DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 maggio 2007, n. 688
Procedura di verifica (screening) relativa al progetto "SP 513R Val d'Enza I lotto, variante di Traversetolo" nel comune di Traversetolo (PR) (Titolo II L.R. 18 marzo 1999 n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis) delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione
del limitato rilievo degli interventi previsti, e dei conseguenti
impatti ambientali, del progetto preliminare "SP 513R Val d'Enza - I
lotto, variante di Traversetolo", in comune di Traversetolo (PR) dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni:
1) per il ripristino delle eventuali aree di cantiere si riutilizzera'
il terreno vegetale proveniente dallo scotico, che si avra' cura di
accumulare, separatamente dalle altre tipologie di materiale, in
spessori adeguati e di provvedere alla sua manutenzione per evitarne
la morte biologica;
2) per limitare, in fase di cantierizzazione, l'impatto acustico
nonche' le emissioni diffuse e puntuali di polveri derivanti dalla
movimentazione dei materiali di costruzione, dall'esercizio di
impianti fissi e dalla movimentazione dei mezzi si ritiene
necessario:
- per l'eventuale impianto di betonaggio e altri impianti fissi,
prevedere sistemi di abbattimento per le polveri in corrispondenza
degli sfiati da serbatoi e miscelatori durante il carico, lo scarico e
la lavorazione;
- qualora nella composizione del calcestruzzo rientri come materia
prima il polistirolo, il ciclo delle acque usate, provenienti anche
dal lavaggio delle autobetoniere, non dovra' essere svolta a cielo
aperto e comunque, prima dello scarico delle acque usate nel
contenitore preparato allo scopo, dovranno essere interposte griglie
di trattenimento del materiale plastico;
- prevedere la umidificazione dei depositi temporanei di terre, dei
depositi di materie prime ed inerti e delle vie di transito da e per i
cantieri, soprattutto quando queste si trovino nelle vicinanze di
abitazioni;
- per il trasporto degli inerti prevedere un sistema di ricopertura
dei cassoni con teloni;
- per limitare l'impatto acustico si dovranno introdurre opportune
mitigazioni acustiche, sul cantiere e lungo il tracciato di progetto
su eventuali ricettori; le azioni attivate dovranno consentire il
rispetto dei limiti sonori previsti dalle normative vigenti;
- evitare la localizzazione delle aree di cantiere nell'area golenale
del torrente Traversa evitando il deposito di mezzi e di qualsiasi
tipo di materiale;
3) si prescrive che la progettazione del ponte di attraversamento del
torrente Traversa sia effettuata in conformita' con la direttiva del
Piano stralcio delle fasce fluviali denominata "Criteri per la
valutazione della compatibilita' idraulica delle infrastrutture
pubbliche e di interesse pubblico all'interno delle fasce A e B" e che
venga appositamente elaborato uno studio idraulico volto a determinare
le caratteristiche piu' opportune degli elementi di attraversamento
che permettano di lasciare sostanzialmente inalterata la situazione
idraulica esistente;
4) in considerazione dell'immediata vicinanza di fasce boscate
tutelate dall'art. 10, del PTCP della Provincia di Parma, per quanto
riguarda l'area di attraversamento a sud dell'alveo del torrente
Traversa ove e' prevista la realizzazione del ponte, si prescrive di
evitare tali aree nonche' di limitare al minimo nella realizzazione
del ponte i tagli di vegetazione ripariale;
5) a seguito della realizzazione del ponte si prescrive di
ripristinare lo stato dei luoghi e rinaturalizzare mediante impianto
di vegetazione igrofila ripariale autoctona secondo le tipiche
successioni trasversali e longitudinali, le aree immediatamente
adiacenti alla sede stradale del ponte, per un intorno di 30 m in sx e
dx idraulica nelle zone che si rivelano naturalmente degradate,
prevedendo anche eventuali diradamenti di specie alloctone invasive,
al fine di migliorare l'ecologia dei luoghi e tamponare con barriere
di verde naturale, i disturbi ambientali potenzialmente derivanti
dalla presenza di traffico veicolare sugli habitat acquatici ed i
popolamenti idrobiologici;
6) al fine di pianificare gli interventi di cui sopra si prescrive di
elaborare in sede di progetto esecutivo una specifica relazione di
analisi ambientale che descriva nel dettaglio gli habitat che
caratterizzano il contesto territoriale di riferimento in relazione
agli aspetti vegetazionali ed alle risorse faunistiche ivi presenti
sia per quanto riguarda gli habitat acquatici ed idro-igrofili che
caratterizzano il corso d'acqua, sia per quanto riguarda gli ambiti
perifluviali limitrofi dove interferiscono le opere di progetto; in
relazione a quest'ultimo aspetto ed ai risultati dell'analisi
ambientale, elaborare un progetto di rinaturalizzazione;
7) si prescrive il rispetto dei limiti di pressione sonora, previsti
dalla normativa vigente in materia per le classi di ricettori
individuati nelle adiacenze dell'infrastruttura progettata e che a tal
fine nelle aree ove e' previsto un superamento di tali limiti, nel
rispetto delle classi acustiche, vengano progettate idonee strutture
di bonifica;
8) le eventuali opere di mitigazione, necessarie per il conseguimento
del rispetto dei limiti relativi all'impatto acustico, dovranno essere
il piu' possibile di tipo vegetazionale (cespugli e alberature di
essenze autoctone in conformita' con le componenti del paesaggio
locale) per favorire allo stesso tempo la creazione di corridoi
ecologici che possano raccordarsi con le aree naturali residue
esistenti;
9) si dovranno prevedere sistemi di attraversamento/corridoi
faunistici e misure di mitigazione paesaggistica cosi' come previsto
dalla relazione allegata "Progettazione tecnico-scientifica di
interventi di mitigazione degli impatti infrastrutturali sulla fauna
selvatica e sull'ecosistema" che studia la localizzazione degli
attraversamenti faunistici dedicati, e del sistema di
recinzione/barriere anti-attraversamento lungo l'asse viario;
10) le opere di attraversamento faunistico dell'infrastruttura devono
essere posizionate in corrispondenza dei tratti dove l'infrastruttura
interseca i corridoi faunisitici individuati, dimensionandole in base
alle specie target individuate;
11) le azioni primarie che dovranno essere attuate devono prevedere
l'allestimento di barriere e recinzioni finalizzate ad impedire nei
punti critici l'attraversamento della fauna e conseguenti
investimenti, nonche' la predisposizione di attraversamenti
"inferiori" (tunnel, sottopassi, canali sotterranei, strada su
viadotto) oppure "superiori" (ponti faunistici, ecodotti, ponti
paesaggistici, ponti sospesi, strada in galleria), che dovranno essere
studiati approfonditamente ed individuati in sede di progetto
definitivo;
12) il progetto esecutivo dovra' comprendere le operazioni di
manutenzione delle opere a verde per almeno tre anni dalla messa a
dimora; a questa si aggiunge la necessita' di prevedere un reimpianto
delle fallanze nel primo anno di manutenzione;
13) si dovra' prevedere la raccolta delle acque meteoriche lungo tutto
l'asse stradale e l'allontanamento attraverso i fossi ed i canali di
scolo principali e secondari; si dovranno prevedere e dimensionare
sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia tali da impedire
ogni possibile inquinamento della falda, del suolo, del sottosuolo e
delle acque superficiali nonche' prevedere un monitoraggio ambientale
delle acque del torrente Traversa e valutare la compatibilita' di
immissione delle acque di dilavamento stradale trattate, ai sensi del
DLgs 152/06;
14) si dovra' curare particolarmente la manutenzione degli scoli
esistenti, al fine di evitare ulteriori condizioni di allagamento e/o
ristagno;
15) si ritiene opportuno che per la protezione del reticolo
idrografico, venga previsto un piano di emergenza in caso di eventuali
sversamenti accidentali mediante presidi idraulici (per esempio vasche
di contenimento, paratoie nei fossi di scolo dove recapitano le
scoline stradali, ecc.);
16) risulta necessario prevedere nel progetto esecutivo la
piantumazione di filari di siepi e fasce boscate lungo la fascia di
rispetto stradale con funzione di inserimento ambientale e
paesaggistico e per il contenimento delle emissioni inquinanti in
atmosfera privilegiando per la loro sistemazione aree pubbliche
destinate alla connessione della rete ecologica locale;
17) organizzare infine il cronoprogramma delle opere pianificando le
diverse fasi realizzative del progetto e la cantieristica in modo tale
da non interferire con i periodi riproduttivi della fauna autoctona;
18) le prescrizioni sopra elencate, dovranno essere verificate
attraverso una campagna di monitoraggio da attuarsi durante la
realizzazione dell'opera, successivamente alla realizzazione
dell'opera e delle mitigazioni e, sulla base dei risultati ottenuti,
dovranno essere assunte le necessarie determinazioni conseguenti;
19) resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione delle opere in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai ensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Provincia di
Parma - Servizio Viabilita', Mobilita', Trasporti e Infrastrutture
della Provincia; al Comune di Traversetolo, all'ARPA - Sezione
provinciale di Parma ed al Servizio Tecnico Bacini Enza e Sinistra
Secchia;
c) di pubblicare per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il
presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.