REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO GOVERNO DELL'INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E DELLE POLITICHE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 29 dicembre 2006, n. 18306

Assegnazione e concessione contributi ai Comuni sede di distretto per la "Realizzazione di obiettivi prioritari di ambito sociale del Piano di azione per la comunita' regionale di cui alla delibera di Giunta regionale 2299/04" in attuazione della delibera dell'Assemblea legislativa 91/06 e delibera di Giunta regionale 1791/06

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Richiamati:
- la L.R. 3 febbraio 1994, n. 5 "Tutela e valorizzazione delle persone
anziane - Interventi a favore di anziani non autosufficienti e
successive modificazioni";
- la Legge 30 luglio 2002, n. 189 "Modifica alla normativa in materia
di immigrazione e di asilo";
- la L.R. 24 marzo 2004, n. 5 "Norme per l'integrazione sociale dei
cittadini stranieri immigrati. Modifiche alle Leggi regionali 21
febbraio 1990, n. 14 e 12 marzo 2003, n. 2";
- la deliberazione della Giunta regionale 1377/99, "Direttiva sui
criteri, modalita' e procedure per la contribuzione alle famiglie
disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente nel proprio
contesto",in particolare, il punto 6 cosi' come sostituito dalla
propria deliberazione n. 2686 del 20/12/2004: "Modifiche e
integrazioni alla deliberazione della Giunta regionale 26/7/1999, n.
1377 "Direttiva su criteri, modalita' e procedure per la contribuzione
alle famiglie disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente
nel proprio contesto" (assegno di cura), Allegato 1;
- la delibera della Giunta regionale n. 2299 del 22/11/2004
"Approvazione del Piano di azione per la Comunita' regionale. Una
societa' per tutte le eta': invecchiamento della popolazione e
prospettive di sviluppo";
- la delibera dell'Assemblea legislativa n. 91 del 23/11/2006 , ed in
particolare il punto 3.7.2 inerente il Programma di attuazione degli
obiettivi prioritari di ambito sociale del Piano di azione per la
comunita' regionale di cui alla delibera di Giunta regionale n. 2299
del 22/11/2004;
- la delibera della Giunta regionale n. 1791 dell'11 dicembre 2006, ed
in particolare il punto 3.7.2, inerente il programma di attuazione
degli obiettivi prioritari di ambito sociale del Piano di azione per
la comunita' regionale di cui alla delibera Giunta regionale n. 2299
del 22/11/2004;
richiamate le specifiche indicazioni contenute nel sopracitato punto
3.7.2, della suddetta deliberazione della Giunta regionale, che
prevedono, tra l'altro:
- l'adozione di apposito atto del Dirigente competente, l'
assegnazione e concessione delle risorse, le indicazioni di massima
per l'elaborazione del programma di attuazione, nonche' l'assunzione
dell'impegno di spesa, della somma di Euro 1.500.000,00, destinata a
progetti per:
a) l'emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio;
b) il sostegno sviluppo delle reti sociali di comunita' per ridurre
l'isolamento e la solitudine e prevenire le condizioni di abbandono;
c) lo sviluppo di attivita' di sostegno alle famiglie che assistono
anziani affetti da demenza, attraverso azioni specifiche per i
caregiver;
- la presentazione del Programma di attuazione "Realizzazione di
obiettivi prioritari di  ambito sociale del Piano di azione per la
comunita' regionale di cui alla delibera di Giunta regionale n. 2299
del 22/11/2004", nell'ambito del Programma attuativo 2007 dei Piani di
zona;
- la possibilita', per i Comuni, di prevedere la realizzazione di un
solo obiettivo, di due o di tutti gli obiettivi indicati, ripartendo
le risorse assegnate;
- la ripartizione della somma complessiva di Euro 1.500.000,00 a
favore dei Comuni capofila dei Piani di zona o di un altro soggetto
pubblico, tra quelli richiamati all'art. 16 della L.R. 2/03, designato
all'attuazione del programma per la zona sociale, con variazioni
connesse ad arrotondamenti, sulla base dei seguenti criteri:
- 30% delle risorse (corrispondente a Euro 450.000,00) da destinare in
quote uguali per ogni Comune capofila;
- 70% delle risorse (corrispondente a Euro 1.050.000,00) da ripartire
in base alla popolazione ultrasettantacinquenne residente al
31/12/2005 nella zona sociale di riferimento.
- la definizione delle modalita' di liquidazione dei contributi
regionali, che non dovranno superare il 70% della spesa comunque nel
limite delle risorse regionali assegnate, avverra' con atti formali
del Dirigente competente, previa presentazione del Programma di
attuazione "Obiettivi prioritari in ambito sociale del Piano di azione
per la comunita' regionale di cui alla delibera di Giunta regionale
n.2299 del 22/11/2004", che dovra' essere presentato nell'ambito del
Programma attuativo 2007 dei Piani di zona entro i termini previsti
per lo stesso;
richiamate:
- la L.R. 40/01;
- la L.R. 43/01;
- la L.R. 21/05;
- la L.R. 14/06;
ritenuto che ricorrano gli elementi di cui all'art. 47 comma 2, della
L.R. 40/01 e che pertanto l'impegno di spesa possa essere assunto con
il presente atto;
vista la determinazione del Direttore generale Sanita' e Politiche
sociali n. 12795 del 18 settembre 2006 "Conferimenti incarichi
interinali di Responsabile del Servizio Governo dell'integrazione
socio sanitaria e delle Politiche per la non autosufficienza e del
Servizio Programmazione e Sviluppo del sistema e dei Servizi sociali
promozione sociale, terzo settore, servizio civile del dott. Lorenzo
Campioni";
richiamate le seguenti deliberazioni della Giunta regionale:
- 447/03 e successive modifiche;
- n. 1057 del 24 luglio 2006;
- n. 1150 del 31 luglio 2006;
attestata la regolarita' amministrativa ai sensi della deliberazione
della Giunta regionale n. 447/2003 e successive modificazioni;
dato atto del parere di regolarita' contabile espresso dal
Responsabile del Servizio Gestione della spesa regionale, dott.
Marcello Bonaccurso, ai sensi della deliberazione della Giunta
regionale 447/03 e successive modificazioni;
determina:
1) di assegnare e concedere ai Comuni Capofila dei piani di zona la
somma complessiva di Euro 1.500.000,00, in attuazione della delibera
dell'Assemblea legislativa 91/06 e della deliberazione della Giunta
regionale 1791/06, come descritto in premessa e riportato
nell'Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente
determinazione;
2) di approvare l'Allegato 2 "Indicazioni di massima per
l'elaborazione dei programmi di attuazione e modalita' di liquidazione
e rendicontazione dei contributi", anch'esso parte integrante e
sostanziale della presente determinazione;
3) di impegnare in attuazione dei punti 1 e 2 che precedono la somma
complessiva di Euro 1.500.000,00 registrata al n. 5549 di  impegno sul
Capitolo 57107 "Fondo sociale regionale. Quota parte destinata ai
Comuni singoli e alle forme associative per l'attuazione dei Piani di
zona e per la realizzazione degli interventi relativi agli assegni di
cura, al sostegno economico ed alla mobilita' degli anziani dei
disabili o inabili (art. 47, comma 1, lett. b), L.R. 12 marzo 2003 n.
2 e Legge 8 novembre 2000, n. 328) - Mezzi statali" afferente
all'U.P.B. 1.5.2.2.20101, del Bilancio per l'esercizio 2006 che
presenta la necessaria disponibilita';
4) di dare atto che alla liquidazione dei contributi si provvedera'
con successivi propri atti, ai sensi dell'art. 51 della L.R. 40/01
nonche' della deliberazione di Giunta regionale 447/03 e successive
modifiche, con le modalita' di cui al citato Allegato 2;
5) di dare atto che ulteriori suggerimenti ed indicazioni per lo
sviluppo dei programmi, potranno essere oggetto di comunicazione da
parte della Regione, congiuntamente a schemi di rilevazione e
monitoraggio dei programmi stessi;
6) di vincolare i Comuni sede di Distretto ad utilizzare le somme di
cui all'Allegato 1 esclusivamente per gli scopi descritti nelle
premesse del presente atto, ed in particolare degli obiettivi e delle
modalita' descritte nell'Allegato 2, in base alle specifiche
competenze istituzionali riconosciute per legge;
7) di pubblicare la presente determinazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Lorenzo Campioni
(segue allegato fotografato)
ALLEGATO 2
Indicazioni di massima per l'elaborazione dei programmi di attuazione
e modalita' di liquidazione e rendicontazione dei contributi
1. Premessa
Tenuto conto degli obiettivi enunciati nel Piano di azione, per la
popolazione regionale, approvato con deliberazione della Giunta
regionale 2299/04 e, in particolare per quanto riguarda il sostegno
del lavoro di cura a domicilio, della rete di solidarieta' del
vicinato e la formazione:
- il punto D.5.1: "Iniziative di sostegno alle famiglie (informazione,
counseling, formazione per chi assiste anziani, uso flessibile dei
servizi, ampliamento dell'offerta dei servizi di sollievo), favorendo
processi di empowerment (sia negli utenti sia nei caregivers). Azioni
specifiche per i caregiver (assessment e risposta ai loro bisogni -
aiuto nella gestione delle cure)";
- il punto D.5.3: "Diffusione e stabilizzazione, in collaborazione con
Enti locali, Azienda Unita' sanitaria locale, Province, Enti gestori e
terzo settore, di un programma di intervento per l'emersione e la
qualificazione del lavoro di cura svolto a domicilio soprattutto da
persone straniere, sostenendo ed accompagnando le autonome scelte
delle famiglie e tutelando l'interesse delle persone assistite e di
coloro che prestano assistenza";
- il punto 6. "Promuovere azioni rivolte alla popolazione anziana
fragile, a rischio di fragilita', in condizione di solitudine"... E'
necessario che in ogni ambito di zona sociale si sviluppino programmi
di contrasto della solitudine e di intervento sulle fasce di
popolazione anziana fragile ...";
- il punto F. (...) "Promuovere la consapevolezza della necessita' di
aggiornamento e di formazione rispetto alla capacita' di lettura delle
esigenze della popolazione anziana (...)";
- il punto F.4 "Promuovere la formazione e l'aggiornamento dei
familiari o altri caregiver informali impegnati nell'assistenza o in
attivita' di cura e sostegno rivolte all'anziano, per quanto riguarda
la conoscenza della rete dei servizi socio-sanitari, delle attivita'
di cura formali ed informali e delle opportunita' procedurali,
legislative e tecniche per una relazione proficua con l'ambiente di
vita domestica (la casa) e l'ambiente sociale circostante";
- il punto L. "Migliorare le condizioni di vita della popolazione
anziana nelle aree rurali e nelle zone collinari e montane";
i soggetti attuatori potranno scegliere la realizzazione di una o piu'
attivita', tra quelle meglio specificate ai punti 2) e 4), che
seguono.
2. Modalita' e criteri
Relativamente ai contenuti dei progetti, i Comitati di distretto
potranno optare per uno, per due o per tutti e tre i seguenti percorsi
di sviluppo, meglio specificati al punto 4):
1) l'emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio;
2) il sostegno allo sviluppo delle reti sociali di comunita' per
ridurre l'isolamento e la solitudine e prevenire le condizioni di
abbandono;
3) lo sviluppo di attivita' di sostegno alle famiglie che assistono
anziani affetti da demenza, attraverso azioni specifiche per i
caregiver.
3. Liquidazione dei contributi
Alla liquidazione dei contributi regionali, che non dovranno superare
il 70% della spesa, provvedera' il Dirigente competente per materia,
con proprio atto formale, ai sensi dell'art. 51 della L.R. 40/01, ed
in applicazione delle disposizioni previste nella delibera 447/03 e
successive modifiche, previa presentazione dei progetti nell'ambito
del Programma attuativo 2007 dei Piani di zona entro i termini
previsti per lo stesso.
Qualora il costo complessivo del progetto attuativo territoriale
risulti inferiore a 10/7 (dieci/settimi) del contributo regionale
assegnato e concesso, quest'ultimo, in sede di liquidazione, sara'
oggetto di una corrispondente riduzione proporzionale.
Il dirigente competente procedera' all'eventuale nuova assegnazione
delle risorse gia' assegnate ma non utilizzate dai Comuni capofila,
secondo gli stessi criteri di riparto previsti dal presente
provvedimento.
3. Rendicontazione
Entro il termine di 18 mesi dall'avvenuta erogazione dei contributi le
amministrazioni assegnatarie dovranno far pervenire un atto attestante
l'avvenuta attuazione dell'iniziativa finanziata unitamente alla
rendicontazione delle spese sostenute.
Il responsabile del competente servizio regionale potra', in casi
eccezionali e opportunamente documentati, concedere una proroga.
L'Amministrazione regionale potra' richiedere la documentazione delle
spese sostenute per un periodo non superiore a tre anni
dall'erogazione dei contributi.
Qualora l'ammontare della spesa complessiva effettivamente sostenuta
dalle Amministrazioni assegnatarie dei contributi risultasse inferiore
al contributo regionale erogato, l'Amministrazione regionale
procedera' al reintroito delle somme erogate in eccedenza.
4. Indicazioni per la redazione dei programmi
Emersione e qualificazione del lavoro di cura a domicilio
Questa area di intervento si pone in continuita' con il programma di
iniziativa regionale di cui alla deliberazione di Giunta regionale
2395/02 "Art. 41, L.R. 2/85 Progetto di iniziativa regionale area
anziani e disabili - anno 2002 - Assegnazione e concessione di
contributi ai Comuni sede di distretto per la qualificazione del
lavoro di cura a domicilio in attuazione della delibera del Consiglio
regionale 394/02" e con gli obiettivi prioritari di settore per il
triennio 2005-2007 di cui alla delibera del Consiglio regionale
615/04.
Gli interventi finalizzati all'emersione e alla qualificazione del
lavoro di cura a domicilio possono rivolgersi alle assistenti
famigliari, ai famigliari degli anziani assistiti, o ad entrambi.
Il programma attuativo locale, che dovra' comunque assicurare
un'azione concertata a livello distrettuale, potra' prevedere
interventi coordinati nelle seguenti aree:
a) interventi per favorire la partecipazione delle assistenti
familiari ad iniziative formative specifiche, ad incontri e corsi di
qualificazione dell'attivita' di cura a domicilio, anche valorizzando
la possibile collaborazione con associazioni di volontariato ed enti
gestori dei servizi della rete, promuovendo la sensibilizzazione della
cittadinanza e la consapevolezza della necessita' di un'assistenza
qualificata per rispondere alle esigenze di persone anziane con
patologie e bisogni differenziati e complessi;
b) l'attivazione, ovvero il potenziamento e la qualificazione, almeno
a livello distrettuale, di un punto di informazione, raccolta e
orientamento per le famiglie e per le assistenti familiari, in grado
di garantire una competente consulenza sui principali problemi
assistenziali; sperimentazione di modalita' organizzative atte a
facilitare i percorsi amministrativi per la stipula di regolari
contratti di lavoro, in un'ottica di piena legalita', trasparenza,
sicurezza e garanzia dei diritti per entrambi i contraenti;
c) l'avvio, ovvero il consolidamento di esperienze di sostegno e di
piccoli gruppi dei lavoratori a domicilio individuale (tutoring,
gruppi di auto-aiuto, ecc.), anche in collegamento con i servizi della
rete, promuovendo le opportunita' formative anche per i
facilitatori/tutor in un'ottica di integrazione con la rete dei
servizi socio-assistenziali e socio-sanitari per gli anziani,
contribuendo anche a superare le situazioni di segregazione e
isolamento promuovendo e favorendo il mantenimento dei contatti tra
assistenti e servizi.
Per valutare l'efficacia degli interventi e l'evoluzione delle
attivita' nel tempo, la Regione potra' prevedere opportuni strumenti
di rilevazione e monitoraggio delle iniziative.
L'obiettivo minimo e' l'individuazione in ogni distretto di un chiaro
e qualificato punto di riferimento per famiglie e assistenti
famigliari e lo sviluppo di un programma di iniziative diffuse che
valorizzino le conoscenze degli operatori sociali e inseriscano le
assistenti famigliari a pieno titolo nel contesto sociale in un piu'
stretto rapporto con rete dei servizi socio-sanitari.
Sostegno e sviluppo delle reti sociali di comunita' per ridurre
l'isolamento e la solitudine e prevenire le condizioni di abbandono
Il presente programma si pone in continuita' con le indicazioni
regionali contenute nel piano delle azioni, di cui alla deliberazione
di Giunta regionale 2299/04, ed alla delibera dell'Assemblea
legislativa (gia' Consiglio regionale) 615/04, ed in particolare alla
"Programmazione dei servizi e degli interventi volti alla
valorizzazione del ruolo delle persone anziane, al rafforzamento delle
reti sociali e delle opportunita' di aggregazione e di relazione, allo
sviluppo dei rapporti intergenerazionali, favorendo in particolare la
promozione di stili di vita sani, solidali, ricchi di relazione nel
corso di tutta la vita, il sostegno delle forme aggregative e la
prevenzione attiva delle conseguenze sociali e relazionali legate alla
condizione di solitudine, fragilita' e di non autosufficienza".
A titolo meramente esemplificativo, si indicano di seguito alcuni
ambiti di attivita' su cui sviluppare il programma attuativo locale,
che dovra', comunque, assicurare un'azione concertata a livello
distrettuale tra Comuni e Aziende Unita' sanitarie locali coinvolgendo
le Associazioni di volontariato ed i soggetti gestori dei servizi
della rete:
- mappatura degli anziani fragili;
- promozione di momenti di aggregazione sociale e di ricostruzione o
sostegno delle reti sociali e di relazione;
- programmi attivi di contatto con la fascia di popolazione a rischio,
sperimentando anche forme di contatto telefonico periodico per gli
anziani ultrasettancinquenni, valorizzando le esperienze di telefonia
sociale;
- sviluppo di iniziative con valore preventivo e di mantenimento delle
autonomie e degli equilibri personali e sociali;
- valorizzazione delle risorse e dei servizi esistenti in una
prospettiva di integrazione e sostegno delle piccole comunita',
diffondendo anche esperienze di portierato sociale e presidio delle
frazioni;
- miglioramento delle condizioni di vita degli anziani che vivono
nelle aree rurali e montane ed utilizzare nuove forme di integrazione
tra attivita' di produzione ed attivita' di cura.
Di rilevanza strategica, per ogni programma, l'individuazione di
situazioni di anziani soli non noti ai servizi e la previsione di
strutturate forme di contatto ed intervento.
Sviluppo attivita' di sostegno alle famiglie che assistono anziani
affetti da demenza, attraverso azioni specifiche per i Caregiver
La presente area di attivita' si pone in continuita' con il programma
di iniziativa regionale di cui alla deliberazione della Giunta
regionale 2314/05 "Incentivazione programmi di qualificazione e
sviluppo dell'assistenza domiciliare" allo scopo di integrare gli
interventi a sostegno della domiciliarita' delle persone dementi e di
azioni a favore dei Caregiver (familiari e/o altre persone che si
prendono cura dell'anziano), attraverso lo sviluppo di programmi che
interessino attivita' finalizzate a:
1) estendere il sostegno degli anziani dementi e loro Caregiver, oltre
le mura domestiche, anche attraverso la diffusione di iniziative
conosciute come "Cafe' Alzheimer" e "Meeting center", promuovendo
anche azioni specifiche volte a coinvolgere soggetti non in contatto
con la rete dei servizi;
2) offrire modalita' di intervento di cura al domicilio, innovative e
flessibili, a favore degli anziani dementi e loro Caregiver, in grado
di garantire ampi momenti di sollievo.
In quanto al punto 1), i programmi potranno consistere nell'offrire
agli anziani affetti da demenza e loro Caregiver l'opportunita' di
ritrovarsi periodicamente e regolarmente, presso una sede facilmente
raggiungibile (locali parrocchie, bar del quartiere o paese,
abitazioni) allo scopo di:
- condividere esperienze;
- uscire dalla solitudine;
- ricevere informazioni sulla malattia e sulle opportunita' offerte
dai servizi;
- ricevere sostegno psicologico volto ad alleggerire il carico emotivo
derivante dallo stress dell'assistenza;
- godere di momenti di intrattenimento e socializzazione.
In quanto al punto 2), i programmi dovranno prefiggersi lo scopo di
offrire modalita' innovative e flessibili, rispetto alle tradizionali
forme di assistenza domiciliare, attraverso interventi che rispondano
anche all'esigenze del Caregiver, ad esempio con servizi concordati
con lo stesso e protratti per piu' ore continuative.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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