COMUNE DI TERENZO (Parma)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto preliminare per coltivazione della cava denominata "Cava Perdera", localizzata in localita' Perdera, presentato dalla soc. "La Chiastra Snc" di Tiziana Davoli & C. Snc, con sede in Strada Rocchetta n. 7 - Fornovo di Taro (PR)

L'Autorita' competente Comune di Terenzo - Settore Urbanistica,
Edilizia privata ed Ambiente - Via Capoluogo n. 3 - 43040 Terenzo (PR)
comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening)
concernente il progetto coltivazione della cava denominata "Cava
Perdera", localizzata in localita' Perdera.
Il progetto e' presentato dalla Soc. "La Chiastra Snc" di Tiziana
Davoli & C. Snc, con sede in Strada Rocchetta n. 7 - Fornovo di Taro
(PR).
Il progetto appartiene alla seguente Categoria: B.3.
II progetto interessa il territorio del comune di Terenzo e della
provincia di Parma.
Il progetto di attivita' estrattiva prevede il piano di coltivazione
di una cava di pietra da taglio per una superficie totale di mq.
43.400 e un quantitativo estraibile di mc. 6.500.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Terenzo, ha assunto con determinazione del Responsabile Area
Tecnica e Territorio n. 69 del 20/12/2002, la seguente decisione:
determina:
a) di dare atto della verifica positiva del progetto di cava di pietra
da taglio denominata "Cava Perdera", posta in loc. Scanzo nel comune
di Terenzo, proposto dalla ditta La Chiastra Snc, con esclusione del
progetto stesso dalla ulteriore procedura di VIA;
b) di subordinare il favorevole esito della procedura di verifica di
cui sopra alle seguenti prescrizioni;
c) di recepire in toto le considerazioni emerse dall'istruttoria
effettuata dal Servizio Attivita' estrattive della Provincia di Parma
e piu' sopra citate con l'aggiunta delle seguenti condizioni:
1) nel ripristino della copertura dell'area di cava dovra' essere
utilizzato il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra'
cura di accumulare separatamente dalle altre tipologie di materiale,
in spessori adeguati, e di provvedere alla sua manutenzione per
evitarne la morte biologica;
2) relativamente alle specie arboree ed arbustive, di specie
esclusivamente autoctone, utilizzate nella rinaturalizzazione del
sedime di cava dovranno essere previste operazioni di manutenzione
degli impianti per almeno tre anni dalla loro messa in dimora
comprensive di eventuali reimpianti delle fallanze;
3) che l'area di stoccaggio del cappellaccio e degli scarti di
escavazione fa parte a tutti gli effetti dell'area di cava e dovra'
pertanto essere localizzata all'interno dell'area ed essere anch'essa
recintata e segnalata da cartelli monitori; i costi relativi andranno
inoltre conteggiati tra gli oneri per la determinazione della
fidejussione;
4) calcolare l'onere relativo alla sistemazione morfologica sulla base
dell'effettivo utilizzo dei materiali necessari al recupero
(movimentazione, rullaggio, ecc.);
5) realizzazione e predisposizione, oltre alle misure preventive gia'
indicate in relazione (indicazione dei piazzali e delle piste di
transito, barriere di terra da indicare in progetto), anche di cunette
per il lavaggio dei mezzi di cava e la stesura di manti anti-polvere
lungo le piste di cantiere e di piazzali di manovra;
6) occorrera' predisporre uno specifico studio sulla possibile
propagazione di materiali fini dall'area di cava, in relazione al
regime ventoso locale (venti dominanti e prevalenti);
7) occorrera' prestare particolare attenzione alle operazioni di scavo
e di movimentazione degli inerti durante le giornate ventose al fine
di limitare e/o evitare i disagi legati al trasporto delle polveri;
8) dovranno essere individuati almeno n. 5 punti quotati di cui 4
esterni e 1 internamente all'area di cava, fissati in modo inamovibile
prima dell'inizio della coltivazione della cava medesima alla presenza
di un tecnico incaricato dal Comune; dovranno essere fissati in
posizione topografica favorevole e comunque in maniera tale che da
ognuno di essi si possa traguardare quello precedente e quello
successivo;
d) di quantificare in Euro 140, pari allo 0,02% del valore
dell'intervento, le spese istruttorie della procedura di screening
dell'Amministrazione comunale, che ai sensi dell'art. 28 della L.R.
9/99 e successive modifiche ed integrazioni, sono a carico del
proponente;
e) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni, il presente dispositivo di
deliberazione.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina