COMUNE DI VARSI (Parma)

COMUNICATO

Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) sul progetto finalizzato alla coltivazione ed al recupero finale della cava di ofioliti denominata "Cava Predellara"

Il Comune di Varsi in qualita' di Autorita' competente, comunica la
decisione relativa alla procedura di verifica (screening) sul progetto
finalizzato alla coltivazione ed al recupero finale della cava di
ofioliti denominata "Cava Predellara", previsto dal PAE del Comune di
Varsi, presentato dalla ditta La Chiastra Snc con sede in Fornovo
Taro, Strada Rocchetta n. 7, localizzato in comune di Varsi
nell'ambito estrattivo Predellara ed interessa il territorio del
comune di Varsi e della provincia di Parma.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 9/99, come modificato dalla L.R.
35/00 il Comune di Varsi con provvedimento del Responsabile del
Settore Tecnico n. 42 del 25/6/2007 ha assunto la seguente decisione:
- di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma l, lett. b) della L.R.
9/99, dalla procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale),in
quanto di modesto impatto sul territorio, l'intervento proposto dalla
ditta La Chiastra Snc finalizzato alla coltivazione ed al recupero
finale della cava di ofioliti denominata "Cava Predellara" accogliendo
e imponendo in fase progettuale le seguenti prescrizioni:
- art. 17 - Polizia mineraria e igiene ambientale, c.3, 4 e 5 del PIAE
(Piano infraregionale delle attivita' estrattive);
- nota prot. 42744 dell'11/5/2007 dalla Provincia di Parma che
prescrive:
a) definire la presenza presso la cava o nelle vicinanze di eventuali
sorgenti;
b) indicare precisamente la tipologia e l'esatta provenienza di tutti
i materiali che verranno utilizzati nelle operazioni di sistemazione
finale;
c) qualora durante le fasi di cantierizzazione vengano prodotte
quantita' di rifiuti, occorre definire e descrivere le caratteristiche
delle aree di stoccaggio (ubicazione,eventuale impermeabilizzazione)
del materiale di rifiuto (compresa la presentazione di un elenco dei
Codici CER relativi alle tipologie dei rifiuti prodotti, con
indicazione della quantita' prodotta e delle ditte che si occuperanno
del loro smaltimento e/o recupero;
d) relativamente alla fase di cantiere, al fine di verificare il
rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in merito al
"deposito temporaneo" di rifiuti, dovra' altresi' essere indicato il
tempo di permanenza, all'interno del cantiere in oggetto, delle varie
tipologie di rifiuto;
e) i mezzi di trasporto, che dovranno percorrere obbligatoriamente i
tracciati individuati, andranno dotati di idonea protezione, che evita
dispersione e/o caduta di materiale durante il tragitto; dovra' anche
essere assicurata una corretta bagnatura dei mezzi e delle strade non
asfaltate, per evitare l'insudiciamento delle strade pubbliche ed i
disagi dovuti alla dispersione di polvere nei nuclei abitati siti
lungo i tragitti; l'eventuale disturbo che tali mezzi produrranno sul
traffico indotto potra' inoltre essere attenuato regolamentando orari
di lavoro e frequenza di passaggio dei mezzi;
f) il rifornimento dei mezzi d'opera andra' eseguito con carri
cisterna (ai sensi di quanto previsto dalle NTA del PAE), ed il
parcheggio degli stessi dovra' avvenire al di fuori dell'area di cava
e su aree appositamente cordonate e impermeabilizzate;
g) dal momento che nelle immediate vicinanze sono presenti siti a
elevata consistenza archeologica, si rende necessario porre delle
recinzioni idonee dell'area di cava, in modo da escludere le aree di
consistenza archeologica; si consiglia, comunque, di avvisare la
Soprintendenza dei Beni archeologici dell'avvio, dei lavori di
escavazione;
h) vista la viabilita' impiegata per l'allontanamento degli inerti
estratti (S.P.28 Bardi Varsi), si chiede di quantificarne il numero
giornaliero dei mezzi d'opera da e per la cava in oggetto;
i) occorrera' fornire una descrizione dei volumi di scavo suddivisi
per lotti e distinguendo le quantita' di materiali utili, sterili e di
terreno vegetale;
j) la ditta esercente dovra' farsi carico di garantire la riuscita
degli interventi di rinaturazione eseguiti per un periodo di tempo
comunque non inferiore a 3 anni dal termine dell'attivita'
estrattiva;
- nota prot. 46288 dell'Azienda Unita' sanitaria locale Distretto
Valli Taro e Ceno che prescrive la valutazione dei rischi ai sensi del
DLgs 626/94 e DLgs 257/06.Tale valutazione dovra' contenere
l'esposizione personale dei lavoratori impiegati nella cava per
singola mansione (escavatorista, palista, autista camion e addetti
vari, ecc.).

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ultima modifica 2023-05-19T21:22:53+01:00

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