REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 maggio 2007, n. 751

Erogazione di interventi sanitari nell'ambito del sesto programma assistenziale a favore di cittadini stranieri - ex art. 32, comma 15, Legge 449/97 - di cui alle delibere dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 79/06 e 108/07

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Richiamate:
- la L.R. n. 12 del 24 giugno 2002 "Interventi regionali per la
cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di
transizione, la solidarieta' internazionale e la promozione di una
cultura di pace" e successive modificazioni;
- la deliberazione n. 79 del 27 settembre 2006 con la quale
l'Assemblea legislativa ha approvato il documento di indirizzo
programmatico per il triennio 2006 - 2008, ai sensi dell'art. 10 di
detta legge;
- la deliberazione n. 108 del 3 aprile 2007 dell'Assemblea legislativa
con la quale sono state apportate modifiche e integrazioni alla
deliberazione 79/06;
richiamato, in particolare, il punto 6.8) della deliberazione 79/06,
il Programma di assistenza sanitaria a cittadini stranieri trasferiti
in Italia nell'ambito di programmi umanitari delle Regioni, ai sensi
del comma 15, art. 32 Legge 449/97, che prevede la possibilita' per le
Regioni, d'intesa con il Ministero della Salute, nell'ambito della
quota del Fondo Sanitario nazionale ad esse destinata, di autorizzare
le Aziende sanitarie ad erogare prestazioni di alta specializzazione
che rientrino in programmi assistenziali approvati dalle Regioni, a
favore di:
a) cittadini stranieri provenienti da Paesi extracomunitari nei quali
non esistono o non sono facilmente accessibili competenze
medico-specialistiche per il trattamento di specifiche gravi patologie
e con i quali non sono in vigore accordi di reciprocita' relativi
all'assistenza sanitaria;
b) cittadini provenienti da Paesi la cui particolare condizione
contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari, o di
altra natura, gli accordi in vigore per l'erogazione dell'assistenza
sanitaria da parte del Servizio Sanitario nazionale;
considerato che, nell'ambito del quinto Programma assistenziale, di
cui alla propria deliberazione 1545/06, i cittadini stranieri trattati
ammontano a circa 50 casi, riguardanti prevalentemente minori di 14
anni (38 casi). Gli interventi hanno riguardato prevalentemente
persone affette da patologie importanti: nell'ambito della
Cardiochirurgia, della Chirurgia ortopedica, della Chirurgia
pediatrica e forme tumorali. I Paesi di provenienza piu'
frequentemente interessati sono stati: Bosnia-Erzegovina (11 casi),
Albania (9 casi) Zimbabwe (8 casi), Romania (7 casi), Kossovo (3
casi), Marocco (2 casi) e che nell'ambito del Progetto "Saving
children" i minori palestinesi curati presso ospedali israeliani,
ammontano a n. 1075 e sono stati realizzati momenti formativi a favore
dei professionisti palestinesi che operano, in particolare, in ambito
pediatrico;
valutata la rilevanza dei risultati conseguiti dal quinto Programma
assistenziale, si ritiene necessario garantire continuita' a tale
tipologia di interventi sanitari con il sesto Programma assistenziale,
per l'anno 2007, nonche' per la realizzazione della terza annualita'
del Progetto "Saving Children" che avra' termine il 18 novembre 2007;
ritenuto che il sesto Programma assistenziale debba:
a) sostenere i sistemi sanitari dei Paesi individuati come aree
prioritarie, attraverso le seguenti azioni:
- sviluppo di interventi nei paesi d'origine;
- intervento strutturale e con aiuti materiali, anche attraverso
l'invio e l'impiego nelle strutture ospedaliere dei Paesi terzi, di
materiali ed attrezzature medico-chirurgiche dismesse, che si rendono
disponibili presso le Aziende sanitarie regionali e gli Istituti
Ortopedici Rizzoli, nell'ambito delle iniziative di cooperazione
internazionale;
- scambio di esperienze professionali mediante azioni di formazione e
addestramento del personale dei Paesi interessati, sia in loco che
presso le Aziende sanitarie e gli Istituti Ortopedici Rizzoli della
Regione Emilia-Romagna;
b) promuovere la concertazione, per tale ambito specifico, con i
Ministeri competenti e con le altre Regioni, per definire linee
politiche comuni e coordinare sfere e campi d'intervento;
c) sviluppare azioni d'informazione e relazioni istituzionali nei
confronti dei mediatori (Ambasciate, Istituzioni, Organismi
internazionali), per un'informazione sulle scelte politiche e sui
contenuti materiali del Programma umanitario approvato dalla Regione
Emilia-Romagna;
d) dare continuita', per il terzo anno, alla realizzazione del
Progetto "Saving Children" che avra' termine il 18 novembre 2007, di
cui l'Azienda Unita' sanitaria locale di Bologna rappresenta il
soggetto attuatore della Regione Emilia-Romagna quale partner del
progetto, ai sensi della propria deliberazione 399/05;
e) specializzare le risposte delle strutture sanitarie regionali, in
ordine alle quali il Programma prevede di dare priorita' alle
prestazioni che:
- siano ricomprese in quelle di alta specialita' e prioritariamente in
favore di soggetti stranieri in eta' pediatrica;
- non siano erogabili nei Paesi di provenienza cosi' come individuati
negli atti di programmazione generale della Regione Emilia-Romagna,
nell'ambito delle proprie attivita' di cooperazione internazionale e,
comunque, rientranti nei criteri di cui all'art. 32, comma 15, Legge
449/97 sopramenzionati per l'accesso al Fondo Sanitario regionale;
- non siano previste da specifici rapporti convenzionali gia' in
essere con Paesi terzi con previsione dei relativi oneri a carico dei
Paesi stessi, ne' siano ricomprese in iniziative e programmi di
assistenza sanitaria finanziati dallo Stato o, comunque, altrimenti
finanziati;
- siano riferite a soggetti stranieri provenienti dalle aree definite
prioritarie, di cui alle delibere dell'Assemblea legislativa 79/06 e
108/07, ai sensi della L.R. n. 12 del 24 giugno 2002: Albania,
Bosnia-Erzegovina, Brasile, Cuba, Eritrea, Etiopia, Marocco,
Mozambico, Senegal, Territori dell'Autonomia Palestinese, Serbia,
nonche' al popolo Saharawi, proveniente dai campi profughi algerini.
Per quanto riguarda la Romania si prende atto che tale Paese dall'1
gennaio 2007 e' entrato a far parte della Unione Europea, in
applicazione dei regolamenti CEE di sicurezza sociale e che pertanto
non puo' piu' essere ricompresa nei programmi assistenziali di cui
alla Legge 449/97.
Per le tipologie di intervento di cui al Protocollo regionale
"Chernobyl" si tiene conto delle richieste provenienti dalla
Repubblica di Bielorussia e dalle aree ucraine contaminate
dall'incidente nucleare di Chernobyl. Si tiene conto, inoltre, delle
richieste provenienti da organizzazioni non lucrative del territorio
regionale, per minori provenienti dall'Africa sub-sahariana, con
riferimento a Zambia e Zimbabwe, considerata la speranza di vita e il
basso livello di assistenza sanitaria garantita in detti Paesi, fino
ad un massimo del 20% degli interventi umanitari di cui alla presente
delibera;
f) garantire che l'accesso degli utenti alle prestazioni avvenga
secondo le seguenti modalita':
- all'interno delle strutture pubbliche del Sistema Sanitario
regionale, in rapporto alla tipologia di domanda verso la quale si
vuole privilegiare l'intervento;
- tramite Istituzioni, Organismi operanti a livello internazionale,
nazionale o locale di provata affidabilita', o di strutture sanitarie
pubbliche del Paese terzo d'intesa con la sede diplomatica o consolare
dello Stato italiano ivi presente, e/o associazioni a scopo non
lucrativo operanti nell'ambito del territorio della regione
Emilia-Romagna;
- ogni segnalazione dovra' essere corredata da:
una relazione clinica sulle condizioni del paziente predisposta da una
struttura ospedaliera pubblica del Sistema Sanitario regionale o del
Paese di provenienza;
una dichiarazione da parte delle associazioni di volontariato operanti
nell'ambito del territorio della regione Emilia-Romagna, per quanto
riguarda l'attivazione di servizi di supporto all'assistenza
sanitaria, in particolare: il trasferimento in Italia,
l'organizzazione del soggiorno del familiare o dell'accompagnatore dei
minori assistiti e degli stessi ed il rientro nel Paese d'origine;
considerato che il Programma assistenziale a favore di cittadini
stranieri, di cui alla Legge 449/97, ha una valenza intersettoriale,
in quanto coinvolge la Direzione generale Sanita' e Politiche sociali
e la Direzione generale Programmazione territoriale e negoziata,
Intese. Relazioni Europee e internazionalI, che tramite le proprie
strutture operative assicurano le seguenti funzioni avvalendosi del
gruppo di lavoro interdirezionale, di cui alla determina del Direttore
generale Sanita' e Politiche sociali n. 4099 del 3 aprile 2007:
- verificare che le prestazioni sanitarie da erogare rispondano ai
seguenti criteri generali:
a) siano ricomprese in quelle di alta specialita';
b) non siano erogabili nei Paesi di provenienza cosi' come individuati
negli atti di programmazione generale della Regione Emilia-Romagna;
c) non siano previste da specifici rapporti convenzionali gia' in
essere con Paesi terzi con previsione dei relativi oneri a carico dei
Paesi stessi, ne' siano ricomprese in iniziative e programmi di
assistenza sanitaria finanziati dallo Stato o comunque altrimenti
finanziati;
- regolare l'accesso degli utenti alle prestazioni, tramite
l'intervento di Istituzioni, Organismi operanti a livello
internazionale, nazionale o locale di provata affidabilita' o di
strutture sanitarie pubbliche del Paese terzo, d'intesa con la sede
diplomatica o consolare dello Stato italiano ivi presente, e/o
associazioni a scopo non lucrativo operanti nell'ambito del territorio
della regione Emilia-Romagna;
- verificare la presenza della dichiarazione da parte del richiedente
l'intervento sanitario dell'assunzione di responsabilita' per
l'attivazione dei servizi di supporto all'assistenza sanitaria per
quanto riguarda in particolare il trasferimento in Italia,
l'organizzazione del soggiorno del familiare o dell'accompagnatore dei
minori assistiti e degli stessi ed il rientro nei Paesi d'origine, da
parte di organizzazioni di volontariato operanti nell'ambito del
territorio della regione Emilia-Romagna;
- monitorare l'andamento delle richieste di intervento e predisporre
gli elementi utili alla descrizione dell'attivita' svolta dalle
Aziende sanitarie e degli Istituti Ortopedici Rizzoli;
tenuto conto, inoltre, che le Aziende sanitarie e gli Istituti
Ortopedici Rizzoli della Regione Emilia-Romagna debbano contribuire,
in modo sinergico, al conseguimento degli obiettivi previsti in questo
Programma, anche attraverso l'impiego di risorse economiche proprie,
per gli interventi a favore di cittadini stranieri di cui sopra, nella
misura del 30% delle spese sostenute;
ritenuto che il Servizio Assistenza distrettuale, Medicina generale,
Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari, al termine della
realizzazione del Programma assistenziale, predisponga una esaustiva
relazione per la Giunta regionale in merito ai risultati ottenuti;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale Sanita' e Politiche sociali, dott. Leonida Grisendi
ai sensi dell'art. 37, comma 4, della L.R. 43/01 e successive
modificazioni, e della propria deliberazione 450/07;
su proposta dell'Assessore alle Politiche per la Salute Giovanni
Bissoni;
a voti unanimi e palesi delibera:
per le motivazioni espresse in premessa, e che qui si intendono
integralmente riportate:
1) di approvare il sesto Programma assistenziale a favore di cittadini
stranieri trasferiti in Italia, ai sensi dell'art. 32 della Legge
449/97, per prestazioni di alta specialita' a favore di cittadini
stranieri, per l'anno 2007, all'interno delle piu' generali politiche
di cooperazione internazionale, di cui al Documento di indirizzo
programmatico per il triennio 2006-2008, approvato dall'Assemblea
legislativa regionale con deliberazione 79/06 e 108/07;
2) di provvedere al finanziamento complessivo per interventi a
carattere umanitario fino ad un massimo di Euro 1.550.000,00 con
successivo atto, a valere sul pertinente capitolo di Bilancio
sull'esercizio 2007, sulla base delle risorse previste nell'ambito
della programmazione e finanziamento dell'anno 2007 del Servizio
Sanitario regionale in corrispondenza:
- di prestazioni di alta specialita' a favore di cittadini stranieri,
per l'anno 2007;
- della realizzazione del terzo anno del Progetto triennale "Saving
Children", che avra' termine il 18 novembre 2007 (DGR 399/05), per una
somma massima di Euro 400.000,00;
3) di stabilire che le Aziende sanitarie e gli Istituti Ortopedici
Rizzoli della Regione Emilia-Romagna contribuiscano, in modo
sinergico, al conseguimento degli obiettivi previsti in questo
Programma, anche attraverso l'impiego di risorse economiche proprie,
per gli interventi a favore di cittadini stranieri di cui sopra, nella
misura del 30% delle spese sostenute;
4) di dare atto che all'impegno e alla liquidazione della spesa a
favore delle Aziende sanitarie interessate e degli Istituti Ortopedici
Rizzoli si procedera' con successivo provvedimento del Dirigente
competente per materia sulla base delle rendicontazioni delle spese
sostenute per singolo caso fatte pervenire dalle Aziende medesime e
dagli Istituti Ortopedici Rizzoli;
5) di dare atto, inoltre, che all'impegno e alla liquidazione
all'Azienda Unita' sanitaria locale di Bologna, per la realizzazione
del terzo anno del Progetto triennale (somma massima di Euro
400.000,00), si procedera' con successivo provvedimento del Dirigente
competente per materia, con le seguenti modalita':
- 70% della somma assegnata, sulla base della comunicazione di
prosecuzione dell'attivita';
- 30% della somma assegnata a seguito di presentazione della relazione
sull'attivita' svolta e del rendiconto delle spese effettivamente
sostenute;
6) di stabilire che, al termine della realizzazione del Programma
assistenziale, l'Assessore alle Politiche per la Salute relazioni alla
Giunta regionale in merito ai risultati ottenuti.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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