COMUNE DI CASTELLO DI SERRAVALLE (Bologna)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto "Variante al piano di coltivazione 2007-2012 della cava denominata Monte Oro"

L'Autorita' competente Comune di Castello di Serravalle - Settore
Lavori pubblici, Gestione del territorio ed Attivita' produttive, Via
S. Apollinare n. 1346 - Castello di Serravalle - Provincia di Bologna
comunica la decisione relativa alla procedura di verifica (screening)
concernente il progetto "Variante al piano di coltivazione 2007-2012
della cava denominata Monte Oro".
Il progetto e' presentato da Casazza Srl con sede in Vignola (MO), Via
Caduti del Lavoro n. 10.
Il progetto e' localizzato in comune di Castello di Serravalle -
provincia di Bologna. Il progetto interessa il territorio del comune
di Castello di Serravalle - provincia di Bologna.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di Castello di Serravalle con deliberazione di Giunta comunale
n. 79 del 28 giugno 2007 ha assunto la seguente decisione: verifica
positiva ed esclusione del progetto dalla ulteriore procedura di VIA,
con prescrizioni per la mitigazione e per il monitoraggio degli
impatti, elencate di seguito.
PRESCRIZIONI
 1) La risistemazione agro-vegetazionale della zona non soggetta ad
escavazioni e/o rimodellamenti morfologici, ricadente nell'area Drs,
deve essere interamente (tutti e tre gli step) effettuata nella prima
fase autorizzativa e verificata prima dell'inizio della nuova
attivita' di scavo;
 2) la verifica dell'attuazione di tutte le opere della prima fase
dovra' essere effettuata dal Comune competente;
 3) la "fase preliminare 2007" definita nel PdC proposto, deve
rientrare nella seconda fase autorizzativa;
 4) per quanto riguarda le opere provvisionali, di cantiere, a
carattere temporanee e solo a servizio della cava in esame, che
ricadono nel territorio del comune di Savignano in provincia di
Modena, devono essere autorizzate dal comune competente per
territorio. La loro durata e' subordinata al periodo di attivita' del
sito estrattivo;
 5) a fine attivita' estrattiva dovranno essere smantellate tutte le
infrastrutture e i manufatti realizzati a servizio dell'attivita'
estrattiva, comprese le opere provvisionali istallate nel comune
limitrofo;
 6) per quanto riguarda la realizzazione del "cunettone" per il
lavaggio delle ruote dei camion, questo deve avere larghezza pari a
circa 1,50 m, lunghezza circa 12 m. Il battente deve essere di almeno
40 cm; da realizzarsi in conglomerato cementizio, armato con rete
elettrosaldata. Deve essere provvisto di griglia centrale per la
raccolta del fango attraverso una canaletta collegata a vasca finale
di accumulo che dovra' essere svuotata e pulita al fine di garantire
un volume utile non inferiore al 30 % della capacita' iniziale;
 7) deve essere mantenuta in buono stato e adeguatamente pulita la Via
Ghiarella, garantendo la manutenzione ordinaria e straordinaria (vedi
quadro ambientale - Atmosfera);
 8) occorre provvedere alla perfetta copertura degli automezzi in
uscita allo scopo di evitare la diffusione di polveri lungo le strade
esterne;
 9) dovranno essere mantenuti in funzione i servizi
igienico-assistenziali (gabinetti, lavabi, docce, spogliatoi in
conformita' al DPR 303/56) e garantito un sufficiente rifornimento di
acqua potabile nel serbatoio previsto;
10) i lavoratori devono avere a disposizione idonei dispositivi di
protezione individuale qualora previsti dalla valutazione dei rischi
effettuata ai sensi dei DLgs 626/94 e 624/96;
11) le operazioni di coltivazione di cava e relativa movimentazione
dei materiali devono essere effettuate in modo da ridurre al minimo la
diffusione delle polveri. A tal fine e' necessario bagnare
preventivamente il materiale da trattare e tenere pulite e bagnate le
relative zone d'operazione, onde evitare l'esposizione degli addetti
ai sensi dell'art. 628 del DPR 128/59;
12) deve essere fatta accurata valutazione dei rischi che analizzi
tutti i sistemi ed i metodi di lavorazione in rapporto alla tecnologie
produttive adottate per la definizione delle necessarie misure,
privilegiando interventi alla fonte, per la tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori, redigendo un accurato DSS ai sensi del
DLgs 624/96 e DLgs 626/94;
13) tutte le macchine e gli impianti utilizzati nelle lavorazioni
devono essere rispondenti ai dettami di buona tecnica e secondo le
norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; particolare
attenzione va posta agli impianti mobili di macinazione e di
vagliatura (eventuale marcatura CE se messi in servizio dopo il
23/9/1996);
14) si ritiene opportuno, come peraltro affermato nella relazione
tecnica in merito al ripristino paesaggistico e vegetazionale, che gli
interventi previsti nella parte sommitale e settentrionale del
versante, siano attuati contestualmente all'avanzamento dell'attivita'
estrattiva, senza attendere l'esaurimento dell'attivita' stessa;
15) in riferimento al ripristino ambientale si prescrive che qualora
il "bene geologico"risulti tale da meritare la tutela, si richiede di
non attuare alcun intervento di rivegetazione, nel caso in cui il
fronte finale di scavo non fosse piu' significativo, ma si presentasse
incoerente e a bassa stabilita', sara' necessario prevedere un profilo
finale con pendenza inferiore tale da garantire la stabilita' del
versante stesso. In questo caso la sistemazione vegetazionale dovra'
essere coerente con quanto previsto nelle aree limitrofe. Quest'ultima
condizione sara' da attuare anche nel caso in cui si verificasse
l'esaurimento della formazione stessa;
16) al fine di una minor dispersione di polveri in atmosfera, oltre
alla copertura del carico dei camion, la bagnatura delle ruote e la
pulizia delle strade adiacenti, da effettuare ogni due giorni. La
vasca per il lavaggio delle ruote deve essere sempre transitata dagli
automezzi a prescindere dalla stagione;
17) di bagnare preventivamente i cumuli di materiale stoccato e tenere
pulite e bagnate le relative zone d'operazione, onde evitare
l'esposizione degli addetti ai sensi dell'art. 628 del DPR 128/59;
18) le vasche di decantazione dovranno essere dotate, in testa, di
apposito disoleatore e provviste anche di saracinesche di emergenza al
fine di poter contenere eventuali liquidi inquinanti accidentalmente
sversati.
MONITORAGGI
1) Deve essere eseguito il monitoraggio della qualita' dell'acqua del
Rio Verdega, a monte e a valle della proprieta' ogni 6 mesi, in
particolare in primavera e autunno.
I parametri da monitorare sono:
- pH;
- solidi sospesi;
- oli e idrocarburi.
I risultati delle analisi devono essere inviati all'Ufficio Tecnico
del Comune e ad ARPA-Distretto di montagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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