REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 giugno 2006, n. 814

Procedura di verifica (screening) relativa al progetto di un invaso ad uso irriguo in Via Canovetta n. 9, localita' Fratte di S. Lucia, nel comune di Faenza, provincia di Ravenna (Titolo II, L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni)

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)	delibera:
a) di escludere, ai sensi dell'art. 10, comma 1 della L.R. 18/5/1999,
n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione dei
modesti impatti attesi, il progetto relativo alla realizzazione di un
invaso ad uso irriguo situato in Via Canovetta n. 9, localita' Fratte
di S. Lucia, nel comune di Faenza in provincia di Ravenna, dalla
ulteriore procedura di VIA con le seguenti prescrizioni gia' riportate
al punto 7:
- dovra' essere garantita l'impermeabilizzazione dell'invaso allo
scopo di evitare perdite per infiltrazione, le interferenze con le
acque di falda e contenere la spinta idrostatica dell'acqua di falda
in qualsiasi condizione di livello piezometrico della falda stessa; a
tale riguardo sono necessarie verifiche geotecniche, in corso d'opera
e al termine dei lavori, del grado di compattazione raggiunto dal
tampone dei terreni costituenti lo strato di rivestimento impermeabile
(prove Proctor, prove di permeabilita' in situ e in laboratorio,
etc.); la tenuta idraulica dell'invaso dovra' comunque essere
verificata in fase di collaudo;
- il materiale in esubero dovra' essere ridisteso nei terreni
dell'azienda agricola o riutilizzato in modo conforme alle vigenti
disposizioni normative; a tale proposito in base all'art. 7 del PIAE
della Provincia di Ravenna approvato con delibera di Consiglio
provinciale n. 75/66404 del 26 luglio 2005, sono stabiliti, i
quantitativi massimi di materiale commercializzabile derivanti da
migliorie fondiarie in aree libere da vincolo, assegnate ai singoli
Comuni e stabilito per il Comune di Faenza in 77.914 mc.; tali
quantitativi sono soggetti all'onere relativo alle attivita'
estrattive (art. 12, L.R. 17/91); dovra' quindi essere acquisita dal
proponente per l'eventuale commercializzazione dei materiali
sabbioso-ghiaiosi di risulta, il provvedimento autorizzativo ai sensi
dell'art. 14, L.R. 17/91;
- per l'attingimento di acqua dal Torrente Marzeno per il riempimento
dell'invaso di progetto, deve essere acquisita rispettivamente
l'autorizzazione o la concessione rilasciate dall'Autorita' competente
in materia, ai sensi del R.R. 41/01;
- poiche' l'invaso di progetto ricade in "Aree ad elevata probabilita'
di esondazione" (art. 3, comma 1, lettera a) e in "Aree a moderata
probabilita' di esondazione" (art. 4, comma 2), in riferimento al
Piano stralcio per il rischio idrogeologico dell'Autorita' dei Bacini
Regionali Romagnoli approvato con delibera della Giunta regionale n.
350 del 17/3/2003, dovra' essere acquisito il parere favorevole
dell'Autorita' idraulica competente;
- inoltre, al fine di garantire il deflusso minimo vitale lungo il
Torrente Marzeno, dovra' essere programmata la temporizzazione dei
prelievi in modo da evitare gli attingimenti durante i periodi
siccitosi, tale programma sara' predisposto in base alla
regolamentazione dei prelievi dai corsi d'acqua superficiali come da
norme del Piano tutela delle acque (PTA) approvato con delibera n. 40
del 21/12/2005, a cura del Responsabile del Servizio Tecnico di Bacino
Fiumi Romagnoli, e approvato dallo stesso Servizio;
- per l'inerbimento dei riporti esterni e per il ripristino delle aree
di cantiere si riutilizzera' il terreno vegetale proveniente dallo
scotico, che si avra' cura di accumulare, separatamente dalle altre
tipologie di materiale, in spessori adeguati e del quale si
provvedera' alla manutenzione per evitarne la morte biologica;
- dovranno essere realizzati gli interventi di ripristino
vegetazionale al fine di garantire un adeguato inserimento
paesaggistico dell'opera di progetto, cosi' come previsti nella
relazione di screening; gli interventi di mitigazione dovranno
comunque essere tali da non compromettere le caratteristiche di
impermeabilita' e di stabilita' dell'opera realizzata;
- per quanto riguarda il dimensionamento del tubo scolmatore, il
dimensionamento del fosso interpoderale ricettore delle acque in
uscita dallo sfioratore e la sezione del fosso di guardia, dovranno
essere sottoposti all'approvazione della competente Autorita'
idraulica;
- considerato che l'area in esame e' classificata come zona sismica,
dovranno essere attuate tutte le eventuali prescrizioni riguardanti le
fasi costruttive emanate dalle autorita' competenti;
- resta fermo che tutte le autorizzazioni, necessarie per la
realizzazione dell'opera in oggetto della presente valutazione,
dovranno essere rilasciate dalle Autorita' competenti ai sensi delle
vigenti disposizioni;
b) di trasmettere la presente delibera al proponente Marabini Vilmer,
allo Sportello Unico per le Attivita' produttive del Comune di Faenza,
al Comune di Faenza, all'Autorita' Bacino Fiumi Romagnoli, al Servizio
Tecnico Bacino Fiumi Romagnoli sede di Ravenna, all'Amministrazione
provinciale di Ravenna, e all'ARPA Sezione provinciale di Ravenna;
c) di pubblicare, per estratto, ai sensi dell'art. 10, comma 3 della
L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modificazioni ed integrazioni
il presente partito di deliberazione, nel Bollettino Ufficiale della
Regione.

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ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

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