REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 dicembre 2006, n. 1731

Attuazione dell'art. 14 dell'Accordo del 9/10/2003. Approvazione degli schemi di Accordo per la realizzazione di Progetti pilota per la tutela e la valorizzazione del territorio regionale

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto l'Accordo tra Regione Emilia-Romagna, Ministero per i Beni e le
Attivita' culturali e Associazioni delle Autonomie locali  siglato a
Roma il 9 ottobre 2003 (da qui in avanti denominato Accordo del 9
ottobre 2003),in materia di tutela del paesaggio, e in particolare:
- l'art. 2, che assegna all'Accordo la finalita' di realizzare la
collaborazione istituzionale per garantire la corretta gestione del
territorio, la valutazione consapevole delle trasformazioni e la
salvaguardia dei valori storici, culturali, naturalistici e
paesaggistici;
- l'art. 10, con il quale le parti firmatarie si impegnano a
realizzare forme di collaborazione e di risoluzione in specifiche
situazioni nelle quali la gestione della tutela paesaggistica risulti
particolarmente complessa e problematica;
- l'art. 14, con il quale le parti firmatarie si impegnano a
promuovere, in maniera congiunta, progetti pilota finalizzati alla
tutela e valorizzazione del territorio regionale;
visto il DLgs 24 gennaio 2004, n. 42, recante "Codice dei beni
culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art. 10 della Legge 6 luglio
2002, n. 137", e in particolare l'art. 132, il quale dispone che le
Amministrazioni pubbliche competenti cooperino per la definizione di
indirizzi e criteri riguardanti le attivita' di tutela del paesaggio,
pianificazione, recupero, riqualificazione e valorizzazione del
paesaggio e di gestione dei relativi interventi;
considerato che il citato art. 14 dell'Accordo del 9 ottobre 2003,
nell'impegnare le parti firmatarie alla promozione di progetti pilota,
fissa le seguenti condizioni:
- i progetti pilota devono essere rivolti alla realizzazione degli
obiettivi di qualita' paesaggistica di cui alla Convenzione europea
del paesaggio, aperta alla firma il 20 ottobre del 2000 a Firenze e
ratificata dalla Legge 14 gennaio 2006, n. 9, e delle forme di
pianificazione condivisa, anche ai sensi del Codice per i beni
culturali e del paesaggio;
- i progetti pilota individuati devono perseguire i seguenti
obiettivi: mantenimento delle caratteristiche, dei valori costituitivi
e delle morfologie; previsione di linee di sviluppo compatibili con i
diversi livelli di valore riconosciuti; riqualificazione delle aree
compromesse o degradate per il recupero dei valori preesistenti ovvero
per la creazione di nuovi valori paesistici coerenti e integrati;
- le parti firmatarie l'Accordo del 9 ottobre 2003 si impegnano a
prevedere che la sperimentazione di tali progetti venga condotta in
collaborazione con le Soprintendenze, le Province e i Comuni, o loro
associazioni, nei cui territori si riscontrino le condizioni per
realizzare gli obiettivi di qualita', al fine di creare modelli
progettuali applicabili all'intero territorio regionale;
dato atto che la Regione Emilia-Romagna ha realizzato gia' diverse
esperienze di collaborazione istituzionale in attuazione dell'Accordo
del 9 ottobre 2003, e in particolare del citato art. 10, con
l'obiettivo di individuare forme condivise di risoluzione di
specifiche problematiche relative alla tutela paesaggistica, e che
ritiene sempre piu' importante realizzare ulteriori attivita' di
collaborazione finalizzate all'elaborazione dei progetti pilota, cosi'
come previsto dall'art. 14 del suddetto Accordo del 9 ottobre 2003;
preso atto che:
- con il progetto L.O.T.O. Landscape Opportunietes for territorial
Organization, cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del
Programma Interreg III B CADSES, che ha visto la Provincia di Rimini e
la Soprintendenza dei Beni artistici, architettonici e del Paesaggio
di Ravenna, coinvolti quali partner della Regione Emilia-Romagna, sono
stati elaborati studi con lo scopo di individuare linee guida per la
trasformazione sostenibile del paesaggio costiero;
- nell'ambito del suddetto progetto L.O.T.O., e' stato realizzato il
Concorso di idee "Ai confini del mare", competizione nazionale per
progettisti (architetti, ingegneri, paesaggisti, ecc.), aperta anche
alla societa' civile (associazioni cittadine, di categoria,
ambientali, ecc.), sulla riqualificazione del litorale della provincia
riminese. Il Concorso, che si e' concluso con la selezione dei
vincitori e una mostra omonima nell'aprile del 2005, ha individuato le
spiagge delle colonie, i lungomare e le foci fluviali quali  ambiti
territoriali oggetto di riflessione per gli oltre 100 progettisti
partecipanti, i quali hanno avanzato proposte per riconfigurare i
caratteri e le identita' della costa da Cattolica a Bellaria;
- dal progetto europeo L.O.T.O., la Provincia di Rimini e il Comune di
Cattolica hanno attivato un'iniziativa sul tema della valorizzazione
paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nella Provincia di
Rimini sviluppando un percorso caratterizzato da quattro workshop
partecipativi e un convegno conclusivo, avente ad oggetto "La
valorizzazione paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nella
Provincia di Rimini";
- la Provincia di Rimini, in relazione agli esiti e le proposte emerse
dall'attivita' sopradescritta, ha intenzione di procedere
prioritariamente alla individuazione di soluzioni progettuali in grado
di favorire la riqualificazione paesaggistica del contesto del fiume
Conca nel suo complesso, estendendo l'ambito territoriale
corrispondente al tratto fluviale ricompreso nei territori dei comuni
di Cattolica, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Morciano di
Romagna e San Clemente;
- al contempo, il complesso delle disposizioni e degli obiettivi
contenuti nel P.T.P.R, nel P.T.C.P. della Provincia di Rimini, nel
Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico (PAI)
dell'Autorita' di Bacino del Marecchia-Conca e nelle Linee Guida
regionali per la Gestione Integrata delle Zone Costiere (G.I.Z.C.),
impongono un rilevante processo di riorganizzazione degli usi e delle
funzioni per la valorizzazione paesaggistica e ambientale dell'ambito
territoriale del fiume Conca;
- il tratto fluviale prescelto costituisce una condizione emblematica
per sviluppare un processo di riqualificazione e valorizzazione delle
connessioni entroterra-costa, tenendo conto che la conservazione dei
varchi liberi residui entro la conurbazione lineare esistente
costituisce uno dei capisaldi del processo di riqualificazione dei
centri urbani costieri;
- al fine di definire un nuovo assetto paesaggistico-ambientale per
l'area in questione, si ritiene congruo utilizzare una modalita'
progettuale partecipata nella logica di una reale fattibilita' e di un
generale miglioramento qualitativo del territorio di riferimento,
cosi' da fornire una concreta risposta alle aspettative di futuro
espresse dalla collettivita' locale;
- tale attivita' di progettazione condivisa puo' essere oggetto
dell'elaborazione di uno specifico progetto unitario e condiviso dagli
enti interessati, che definisca l'assetto, gli usi e le azioni
necessarie per una valorizzazione dell'area coerente con i caratteri e
i valori culturali e ambientali esistenti;
- pertanto, la Regione Emilia-Romagna ha proposto alla Provincia di
Rimini, al Comune di Cattolica, al Comune di Misano Adriatico, al
Comune di S. Giovanni in Marignano, al Comune di Morciano di Romagna,
al Comune di San Clemente e al Ministero per i Beni e le Attivita'
culturali - Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici
dell'Emilia-Romagna di elaborare, congiuntamente, un progetto pilota
in attuazione dell'art. 14 dell'Accordo del 9 ottobre 2003,
finalizzato alla definizione condivisa di adeguate forme di assetto e
di valorizzazione paesaggistica delle connessioni entroterra-costa
nell'ambito territoriale ricomprendente il tratto del fiume Conca nei
comuni di Cattolica, Misano Adriatico, S. Giovanni in Marignano,
Morciano di Romagna e San Clemente in provincia di Rimini;
- sulla base di tale proposta, le Amministrazioni coinvolte hanno
redatto lo schema di Accordo di cui all'Allegato A, parte integrante e
sostanziale del presente atto, con il quale le stesse Amministrazioni
si impegnano, con le modalita' e gli obiettivi ivi riportate, a
realizzare l'elaborazione del suddetto Progetto pilota;
considerato, quindi, alla luce di quanto meglio specificato nello
schema di Accordo di cui all'Allegato A, di potersi avvalere delle
condizioni avveratesi nel contesto sopra indicato al fine di
individuarlo quale sede adeguata per la realizzazione di un progetto
pilota finalizzato alla tutela e valorizzazione del paesaggio, con
l'obiettivo anche di pervenire alla creazione di modelli progettuali
applicabili all'intero territorio regionale, cosi' come previsto
dall'art. 14 dell'Accordo del 9 ottobre 2003;
ritenuto, pertanto, di approvare lo schema di Accordo, di cui
all'Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, al
fine di dare attuazione dell'art. 14 dell'Accordo regionale del 9
ottobre 2003;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale alla Programmazione territoriale e Sistemi di
mobilita' ai sensi dell'art. 37, comma 4, della L. R. 43/01, e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03 e successive
modificazioni;
su proposta dell'Assessore alla Programmazione e Sviluppo
territoriale, Cooperazione con il sistema delle autonomie,
Organizzazione;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare lo schema di Accordo, di cui all'Allegato A parte
integrante e sostanziale al presente atto, realizzato in attuazione
dell'art. 14 dell'Accordo regionale del 9 ottobre 2003, tra la Regione
Emilia-Romagna, la Provincia di Rimini, il Comune di Cattolica, il
Comune di Misano Adriatico, il Comune di S. Giovanni in Marignano, il
Comune di Morciano di Romagna, il Comune di San Clemente e il
Ministero per i Beni e delle Attivita' culturali - Direzione regionale
per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna, finalizzata
alla realizzazione, in via sperimentale, del Progetto pilota per la
definizione condivisa di adeguate forme di assetto e di valorizzazione
paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nell'ambito
territoriale ricomprendente il tratto del fiume Conca nei comuni di
Cattolica, Misano Adriatico, S. Giovanni in Marignano, Morciano di
Romagna e San Clemente in provincia di Rimini;
2) di delegare alla sottoscrizione degli Accordi in oggetto
l'Assessore Luigi Gilli, il Direttore generale Giovanni De Marchi e il
Responsabile del Servizio Giancarlo Poli, anche in maniera disgiunta.
ALLEGATO A
Accordo per la elaborazione del Progetto pilota finalizzato alla
definizione condivisa di adeguate forme di assetto e di valorizzazione
paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nell'ambito
territoriale ricomprendente  il tratto del fiume Conca nei comuni di
Cattolica, Misano Adriatico, S. Giovanni in Marignano, Morciano di
Romagna e San Clemente in Provincia di Rimini
In attuazione dell'art. 14 dell'Accordo del 9 ottobre 2003 tra la
Regione Emilia-Romagna, il Ministero per i Beni e le Attivita'
culturali e l'Associazione delle Autonomie locali
Tra
1) La Regione Emilia-Romagna, in persona del . . . . . . . . . . . . .
. abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . del . . . . . . . .
. . . . . . . . . . ;
2) La Provincia di Rimini, in persona del . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . del . . .
. . . . . . . . . . . . . . . ;
3) Il Comune di Cattolica, in persona del Sindaco  . . . . . . . . . .
. . abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . . .  del . . . . .
. . . . . . . . . . .;
4) Il Comune di Misano Adriatico, in persona del Sindaco . . . .
abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . del . . . . . . . . .
. . . . . . . . . ;
5) Il Comune di San Giovanni in Marignano, in persona del Sindaco . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . . .
del . . . . . . . . . . . . . . . .;
6) Il Comune di Morciano di Romagna, in persona del Sindaco . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . .  abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . .
.  del . . . . . . . . . . . . . . . ;
7) Il Comune di San Clemente, in persona del Sindaco . . . . . . . .
abilitato nella delibera n. . . . . . . . . . . . . . . . . . del . .
. . . . . . . . . ;
8) Il Ministero per i Beni e le Attivita' culturali - Direzione
regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna; in
persona della Direttrice regionale.
Visti:
l'Accordo siglato il 9/10/2003 tra la Regione Emilia-Romagna, il
Ministero per i Beni e le Attivita' culturali e le Associazioni delle 
Autonomie locali Emilia-Romagna, in materia di tutela del paesaggio,
di seguito denominato Accordo del 9 ottobre 2003 e in particolare:
- l'art. 2, che individua, quale fondamentale finalita' dell'Accordo
stesso, la realizzazione di forme di collaborazione istituzionale per
garantire la corretta gestione della tutela del territorio, la
valutazione consapevole delle trasformazioni e la salvaguardia dei
valori storici, culturali, naturalistici e paesaggistici;
- l'art. 10, che prevede l'attivazione, da parte dei soggetti
firmatari, di specifiche forme d'intesa finalizzate alla risoluzione
di specifiche situazioni nelle quali la gestione della tutela
paesaggistica risulti particolarmente complessa e problematica;
- l'art. 14, con il quale le parti firmatarie si impegnano a
promuovere progetti pilota rivolti alla realizzazione di obiettivi di
qualita' paesaggistica, che perseguano le seguenti finalita':
mantenimento delle caratteristiche, dei valori costituiti e delle
morfologie; previsione di linee di sviluppo compatibili con i diversi
livelli di valore riconosciuti; riqualificazione delle aree
compromesse o degradate per il recupero dei valori preesistenti ovvero
per la creazione di nuovi valori paesistici coerenti e integrati.
Il progetto L.O.T.O. Landscape Opportunietes for territorial
Organization, cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del
Programma Interreg III B CADSES, a cui la Provincia di Rimini ha
partecipato tra il 2004 e il 2005 insieme alla Soprintendenza dei Beni
artistici, architettonici e del Paesaggio di Ravenna, entrambi partner
della Regione Emilia-Romagna, con lo scopo di individuare alcune linee
guida per la trasformazione sostenibile del paesaggio costiero.
Il Concorso di idee "Ai confini del mare" realizzato nell'ambito del 
progetto L.O.T.O., competizione nazionale per progettisti (architetti,
ingegneri, paesaggisti, ecc.), aperta anche alla societa' civile
(associazioni cittadine, di categoria, ambientali, ecc.), sulla
riqualificazione del litorale della provincia riminese. Il Concorso,
che si e' concluso con la selezione dei vincitori e una mostra omonima
nell'aprile del 2005, ha individuato le spiagge delle colonie, i
lungomare e le foci fluviali quali  ambiti territoriali oggetto di
riflessione per gli oltre 100 progettisti partecipanti, i quali hanno
avanzato proposte per riconfigurare i caratteri e le identita' della
costa da Cattolica a Bellaria.
Le "Linee Guida" per la "Gestione Integrata delle Zone Costiere"
(G.I.Z.C.) della Regione Emilia-Romagna, approvate con la
deliberazione del Consiglio regionale 645/05 e recepite dalla
Provincia di Rimini mediante delibera di Consiglio provinciale 66/05;
premesso che:
- a distanza di un anno dalla conclusione del progetto europeo
L.O.T.O., la Provincia di Rimini e il Comune di Cattolica si sono
attivati per organizzare e gestire un'iniziativa sul tema della
valorizzazione paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nella
provincia di Rimini attraverso la definizione e la discussione
preliminare di una proposta di parco fluviale del Conca, sviluppando
in modo condiviso un percorso caratterizzato da quattro workshop
partecipativi ed un convegno conclusivo, tenutisi a Cattolica;
- a seguito del Concorso di idee "Ai confini del mare" ed a partire
dal tema generale del convegno inerente "La valorizzazione
paesaggistica delle connessioni entroterra-costa nella provincia di
Rimini", sono stati individuati tre temi rilevanti quali: "Il Parco e
il Paesaggio", "Il Parco e i Servizi", "Il Lungofiume, tratto costiero
di un parco territoriale" trattati all'interno dei workshop
partecipativi;
- la Provincia di Rimini, in relazione agli esiti e le proposte emerse
dall'attivita' sopradescritta, ha intenzione di procedere
prioritariamente alla individuazione di soluzioni progettuali in grado
di favorire la riqualificazione paesaggistica del contesto del fiume
Conca nel suo complesso, estendendo l'ambito territoriale
corrispondente al tratto fluviale ricompreso nei territori dei comuni
di: Cattolica, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Morciano
di Romagna e San Clemente;
- il complesso delle disposizioni e degli obiettivi contenuti nel
P.T.P.R, nel P.T.C.P. della Provincia di Rimini, nel "Piano Stralcio
di Bacino per l'Assetto Idrogeologico" (PAI) dell'Autorita' di Bacino
del Marecchia-Conca e nelle "Linee Guida" regionali per la "Gestione
Integrata delle Zone Costiere" (G.I.Z.C.), impongono un rilevante
processo di riorganizzazione degli usi e delle funzioni per la
valorizzazione paesaggistica e ambientale  dell'ambito territoriale
del fiume Conca;
- il P.T.C.P. della Provincia di Rimini prevede la costituzione di
"reti ecologiche" quali ambiti di concertazione locale per la
valorizzazione e la tutela delle principali risorse ambientali del
territorio provinciale. Tali ambiti territoriali trovano
corrispondenza in: zone di tutela della costa e dell'arenile; zone
urbanizzate in ambito costiero; ambiti di tutela fluviale e di
particolare interesse paesaggistico; ambiti delle Aree Pan e dei
varchi a mare;  ambiti delle citta' delle colonie e delle ex-colonie
marine;
considerato che:
- le connessioni entroterra-costa e gli ambiti fluviali sono
considerati di importanza cruciale soprattutto per un sistema
socio-economico incentrato sul turismo, che da tempo ha individuato
nella valorizzazione delle risorse storiche, paesaggistiche e
ambientali uno dei temi forti dell'innovazione e della
diversificazione della propria offerta;
- la conservazione dei varchi liberi residui entro la conurbazione
lineare esistente costituisce uno dei capisaldi del processo di
riqualificazione dei centri urbani costieri. Tali discontinuita'
contribuiscono infatti non solo a marcare le identita' delle varie
aree urbane, ma rappresentano, nella realta' della costa sud, le
uniche occasioni di naturalita' residua per sviluppare corridoi
ecologici in grado di connettere e quindi alimentare anche le
relazioni, le funzioni e la biodiversita' dell'entroterra;
- il fiume Conca e' uno dei corsi d'acqua piu' importanti del
territorio riminese, le cui acque, nel tratto costiero, vengono
convogliate nella diga del S.I.S.; un bacino artificiale risalente
agli anni '70. La presenza di due importanti poli funzionali del
distretto turistico riminese, l'Autodromo di Misano Adriatico e
l'impianto del Golf San Giovanni, la esistenza di un'oasi faunistica
e, risalendo il fiume verso Morciano, maneggi, agriturismi e cantine
vinicole costituiscono il corollario delle attivita' che gravitano in
prossimita' o nell'ambito fluviale medesimo;
- il tratto fluviale prescelto per affrontare il tema della
valorizzazione costa-entroterra, costituisce un caso esemplare di
corridoio naturalistico e territoriale di connessione dei paesaggi
della pianura, collinare e della costa. Un percorso tra colline,
borghi storici e una pianura agricola densamente urbanizzata, che
arriva al mare lambendo i margini urbani dei comuni di Cattolica e
Misano Adriatico. Il suo elemento terminale, costituito dalla foce
fluviale del Conca, risulta  stretto tra il complesso della ex-colonia
Le Navi, oggi sede di un acquario didattico, e la darsena turistica di
Porto Verde, un complesso edilizio degli anni '70 costituito in gran
parte da appartamenti privati con approdo;
- all'interno del territorio perifluviale e fluviale del Conca,
sotteso agli ambiti amministrativi dei Comuni sopra elencati, esistono
usi e obiettivi di sviluppo diversificati e/o contrapposti, non
risolvibili esclusivamente attraverso un'applicazione, anche rigorosa,
delle disposizioni contenute nella pianificazione di riferimento
sopracitata;
- il consueto modo di affrontare la gestione dell'ambito fluviale
attraverso norme ed interventi settoriali rivolti a specifiche zone ed
elementi o circoscritto ai singoli ambiti amministrativi di
competenza, non permette di affrontare le problematiche collegate alla
trasformazione e allo sviluppo in termini di sostenibilita', ne' di
definire un assetto coordinato  dell'area in funzione dei valori
paesaggistici e ambientali esistenti e potenziali, pur in presenza di
una ricca proposta di progetti e iniziative inerenti tale ambito;
- la partecipazione degli Enti locali interessati risulta di
fondamentale importanza in un processo che si prefigge: la definizione
di un assetto territoriale sostenibile mutuato dagli strumenti di
riferimento gia' richiamati, la concertazione delle linee di sviluppo
e salvaguardia, la valutazione ed il coordinamento degli interventi da
realizzare all'interno della regione fluviale in rapporto a condivisi
obiettivi di qualita';
valutato che:
- la pianificazione urbanistica e di settore e' concorde nel voler
recuperare un rapporto del sistema insediativo col fiume in chiave di
fruizione naturalistica e/o ricreativa, attraverso l'attivazione di un
progetto  coordinato a carattere sovracomunale, in grado di garantire
la continuita' territoriale e la  riorganizzazione spaziale e
gestionale dell'intero ambito territoriale considerato, tenuto conto
delle eterogeneita' e complessita' delle situazioni  paesaggistiche e
ambientali esistenti in rapporto alle esigenze di sviluppo economico
dell'area;
- estendere l'ambito territoriale del progetto pilota a tutta l'area
fluviale del Conca, cosi' da ricomprendere i territori dei comuni di
Cattolica, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Morciano di
Romagna e San Clemente, costituisce una necessita' imprescindibile per
definire un assetto territoriale sostenibile e coerente con i
caratteri e i valori del contesto paesaggistico di riferimento;
- l'ambito in argomento, situato in un punto strategico per le
relazioni fra l'entroterra e la costa, costituisce una delle piu'
significative occasioni di connessione ambientale e fruitiva tra il
paesaggio  costiero, della spiaggia balneare e quello collinare
retrostante;
- definire un nuovo assetto paesaggistico-ambientale, utilizzando una
modalita' progettuale partecipata e condivisa, nella logica di una
concreta fattibilita' e di un generale miglioramento qualitativo del
territorio di riferimento, costituisce la concreta risposta alle
aspettative di futuro espresse dalla collettivita' locale;
- il progetto vuole costituire inoltre attuazione dello schema di Rete
Ecologica provinciale e di uno specifico obiettivo del futuro PTCP,
attualmente in fase di adozione, finalizzato alla definizione di nuove
tipologie di aree protette in applicazione alla L.R. 6/05;
- il progetto, dovra' tenere conto delle indicazioni metodologiche e
degli obiettivi generali,  definite a seguito dei workshop
partecipativi richiamati in premessa;
ritenuto opportuno, nel prevalente interesse pubblico:
- realizzare un Progetto pilota finalizzato alla riqualificazione
dell'ambito fluviale del fiume Conca, e in particolare di quei
territori che necessitano di attivita' di valorizzazione,
rafforzamento delle identita', messa in rete dei valori o di un nuovo
assetto paesaggistico;
- sviluppare a tal fine uno studio coordinato a carattere
sovracomunale, in grado di garantire la continuita' territoriale e la
riorganizzazione spaziale e gestionale dell'intero ambito considerato,
tenuto conto delle eterogeneita' e complessita' delle situazioni 
paesaggistiche e ambientali esistenti in rapporto alle esigenze di
sviluppo economico e di servizi dell'area;
- definire il nuovo assetto paesaggistico-ambientale attraverso il
coinvolgimento delle Amministrazioni pubbliche locali con cio'
realizzando una nuova collaborazione tra gli Enti che si occupano
della tutela e della gestione del paesaggio, tesa ad attuare strumenti
e azioni coerenti con l'evoluzione dei principi e dei contenuti che
presiedono alla materia paesaggistica;
- approfondire il tema generale della "Valorizzazione paesaggistica
delle connessioni entroterra-costa nella provincia di Rimini", in
merito alle tre aree problema individuate nei workshop partecipativi
realizzati, e qui di seguito indicate:
1. Il Parco e il Paesaggio,
2. Il Parco e i Servizi,
3. Il Lungofiume, tratto costiero di un parco territoriale;
ritenuto, inoltre, che il progetto di valorizzazione paesaggistica
dell'ambito fluviale del Conca si articoli in azioni progettuali
finalizzate a:
- ricercare ogni possibile soluzione in termini pianificatori,
economici e di funzionalita' territoriale per la salvaguardia e la
valorizzazione dei caratteri identitari dei contesti paesaggistici
locali tali da alleggerire le criticita' esistenti nel rapporto che si
determina fra insediamenti, territorio e paesaggio;
- sviluppare le continuita' trasversali interne e tra i sistemi
insediativi costieri e di vallata anche per valorizzare, anche dal
punto di vista funzionale e relazionale, il ruolo dei centri collinari
intermedi;
- valorizzare gli itinerari esistenti, mantenendo o marcandone il
carattere distintivo di percorsi lenti e di elevato valore
paesaggistico, tali da favorire l'accessibilita' e la reciproca
fruibilita' fra i centri intermedi (es. San Giovanni in Marignano,
Morciano di Romagna e San Clemente) e fra ciascun centro e il proprio
territorio di riferimento;
- definire regole progettuali per recuperare gli spazi di pertinenza
stradale alla funzione ecologica e/o ricreativa e promuovere
l'integrazione degli elementi infrastrutturali nel disegno del
paesaggio antropizzato, rivalutando anche elementi storici e
connotanti il reticolo minore ormai perduti;
- avvalersi, per lo svolgimento della sperimentazione progettuale sia
della collaborazione di tecnici delle Amministrazioni coinvolte che di
 professionisti esterni specificatamente incaricati, tenendo conto
delle diverse esigenze e proposte di intervento formulate da ciascuna
amministrazione comunale partecipante;
tutto cio' premesso, si  conviene:
Art. 1
Premesse
La parte narrativa in premessa costituisce parte integrante del
presente Accordo, in quanto ne individua gli obiettivi e le
finalita'.
Art. 2
Finalita' dell'Accordo
Le Amministrazioni firmatarie si impegnano a realizzare, in maniera
congiunta, un Progetto pilota finalizzato alla definizione condivisa
di adeguate forme di assetto e di valorizzazione paesaggistica delle
connessioni entroterra-costa nell'ambito territoriale ricomprendente 
il tratto del fiume Conca ricadente nei comuni di Cattolica, Misano
Adriatico, S. Giovanni in Marignano, Morciano di Romagna, e San
Clemente in provincia di Rimini, in attuazione dell'art. 14
dell'Accordo del 9 ottobre 2003 tra la Regione Emilia-Romagna, il
Ministero per i Beni e le Attivita' culturali e l'Associazione delle
Autonomie locali.
Gli obiettivi di qualita' individuati dalle Parti nella elaborazione
del Progetto dovranno essere orientati: al mantenimento delle
caratteristiche, dei valori costituiti e delle morfologie; alla
previsione di linee di sviluppo compatibili con i diversi livelli di
valore riconosciuti; alla riqualificazione delle aree compromesse o
degradate per il recupero dei valori preesistenti ovvero per la
creazione di nuovi valori paesistici coerenti e integrati.
Il Progetto avra' il compito di promuovere azioni pilota dimostrative
finalizzate alla risoluzione di situazioni nelle quali la gestione
della tutela paesaggistica risulti particolarmente complessa e
problematica.
Art. 3
Obiettivi generali del Progetto pilota
Le Amministrazioni firmatarie, in merito all'assetto di tale area
convengono sull'opportunita' di:
- programmare l'evoluzione di un ambito strategico per il territorio
costiero in grado di svolgere un ruolo di cerniera tra gli
insediamenti afferenti al corso fluviale e di innescare un processo di
miglioramento diffuso della qualita' paesaggistica, ambientale,
territoriale, economica e insediativa;
- promuovere un progetto unitario di valorizzazione del territorio
fluviale del Conca in grado di integrare le esperienze e le
indicazioni progettuali fino ad ora sviluppate a livello locale con le
piu' innovative modalita' analitiche, valutative e operative in
materia di riqualificazione paesaggistica e che costituisca uno
scenario condiviso di riferimento per le azioni di sviluppo
dell'intera area;
- garantire la corretta gestione della tutela, la valutazione
consapevole delle trasformazioni e la salvaguardia dei valori storici,
culturali, naturalistici e paesaggistici del territorio fluviale
inteso nella sua estensione sovracomunale dal comune di Morciano a
quello di Cattolica;
- definire la riorganizzazione spaziale e gestionale del territorio
fluviale del torrente Conca nel tratto da Morciano al mare, anche con
finalita' di recupero delle aree degradate, di ripristino degli
equilibri idrogeologici ed ambientali e del sistema delle acque, con
particolare attenzione alla difesa idraulica, alla stabilizzazione e
consolidamento del terreno e al recupero delle caratteristiche
naturali e paesaggistiche;
- realizzare una attivita' di monitoraggio delle trasformazioni del
paesaggio del Conca, con l'obiettivo di individuare e correggere le
modalita' di pianificazione che producono un'incidenza negativa sul
paesaggio stesso;
- promuovere l'applicazione di "buone pratiche" derivanti anche dalla
realizzazione del "Progetto integrato".
Art. 4
Risultati attesi
Il Progetto, tenendo conto delle indicazioni e delle ipotesi delineate
al primo livello di studio gia' effettuato in seno ai workshops
partecipativi svolti a seguito del progetto L.O.T.O. e degli obiettivi
generali richiamati al precedente art. 3, dovra':
- risolvere le eventuali criticita' e rafforzare le potenzialita' di
riqualificazione dell'intera area di progetto;
- precisare i confini e la corretta estensione sia delle aree da
sottoporre a specifica tutela sia degli ambiti rilevanti per lo
sviluppo di azioni progettuali di dettaglio;
- definire gli aspetti e i contenuti fondamentali per l'attivazione di
un settore essenziale della Rete ecologica provinciale promuovendo il
tratto del fiume Conca considerato a "paesaggio naturale e
seminaturale protetto" ai sensi della L.R. 6/05;
- sviluppare le continuita' trasversali interne e tra i sistemi
insediativi costieri e di vallata sia per valorizzare, anche dal punto
di vista funzionale e relazionale, il ruolo dei centri collinari
intermedi;
- valorizzare gli itinerari esistenti, mantenendo o marcandone il
carattere distintivo di percorsi lenti e di elevato valore
paesaggistico, tali da favorire l'accessibilita' e la reciproca
fruibilita' fra i centri intermedi (es. San Giovanni in Marignano,
Morciano di Romagna e San Clemente) e fra ciascun centro e il proprio
territorio di riferimento;
- definire regole progettuali per recuperare, valorizzandoli, gli
spazi di pertinenza stradale alla funzione ecologica e/o ricreativa e
promuovere l'integrazione degli elementi infrastrutturali nel disegno
del paesaggio antropizzato, rivalutando anche elementi storici e
connotanti il reticolo minore ormai perduti;
- coordinarsi con le azioni di ripristino della foce del fiume Conca
in attuazione del programma sperimentale GIZC attraverso la
definizione di direttive e modalita' di intervento e di gestione
compatibile con i caratteri e i valori paesaggistici del contesto
territoriale di riferimento. A tal fine dovra' definire a scala
progettuale di maggior dettaglio gli interventi relativi ad aree
campione da selezionare nella fase analitica preliminare di
progettazione.
Art. 5
Impegni dei Comuni
I Comuni assicurano il perseguimento degli obiettivi di cui al
precedente articolo e affermano la volonta' di:
- realizzare, in modo unitario e condiviso tra tutti i soggetti
firmatari, le analisi, la valutazione e la progettazione dell'ambito
territoriale indipendentemente dai propri confini amministrativi;
- proporre all'approvazione dei singoli Consigli comunali il progetto
definito a conclusione delle attivita' previste, impegnandosi,
congiuntamente alla Provincia di Rimini, a considerarlo quale atto
propedeutico alla sottoscrizione di un eventuale Accordo di programma,
ai sensi dell'art. 40 della L.R. 20/00;
- integrare i contenuti e gli esiti di tale  Progetto all'interno del
PSC, in corso di elaborazione.
Art. 6
Impegni dell'Amministrazione provinciale di Rimini
La Provincia di Rimini si impegna a:
- assumere il compito di capofila  e soggetto proponente per le
attivita' amministrative previste dal procedimento in parola e per
l'affidamento di incarichi di studio e progettazione, per il
coordinamento generale delle attivita' di partecipazione e
condivisione previste per lo svolgimento del progetto, in stretta
collaborazione con tutti i Comuni coinvolti;
- partecipare, successivamente alla realizzazione del Progetto pilota
e congiuntamente alla Regione Emilia-Romagna e al Ministero per i Beni
e le attivita' culturali - Direzione regionale per i Beni culturali e
il paesaggistici dell'Emilia-Romagna, alla definizione di criteri
d'intervento applicabili in situazioni analoghe, secondo le finalita'
stabilite dall'art. 14 dell'Accordo 9 ottobre 2003;
- adeguare il quadro zonale e normativo delle tutele paesaggistiche e
ambientali del vigente PTCP al fine di corrispondere alla salvaguardia
dei valori e delle linee di sviluppo individuate.
Art. 7
Impegni del Ministero per i Beni e
le Attivita' culturali - Direzione regionale
per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna
Il Ministero per i Beni e le Attivita' culturali - Direzione regionale
per i Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna s'impegna a:
- condividere gli obiettivi di qualita' paesaggistica e le diverse
fasi di elaborazione del progetto;
- definire di comune accordo con le altre Amministrazioni firmatarie
l'assetto delle tutele piu' idoneo in rapporto ai diversi livelli di
valore riconosciuti e le linee di sviluppo con essi compatibili;
- assicurare la partecipazione alle attivita' previste dal presente
Accordo della Soprintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio
di Ravenna anche al fine di condividere una linea strategica e di
comportamento comune per la valutazione degli interventi di
riqualificazione dell'ambito costiero.
Art. 8
Impegni della Regione
La Regione Emilia-Romagna s'impegna a:
- contribuire, con le modalita' che riterra' piu' opportune, alla
realizzazione del Progetto pilota;
- fornire, attraverso le proprie strutture, il supporto tecnico e di
coordinamento necessario per il raggiungimento degli obiettivi
prefissati;
- definire, successivamente alla realizzazione  del Progetto pilota e 
congiuntamente al Ministero per i Beni e le Attivita' culturali -
Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici
dell'Emilia-Romagna e alla Provincia di Rimini, criteri d'intervento
applicabili in situazioni analoghe, secondo le finalita' stabilite
dall'art. 14 dell'Accordo 9 ottobre 2003.
Art. 9
Costo del Progetto e ripartizione dei contributi
Le Amministrazioni firmatarie concordano che il costo presunto del
Progetto pilota corrisponde a Euro 60.000.
La ripartizione dei contributi necessari alla realizzazione del
Progetto pilota sopradescritto, sara' successivamente determinata da
parte degli enti sottoscrittori.
Per lo svolgimento della sperimentazione progettuale le
Amministrazioni firmatarie si avvaleranno sia della collaborazione di
tecnici delle Amministrazioni coinvolte che di professionisti esterni
allo scopo incaricati.
Art. 10
Esecuzione dell'Accordo
Le Parti si obbligano  a partecipare alla realizzazione del Progetto
pilota, con speciale riferimento alle potesta' loro attribuite,
secondo il principio di leale collaborazione fra Enti pubblici, ed in
modo da salvaguardare l'applicazione del presente Accordo.
Il presente Accordo e' modificabile con il consenso unanime di tutti
gli enti sottoscrittori  attraverso gli organi e secondo le procedure
risultanti dalle leggi vigenti.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
PROVINCIA DI RIMINI
COMUNE DI CATTOLICA
COMUNE DI MISANO ADRIATICO
COMUNE DI S. GIOVANNI IN MARIGNANO
COMUNE DI MORCIANO DI ROMAGNA
COMUNE DI SAN CLEMENTE
IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI
E PAESAGGISTICI DELL'EMILIA-ROMAGNA
IN PERSONA DELLA DIRETTRICE REGIONALE

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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