REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 giugno 2006, n. 815

Decisione in merito alla fase di definizione dei contenuti del SIA (scoping) per la procedura di VIA sul progetto realizzazione di un impianto per la produzione di energia da biomasse nel comune di Finale Emilia provincia di Modena presentato dalla Societa' Agripower (L.R. 9/99, art. 12)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di dare atto delle conclusioni della Conferenza di Servizi come
risulta dal verbale in data 5 giugno 2006, che costituisce l'Allegato
1 quale parte integrante e sostanziale della presente delibera;
b) di approvare gli elaborati (contenuti del SIA) che costituiscono
l'Allegato A dell'Allegato 1 alla presente deliberazione, presentati
dalla Societa' Agripower, e ritenerli adeguati per la redazione del
SIA relativo al progetto "Impianto per la produzione di energia da
biomasse" nel comune di Finale Emilia in provincia di Modena,
presentato dalla Societa' agricola Agripower, con sede in Via Nitti n.
34, Pesaro, con la prescrizione di integrare gli elaborati con i
seguenti punti:
In generale
1. unitamente al SIA dovra' essere presentato, per la valutazione di
impatto ambientale il progetto definitivo dell'impianto e di tutte le
opere connesse (teleriscaldamento, elettrodotto, ecc.);
2. descrizione del bacino di utenza di utilizzo dell'impianto;
3. descrizione delle alternative considerate in relazione alle diverse
mitigazioni ambientali e motivazione delle scelte compiute (azioni di
bilanciamento, prospettive reali di teleriscaldamento);
4. descrizione della valutazione sull'attualita' del progetto e delle
tecniche prescelte, anche con riferimento alle migliori tecnologie
disponibili;
5. l'iniziativa deve essere adeguatamente inquadrata all'interno delle
diverse norme vigenti relativamente all'approvvigionamento biomasse e
alla tipologia di impianto (DM 8/3/2002 sui combustibili, DLgs 387/03,
DLgs 133/05, DM 5/2/1998, L.R. 26/04, ecc.).
Quadro di riferimento programmatico
6. dovranno essere descritte le interazioni del progetto nei confronti
di ogni altro eventuale piano, programma e/o normativa, che in corso
di studio/progettazione verra' individuato come interessante l'opera
in questione (es. PRSR - Piano regionale di sviluppo rurale, Piano di
tutela delle acque);
7. per ogni strumento di pianificazione/programmazione individuato
dovra' essere prevista la realizzazione di adeguati elaborati
cartografici con la chiara individuazione dell'area d'intervento,
l'individuazione dei vincoli e delle norme tecniche relative all'area
di studio e dovranno essere messe in evidenza tutte le eventuali
difformita' riscontrate;
8. visto che l'area interessata dagli interventi e' ubicata in Fascia
C del fiume Panaro, cosi' come riportato negli allegati di cui
all'art. 4 del Piano stralcio per l'assetto idrogeologico (PAI),
approvato con DPCM 24 maggio 2001 e successive modifiche ed
integrazioni, dovra' essere effettuata la verifica della congruita'
degli interventi proposti con le condizioni di rischio idraulico
presenti nell'area;
9. in base alla variante generale al PRG vigente, approvata con
delibera Giunta provinciale n. 432 del 30/10/2001, come modificata
dalla  variante parziale cartografica e normativa al PRG, approvata
con delibera Consiglio comunale n. 131 dell'1/12/2004, esecutiva,
l'area interessata e' classificata come Zona speciale destinata ad
attivita' agroindustriali e di servizio alla attivita' agricola ed e'
regolamentata dall'art. 17.6 delle Norme tecniche di attuazione del
PRG; tali zone individuano quegli insediamenti produttivi, esistenti
alla data di adozione della variante generale, tesi esclusivamente al
soddisfacimento di particolari
lavorazioni/stoccaggio/commercializzazione di prodotti agroindustriali
e/o di servizio alle attivita' agricole e/o di particolari
lavorazioni, sempre comunque legate all'agricoltura; il progetto non
appare pertanto conforme al PRG vigente e dovra' essere pertanto
richiesta apposita variante allo strumento urbanistico e dovranno
pertanto essere prodotti gli elaborati necessari a tale variante.
Quadro di riferimento progettuale e progettazione definitiva
Alternative di localizzazione
10. descrizione delle possibili alternative di localizzazione del sito
di intervento e motivazione delle scelte compiute in base agli impatti
ambientali prodotti; si richiede, in particolare, di descrivere la
scelta che ha portato alla attuale localizzazione dell'impianto
rispetto a possibili alternative in contesto industriale esistente o
zona agricola di minor pregio nelle vicinanze della localizzazione
proposta;
Alternative progettuali
11. descrizione delle motivazioni legate alle scelte progettuali
legate al teleriscaldamento, facendo riferimento, in particolare,
all'attuale assenza nelle immediate vicinanze di agglomerati urbani o
di aziende che, oltre all'essiccatoio di erba medica, potrebbero
sfruttare efficacemente questa risorsa;
Fase di cantiere
12. descrizione dei programmi di cantiere (con indicazione della
tempistica delle fasi di sistemazione iniziale, costruzione,
smantellamento dei cantieri);
13. descrizione dei tipi di mezzi o veicoli usati per i cantieri, per
gli approvvigionamenti, per lo smaltimento dei materiali, con i
relativi volumi di traffico, n. veicoli/giorno per ciascun tracciato
(mappatura con strade di accesso, strade di servizio, piazzali di
servizio, ecc.);
14. descrizione delle modalita' di drenaggio nel sito di cantiere, con
indicate le azioni di mitigazione previste per limitare il rilascio
dei reflui inquinati;
15. valutazione delle emissioni di polvere prevedibili nella fase di
cantiere, con indicate le azioni e le opere di mitigazione previste,
individuando i ricettori impattati;
16. valutazione dei livelli di rumore prodotti dalle attivita' di
scavo, trasporto e sistemazione dei materiali di cantiere, con
indicate le eventuali azioni e opere di mitigazione;
17. disegni delle opere di mitigazione previste per limitare il rumore
prodotto in fase di cantiere (barriere, ecc.);
18. valutazione di eventuali livelli di vibrazioni trasmessi dalle
lavorazioni agli edifici dei ricettori interessati dalle attivita' di
scavo, trasporto e sistemazione dei materiali di cantiere, con
indicate le eventuali azioni o opere di mitigazione previste;
Fase di esercizio
19. descrizione dei sistemi di gestione (layout) e dell'organizzazione
degli impianti, con particolare riferimento ai sistemi di gestione
ambientale e di prevenzione del rischio incidentale (principi e
politica gestionale, struttura organizzativa,
responsabilita'/procedure/risorse/personale per la prevenzione degli
impatti e degli incidenti); in particolare, descrizione degli
incidenti per reazioni incontrollate durante il processo di
combustione;
20. descrizione della viabilita' di servizio alle opere
(planimetria);
21. descrizione dei flussi di traffico previsti nei diversi scenari di
esercizio (indicando anche la tipologia dei veicoli circolanti);
22. descrizione delle opere permanenti di mitigazione degli impatti
ambientali (barriere antirumore, piantumazioni, mascheramenti,
passaggi per fauna, materiali utilizzati per le superfici, ecc.);
23. descrizione delle opere permanenti di drenaggio dei piazzali di
servizio e delle opere fognarie e di trattamento reflui;
24. descrizione delle tipologie e dei volumi di materie prime
utilizzate nell'esercizio delle opere (bilancio dei materiali);
25. descrizione del bilancio idrico nell'esercizio delle opere
(approvvigionamento, recuperi di risorse idriche e reflui durante la
fase di esercizio delle opere);
26. descrizione del bilancio energetico nell'esercizio delle opere;
27. valutazione delle emissioni inquinanti in atmosfera prevedibili in
condizioni ordinarie ed in condizioni d'avvio o anomale;
28. descrizione dettagliata delle caratteristiche tecniche degli
impianti con emissioni (portate delle emissioni, concentrazione di
inquinanti, sezione del camino, altezza del camino, temperatura,
ecc.);
29. descrizione dettagliata delle modalita' di controllo, trattamento
o depurazione delle emissioni in atmosfera specificando i metodi di
indagine e di studio eseguiti per accertare il rendimento di
abbattimento degli inquinanti in confronto con le tecnologie/tecniche
alternative; con particolare attenzione a:
- sezione relativa a dosaggio e reazione coi fumi di combustione,
dell'idrossido di calce e del carbone attivo;
- filtro a maniche (portata di esercizio - Nmc/h - temperatura di
esercizio - diametro, altezza, numero maniche - tipo e grammatura
tessuto filtrante - sistema di pulizia delle maniche - ecc.);
- sistemi di verifica del funzionamento del filtro
(misurazione/registrazione DP, ecc.);
30. valutazione degli odori prodotti dalle operazioni progettate;
31. descrizione delle azioni di mitigazione previste per limitare gli
odori prodotti in fase di esercizio;
32. valutazione dei livelli di rumore prodotti dalle operazioni
progettate, con indicate le eventuali azioni di mitigazione previste
in relazione ai ricettori impattati;
33. descrizione delle eventuali opere di mitigazione previste per
limitare il rumore prodotto in fase di esercizio;
34. valutazione dei livelli di rumore prodotto dalle operazioni di
trasporto stradale delle biomasse in relazione ai ricettori
impattati;
35. valutazione di eventuali livelli di vibrazioni trasmessi dalle
opere in fase di esercizio agli edifici impattati, con indicate le
eventuali azioni o opere di mitigazione previste;
36. valutazione dei livelli di radiazioni non ionizzanti prodotti
dalle operazioni progettate e descrizione delle azioni di mitigazione
previste (p.e. nuovi elettrodi connessi all'impianto);
37. descrizione delle prestazioni dei sistemi di monitoraggio e
controllo, con definizione delle procedure per la verifica
dell'insieme degli obiettivi di prevenzione incidentale e delle azioni
correttive in caso di non conformita';
38. descrizione del programma di monitoraggio ambientale;
39. accurata descrizione del bacino dal quale sara' possibile reperire
le biomasse necessarie al funzionamento dell'impianto, verificando la
disponibilita' di biomassa presente all'interno del bacino di 50 km
previsto, fornendo stime puntuali sulle effettive distanze da coprire
per l'approvvigionamento, nonche' sulle forme contrattuali da attivare
con i produttori della biomassa per garantire la continuita'
dell'approvvigionamento;
40. descrizione dettagliata del materiale destinato alla combustione
con particolare riguardo a composizione chimica (metalli, cloro,
ceneri, ...), provenienza, umidita' e possibilita' di instaurazione di
processi di decomposizione del materiale in stoccaggio;
41. in merito alla provenienza della biomassa in ingresso dovra'
essere, inoltre, descritta anche l'eventuale quantita' di materiali
classificabile come rifiuto ai sensi della normativa vigente, alle
specifiche modalita' di reperimento comprese le modalita' della
raccolta in campo e della percentuale stimata sul totale;
42. descrizione delle qualita' e delle quantita' di materiali in
uscita dall'impianto, specificando le modalita' di gestione e
stoccaggio; dovranno essere approfondite, inoltre, le caratteristiche
quali-quantitative di produzione di rifiuti, specificando le modalita'
di gestione/stoccaggio ed il tipo di smaltimento/recupero e i relativi
codici CER dei rifiuti da smaltire; si richiede di approfondire in
particolare le tematiche legate alla produzione di reagenti esausti
(idrossido di calcio, carbone attivo, ecc.) derivanti dalla
depurazione fumi;
43. descrizione dell'impianto di essiccamento di erba medica, per
quanto riguarda le strutture e le parti che verranno utilizzate in
comune fra i due impianti (es. camino per lo scarico dei fumi,
condotte per il trasporto dei fluidi termici, ecc.);
44. descrizione dettagliata dei sistemi di controllo della combustione
(alimentazione del combustibile, regolazione del rapporto
aria/combustibile, bruciatore pilota, misura e registrazione della
temperatura e del tenore di O2 in camera di combustione, ecc.);
45. in particolare, descrizione dettagliata dei sistemi di
monitoraggio/registrazione dell'effluente gassoso (per i parametri
temperatura, O2, CO, NOx, vapore acqueo, polveri totali, COT, ecc.);
46. modalita' e progetto di allacciamento alla rete elettrica: per
quanto attiene l'allacciamento a linee elettriche esistenti si rileva
che nelle vicinanze dell'area individuata dalla Societa' Agripower per
la realizzazione dell'impianto da 22 MW elettrici, non sono presenti
elettrodotti di competenza TERNA; e' pero'  presente a circa 2770
metri dall'impianto in progetto la linea elettrica a 132 kV "Mirandola
- Finale Emilia" n. 665 di competenza ENEL - Divisione lnfrastrutture
e Reti, Via Carlo Darwin n. 4 - Bologna; si segnala comunque che la
connessione alla rete elettrica dell'impianto di produzione in
progetto e' regolata dal "Codice di trasmissione, dispacciamento,
sviluppo e sicurezza della rete" ex art.1 comma 4 del DPCM 11/5/2004,
consultabile nel sito di Terna SpA: www.terna.it alla voce "Codice di
rete", al quale si rinvia per tutti gli adempimenti da esso previsti e
dalla delibera dell'Autorita' dell'energia elettrica e gas 281/05;
47. per quanto riguarda la risoluzione di interferenze: descrizione
delle infrastrutture territoriali (strade, gasdotti, elettrodotti,
oleodotti, reti dell'acquedotto, fognature, opere di proprieta'
militare, ecc.) esistenti e programmate;
48. al fine del rilascio del permesso di costruire, il progetto
definitivo dovra' essere conforme alla normativa sismica (Legge 64/74;
Legge 1086/71; DPR 380/01 e relative norme tecniche per la costruzione
entrate in vigore il 23/10/2005) e dovra', inoltre, risultare congruo
alla verifica dell'idoneita' ai fini della tutela dei luoghi di
lavoro;
49. descrivere e motivare eventuali interventi di compensazione che si
intendono realizzare;
50.
per quanto riguarda la prevenzione incendi: essendo l'impianto
soggetto al rilascio del Certificato di prevenzione incendi in quanto
ricompreso nell'elenco allegato al DM 16/2/1982 che costituisce, ai
soli fini antincendio, autorizzazione all'esercizio dell'impianto;
all'interno della procedura di VIA dovra' pertanto essere richiesto al
Comando provinciale VVF di Modena il preventivo parere di conformita'
ai sensi dell'art. 2 del DPR 37/98 secondo le modalita' di
presentazione individuate dall'Allegato I del DM 4/5/1998;
Fase di post-operam
51. descrizione dei tempi di vita delle opere;
52. descrizione dei tempi e delle modalita' di dismissione scelte per
le opere di esercizio (modalita', trasporti, bilancio di terreni e di
acqua, destinazioni finali ed eventuali riusi delle superfici
sistemate, ecc.).
Quadro di riferimento ambientale
In generale
53. per ciascuna componente ambientale suscettibile di alterazione
dovra' essere previsto un piano di monitoraggio, al fine di permettere
un efficace confronto con la situazione ante operam;
54. descrizione delle modalita' di monitoraggio/controllo degli
impatti prodotti in fase di esercizio e dell'efficacia delle misure di
mitigazione, con particolare attenzione agli impatti residui a
medio-lungo termine, irreversibili, incerti, emergenze o incidenti
(responsabili, obiettivi, enti coinvolti, modalita' di azione,
scadenze dei rapporti periodici, ecc.);
55. si ritiene non opportuno in questa fase definire che l'area di
impatto potra' essere contenuta in un raggio di Km. 5; descrivere i
metodi adottati per l'analisi del contesto ambientale del progetto
(ampiezza aree di studio, modelli d'analisi, lista degli indicatori
ambientali, precisione delle stime, ecc.; le eventuali descrizioni
dettagliate vanno in allegato);
56. descrizione sintetica delle fonti di dati utilizzati per le
analisi ambientali e delle difficolta' o le carenze informative
incontrate nell'analisi ambientale (le eventuali descrizioni
dettagliate vanno in allegato);
57. descrizione sintetica dei metodi, modelli, riferimenti utilizzati
per la valutazione e la stima degli impatti;
58. descrizione delle difficolta' incontrate per la valutazione e la
stima degli impatti (le eventuali descrizioni dettagliate vanno in
allegato);
Clima ed atmosfera
59. descrizione sintetica del clima locale, delle temperature mensili,
del regime pluviometrico e del regime anemometrico;
60. descrizione delle diverse condizioni di stabilita' atmosferica
presso le opere proposte;
61. descrizione di inquadramento dello stato di inquinamento
atmosferico locale;
62. valutazione della deposizione atmosferica al suolo di inquinanti
da sorgenti attualmente presenti presso le opere proposte;
63. mappe dei ricettori attualmente esposti in modo significativo ad
inquinanti atmosferici e valutazione delle curve di isoconcentrazione
dell'inquinamento atmosferico esistente presso i siti di intervento
(evidenziare anche le sorgenti piu' significative);
64. valutazione degli impatti sull'atmosfera in fase di esercizio, con
riferimento alla situazione di massima emissione possibile ed alla
situazione di emissione ipotizzata, attraverso mappe di
isoconcentrazione per gli inquinanti piu' significativi; analizzare
gli indicatori previsti dalla normativa (medie orarie, medie
giornaliere, medie mobili, medie annuali); valutare i livelli previsti
per questi indicatori sui ricettori piu' esposti e riportare i
risultati in forma tabellare;
65. dovra' essere previsto un capitolo relativo allo studio dei
potenziali inquinanti emessi al camino, in relazione al tipo di
materiali in ingresso all'impianto (es. essenze trattate con
antiparassitari, fitofarmaci, sostanze chimiche varie, ecc.);
66. sulla base delle possibili emissioni al camino dovra' essere
dimostrata l'efficacia dei sistemi di abbattimento proposti, facendo
eventualmente riferimento a esempi di impianti analoghi gia'
realizzati e di dati provenienti dalla letteratura;
67. manuale di gestione delle emergenze in caso di superamento dei
limiti di emissione al camino;
68. al fine di meglio descrivere gli effetti indotti sulla qualita'
dell'aria effettuare un bilancio ambientale dei gas ad effetto serra
(a partire dalle colture dedicate sino alla combustione finale);
Acque superficiali e sotterranee
69. per quanto concerne l'eventuale integrazione con la rete dei
canali di bonifica (la localizzazione dell'impianto in progetto
risulta in prossimita' del canale di bonifica denominato "Cavo
Teratico Dogarolo") deve applicarsi quanto disposto dal R.D. 8 maggio
1904, n. 368 - Disposizioni legislative per la conservazione e la
polizia delle opere di bonifica e relative pertinenze, nonche' dal
Regolamento per le concessioni precarie di natura attiva approvato dal
Comitato amministrativo del Consorzio con deliberazione n. 240 del
9/12/1998, che prevedono una fascia laterale di rispetto di ml. 10 dai
cigli e/o argini dei canali consorziali; pertanto, l'eventuale
edificazione di manufatti edilizi o di infrastrutture, cosi' come la
costruzione di opere d'arte o manufatti per prelevare o derivare acqua
dai canali o scaricare acque reflue dovra' essere richiesta
l'autorizzazione al Consorzio di Bonifica Burana Leo Scoltenna;
70. devono essere analizzate le fonti di approvvigionamento idrico e
deve essere trattato il tema delle acque meteoriche di dilavamento
come previsto dalla DGR 286/05;
71. devono essere evidenziate la classificazione delle acque reflue e
la descrizione delle loro caratteristiche chimico-fisiche e dei
sistemi di raccolta e trattamento in considerazione del fatto che i
canali riceventi tali acque sono da considerarsi canali irrigui e
quindi dovra' essere rispettata la normativa di riferimento (DLgs
152/99) nonche' il limite di "solidi sospesi" non superiore a 15
mg/l;
72. dovra' essere valutata l'eventuale necessita' di raccolta e
trattamento delle acque meteoriche (delibera della Giunta regionale
del 14/2/2005, n. 286);
73. descrizione di inquadramento dello stato delle acque superficiali
e sotterranee;
74. mappa delle aree potenzialmente oggetto di esondazioni e delle
aree esondate in passato;
75. mappa della vulnerabilita' degli acquiferi;
76. mappa delle isofreatiche e delle quote piezometriche;
77. mappa dei pozzi presenti per l'approvvigionamento idrico;
78. mappe del chimismo delle acque sotterranee;
79. descrizione e stima dell'evoluzione nel tempo di diffusione di
sostanze inquinanti nei corpi idrici superficiali (anche con stime dei
carichi complessivi mensili);
Suolo e sottosuolo
80. carta geologica generale;
81. carta dell'uso del suolo;
82. relazione geologica e geotecnica della zona interessata
dall'impianto con analisi particolare delle eventuali interferenze
dovute a fondazioni profonde;
Rumore e vibrazioni
83. valutazione del clima acustico esistente presso le zone di
intervento;
84. mappe dei ricettori attualmente esposti in modo significativo a
rumore e delle isofoniche esistenti presso i siti di intervento
(evidenziare anche le sorgenti piu' significative ed i ricettori
sensibili);
85. valutazione di eventuali livelli di vibrazioni gia' presenti in
fase ante operam;
86. descrizione degli impatti da rumore e da vibrazione;
Vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi
87. si ritiene fondamentale che lo studio degli impatti sulle
componenti vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi sia articolato ed
approfondito sia nelle fasi di cantiere che di esercizio;
Impatti nei confronti dell'agro-sistema e aspetti socio economici
88. analizzare e valutare gli impatti e le modificazioni indotte
sull'agro-sistema dovuti alla produzione di biomassa dedicata ed ai
connessi input chimici (fertilizzanti e fitofarmaci), alle
modificazioni degli ordinamenti colturali della zona generate dalla
nuova domanda di colture dedicate ed alle eventuali modificazioni alle
tecniche colturali adottate;
89. deve essere specificato l'indotto occupazionale che tale opera
potra' avere sia per quanto riguarda l'impianto sia per
l'approvvigionamento delle biomasse;
90. studio di fattibilita' economica a dimostrazione che il prezzo di
conferimento della biomassa prodotta sia competitivo ed economicamente
sostenibile per i produttori agricoli;
Interazioni
91. dovra' essere realizzato uno studio, in un intorno significativo
dell'area in questione, sul rischio di interferenze con altri impianti
e/o interventi (gia' realizzati o previsti dai Piani e/o Programmi
nazionali e regionali o in fase progettuale) presenti sul territorio.
Documentazione necessaria al rilascio delle autorizzazioni, pareri,
nulla osta
92. dovranno essere allegati alla documentazione per la VIA tutti gli
elaborati tecnici previsti per il rilascio di intese, concessioni,
autorizzazioni, pareri, nulla osta, assensi comunque denominati
richiesti dalle vigenti normative per la realizzazione del progetto;
in particolare, dovra' essere allegata tutta la documentazione
necessaria alla variante al PRG, se si richiede all'interno della
procedura di VIA;
93. allegare la documentazione necessaria al rilascio di
autorizzazione integrata ambientale (AIA) che dovra' essere richiesta
all'interno della procedura di VIA regionale; predisporre, pertanto,
la documentazione per la domanda di AIA secondo quanto previsto dalla
DGR n. 2411 del 29/11/2004 "Approvazione delle guide e delle relative
modulistiche per la redazione della domanda di autorizzazione
integrata ambientale", fatta salva la documentazione gia' prevista
nell'ambito della predisposizione dello studio di impatto ambientale
previsto dalla procedura di VIA;
94. qualora la lunghezza del tracciato dell'elettrodotto risulti
superiore a 500 metri dovra' essere richiesto il rilascio
dell'autorizzazione per la realizzazione e l'esercizio, ai sensi della
L.R. 10/93; in tal caso dovra' essere prodotta la specifica
documentazione ed il proponente dovra' provvedera' a inviarne copia
anche agli Enti interessati al rilascio dei necessari nulla osta;
95. ai sensi del DPR 357/97 modificato dal DPR 120/03 e dalla recente
L.R. n. 7 del 14/4/2004 "Disposizioni in materia ambientale", essendo
il Progetto limitrofo a siti della Rete Natura 2000 (ZPS "Le
Meleghine" e "Biotopi e ripristini ambientali di Mirandola"), il SIA
dovra' essere accompagnato da uno studio di incidenza, redatto sulla
base di quanto indicato nell'Allegato G del sopraccitato DPR 357/97;
c) di trasmettere a tutte le Amministrazioni convocate le citate
conclusioni della Conferenza dei Servizi del 18 novembre 2005, ai
sensi e per gli effetti dell'art. 14-ter, della Legge 241/90 e
successive modifiche ed integrazioni;
d) di pubblicare, per estratto, il presente deliberato nel Bollettino
Ufficiale della Regione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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