COMUNICATO
Titolo III - Decisione relativa alla procedura di VIA concernente il progetto di coltivazione della cava di ghiaie e sabbie denominata "Polo 2G - Case di Sotto"
L'Autorita' competente: Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole -
Area Urbanistica, Edilizia ed Ambiente comunica la decisione relativa
alla procedura di valutazione d'impatto ambientale concernente il
- progetto di: coltivazione della cava di ghiaie e sabbie denominata
"Polo 2G - Case di Sotto";
- presentato da: LIB Srl - Lavorazione Inerti Bosi con sede in Via
Salvo D'Acquisto n. 9 a Castrocaro Terme (FC);
- localizzato in: comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC),
localita' Pieve Salutare.
Il progetto interessa esclusivamente il territorio del comune di
Castrocaro Terme e Terra del Sole. Ai sensi del Titolo III della L.R.
18 maggio 1999, n. 9, come modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n.
35, il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole con deliberazione
di Giunta comunale n. 24 del 19/4/2007 ha assunto la seguente
decisione:
1) di approvare, ai sensi dell'art. 16, comma 1 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la valutazione di
impatto ambientale positiva per le attivita' previste dal progetto di
coltivazione della cava di ghiaie e sabbie denominata "Polo 2G - Case
di Sotto" in localita' Pieve Salutare, di interesse della Societa' LIB
Srl Lavorazione Inerti Bosi con sede a Castrocaro Terme in Via Salvo
D'Acquisto n. 9;
2) di ritenere quindi possibile effettuare le attivita' di cui al
precedente punto 1) a condizione che siano rispettate tutte le
prescrizioni di seguito riportate, contenute ai punti 2C, 3C e 4C del
Rapporto sull'impatto ambientale redatto dalla Conferenza di Servizi
che, allegato alla presente deliberazione, ne costituisce parte
integrante e sostanziale:
Prescrizioni in merito al Quadro di riferimento programmatico
Nel progetto definitivo che sara' sottoposto all'autorizzazione di cui
alla L.R. 17/91 dovra' essere comunque prevista una particolare
salvaguardia della siepe, tutelata dal PTCP, posta a lato della strada
bianca di accesso alla cava, dalla quale gli scavi dovranno rispettare
una distanza minima di sicurezza di almeno 3 metri.
Prescrizioni in merito al Quadro di riferimento progettuale
Gli scavi dovranno mantenere la distanza di rispetto di 50 m. dal
fiume Montone che in questa zona risulta dotato di opere di difesa.
Per quanto concerne, invece, le due ipotesi di sistemazione finale
proposte, e cioe' con ritombamento totale o senza alcun apporto di
materiale dall'esterno, si ritiene preferibile una sistemazione finale
intermedia fra le due avanzate che preveda un apporto di almeno 20.000
mc di terre di buona qualita' ai fini di un migliore ripristino
ambientale dell'area nel contesto fluviale in cui si trova. In merito
alla sistemazione idraulica finale dell'area ed alla rete di fossi e
scoline, nel progetto definitivo il dimensionamento del pozzetto di
recapito finale dovra' risultare da specifici calcoli idraulici. Gli
interventi di compensazione ambientale saranno quelli previsti nella
tavola 10 del 29/11/2006 prevedendo inoltre che sia realizzato, tra la
proprieta' e l'area da piantumare uno stradello di larghezza 3 m.
lungo tutta la fascia prospiciente al fiume Montone che avra' funzioni
sia agricole sia di transito mezzi per eventuali lavori di
manutenzione fluviale.
Per quanto riguarda la viabilita', sia in entrata che in uscita
dovranno essere installati dei cartelli stradali di pericolo generico
ai quali sara' aggiunto un pannello integrativo recante l'iscrizione
della natura del pericolo e la distanza a cui si trova.
In entrata dovra' essere posto un cartello segnalatore circa 100 m.
prima dello svincolo di immissione per gli autocarri nella strada
vicinale in prossimita' dell'abitato di Pieve Salutare per le auto che
transitano da est e che escono dal centro urbano in direzione
Dovadola. In ausilio a tale cartello stradale sara' aggiunto un altro
cartello con lampeggianti posto ai bordi della carreggiata. Un altro
cartello con lampeggianti sara' sistemato piu' a est sulla vecchia
S.S. per segnalare la presenza di autocarri alle auto in entrata
all'abitato di Pieve Salutare.
Per i camion in uscita, sara' posto sulla vecchia S.S. un cartello
segnalatore e un cartello con lampeggianti 100 m. prima dello svincolo
di immissione da Case di Sopra con l'indicazione di uscita di
autocarri per le auto provenienti da Dovadola.
Inoltre sara' necessario osservare le seguenti prescrizioni di
cantiere:
- dovra' essere adottata idonea chiusura con recinzione e cancelli nei
perimetri facilmente accessibili ed installata segnalazione di
pericolo;
- in merito alle vie di circolazione e zone pericolose dovra' essere
data applicazione a quanto prescritto dall'art. 8 del DPR 547/55
(richiamato dall'art. 38 del DLgs 624/96) con particolare attenzione
alla tutela dei lavoratori a piedi ed al transito nei pressi di zone a
rischio;
- dovra' essere predisposta la necessaria organizzazione e fornite le
attrezzature ed i sistemi adeguati per garantire che il soccorso del
personale in caso di malore o incidente possa essere immediato, con
particolare attenzione alla presenza di personale isolato (artt. 5,
10, 13, 19 del DLgs 624/96). Inoltre dovra' essere presente in
cantiere una cassetta di soccorso;
- eventuali cisterne o pompe di combustibile per i mezzi d'opera
dovranno essere assoggettati alle normative vigenti (tettoia,
estintori, messa a terra, DM 13/3/1990);
- dovra' essere presente in cantiere almeno un estintore idoneo per
eventuali incendi delle macchine movimento terra;
- tutte le macchine movimento terra esposte ai rischi di caduta di
materiali o ribaltamento dovranno essere equipaggiate con strutture
ROPS e FOPS;
- prima dell'inizio dell'attivita' dovra' essere redatto e trasmesso
all'Azienda Unita' sanitaria locale di Forli', Unita' Operativa Igiene
pubblica il Documento di sicurezza e salute (artt. 6 e 10 del DLgs
624/96). Tale documento dovra' indicare le specifiche modalita' di
attuazione, per la cava in oggetto, della normativa di settore in
materia di sicurezza e igiene del lavoro. Dovra' inoltre identificare
la dislocazione dei locali a servizio dell'attivita' (docce e
spogliatoio, locale di riposo o riparo o eventuale refettorio), le
dotazioni necessarie sulle macchine movimento terra (cabinature contro
il rumore e la polvere, ventilazione e filtrazione dell'aria,
condizionamento: cfr. artt. 40 e 42 del DLgs 624/96) i rischi incendio
e la gestione delle emergenze, le attivita' di formazione e le
esercitazioni effettuate, le istruzioni scritte fornite, le visite
mediche preventive e periodiche da effettuarsi, la definizione
nominativa delle responsabilita' e degli incarichi in cantiere;
- qualora sia prevista in cava la presenza di lavoratori di piu'
imprese, il DSS dovra' essere di tipo coordinato (art. 9 del DLgs
624/96).
Pertanto, ai fini dell'ottenimento dell'autorizzazione ai sensi della
L.R. 17/91, previo parere della Commissione infraregionale delle
attivita' estrattive, occorre modificare le tavole progettuali, la
convenzione e le relazioni interessate dalle prescrizioni di cui
sopra.
Prescrizioni in merito al Quadro di riferimento ambientale
Per quanto riguarda il problema delle polveri, il progetto da
presentare ai fini autorizzativi dovra' prevedere l'asfaltatura
completa di tutta la strada vicinale di collegamento con la pubblica
viabilita' al fine da abbattere le polveri sollevate dal transito dei
mezzi di cava. Nel periodo estivo le piste interne dovranno essere
bagnate con autobotte preliminarmente all'avvio dei lavori di scavo
mentre nel tratto vicino al capannone ed al fabbricato abitato dal
custode, dovra' essere installato un impianto di irrigazione a pioggia
da attivare almeno nel periodo estivo.
In merito all'impatto acustico il manto bituminoso utilizzato per
l'asfaltatura della vicinale dovra' essere costituito, o additivato,
con un'opportuna miscela fonoassorbente in grado di ridurre al minimo
il rumore prodotto dai camion in transito. Inoltre essere rispettati
gli orari di lavoro riportati in relazione, evitando assolutamente le
giornate festive e prefestive al fine di non creare problemi di
rumorosita' con le funzioni religiose che potrebbero svolgersi nella
Chiesa di Pieve Salutare posta nelle vicinanze dell'accesso della
cava.
Particolare attenzione dovra' essere rivolta alla piantumazione della
fascia di vegetazione fluviale che dovra' essere effettuata entro il
primo anno di attivita', in modo da essere controllata ed
opportunamente ripristinata durante l'attivita' di cava.
Dovra' essere previsto, tra la proprieta' e l'area da piantumare, uno
stradello in ghiaia o stabilizzato di larghezza 3 m. lungo tutta la
fascia prospiciente al fiume Montone che avra' funzioni sia agricole
sia di transito mezzi per eventuali lavori di manutenzione fluviale.
Dal punto di vista idrogeologico dovra' essere effettuato un
monitoraggio costante in corso d'opera al fine di rilevare eventuali
flussi d'acqua sotterranei e verificare la corretta regimazione degli
stessi.
3) di dare atto che non risultano pervenute osservazioni ne' entro i
termini previsti, ne' successivamente;
4) di dare atto che il parere della Provincia espresso ai sensi
dell'art. 18, comma 6 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e' contenuto
all'interno del Rapporto sull'impatto ambientale;
5) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 copia della presente deliberazione alla ditta LIB Srl
Lavorazione Inerti Bosi affinche' ne tenga conto ai fini della
presentazione della richiesta di autorizzazione per l'attivita'
estrattiva ai sensi della L.R. 18 luglio 1991, n. 17 e successive
modifiche ed integrazioni;
6) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 per opportuna conoscenza ed eventuali adempimenti copia
della presente deliberazione alle Amministrazioni che hanno
partecipato alla Conferenza di Servizi;
7) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 7 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 che l'efficacia temporale della presente valutazione di
impatto ambientale sia fissata in anni 5;
8) di pubblicare, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3 della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, la presente
deliberazione;
9) di disporre il versamento a favore di questo Comune della somma di
Euro 419,66 quale rimborso delle spese istruttorie per la procedura di
verifica (screening) determinate secondo i criteri stabiliti dalla
delibera di Giunta comunale n. 58 del 28/6/2004;
10) di dare atto che la somma di Euro 419,66 verra' introitata
nell'apposito capitolo del Bilancio 2007.