COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna)

COMUNICATO

Titolo II - Decisione relativa alla procedura di verifica (screening) concernente il progetto Piano di coltivazione e sistemazione finale della cava ricadente nell'ambito estrattivo comunale denominato La Valletta 4

L'Autorita' competente, Comune di San Lazzaro di Savena - Area
Gestione del territorio, comunica la decisione relativa alla procedura
di verifica (screening) concernente il
- progetto: Piano di coltivazione e sistemazione finale della cava
ricadente nell'ambito comunale denominato "La Valletta 4";
- localizzato: nel comune di San Lazzaro di Savena (BO);
- presentato da: Castiglia Inerti Srl - Via Maceri n. 2 - 40068 San
Lazzaro di Savena (BO).
Il progetto appartiene alla categoria: B.3.4. (cave e torbiere non
ricadenti all'interno di aree naturali protette) ed interessa il
territorio del comune di San Lazzaro di Savena e della provincia di
Bologna.
Ai sensi del Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, come
modificata dalla L.R. 16 novembre 2000, n. 35, l'Autorita' competente
Comune di San Lazzaro di Savena, con atto di Giunta comunale n. 70 del
9 maggio 2007, ha deliberato:
- di escludere da ulteriori procedure di VIA, ai sensi dell'art. 10,
comma 1, lett. b), della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive
modificazioni ed integrazioni, il progetto relativo al "Piano di
coltivazione e sistemazione finale della cava ricadente nell'ambito
estrattivo comunale denominato "La Valletta 4", con le seguenti
prescrizioni:
1) conformemente alle prescrizioni particolari nn. 2 e 7 della
specifica scheda di progetto del PAE comunale vigente, gli atti
progettuali della fase esecutiva (il Piano di coltivazione e
sistemazione da assoggettare ad autorizzazione convenzionata ai sensi
e per gli effetti degli artt. 11 e 12 della L.R. 17/91 successive
modificazioni ed integrazioni) dovranno contenere la proposta
progettuale di realizzazione di una parte del "Progetto di recupero e
Valorizzazione del torrente Idice" riguardante il tratto dell'asta
fluviale prospiciente il comparto; le modalita' attuative di dettaglio
dovranno essere preventivamente concordate con il Settore urbanistica
del Comune.
2) Conformemente alla prescrizione particolare n. 3 della specifica
scheda di progetto del PAE comunale vigente, gli atti progettuali
della fase esecutiva dovranno prevedere un Programma di monitoraggio
del livello freatimetrico della falda per il controllo in continuo del
rispetto della prescrizione inerente la massima profondita' di scavo
effettivamente raggiungibile in corso d'opera, nei termini previsti
dalla scheda stessa (6 misure mensili all'anno eseguite nel periodo
invernale e primaverile). In ottemperanza alla prescrizione
particolare n. 2 del PIAE 2002-2012, anche in assenza di un livello
freatimetrico rilevabile in corso d'opera, dovra' comunque essere
mantenuto uno spessore di materiale alluvionale permeabile (ghiaie e
sabbie) di almeno un metro di spessore al di sopra del substrato
limo-argilloso.
3) Conformemente alla prescrizione particolare n. 5 della specifica
scheda di progetto del PAE comunale vigente, gli atti progettuali
della fase esecutiva dovranno prevedere tutti i dettagli necessari
alla corretta e completa definizione progettuale del reimpianto
vegetazionale previsto per il sito (sia per la siepe arborata che per
la fascia boscata).
4) Conformemente alla prescrizione particolare n. 5, punto "Impatto
visivo", la recinzione dell'area di cava dovra' essere realizzata in
conformita' con quanto previsto dalla NTA del PAE comunale vigente, ed
in particolare con un'altezza pari a 1.80 m e non a 3.00 m come
originariamente richiesto dalla scheda di progetto del PIAE.
5) Sui materiali inerti da riutilizzare per il tombamento dell'invaso
di cava si prescrive di effettuare 3 campionamenti rappresentativi su
10000 mc circa, con determinazione del contenuto in: idrocarburi (in
termini di n esano), cromo totale, alluminio, nichel, ferro, cadmio, e
del valore del pH. La caratterizzazione ai sensi del DLgs 152/06,
dovra' essere effettuata anche sui limi di lavaggio che potenzialmente
potranno essere usati per il rimodellamento morfologico. Inoltre per
tali materiali dovra' essere verificata la compatibilita' geomeccanica
compatibile con l'uso previsto e, nel PCS per la richiesta di
autorizzazione alle attivita' estrattive dovranno essere specificati i
volumi, la modalita' e la tempistica di impiego.
6) Per il monitoraggio delle acque sotterranee dovranno essere
utilizzati i piezometri esistenti dai quali si dovranno prelevare
almeno due campioni all'anno; su tali campioni dovranno essere
determinate le concentrazioni dei medesimi parametri indicati per i
terreni. Anche per le acque sotterranee i valori limite di riferimento
saranno quelli previsti dal DLgs 152/06.
7) Dovranno essere comunque effettuate ulteriori misure della
soggiacenza della falda prima del rilascio dell'autorizzazione alle
attivita' estrattive (L.R. 17/91) al fine di meglio definire la
profondita' massima dello scavo da autorizzare, che sara' confermata o
modificata in sede di autorizzazione convenzionata.
8) Al fine di controllare i livelli delle emissioni di rumore la ditta
Castiglia Inerti provvedera' ad eseguire un monitoraggio acustico a
cadenza annuale, da effettuarsi in prossimita' dei ricettori piu'
esposti, sia quello attualmente abitato sia quello in fase di
restauro.
9) Si prescrive che il Progetto di sistemazione della fase esecutiva
ricomprenda un computo metrico-estimativo redatto in base quanto
previsto in tema di interventi di riassetto vegetazionale dalla
stesura definitiva del Progetto preliminare in esame, completo di
tutte le voci di dettaglio richieste dalla prescrizione particolare n.
5 della specifica scheda di progetto del PAE. Per quanto attiene il
ritombamento dell'invaso, la voce di costo unitario non potra' essere
inferiore a 1,50 Euro/mc.
10) Il piano di monitoraggio del rumore dovra' essere integrato
prevedendo le medesime modalita' e tempistiche di rilevamento del
rumore, in corrispondenza dell'abitazione attualmente in fase di
restauro, dal momento in cui questa risultera' abitata fino alla fine
degli interventi rientranti nel piano di monitoraggio.
11) In considerazione della nuova morfologia dell'area, si prescrive
di ripristinare la rete idrica di scolo secondaria, adeguatamente
dimensionata, anche durante la fase di coltivazione, al fine di
mantenere l'efficienza del drenaggio e lo scolo del territorio
circostante.
Di dare atto che, ai sensi dell'art. 10, comma 4, della L.R. 9/99 e
successive modifiche ed integrazioni, il proponente e' obbligato a
conformare il progetto alle suddette prescrizioni e che le stesse sono
vincolanti per le Amministrazioni competenti al rilascio di intese,
concessioni, autorizzazioni, licenze, pareri, nulla osta, assensi
comunque denominati, necessari per la realizzazione del progetto in
base alla vigente normativa;
di dare atto che il presente provvedimento opera in riforma di
qualsiasi silenzio-assenso eventualmente formatosi;
di trasmettere la deliberazione di cui trattasi al proponente,
Castiglia Inerti Srl;
di dare atto che le spese istruttorie, quantificate in Euro 402,00, ai
sensi della normativa vigente in materia di impatto ambientale,
dovranno essere ripartite, secondo quanto previsto dalla Convenzione
stipulata in data 21 marzo 2006, tra la Provincia di Bologna (al 90%,
per un importo complessivo di Euro 361,80, in ragione delle attivita'
istruttorie svolte) ed il Comune di San Lazzaro di Savena (al 10%, per
un importo complessivo di Euro 40,20, in ragione degli adempimenti
amministrativi di competenza);
di pubblicare per estratto la deliberazione nel Bollettino Ufficiale
della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 10, comma 3, della
L.R. 9/99.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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