COMUNE DI LIGONCHIO (Reggio Emilia)

COMUNICATO

Titolo II - Esito della procedura di verifica (screening) per autorizzazione a Piano di coltivazione e sistemazione della cava denominata Corea, localizzata in comune di Ligonchio (RE), localita' Corea

Il Comune di Ligonchio (Reggio Emilia) in qualita' di Autorita'
competente comunica la decisione in merito alla procedura di verifica
(screening) concernente il Piano di coltivazione e progetto di
sistemazione ambientale della cava di pietra da taglio e inerti
denominata "Corea", sita in comune di Ligonchio (RE), in localita'
Corea. Il Piano di coltivazione e progetto di sistemazione ambientale
e' presentato dalla ditta CEAG Srl, avente sede legale in Villa
Minozzo (RE), Via S. Bartolomeo n. 8.
Il progetto interessa esclusivamente il territorio del comune di
Ligonchio e della provincia di Reggio Emilia.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 come modificata
dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente, Comune di
Ligonchio (RE)con deliberazione di Giunta comunale n. 50 del 17/9/2007
ha assunto la seguente decisione:
1) di esprimersi con esito positivo ai sensi dell'art. 10 comma 1
della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, modificata dalla L.R. 16 novembre
2000, n. 35 in merito alla procedura di screening relativa al Piano di
coltivazione e progetto di sistemazione ambientale della cava di
pietra da taglio  e inerti "COREA" presentato dalla ditta GEAG Srl
(codice fiscale e partita IVA 00129630356) con sede legale a Villa
Minozzo (RE) in Via S. Bartolomeo n. 8, decretando la esclusione dalla
ulteriore procedura di VIA fatta salva l'adozione dei provvedimenti di
mitigazione e monitoraggio ambientale di seguito richiamati:
a) allo scopo di conseguire il contemporaneo sviluppo della
coltivazione e del recupero ambientale, la sistemazione vegetazionale
della fascia di rispetto a ovest del piazzale esistente dovra' essere
avviata contestualmente all'inizio dell'attivita' di estrazione. In
particolare viene prevista la piantumazione con specie
arboreo-arbustive della fascia di rispetto adiacente all'esistente
muro di contenimento;
b) la corretta circolazione delle acque meteoriche viene garantita da
un adeguato sistema di canalizzazioni di raccolta e convogliamento,
opportunamente dimensionato dal punto di vista idraulico e collegato
alla rete di smaltimento naturale esistente;
c) al fine di ridurre il carico di trasporto solido nelle acque di
corrivazione superficiale sono stati predisposti adeguati sistemi di
controllo ed abbattimento, da realizzare a piu' livelli lungo l'intera
rete drenante. A tale scopo vengono adottate soluzioni di tipo
tradizionale, in abbinamento con opere di ingegneria naturalistica;
d) l'immissione delle acque di raccolta nei corpi idrici naturali e'
subordinata al preventivo transito entro un sistema di vasche di
decantazione opportunamente dimensionate dal punto di vista idraulico
e del trasporto solido.
Le attivita' di coltivazione dovranno inoltre attenersi ai criteri e
alle prescrizioni di seguito riportati:
- i tempi di attuazione dovranno risultare il piu' possibile contenuti
e strettamente correlati all'entita' degli interventi previsti, fermo
restando quanto disposto dall'art. 15 della L.R. 17/91 e successive
modifiche ed integrazioni. In particolare, per quanto riguarda i
lavori di sterro da realizzare in prossimita' di aree ad elevata
vulnerabilita' ambientale, dovranno essere tendenzialmente evitati i
periodi coincidenti con le fasi riproduttive del popolamento
faunistico vertebrato.
- Gli interventi di cantierizzazione dovranno essere contenuti allo
stretto necessario, per quanto riguarda tempistica e occupazione di
suolo, allo scopo di ridurre i fattori di disturbo nei riguardi degli
habitat e delle specie floro-faunistiche presenti nelle aree di
intervento.
- L'entita' dei movimenti terra ed il conseguente impiego di mezzi
d'opera dovra' attenersi strettamente a quanto previsto dal P.C.S.
autorizzato, nel rigoroso rispetto della organizzazione gestionale di
cantiere prevista dallo strumento stesso.
- Il deposito temporaneo degli inerti in cumulo dovra' essere
prioritariamente effettuato utilizzando le aree prossime a quelle in
cui hanno luogo lavorazioni rumorose.
- I depositi di sostanze idroinquinanti da realizzare fuori terra
dovranno essere realizzati entro strutture di contenimento
adeguatamente impermeabilizzate e dimensionate dal punto di vista
volumetrico.
- Nei casi in cui vengano utilizzate autocisterne e/o cisterne mobili
per il rifornimento dei mezzi d'opera, tali attrezzature dovranno
rispondere ai requisiti richiesti dalle normative vigenti in materia
di prevenzione dell'inquinamento.
- Ai fini di una adeguata tutela delle acque superficiali e
sotterranee, le operazioni di estrazione saranno condotte con metodi
ed accorgimenti finalizzati a garantire i massimi livelli di
compatibilita' nei riguardi del sistema acquifero.
- Per l'intera durata dell'autorizzazione estrattiva la fascia di
rispetto alla linea interrata ENEL MT dovra' risultare sgombra ed
accessibile allo scopo di garantire la costante accessibilita'
dell'area in caso di guasto, ispezione e/o manutenzione e per evitare
sovraccarichi che possano determinare lo schiacciamento del cavo.
Dovra' inoltre essere garantito l'accesso alla galleria ENEL di
by-pass, sia sul lato est che sullo quello ovest. A tal fine dovranno
essere rigorosamente evitati accumuli di materiale di qualsiasi natura
in corrispondenza dei due accessi della galleria.
- In fase di accantieramento della cava dovra' essere eseguito il
picchettamento della linea ENEL MT interrata ed effettuato il rilievo
topografico della stessa. Tale operazione sara' effettuata con ausilio
di personale e strumentazione ENEL, allo scopo di definire in modo
univoco (ed in contraddittorio) la posizione del cavo. A seguito del
picchettamento della linea interrata verra' istituita una fascia di
rispetto pari a 5.00 m per lato che dovra' risultare sgombra ed
accessibile per l'intera durata dell'autorizzazione estrattiva. Tale
provvedimento viene assunto allo scopo di garantire la costante
accessibilita' dell'area in caso di guasto (o necessita' di ispezione
e/o manutenzione) e per evitare sovraccarichi che possano determinare
lo schiacciamento del cavo. Al fine di prevenire ed evitare problemi
di schiacciamento del cavo il P.C.S. ha preventivamente definito le
zone di transito degli automezzi pesanti e delle macchine operatrici
all'interno del piazzale di cava. Per tali zone di passaggio e' stata
prevista una adeguata protezione mediante pedane metalliche in grado
di scaricare su un'ampia superficie il peso dei mezzi in transito.
- Gli interventi di recupero vegetazionale dovranno essere oggetto di
una costante azione di monitoraggio finalizzata a sorvegliare
l'attecchimento e la corretta evoluzione delle cenosi, provvedendo ove
necessario alla sostituzione delle eventuali fallanze;
2) di acquisire le valutazioni e le conclusioni derivanti
dall'istruttoria effettuata dal Responsabile dell'Ufficio Tecnico
comunale, secondo cui gli interventi previsti dal progetto di cava
risultano conformi con la disciplina vigente in materia e compatibili
sotto il profilo ambientale;
3) di consentire pertanto la realizzazione di quanto previsto dal
Piano di coltivazione e progetto di sistemazione ambientale della
cava, di cui al precedente punto 1) da parte della ditta CEAG Srl di
Villa Minozzo (RE) nel rispetto delle prescrizioni sopra richiamate,
che costituiranno parte integrante e sostanziale dell'atto
autorizzativo e della Convenzione di cui rispettivamente agli artt. 11
e 12 della L.R. 18 luglio 1991, n. 17 e successive modifiche ed
integrazioni.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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