REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 marzo 2007, n. 380

Perimetrazione e zonizzazione dell'abitato di Levizzano-Corciolano in comune di Baiso (RE) ai sensi dell'art. 25 della L.R. 14 aprile 2004, n. 7

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Legge 9 luglio 1908, n. 445, e successive modifiche ed
integrazioni;
- il RD 4 giugno 1936, n. 1305, riguardante "Inclusione dell'abitato
di Corciolano, frazione del comune di Baiso, fra quelli da consolidare
a cura e spese dello Stato";
- l'art. 25 "Abitati da consolidare" della L.R. 14 aprile 2004, n. 7;
- visto l'art. 61 (L) "Abitati da consolidare" del decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive
modifiche ed integrazioni;
- il Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI) dell'Autorita'
di Bacino del Fiume Po approvato con DPCM 24 maggio 2001;
- l'art. 29 "Abitati da consolidare o da trasferire" del Piano
territoriale paesistico regionale (PTPR) approvato con delibera di
Consiglio regionale n. 1338 del 28 gennaio 1993;
considerato che:
- ai sensi del comma 2 dell'art. 25 della L.R. 7/04, le perimetrazioni
degli abitati da consolidare sono redatte secondo le modalita'
tecniche utilizzate e recepite dalle Autorita' di bacino e dalle
Regioni per l'elaborazione dei Piani stralcio per l'assetto
idrogeologico e contenute nell'"Atto di indirizzo e coordinamento per
l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'art.
1, commi 1 e 2 del DL 11 giugno 1998, n. 180" approvato con decreto
del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 settembre 1998;
visti inoltre:
- il DLgs 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia
ambientale";
- il DLgs 8 novembre 2006, n. 284, "Disposizioni correttive e
integrative del DLgs 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia
ambientale";
premesso che:
- l'abitato di Levizzano-Corciolano in comune di Baiso, provincia di
Reggio Emilia, e' stato dichiarato da consolidare ai sensi della Legge
445/1908 con RD 1305/36, in seguito al manifestarsi di un vasto
movimento franoso che ha interessato parte dell'abitato;
- con propria deliberazione del 19 dicembre 1995, n. 4559, ha
approvato la perimetrazione e la zonizzazione, con relative norme,
delle aree interessate da dissesto dell'abitato di
Levizzano-Corciolano ai sensi dell'art. 29 del PTPR, in considerazione
del fatto che i movimenti franosi che hanno interessato il versante a
valle dell'abitato, per la loro vastita' e per la complessita'
geologica dell'area, hanno avuto varie fasi di riattivazione e, a
fronte di numerosi interventi di consolidamento, permanevano
condizioni di rischio per l'abitato;
- con propria deliberazione del 27 luglio 1998, n. 1251, ha apportato
alcune modifiche alla perimetrazione e alla zonizzazione delle aree
interessate da dissesto dell'abitato di Levizzano-Corciolano, ai sensi
dell'art. 29 del PTPR;
- la perimetrazione dell'abitato di Levizzano-Corciolano e' stata
inserita nel secondo "Aggiornamento del Piano straordinario per le
aree a rischio idrogeologico molto elevato (PS 267)" approvato dal
Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con
deliberazione n. 5 del 3 marzo 2004 e, conseguentemente, nel "Progetto
di variante al Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI):
integrazioni alla cartografia di cui all'Allegato 4.1 dell'Elaborato
n. 2 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato)" (in seguito
indicato come "Progetto di variante al PAI") adottato dal Comitato
istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con deliberazione
n. 19 del 5 aprile 2006;
- dall'autunno 2002 alla primavera 2004 si e' verificata una nuova
importante fase di riattivazione dei fenomeni franosi che hanno
interessato l'abitato di Levizzano-Corciolano, in conseguenza della
quale sono stati realizzati ingenti lavori di consolidamento;
preso atto che il Servizio Tecnico dei Bacini Enza, Panaro e Secchia,
sede di Reggio Emilia (in seguito STB):
- ha elaborato una modifica alla perimetrazione e zonizzazione
dell'abitato di Levizzano-Corciolano, ai sensi dei commi 2 e 3
dell'art. 25 della L.R. 7/04, a seguito degli ultimi eventi franosi e
dei conseguenti lavori di consolidamento che hanno modificato le
condizioni di rischio;
- come previsto dal comma 2 del citato art. 25, sulla perimetrazione
dell'abitato di Levizzano-Corciolano ha sentito il Comune di Baiso che
ha espresso parere favorevole con nota del Sindaco prot. n. 7227 del
29/12/2006;
- ai sensi del medesimo comma 2 dell'art. 25 ha raggiunto l'intesa con
l'Autorita' di Bacino del Fiume Po sulla compatibilita' tecnica della
perimetrazione con la pianificazione di bacino vigente, espressa dal
Segretario generale dell'Autorita' di Bacino con nota prot. n. 1362/PU
del 14/3/2007;
- con nota prot. n. NP/2007/5896 del 19/3/2007 ha inoltrato tale
perimetrazione al Servizio Difesa del suolo, della Costa e Bonifica
per l'istruttoria di competenza;
riscontrato che la perimetrazione delle aree in dissesto dell'abitato
di Levizzano-Corciolano, acquisita agli atti presso il STB e presso il
Servizio Difesa del suolo, della Costa e Bonifica, e' costituita dai
seguenti elaborati:
- Relazione tecnica;
- Tavola 1 - Tavola di confronto zonizzazione vigente e zonizzazione
2006 (su base CTR scala 1:5000);
- Tavola 2 - Carta della perimetrazione e zonizzazione (su base CTR
scala 1:5000);
- Tavola 3 - Carta geologica (scala 1:5000);
- Tavola 4 - Carta geomorfologica (scala 1:5000);
- Tavola 5 - Carta delle opere realizzate (su base CTR scala 1:5000);
- Norme;
rilevato che:
- l'abitato di Levizzano-Corciolano e' sito su un crinale secondario
compreso tra le quote 500 e 650 s.l.m. in sinistra idrografica del
fiume Secchia; il versante compreso tra questo crinale e il fiume e'
caratterizzato da un assetto geologico-strutturale e idrogeologico
sfavorevole alle condizioni di stabilita' e che determina la
formazione di movimenti franosi complessi e caratterizzati da
ricorrenti fasi di riattivazione;
- il settore nord-est del versante, a valle degli abitati di Levizzano
e Lugara, e' caratterizzato da movimenti franosi lenti e superficiali,
che hanno manifestato una fase di evidente attivita' all'inizio degli
anni '90; in questo settore i lavori di consolidamento sono stati
realizzati a partire dai primi anni '90 e sono stati completati nel
1995;
- il settore sud-occidentale del versante, a valle degli abitati di
Marzano e Ca' Lita, e' interessato da un fenomeno franoso estremamente
complesso (frana di Ca' Lita-Corciolano), lungo oltre 3 km e con
spessori che superano i 50 m, che si e' riattivato in conseguenza
degli eventi alluvionali dell'autunno 2002, ha subito una forte
accelerazione a seguito delle intense precipitazioni nell'inverno
2003-2004 e ha avuto fasi di attivita' ancora nel gennaio 2006;
importanti lavori di consolidamento sono stati realizzati in questo
settore a partire dal 2004 e sono ancora in corso;
valutato che:
- sono modificate le condizioni di rischio delle aree interessate da
dissesto dell'abitato di Levizzano-Corciolano, a seguito dei recenti
movimenti franosi e dei conseguenti lavori di consolidamento che hanno
interessato il versante a valle dell'abitato fino al fiume Secchia;
- la perimetrazione approvata con propria deliberazione 1251/98 e
inserita nel "Progetto di variante al PAI" dell'Autorita' di Bacino
del Fiume Po, adottato con deliberazione 19/06, non e' adeguata alle
attuali condizioni di rischio e opportunamente il STB ha elaborato una
modifica della perimetrazione;
- nella modifica della perimetrazione elaborata dal STB sono state
individuate tre zone, in relazione ai diversi gradi di rischio da
frana; le aree a piu' elevato rischio corrispondono alla Zona 1 e alla
Zona 2 individuate nell'art. 49 "Aree a rischio idrogeologico molto
elevato" delle Norme di attuazione del PAI dell'Autorita' di Bacino
del Fiume Po; le tre zone sono cosi' definite:
- Zona 1: Area instabile o che presenta un'elevata probabilita' di
coinvolgimento, in tempi brevi, direttamente da parte del fenomeno
deformativo o dalla sua evoluzione; piu' in dettaglio la zona
comprende le seguenti aree: aree di frana attiva e aree ad esse
limitrofe sulle quali si osservano dissesti superficiali diffusi o che
possono essere interessate in tempi brevi dall'evoluzione dei
dissesti; area di frana quiescente interessata dai dissesti degli anni
'70-'80 o antecedenti, sulle quali sono stati eseguiti interventi di
sistemazione o sono in corso interventi non ancora completati;
- Zona 2: area potenzialmente interessata dal manifestarsi di fenomeni
di instabilita' coinvolgenti settori piu' ampi di quelli attualmente
riconosciuti o in cui l'intensita' dei fenomeni e' modesta in rapporto
ai danni potenziali sui beni esposti; sono aree attualmente non in
dissesto, e prevalentemente boscate o coltivate, che possono
influenzare la dinamica evolutiva dei fenomeni franosi presenti a
valle oppure essere interessate dalla loro espansione retrogressiva;
- Zona 3: aree a media e bassa acclivita', prive di elementi
geomorfologici riconducibili a processi gravitativi attuali o
pregressi, dove sono presenti edifici non lesionati la cui stabilita'
e' assicurata dagli interventi di consolidamento effettuati;
- per le suddette zone sono state redatte norme d'uso del territorio;
in particolare per la Zona 1 e la Zona 2 e' stato recepito quanto
disposto nell'art. 50 "Aree a rischio molto elevato in ambiente
collinare e montano" delle norme di attuazione del PAI dell'Autorita'
di Bacino del Fiume Po;
ritenuto che:
- la modifica della perimetrazione e zonizzazione, elaborata dal STB,
delle aree interessate da dissesto dell'abitato di
Levizzano-Corciolano, cosi' come rappresentata nella "Tavola 2 - Carta
della perimetrazione e zonizzazione", con relative "Norme" d'uso del
territorio, risulta adeguata alle attuali condizioni di rischio e al
raggiungimento degli obiettivi di tutela del territorio e dei beni
esposti e pertanto ricorrono le condizioni per approvarla;
- in base ai disposti del comma 2, dell'art. 25 della L.R. 7/04, la
modifica della perimetrazione dell'abitato di Levizzano-Corciolano e'
stata realizzata secondo le modalita' di cui all'art. 1 del DL 180/98
e successive modifiche ed integrazioni, convertito con Legge 267/98,
con specifico riferimento al PAI dell'Autorita' di Bacino del Fiume
Po;
- pertanto la modifica della perimetrazione puo' essere proposta a
tale Autorita' ai fini dell'integrazione dell'Allegato 4.1
dell'Elaborato n. 2 (Aree a rischio idrogeologico molto elevato) del
PAI, in sostituzione di quella gia' inserita, con codice 086-ER-RE,
nel "Progetto di variante al PAI" adottato dal Comitato istituzionale
dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con deliberazione 19/06;
richiamate:
- la L.R. n. 43 del 26 novembre 2001 avente ad oggetto "Testo Unico in
materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione
Emilia-Romagna" e successive modificazioni;
- la propria deliberazione n. 447 del 24 marzo 2003 concernente
"Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le
strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali";
dato atto del parere di regolarita' amministrativa della presente
deliberazione espresso dal Direttore generale Ambiente, Difesa del
suolo e della costa, dott. Giuseppe Bortone, ai sensi dell'art. 37,
comma 4 della L.R. 43/01 e successive modificazioni e della
deliberazione della Giunta regionale 447/03;
su proposta dell'Assessore alla Sicurezza territoriale. Difesa del
suolo e della costa. Protezione civile, Marioluigi Bruschini;
a voti unanimi e palesi, delibera:
per le motivazioni e le valutazioni espresse in narrativa che qui si
intendono integralmente riscritte:
1) di approvare la perimetrazione delle aree interessate da dissesto,
con relativa zonizzazione e normativa d'uso del territorio,
dell'abitato di Levizzano-Corciolano, comune di Baiso (RE), dichiarato
da consolidare ai sensi della Legge 445/1908, redatta dal Servizio
Tecnico dei Bacini Enza, Panaro e Secchia, sede di Reggio Emilia,
d'intesa con l'Autorita' di Bacino del Fiume Po e sentito il Comune di
Baiso, ai sensi dei commi 2 e 3 dell'art. 25 della L.R. 7/04;
2) di stabilire che detta perimetrazione, con zonizzazione e normativa
d'uso del territorio, e' vincolante agli effetti degli artt. 61 e 89
del DPR 6 giugno 2001, n. 380, quale elemento integrante dello
strumento urbanistico comunale, per il quale Comune di Baiso dovra'
redigere apposita variante di adeguamento;
3) di proporre all'Autorita' di Bacino del Fiume Po la perimetrazione
delle aree in dissesto dell'abitato di Levizzano-Corciolano in comune
di Baiso (RE), con la relativa zonizzazione e normativa, cosi' come
approvate col presente provvedimento ai fini dell'integrazione
dell'Allegato 4.1 dell'Elaborato n. 2 (Aree a rischio idrogeologico
molto elevato) del PAI, in sostituzione di quella gia' inserita, con
codice 086-ER-RE, nel "Progetto di variante al PAI" adottato dal
Comitato istituzionale dell'Autorita' di Bacino del Fiume Po con
deliberazione 19/06;
4) di dare atto che sono depositati in originale presso il Servizio
Difesa del suolo, della Costa e Bonifica i seguenti elaborati:
- Tavola 2 - Carta della perimetrazione e zonizzazione;
- Norme;
5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna.
(segue allegato fotografato)

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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