REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2007, n. 1322

Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa alla "2" variante al progetto preliminare dell'asse di collegamento Bagnolo-Novellara I lotto - Tratto in comune di Bagnolo (RE) (Titolo II L.R. 9/99 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della Legge regionale
21 maggio 1999, n. 9, e successive modifiche e integrazioni, in
considerazione dei modesti impatti attesi, il progetto della 2a
Variante dell'asse di collegamento Bagnolo-Novellara I lotto (tratto
in comune di Bagnolo), provincia di Reggio Emilia, dalla ulteriore
procedura di VIA, con le seguenti prescrizioni gia' riportate al punto
7:
1) per minimizzare gli impatti durante le fasi di cantiere andranno
messe in atto tutte le azioni di mitigazione previste nel progetto e
di seguito riportate:
- nell'ubicazione delle aree di cantiere andranno evitate le aree a
ridosso dei canali, al fine di ridurre i pericoli di inquinamento
delle acque superficiali;
- il traffico legato alle attivita' di cantiere andra' opportunamente
pianificato allo scopo di evitare disturbi ai residenti e limitare i
disagi al traffico locale;
- al fine di ridurre al minimo le interferenze con la viabilita'
esistente, si provvedera' a deviazioni temporanee o restringimenti
della carreggiata, evitando interruzioni di traffico;
- al fine limitare gli impatti dovuti all'attivita' dei mezzi di
cantiere andranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative,
dotati di tutti gli accorgimenti utili per limitare il rumore e le
emissioni in atmosfera;
- dovra' essere posta particolare cura al fine di evitare il rischio
di sversamenti accidentali nel terreno e nei corsi d'acqua
attraversati;
- durante le fasi di cantiere dovranno essere raccolte le acque reflue
prodotte direttamente o indirettamente dai lavori di costruzione
stradale per evitare ogni possibile apporto di inquinanti nei corpi
acquiferi superficiali e sotterranei;
- dovra' essere garantito l'uso della rete irrigua e la funzionalita'
dei canali di scolo delle acque anche durante la fase di realizzazione
dell'opera principale e delle opere complementari, a tal fine si
manterra' costantemente attivo il flusso idrico convogliando, ove
possibile, le acque fra esistenti rogge o deviandone puntualmente il
corso;
- per limitare il diffondersi delle polveri, saranno eseguite
periodiche bagnature delle piste di cantiere e di eventuali cumuli di
materiale;
- durante le fasi di cantiere andranno messe in atto misure di tutela
della vegetazione esistente, con particolare riguardo agli alberi di
maggiore dimensione, tramite opportune protezioni del fusto e dei
rami; nei casi in cui i lavori interferiranno con la vegetazione
arborea andra' evitata la ricarica di terreno attorno agli alberi e
gli scavi troppo vicini alle radici per non comprometterne l'aerazione
dell'apparato radicale;
- tali prescrizioni dovranno essere inserite nel capitolato lavori;
2) oltre alle misure citate nel progetto, si ritiene necessario che
durante le fasi di realizzazione vengano rispettati i seguenti
ulteriori accorgimenti, che dovranno parimenti essere riportati nel
capitolato lavori:
- per il ripristino delle aree di cantiere andra' riutilizzato il
terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
- per limitare le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti
dalla movimentazione dei materiali di costruzione e dalla
movimentazione dei mezzi si ritiene necessario:
· prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni;
· per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- gli inerti necessari alla realizzazione dell'opera andranno reperiti
da cave regolarmente autorizzate della zona sulla base di quanto
disposto nei piani per le attivita' estrattive provinciali e comunali,
privilegiando, a parita' di idoneita' dei materiali, i siti piu'
prossimi all'area di cantiere al fine di minimizzare gli impatti
legati al traffico;
3) in sede di progettazione esecutiva dovra' essere realizzato il
Progetto di inserimento ambientale (PIA) dell'infrastruttura viaria
previsto dall'art. 58 delle NTA del PRG di Bagnolo in Piano; il PIA
dovra' rispettare tutte le prescrizioni dettate dalla norma in
questione citate al punto 4.8 della presente delibera e dovra' essere
approvato dall'Amministrazione comunale;
4) dal momento che il tracciato in esame risulta in parte variato
planimetricamente rispetto al tracciato previsto dal PRG del Comune di
Bagnolo in Piano con relative fasce di ambientazione, nelle more
dell'adeguamento dello strumento urbanistico comunale si ritiene
necessario che la progettazione delle opere di inserimento ambientale
e di mitigazione da realizzarsi come prescritto dall'art. 58 del PRG,
debbano tenere conto dell'effettivo sviluppo planimetrico del
tracciato prevedendo i necessari interventi anche al di fuori delle
fasce di ambientazione attualmente vigenti se richiesti dalla presenza
di ricettori sensibili (abitazioni, ecc.);
5) gli interventi di ripristino vegetazionale dovranno inoltre
rispettare le seguenti indicazioni:
- inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi
arbustive ed arboreo arbustive di essenze autoctone, disposte sia
parallelamente che perpendicolarmente (nei punti di intersezione con
corsi idrici superficiali) al nastro stradale, in modo da creare
collegamenti percettivi est-ovest che spezzino il segno del tracciato
sud-nord;
- potenziamento della vegetazione presente nei punti di
attraversamento di rii e canali;
- dove possibile saranno preferite, a formazioni vegetali lineari,
formazioni a macchia di maggior entita' in modo da inglobare la
strada;
- le formazioni vegetali di nuovo impianto saranno sempre legate alla
vegetazione esistente in modo da creare una vera e propria ricucitura
del paesaggio;
- formazione di coni visuali appositamente individuati per inquadrare
situazioni sceniche di un certo valore, in particolare nei confronti
della collina;
- impianti vegetali a macchia naturali sia per quanto riguarda la
struttura sia per le specie utilizzate, nelle aree intercluse di
svincolo o nelle rotatorie;
- andranno previsti interventi di compensazione relativamente alla
vegetazione eliminata nei lavori di realizzazione, con particolare
riferimento all'area del rimboschimento interferita nella parte
centrale del tracciato; tale area dovra' costituire un caposaldo nella
progettazione di inserimento ambientale del tracciato e di ricucitura
paesaggistica;
- il progetto delle opere a verde dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione degli impianti per almeno tre anni dalla messa a dimora e
il reimpianto delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
6) in sede di progetto definitivo dovra' essere prodotta la
documentazione previsionale di impatto acustico secondo i criteri
previsti dalla apposita Direttiva regionale approvata con delibera di
G.R. 673/04; gli esiti dello studio di impatto acustico dovranno
costituire la base per la progettazione delle opere di mitigazione
acustica da realizzarsi lungo il tracciato;
7) le opere di mitigazioni acustiche che dovessero risultare
necessarie in base agli esiti dello studio dovranno essere per quanto
possibile di tipo vegetazionale, con cespugli ed alberature di essenze
autoctone, fermo restando la verifica della loro efficacia ed il
rispetto degli obiettivi previsti; qualora tali forme di mitigazione
non permettessero l'ottenimento del rispetto dei limiti di zona, si
ricorrera' ad altre tipologie di protezione acustica (per quanto
possibile terrapieni rinverditi o in alternativa pannelli
fonoassorbenti in legno con elementi di verde);
8) l'efficacia delle opere di mitigazione acustica ed il rispetto dei
limiti di legge andranno verificati mediante le opportune misure
fonometriche ad opera in esercizio, da realizzarsi a cura del
proponente e da sottoporre alla verifica del Comune di Bagnolo in
Piano;
9) si dovra' inoltre valutare la necessita' di adottare mitigazioni
acustiche durante le fasi di cantiere al fine di consentire il
rispetto dei limiti sonori previsti dalla normativa vigente;
10) la progettazione definitiva dei manufatti idraulici di
attraversamento del reticolo di bonifica dovra' essere fatta tenendo
in considerazione i maggiori apporti al reticolo scolante derivanti
dal drenaggio della piattaforma stradale in progetto, nonche' le
eventuali condizioni di criticita' indipendenti dal progetto in esame,
come quelle derivanti da urbanizzazioni di nuova realizzazione o di
previsione; le opere in questione dovranno ottenere il parere
favorevole del competente Consorzio della Bonifica Parmigiana
Moglia-Secchia;
11) gli attraversamenti dei canali e scoli interferiti dalla strada in
progetto dovranno essere realizzati con caratteristiche dimensionali e
geometriche tali da renderli idonei, oltre che dal punto di vista
idraulico, anche come "passaggi verdi" per la fauna locale;
12) il sistema di drenaggio delle acque di piattaforma stradale dovra'
rispettare i seguenti requisiti:
- le cunette bordo strada andranno realizzate in terra ed inerbite al
fine di favorire l'azione filtro della vegetazione ed una parziale
depurazione prima dell'immissione nel corpo idrico ricettore;
- nella aree interessate da terreni permeabili le cunette dovranno
essere opportunamente impermeabilizzate al fine di evitare
l'infiltrazione nel sottosuolo degli inquinanti da traffico o di
quelli derivanti da sversamenti accidentali; tali accorgimenti
dovranno essere adottati nelle aree classificate come "acquifero non
protetto" e "acquifero poco protetto" nella relativa cartografia
allegata al PRG di Bagnolo in Piano;
- dovra' essere evitato lo scarico diretto delle acque di drenaggio
della piattaforma nel reticolo idrografico superficiale;
- a monte dei recapiti del sistema di drenaggio nei canali di bonifica
andranno predisposti opportuni presidi atti ad evitare lo scarico nel
corpo idrico degli inquinanti derivanti da sversamenti accidentali;
13) il progetto esecutivo dovra' contenere un "piano di gestione,
manutenzione e verifica di funzionalita' del sistema di drenaggio,
invaso e trattamento delle acque di origine meteorica e degli
eventuali sversamenti accidentali" che dovra' essere approvato dalla
Amministrazione provinciale di Reggio Emilia;
14) nella progettazione dell'impianto di illuminazione stradale si
dovra' tenere conto e limitare l'impatto luminoso, nei confronti delle
residenze limitrofe e dell'ambiente naturale, derivante dai fasci di
luce diretta;
15) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Reggio Emilia - Servizio Progettazione Strade, alla Provincia di
Reggio Emilia - Assessorato Ambiente, al Comune di Bagnolo in Piano,
all'ARPA - Sezione provinciale di Reggio Emilia e al Consorzio della
Bonifica Parmigiana Moglia-Secchia;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art.10, comma 3, della
Legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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