tra gli altri, i
seguenti servizi:
- rilevamento dei flussi di traffico a livello urbano ed extraurbano;
- supervisione, controllo del traffico ed interscambio dei dati di
traffico su scala regionale o citta' metropolitana;
- gestione delle flotte di trasporto pubblico;
- gestione dei flussi di mezzi pesanti e di merci pericolose in
particolare;
- analisi previsionali sul traffico;
- supporto ad eventi critici (incidenti, meteo, cantieri,
manifestazioni, emergenze);
- diffusione delle informazioni verso l'utenza: dati relativi al
traffico, travel planner in real time, informazioni sul territorio
(paline intelligenti e pannelli a messaggio variabile);
- proposta di linee guida per standard "aperti" per la bigliettazione
elettronica, che ospitino anche gli attuali standard
nazionali/internazionali per i micropagamenti elettronici, e di una
prima carta interoperabile che nell'area del progetto serva per
utilizzare tutti i servizi di mobilita' che saranno erogati.
Standardizzazione, certificazione, innovazione costituiscono i
principali obiettivi, in cui l'uso di sistemi ITS tradizionalmente
applicati al settore trasporti si integrano con sviluppi sperimentali
delle tecnologie piu' innovative, ancora marginalmente applicate a
questo settore, quali la navigazione satellitare, la comunicazione
cellulare, il supporto di cartografia certificata, l'ambiente Web.
Le finalita' sono riconducibili alle seguenti famiglie di servizi:
- distribuzione contenuti (infotraffico e travel planner in real
time);
- gestione del traffico e sicurezza;
- gestione delle flotte trasporto pubblico (AVM - automatic vehicle
monitoring);
- controllo avanzato del veicolo (sistemi di navigazione
intelligente);
- gestione dati statistici di traffico (urbano ed extraurbano);
- pagamenti per la mobilita' (integrazione gestionale, tecnologica e
tariffaria dei pagamenti).
Questo in coerenza con le politiche e le azioni gia' intraprese dalla
Regione riguardo all'evoluzione dei sistemi ITS - intelligent
transportation systems e delle tecnologie correlate applicate alla
mobilita' pubblica e privata e prevede l'adozione degli standard
necessari al riuso delle soluzioni sviluppate secondo logiche di
cooperazione applicativa sviluppate nell'ambito del piano telematico
regionale e in coerenza con le loro specifiche del Programma.
C) La priorita' dell'azione regionale: l'infomobilita' pubblica
integrata
In questo quadro di riferimento risulta prioritario sviluppare,
integrare e completare i sistemi tecnologici gia' presenti nel
territorio regionale.
Il primo punto da cui partire e' che tutti i bacini provinciali
dell'Emilia-Romagna si dotino di AVM (sistema elettronico di controllo
delle flotte degli autobus) ai fini di arrivare alla integrazione in
tutto il territorio regionale di un sistema di infomobilita' pubblica
integrata. In tale senso gli Enti locali hanno presentato il loro
Progetto GIM-gestione informata della mobilita' nella richiesta di
finanziamento al secondo bando ministeriale ELISA.
Tale obiettivo si integra con l'attuazione dei progetti regionali del
travel planner e dello STIMER (Sistema di tariffazione integrata della
mobilita' della regione Emilia-Romagna) e anche, con le tecnologie
gia' presenti in Regione.
I Comuni e le Province della regione Emilia-Romagna proponenti il
progetto GiM aggregano sei bacini regionali (Piacenza, Reggio Emilia,
Ferrara, Forli'-Cesena, Rimini e Ravenna) per gli interventi e le
azioni necessari all'attivazione dei seguenti prodotti e servizi di
infomobilita' pubblica, che si integrano con i similari prodotti e
servizi gia' presenti nell'intero territorio regionale come:
1) dimensionamento, implementazione ed installazione dei sistemi AVM
(automatic vehicle monitoring) a completamento dell'attuale copertura
del territorio regionale;
2) dimensionamento, implementazione ed installazione di paline
intelligenti da localizzare in corrispondenza delle fermate dei mezzi
del TPL nelle aree urbane ed extraurbane, a completamento dell'attuale
copertura del territorio regionale;
3) progettazione e dimensionamento organizzativo e tecnologico della
centrale operativa integrata della mobilita' regionale e
implementazione degli apparati tecnologici e sistemistici a supporto;
4) dimensionamento, implementazione ed installazione di pannelli a
messaggio variabile da posizionare sulle principali arterie urbane ed
extraurbane del bacino territoriale regionale (portali regionali della
mobilita'), a completamento dell'attuale copertura del territorio
regionale;
5) implementazione e sviluppo dell'attuale travel planner del
trasporto pubblico locale della regione Emilia-Romagna al fine di una
sua evoluzione da funzione "statica" - basata sugli orari programmati
- a "dinamica" con generazione in tempo reale degli itinerari
origine/destinazione in funzione del posizionamento dei mezzi e dei
livelli di puntualita' del servizio;
6) verifica di fattibilita' tecnico-economica di servizi integrati di
infomobilita' innovativi, volti ad integrare le informazioni relative
al traffico privato (tempi di viaggio in rete, perturbazioni di
circolazione) e quelle relative al trasporto pubblico locale,
perseguendo il fine ultimo di fornire ai viaggiatori un "Travel
planner integrato pubblico-privato", consultabile anche tramite
dispositivi mobili (cellulari, palmari, pocket PC, etc.), attraverso
il quale calcolare la combinazione di viaggio ideale ed itinerari
alternativi con riferimento a tutte le modalita' di trasporto
disponibili per l'origine e la destinazione individuate.
Ancora e' essenziale, e il bando ELISA lo ha dimostrato, allargare i
progetti d'infomobilita' coinvolgendo Enti locali portatori di
esperienze significative anche esterni alla Regione Emilia-Romagna:
nel caso della progetto GiM, esso ha coinvolto e coinvolge la Regione
Marche e le sue quattro Province, la Regione Lombardia e la Provincia
e il Comune di Milano, la Provincia di Roma, nonche' la Provincia e il
Comune di Firenze.
Gli obiettivi prioritari possono essere cosi' sintetizzati:
- miglioramento della fruibilita' e dell'efficacia del trasporto
pubblico locale (TPL);
- gestione centralizzata delle informazioni relative alla mobilita'
pubblico e privata;
- monitoraggio completo delle flotte del trasporto pubblico;
- diffusione in tempo reale delle informazioni relative al servizio di
TPL ed alle condizioni del traffico veicolare;
- integrazione delle informazioni relative al traffico privato (tempi
di viaggio in rete, perturbazioni di circolazione) e di quelle
relative al trasporto pubblico locale (automobilistico e
ferroviario).
Per queste motivazioni le: "Linee guida dell'azione regionale per lo
sviluppo dell'infomobilita'", individuano come priorita' quella
dell'infomobilita' pubblica integrata e che quindi, le azioni in
questo campo siano prioritarie nella valutazione degli interventi da
finanziare nell'ambito del rinnovo degli Accordi di programma
2008-2010 per la mobilita' sostenibile e il trasporto pubblico, per
perseguire la massima coerenza tra la programmazione generale e quelle
prioritariamente coinvolte nello sviluppo della mobilita' sostenibile
e per conseguire un utilizzo mirato di tutte le risorse dei vari
settori regionali.
Nel contesto e nelle priorita' sopra delineate in Tabella 1 sono
definite le azioni prioritarie nel campo dell'infomobilita' pubblica,
relativamente agli assi/misure di intervento del trasporto pubblico
locale, con identificati degli indicatori di risultato.
In Tabella 2 vengono definiti invece, i criteri generali di selezione
delle proposte di intervento individuando la rispondenza ai
prerequisiti e i criteri di valutazione.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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