REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 giugno 2006, n. 852

Valutazione impatto ambientale Progetto nuovo campo pozzi in area golenale e condotta adduzione servizio centrale potabilizzazione Ro Ferrarese e del campo pozzi esistente comune Ro Ferrarese (FE) presentato da ATO 6. Presa d'atto det. CDS (Tit. III, L.R. 9/99 e successive modificazioni ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) la Valutazione di impatto ambientale positiva, ai sensi dell'art.
16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed
integrazioni, sul progetto per la realizzazione del campo pozzi in
area golenale e della sua condotta di adduzione alla centrale di
potabilizzazione e del campo pozzi esistente localizzati nel
territorio comunale di Ro in provincia di Ferrara, poiche' il progetto
in oggetto, secondo gli esiti dell'apposita Conferenza di Servizi
conclusasi il giorno 29 maggio 2006, e' realizzabile a condizione che
siano rispettate le prescrizioni, indicate ai punti 1.C., 2.C. e 3.C.
del Rapporto conclusivo della Conferenza di Servizi, che costituisce
l'Allegato 1, di seguito sinteticamente riportate:
1. non potendosi escludere il potenziale rischio archeologico, dovra'
essere prevista la predisposizione di strumenti d'indagine finalizzati
alla tutela archeologica preventiva (esecuzioni di saggi di
accertamento e/o controllo in corso d'opera delle attivita' di scavo)
di cui la Soprintendenza per i Beni Archeologici potra' assumere
coordinamento e direzione scientifica;
2. concordare, prima dell'inizio lavori ed in corso d'opera, con la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e con la
Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Emilia
Romagna, le scelte relative alle misure di mitigazione paesaggistica
non contenute negli elaborati progettuali presentati e nelle
successive integrazioni presentati dal proponente (scelta dei
materiali e delle tinte per le nuove costruzioni, modalita' e forme di
movimentazioni di terreno per l'occultamento degli avampozzi,
definizione delle caratteristiche morfologiche e mateoriche delle
eventuali recinzioni, ecc.);
3. come per il campo pozzi esistente, il nuovo campo pozzi in golena,
dovra', in variante al PRG vigente, essere graficamente recepito nello
strumento urbanistico per quanto attiene l'ubicazione dei punti di
prelievo e le aree di salvaguardia attorno ai punti medesimi (mt.
200), come definite dal DLgs 152/99 e successive modifiche ed
integrazioni, adeguando conseguentemente la stesura dell'art. 37 delle
NTA al fine di recepire quanto meno l'esatto riferimento alla
normativa attualmente in vigore. Al fine del rilascio della variante
al PRG vigente, il proponente dovra' provvedere a propria cura e
spese, entro il termine per la ratifica della stessa da parte del
Consiglio comunale, 30 giorni dalla data di approvazione del progetto
espressa con delibera di Giunta regionale, alla materiale modifica
cartografica relativa alle tavole di PRG denominate Tav. n. 2/1 sc.
1:5.000 - Tav. n. 2/3 sc. 1:5.000 - Tav. n. 2/4 sc. 1:5.000 - Tav. n.
4/a sc. 1:10.000 e normativa relativa all'art. 37;
4. il permesso di costruire relativo alla realizzazione della cabina
elettrica e dei nuovi pozzi, verra' rilasciato dal Comune di Ro
successivamente alla conclusione della presente procedura di VIA, ai
sensi dell'art. 17, comma 2 della L.R. 9/99;
5. per quanto concerne i materiali da utilizzare nella realizzazione
delle opere di captazione, emungimento e condotte di adduzione,
ancorche' per le acque prelevate sia successivamente previsto  un
trattamento di potabilizzazione fisico-chimico spinto con disinfezione
finale prima della distribuzione all'utenza,  stante il differimento
dell'entrata in vigore del D.L. 174/2004 all'aprile 2007, si ritiene
tuttavia indispensabile che gli stessi rispondano - sotto il profilo
igienico-sanitario - ai requisiti di sicurezza previsti delle
normative vigenti in materia; in particolare:
- per i materiali metallici, leghe e/o rivestimenti metallici, nonche'
per i materiali  a base di leganti idraulici valgono le disposizioni
relative alla legislazione sui materiali destinati al contatto con gli
alimenti previste dal DPR 777/82 cosi' come modificato dal D.L.
108/92;
- per le materie plastiche , gomme ecc. valgono le regolamentazioni di
cui alla Circ. Min. della Sanita' n. 102/78 e del D.M. 21 marzo 1973 e
successive modifiche e integrazioni;
6. altresi', in base del principio di precauzione, per ciascuna
tipologia di materiale utilizzato, il proponente dovra' acquisire e
mantenere a disposizione degli organi di vigilanza specifica
certificazione/dichiarazione di conformita', nonche' le schede
tecniche identificative delle sostanze e/o additivi eventualmente
utilizzati nella realizzazione di manufatti a contatto diretto con
l'acqua edotta e/o trasportata alla centrale di trattamento. Lo stesso
dovra' assicurare che le miscele di perforazione utilizzate non
contengano sostanze che potrebbero compromettere, alterandola, la
qualita' dell'acqua edotta e comunque  interferire con il  successivo
processo di potabilizzazione;
7. in merito alle caratteristiche costruttive delle camere avampozzo,
si prescrive  quanto segue:
- la camera avampozzo risulti adeguatamente aerata, e realizzata in
modo tale da garantire l'accessibilita' in condizioni di sicurezza
agli operatori;
- visto quanto previsto dall'allegato II - punto 2, lettera a) del
Decreto 26 marzo 1991, detta camera dovra' avere caratteristiche
costruttive tali da impedire la formazione di ristagni d'acqua sul
pavimento  e la produzione di infiltrazioni dalle pareti e dalla
copertura. Se, nonostante gli accorgimenti strutturali adottati,
questo dovesse verificarsi, dovra' essere prevista l'installazione di
specifica pompa di aggottamento deputata al deflusso delle acque di
raccolta;
8. per i pozzi ubicati in area golenale e/o in aree private, in
corrispondenza delle quali non sia possibile controllare l'accesso da
parte di estranei, dovra' inoltre essere predisposta idonea recinzione
- munita di chiusura a chiave  - a protezione della zona di tutela
assoluta individuata, l'integrita' della quale dovra' essere
assicurata e mantenuta nel tempo;
9. in considerazione del fatto che la massima potenza installata
(sommatoria delle portate delle pompe nei pozzi) e' pari a 570 l/s per
il vecchio campo pozzi, e di 350 l/s per il nuovo campo pozzi, da cui
una potenziale capacita' di derivazione massima di 920 l/s, il
concessionario dovra' mantenere le opere di prelievo in modo tale che
non si sollevino acque eccedenti il quantitativo legittimamente
utilizzabile pari a 500,00 l/s, suddiviso in 250 l/s per il nuovo
campo pozzi e 250 l/s per il campo pozzi esistente;
10. ai fini della tutela dall'inquinamento accidentale delle falde
dovranno essere eseguiti i seguenti lavori:
- cementazione della testa pozzo e della colonna fino al tetto della
prima falda utile con idonea regimazione delle acque superficiali in
adiacenza al pozzo stesso;
- si prescrive che il pozzo capti una sola falda e che non si metta in
comunicazione fra loro le falde attraversate, per evitare il
diffondersi di eventuali inquinanti;
- installazione di tubo in polietilene ancorato alla tubazione di
mandata passante attraverso le flange di raccordo con diametro interno
superiore o uguale a 12 mm;
- installazione sulla tubazione di mandata d'apposito rubinetto per il
prelievo di campioni d'acqua;
- in caso di salienza l'erogazione dell'acqua dovra' essere regolata
da dispositivo a tenuta;
11. il progetto esecutivo dovra' realizzato ai sensi delle
disposizioni del R.R. 41/01;
12. operare le necessarie modifiche agli elaborati "Piano Particellare
d'esproprio - servitu' e occupazione temporanea" - allegato "G" e
"Relazione tecnico-economica" allegato "A", per l'eliminazione
dell'incongruenza riguardante il dato afferente il costo complessivo
per espropri, servitu', occupazioni, danni, ecc.; si prescrive,
altresi', la materiale modifica dell'elaborato progettuale allegato
"G" al fine di riportare sul medesimo anche le risultanze esatte dei
nominativi dei diretti interessati al procedimento amministrativo
relativo all'esproprio, alle servitu' e alle occupazioni temporanee,
cosi' come individuati dalle comunicazioni inoltrate ai medesimi;
13. la servitu' di passaggio per l'accesso alla centrale elettrica
relativa alla strada che vi accede dovra' essere prevista della
larghezza di m. 4.00, coincidente quindi con la fascia di rispetto
dell'arginatura, invece che di soli 2.5 m, come riportato negli
elaborati trasmessi;
14. la formale autorizzazione dell'AIPO verra' rilasciata sul progetto
esecutivo, una volta esaminate le altre interferenze con l'arginatura
esprimendo un unico parere/nulla osta;
15. la recinzione del pozzo n. 1 dovra' essere realizzata ad una
distanza di almeno 4.00 m dall'unghia del nuovo rilevato, attualmente
in costruzione, al fine di rispettare le norme di tutela delle opere
idrauliche;
16. prima della presentazione del progetto esecutivo si dovra'
contattare HERA al fine di organizzare gli opportuni sopralluoghi per
evidenziare in campo, le possibili soluzioni tecnico - economiche atte
a garantire la sicurezza degli impianti interrati quali tubazione gas
e le derivazioni d'utenza ad esse collegate;
17. la posa della condotta DN 600 mm lungo la SP 24 Ro - Cologna
interferisce con la presenza di cavi telefonici sotterranei nel centro
abitato di Guarda Ferrarese gestiti da Telecom; dovra' quindi essere
richiesta la rilevazione sul posto di tale presenza a Telecom Italia
SpA (Focal Point Assistenza Scavi - Via Miglioli n. 11 - Ancona); nel
caso in cui si rendesse necessaria la diversa collocazione di impianti
sotterranei esistenti o l'interramento di linee aeree esistenti  di
Telecom Italia SpA, al fine di ottimizzare gli interventi conseguenti,
e' preferibile evitare gli spostamenti provvisori operando un unico
intervento sugli impianti ed utilizzando apposite infrastrutture, da
concordare a seconda del tipo di intervento e da realizzare a cura e
spese del proponente; si ricorda inoltre che nel caso di eventuali
necessita' di linee di telecomunicazione servite dalla rete Telecom
Italia SpA presso il sito del nuovo campo pozzi, queste dovranno
essere installate preferibilmente con cavi o cavetti interrati
utilizzando apposite infrastrutture sotterranee, realizzate a cura e
spese del proponente secondo le indicazioni di Telecom Italia;
18. al fine della costruzione della nuova linea elettrica a 15 KV in
cavo sotterraneo, posata lungo una strada poderale sino alla nuova
cabina elettrica, il progetto definitivo di tale linea contenente la
richiesta di dichiarazione di pubblica utilita', urgenza e
indifferibilita' dei lavori e delle opere, verra' redatto e presentato
da ENEL Distribuzione SpA alla Provincia di Ferrara per il
conseguimento della prevista autorizzazione ai sensi della L.R. 10/93,
non appena in possesso dell'accettazione scritta da parte di ATO 6 FE
in riguardo alla soluzione proposta;
19. per quanto concerne  il controllo analitico delle fonti di
approvvigionamento, si prescrive all'Ente gestore, ai sensi di quanto
previsto dal Decreto 26 marzo 1991 - Allegato III  Controllo di
qualita' - punto 2 -lettera A - comma a), e dall'Allegato IV - punto 3
lettera b) della circolare RER 9/04, di provvedere all'esecuzione di
n. 2 controlli /anno, nei periodi marzo/aprile - ottobre/novembre, con
determinazione dei parametri previsti dalla tipologia di controllo
"Verifica completa" specifica per acque sotterranee;
20. le aree di tutela e salvaguardia devono essere perimetrate e
disciplinate ex art. 21, DLgs 152/99; il metodo di protezione dinamica
proposto negli elaborati presentati nelle integrazioni al SIA potra'
essere approvato dal soggetto competente quando entrera' ufficialmente
in vigore: i piezometri posti lungo il perimetro delle isolinee
tracciate secondo tale metodologia non possono, pertanto, allo stato
attuale essere assunti e le zone di rispetto sono ancora da
considerarsi come 200 m di raggio dal punto di captazione, ai sensi
del DLgs 152/99, art. 21, comma 7;
21. durante la fase di cantierizzazione dovranno essere adottati tutti
i necessari e opportuni accorgimenti volti ad evitare la dispersione
di fluidi di perforazione nei terreni circostanti e, piu' in generale,
qualsiasi forma di inquinamento ambientale anche derivato dai mezzi
utilizzati o da sversamenti accidentali di serbatoi; prevedere, a tal
fine, anche l'impermeabilizzazione temporanea, con appositi teloni,
dell'area di ricovero temporaneo dei mezzi nonche' di quella di
accumulo dei rifiuti per evitare l'infiltrazione nel suolo di
eventuali perdite di liquidi;
22. si dovra' ripristinare lo stato dei luoghi nelle aree utilizzate
in fase di cantiere non strettamente funzionali all'esercizio dei
pozzi;
23. il proponente dovra' garantire che le strutture civili, gli
impianti elettrici, gli impianti termici e le attrezzature
elettromeccaniche dovranno essere protette dal danneggiamento durante
eventuali eventi di piena;
24. al fine di monitorare gli abbassamenti verticali del suolo dovuti
all'estrazione di acque sotterranee, cosi' come in parte riportato nel
SIA, dovra' essere definito un piano di monitoraggio della subsidenza
concordato con la Regione Emilia-Romagna prima della stesura
definitiva;
25. il piano di monitoraggio dovra' prevedere in particolare
livellazioni geometriche di precisione collegate alla rete regionale
di controllo della subsidenza dell'Emilia-Romagna, il caposaldo di
riferimento a cui raccordarsi, l'individuazione dell'area da
monitorare, la frequenza e l'arco temporale delle campagne di misura;
26. i dati relativi alle livellazioni geometriche di precisione
effettuate dovranno essere trasmessi al Servizio competente della
Regione Emilia-Romagna;
27. dovra' essere predisposto il sistema di telecontrollo proposto dal
proponente, applicando i misuratori di portata su ogni singolo pozzo
nel caso del campo pozzi nuovo, mentre dovranno essere applicati sul
campo pozzi esistente i misuratori di portata su ogni singolo pozzo
man mano andranno riperforati; in attesa che la Regione Emilia-Romagna
emani apposita direttiva sui dispositivi di misurazione delle portate
derivate, le azioni di monitoraggio da porre in essere dovranno venir
concordate con il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua, cio' al
fine di consentire il piu' efficace coordinamento con le reti di
monitoraggio gia' esistenti;
28. realizzare la fase di cantiere in periodi stagionali di minore
disturbo escludendo i periodi piu' delicati per l'ecologia della
fauna, come quello riproduttivo e, in particolare, il periodo di
nidificazione dell'avifauna;
29. contenere al massimo la cantierizzazione, sia in termini temporali
sia relativamente all'occupazione del territorio, cosi' da arrecare
minore disturbo possibile ad habitat e specie vegetali e animali
presenti nell'area; in particolare il proponente dovra' comunicare al
Servizio Flora e Fauna della Provincia di Ferrara l'inizio dei lavori
7-10 giorni prima, per permettere all'ufficio competente di effettuare
un eventuale sopralluogo e accertarsi che i lavori non interferiscano
con la nidificazione dell'avifauna;
30. prendere tutte le precauzioni possibili al fine di minimizzare i
vari rischi connessi alla realizzazione del progetto, come l'entita'
dei movimenti terra, lo spargimento di calcestruzzo, i danni alla
vegetazione ed alle aree circostanti, nonche' all'uso degli automezzi
e dei mezzi meccanici;
31. individuare e limitare i percorsi destinati ai mezzi, in ingresso
ed in uscita dal cantiere, in maniera da ridurre gli impatti e
regolamentare in modo appropriato le modalita' di accesso alle aree di
intervento al fine di ridurre la diffusione del rumore, delle polveri
ed il rischio di collisioni con la fauna;
32. garantire una costante bagnatura della viabilita' di servizio, dei
cumuli di materiale stoccati nelle aree di cantiere al fine di ridurre
la produzione e la propagazione di polveri;
33. privilegiare l'utilizzo di pale caricatrici piuttosto che
escavatori, per il caricamento e la movimentazione del materiale
inerte, al fine di ridurre l'impatto acustico sulle specie animali
presenti nel sito;
34. utilizzare una tipologia di costruzione della cabina elettrica,
anche se prefabbricata, che eviti una trasformazione significativa del
territorio e del paesaggio;
35. accantonare gli strati fertili del suolo e del materiale di scavo
sull'area di cantiere in modo da poterli riutilizzare in fase di
ripristino;
36. prevedere il ripristino delle aree eccessivamente compromesse dai
lavori e il mascheramento dei manufatti mediante semina e/o impianto
di specie autoctone, possibilmente di provenienza locale, scelte in
funzione delle loro caratteristiche funzionali (capacita' di
mascheramento, igrofilia, produzione di frutti eduli per la fauna,
impenetrabilita', ecc.) o, meglio, tramite l'utilizzo di semi
preventivamente raccolti in loco e conservati in modo corretto al fine
di proteggerne la potenzialita' germinativa;
37. eseguire, alla fine dei lavori, nei casi in cui la rinnovazione
naturale non fosse soddisfacente, la rinaturalizzazione dell'area
golenale e, in particolare, del tratto relativo alla zona di
protezione e di rispetto della risorsa idrica, mediante semina e/o
reimpianto di specie autoctone, possibilmente di provenienza locale,
scelte in funzione delle loro caratteristiche funzionali (capacita' di
mascheramento, igrofilia, produzione di frutti eduli per la fauna,
impenetrabilita', ecc.) o, meglio, tramite l'utilizzo di semi
preventivamente raccolti in loco e conservati in modo corretto al fine
di proteggerne la potenzialita' germinativa;
38. prevedere una gestione naturalistica dell'area del campo pozzi,
come peraltro previsto nello studio di incidenza e nel DLgs 159/99;
39. provvedere alla difesa, individuale o complessiva, delle piante
messe a dimora con opportune protezioni (es. reti, griglie, dischi,
ecc.) e/o sostanze repellenti per limitare i danni causati dalla fauna
selvatica o dal transito di persone e automezzi;
40. proteggere le piante dall'essiccazione e dallo sviluppo delle erbe
infestanti tramite l'utilizzo di pacciamatura di origine naturale
(paglia, foglie secche, segatura, cippatura di ramaglia e di corteccia
di conifere, ecc.) o di altro analogo materiale biodegradabile;
41. prevedere e garantire un programma di manutenzione post-impianto
delle piante messe a dimora per almeno 3 stagioni vegetative
successive, attraverso opportune irrigazioni, il recupero delle
fallanze, il controllo della vegetazione infestante ed escludendo
l'utilizzo di prodotti chimici di sintesi;
b) di dare atto che al rapporto ambientale, che costituisce l'allegato
1 della presente delibera, sono stati allegati i seguenti documenti,
che rappresentano parte integrante e sostanziale del rapporto
ambientale:
- allegato A: sintesi delle osservazioni relative al progetto per la
realizzazione del campo pozzi in area golenale e della sua condotta di
adduzione alla centrale di potabilizzazione e del campo pozzi
esistente localizzati nel territorio comunale di Ro in provincia di
Ferrara;
- allegato B: controdeduzioni del proponente sulle osservazioni
relative al progetto realizzazione del campo pozzi in area golenale e
della sua condotta di adduzione alla centrale di potabilizzazione e
del campo pozzi esistente localizzati nel territorio comunale di Ro in
provincia di Ferrara;
- allegato C: risposta alle osservazioni relative al progetto per la
realizzazione del campo pozzi in area golenale e della sua condotta di
adduzione alla centrale di potabilizzazione e del campo pozzi
esistente localizzati nel territorio comunale di Ro in provincia di
Ferrara;
- allegato D: sintesi osservazioni su procedura di esproprio,
occupazione e istituzione di servitu' di acquedotto ed elettrodotto
relativa al progetto campo pozzi esistente e nuovo campo pozzi nel
comune di Ro Ferrarese (FE);
- allegato E: controdeduzioni proponente osservazioni su procedura di
esproprio, occupazione e istituzione di servitu' di acquedotto ed
elettrodotto relativa al progetto campo pozzi esistente e nuovo campo
pozzi nel comune di Ro Ferrarese (FE);
c) di dare atto che il Comune di Ro Ferrarese ha rilasciato
l'autorizzazione paesaggistica con nota, a firma del Responsabile
Servizio Tecnico, geom. Carlo Zemella, n. 6/2006 del 13/5/2006 con
prot. gen. n. 4971, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n.
48295/VIM del 23 maggio 2006 e che costituisce l'Allegato n. 2 della
presente delibera;
d) di dare atto che il Servizio Parchi e Risorse forestali non ha
partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha
rilasciato la Valutazione d'incidenza con determina  n. 7665 del 31
maggio 2006 del Direttore della Direzione generale Ambiente e Difesa
del suolo e della costa, dott.ssa Leopolda Boschetti, acquisita dalla
Regione Emilia-Romagna, Servizio Valutazione Impatto e Promozione
sostenibilita' ambientale al prot. n. 52341/VIM del 6/6/2006 e che
costituisce l'Allegato n. 3 della presente delibera;
e) di dare atto che l'Autorita' di Bacino del Fiume Po non ha
partecipato alla seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha
rilasciato il parere alla derivazione con nota, a firma del Segretario
generale, dott. Michele Presbiterio, con prot. n. 951 del 2 maggio
2006, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n. 43063/VIM del
4 maggio 2006 e che costituisce l'Allegato n. 4 della presente
delibera; inoltre ha rilasciato la conformita' alla pianificazione
dell'Autorita' di Bacino vigente con nota, a firma del segretario
generale, dott. Michele Presbiterio, con prot. n. 2605/CM del 12
maggio 2006, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n.
45508/VIM del 12 maggio 2006 e che costituisce l'Allegato n. 5 della
presente delibera e ha espresso il parere favorevole ai sensi
dell'art. 38 delle norme di attuazione del PAI, con prot. n.
3044/derivazioni del 6 giugno 2006 acquisita dalla Regione
Emilia-Romagna al prot. n. 54331/VIM del 12 giugno 2006
successivamente alla Conferenza dei Servizi conclusiva e che
costituisce l'Allegato n. 5 bis, subordinato al rispetto delle
seguenti prescrizioni:
- gli interventi in progetto devono tener conto delle raccomandazioni
formulate nello studio "Integrazioni alla progettazione idrogeologica
definitiva del nuovo campo pozzi golenale di Ro Ferrarese con i nuovi
dati stratigrafici ed idrogeologici";
- deve essere garantito, sia in fase esecutiva che a regime, il
rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni delle Direttive di Piano
volte a ridurre la vulnerabilita' dei beni esposti a rischio, ed in
particolare deve essere garantito che le strutture civili, gli
impianti elettrici, gli impianti termici e le attrezzature
elettromeccaniche siano protette dal danneggiamento durante eventi di
piena;
- siano predisposte misure volte a ridurre effetti indotti dai livelli
idrici e dall'azione erosiva della corrente sulle strutture;
- al proprietario degli impianti spettano la manutenzione, la
redazione del piano di emergenza, il rispetto delle condizioni di
sicurezza previste per gli opportuni interventi e qualunque altra
azione atta ad evitare problemi di sicurezza, sanitari ed ambientali
in caso di piena;
f) di dare atto che l'AIPO, non ha partecipato alla seduta conclusiva
della Conferenza di Servizi, ma ha rilasciato un parere preliminare
alla localizzazione della cabina elettrica e all'attraversamento
dell'argine da parte della condotta con nota, a firma dell'incaricato
di posizione organizzativa, ing. Maurizio Montani, con prot. n. 706
del 22/3/2006, acquisita dalla Regione Emilia-Romagna al prot. n.
45434/VIM del 12 maggio 2006 e che costituisce l'Allegato n. 6 della
presente delibera; il nulla osta idraulico definitivo verra'
rilasciato su progetto esecutivo una volta esaminate le altre
interferenze con l'arginatura esprimendo un unico parere/nulla osta;
g) di dare atto che HERA, ha partecipato alla seduta conclusiva della
Conferenza di Servizi ed ha anche espresso il proprio parere, con
lettera al prot. n. 5564 del 20 marzo 2006, acquisito dalla Regione al
prot. 29411/VIM del 23 marzo 2006 della Regione Emilia-Romagna, e che
costituisce l'Allegato n. 7 della presente delibera;
h) di dare atto che SNAM non ha partecipato alla seduta conclusiva
della Conferenza di Servizi, ma dichiara con lettera DI.NOR/C.DON/VAR
prot. n. 40 del 7/3/2006 acquisita al prot. n. 25719/VIM della Regione
Emilia-Romagna e che costituisce l'Allegato n. 8 della presente
delibera, che le opere in progetto non interferiscono con impianti di
proprieta' SNAM Rete Gas SpA Distretto Nord Orientale Padova;
i) di dare atto che il Comando I^ Regione Area non ha partecipato alla
seduta conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha espresso il
proprio nulla osta, con proprio parere prot. TR1-UCTL/1/2876/G15-5 del
29 novembre 2005, acquisito al prot. n. 104501/VIM del 2 dicembre 2005
della Regione Emilia-Romagna, e che costituisce l'Allegato n. 9 della
presente delibera;
j) di dare atto che il Comando Reclutamento e Forze di Completamento
regionale "Emilia-Romagna" Sezione Logistica, Lavori pubblici e
Servitu' militari non ha partecipato alla seduta conclusiva della
Conferenza di Servizi, ma ha espresso il proprio nulla osta con
proprio parere prot. 1381 AA.GG.LOG Ind. Cl. 10.12.4.3/A1/267-05 del 7
ottobre 2005, acquisito al prot. n. 84802/VIM del 12 ottobre 2005
della Regione Emilia-Romagna, e che costituisce l'Allegato n. 10 della
presente delibera;
k) di dare atto che la Marina Militare Comando in Capo del
Dipartimento M.M dell'Adriatico, non ha partecipato alla seduta
conclusiva della Conferenza di Servizi, ma ha espresso il proprio
nulla osta con proprio parere prot. n. 1680 del 24 febbraio 2006,
acquisito al prot. n. 22814/VIM del 7 marzo 2006 della Regione
Emilia-Romagna e che costituisce l'Allegato n. 11 della presente
delibera;
l) di dare atto che l'ENEL ha proposto la soluzione tecnica
individuata per la realizzazione dell'elettrodotto a 15 KV in cavo
sotterraneo fino alla cabina elettrica con lettera prot.
Enel.RTI.16/03/2006-0016923 acquisita al prot. della Regione
Emilia-Romagna al n. 45454/VIM in data 12 maggio 2006, e che
costituisce l'Allegato n. 12 della presente delibera; il progetto
definitivo di tale linea contenente la richiesta di dichiarazione di
pubblica utilita', urgenza e indifferibilita' dei lavori e delle
opere, verra' redatto e presentato da ENEL Distribuzione SpA alla
Provincia di Ferrara per il conseguimento della prevista
autorizzazione ai sensi della L.R. 10/93;
m) di dare atto che il Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano ha
rilasciato la concessione di derivazione all'acqua pubblica e dell'
utilizzo delle aree demaniali ai sensi del R.R. 41/01 con determina 
n. 8299 del 13 giugno 2006, a firma del Responsabile del Servizio ing.
Andrea Peretti,  prot. n. 54564 del 13 giugno 2006 e che costituisce
l'Allegato n. 13 della presente delibera;
n) di dare atto che il Comune di Ro Ferrarese e la Provincia di
Ferrara hanno espresso il proprio parere ai sensi della L.R. 9/99
all'interno del Rapporto ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla
presente delibera;
o) di dare atto che la Direzione regionale per i Beni culturali e
paesaggistici ha espresso il proprio parere sull'autorizzazione
paesaggistica e archeologica all'interno del Rapporto ambientale che
costituisce l'Allegato 1 alla presente delibera;
p) di dare atto che l'ARPA Sezione provinciale di Ferrara ha espresso
il proprio parere all'interno del Rapporto ambientale che costituisce
l'Allegato 1 alla presente delibera;
q) di dare atto che il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua
della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara e l'AUSL di
Ferrara hanno espresso il proprio parere sulla concessione di
derivazione di acqua pubblica ai sensi del R.R. 41/01 all'interno del
Rapporto ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla presente
delibera;
r) di dare atto che TELECOM ha espresso il proprio nulla osta
all'interno del Rapporto ambientale che costituisce l'Allegato 1 alla
presente delibera;
s) di dare atto che negli elaborati depositati per la procedura di VIA
in oggetto sono stati presentati adeguati elaborati al fine della
variante allo strumento urbanistico vigente del Comune di Ro; ai sensi
dell'art. 17, comma 3, della L.R. 9/99 la variante dovra' essere
ratificata mediante l'assenso della Amministrazione comunale di Ro
entro 30 giorni dalla data di approvazione del progetto espressa con
delibera di Giunta regionale, a pena di decadenza;
t) di dare atto che il permesso di costruire relativo alla
realizzazione della cabina elettrica e dei nuovi pozzi, verra'
rilasciato dal Comune di Ro successivamente alla conclusione della
presente procedura di VIA, cosi' come sua facolta' prevista dall'art.
17, comma 2 della L.R. 9/99.
u) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, copia della
presente deliberazione al proponente ATO6;
v) di trasmettere, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18
maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, per
opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza,
copia della presente deliberazione alla Provincia di Ferrara, al
Comune di Ro Ferrarese, al Servizio Tecnico di Bacino Po di Volano
della Regione Emilia-Romagna, al Servizio Risanamento e Tutela Risorsa
Acqua della Regione Emilia-Romagna, alla Direzione regionale per i
Beni culturali e paesaggistici dell'Emilia-Romagna, all'ARPA Sezione
provinciale di Ferrara, all'AUSL, a ENEL, a HERA e a TELECOM;
w) di stabilire, ai sensi dell'art. 17, comma 9, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, che l'efficacia
temporale della presente Valutazione di impatto ambientale e' fissata
in anni 4;
x) di pubblicare per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna, ai sensi dell'art. 16, comma 3, della L.R. 18 maggio
1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito
di deliberazione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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