COMUNE DI FIDENZA (Parma)

COMUNICATO

Accordo di programma per l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto di Fidenza con quelle socio-sanitarie dell'Azienda USL di Parma. Anni 2006-2007 - Decreto del Sindaco n. 8 - anno 2006

Il Sindaco vista la deliberazione consiliare n. 122 del 20/12/2005,
esecutiva, con cui veniva dichiarata l'adesione del Comune di Fidenza
all'Accordo di programma per l'integrazione delle attivita'
socio-assistenziali di competenza dei Comuni del Distretto di Fidenza
con quelle socio-sanitarie dell'Azienda USL di Parma, anni 2006/2007,
a norma della L.R. 21 aprile 1999, n. 3, art. 183, tra i Comuni di
Fidenza, Busseto, Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Roccabianca,
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali,
l'Unione Civica "Terre del Po" e l'Azienda Unita' sanitaria locale di
Parma;
visto l'Accordo di Programma, stipulato tra le Amministrazioni
interessate in data 21 dicembre 2005, a mezzo scrittura privata non
autenticata;
ritenuto, quale atto successivo al conseguimento del consenso unanime
delle Amministrazioni interessate, doversi provvedere all'approvazione
dell'Accordo, preliminarmente alla pubblicazione del medesimo nel
Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell'art. 34, comma 4 del
DLgs 18 agosto 2000, n. 267; decreta:
1. E' approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 183 della L.R.
21 aprile 1999, n. 3 "Riforma del sistema regionale e locale", e
dell'art. 34 del DLgs 18 agosto 2000, n. 267, l'Accordo di Programma,
stipulato in data 21 dicembre 2005 tra i Comuni di Fidenza, Busseto,
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Roccabianca, Salsomaggiore Terme, San
Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali, l'Unione Civica "Terre
del Po" e l'Azienda Unita' sanitaria locale di Parma per
l'integrazione delle attivita' socio-assistenziali di competenza dei
Comuni del Distretto di Fidenza con quelle socio-sanitarie
dell'Azienda USL di Parma, anni 2006/2007.
2. Il presente atto, unitamente all'Accordo di Programma con lo stesso
approvato, sara' pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione
Emilia-Romagna.
3. Del presente atto sia data comunicazione alle Amministrazioni
interessate.
IL SINDACO
Giuseppe Cerri
Accordo di programma per l'integrazione delle attivita'
socio-sistenziali di competenza dei Comuni del Distretto di Fidenza
con quelle socio-sanitarie dell'Azienda Unita sanitaria locale di
Parma
Fra i Comuni di:
- Fidenza, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag. Giuseppe Cerri,
nato in Alseno (PC) il 3/1/1944, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 122 del 20/12/2005;
- Busseto, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Luca Laurini,
nato in Parma il 10/8/1962, agente in esecuzione della deliberazione
del Consiglio comunale n. 62 del 19/12/2005;
- Fontanellato, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dr.ssa Maria
Grazia Guareschi, nata in Parma il 20/5/1965, agente in esecuzione
della deliberazione del Consiglio comunale n. 5 del 30/1/2006;
- Fontevivo, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig. Massimiliano
Grassi, nato in Parma l'1/2/1970, agente in esecuzione della
deliberazione della Giunta comunale n. 186 del 14/12/2005;
- Noceto, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Fabio Fecci,
nato in Fidenza (PR) il 26/4/1965, agente in esecuzione della
deliberazione della Giunta comunale n. 294 del 24/12/2005;
- Roccabianca, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag. Giorgio
Quarantelli, nato in Roccabianca (PR) il 17/3/1947, agente in
esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 45 del
20/12/2005;
- Salsomaggiore Terme, rappresentato dal Sindaco pro-tempore sig.
Giuseppe Franchi, nato in Fiorenzuola D'Arda (PC) il 25/5/1939, ed in
esecuzione della deliberazione del Commissario Straordinario n. 3 del
17/3/2006;
- San Secondo Parmense, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag.
Roberto Bernardini, nato in San Secondo Parmense (PR) il 21/7/1971,
agente in esecuzione della deliberazione del Consiglio comunale n. 58
del 21/12/2005;
- Sissa, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dr.ssa Angela Fornia,
nata in Roccabianca (PR) il 30/9/1949, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 48 del 19/12/2005;
- Soragna, rappresentato dal Sindaco pro-tempore rag. Giovanni
Cattenati, nato in Noceto (PR) il 26/5/1959, agente in esecuzione
della deliberazione del Consiglio comunale n. 77 del 29/12/2005;
- Trecasali, rappresentato dal Sindaco pro-tempore dott. Nicola
Bernardi, nato in Parma il 26/4/1969, agente in esecuzione della
deliberazione del Consiglio comunale n. 25 del 20/2/2006;
- Unione Civica "Terre del Po", rappresentata dal Presidente
pro-tempore arch. Andrea Censi, nato in Piacenza il 29/11/1973, agente
in esecuzione della deliberazione del Consiglio dell'Unione n. 20 del
22/12/2005;
- l'Azienda USL di Parma, rappresentata dal Direttore del Distretto di
Fidenza pro-tempore dr.ssa Maria Rosa Salati, nata in Parma il
27/5/1956, in esecuzione della deliberazione del Direttore generale n.
663 del 20/12/2005;
si stipula
il seguente Accordo di programma, a norma dell'art. 34 del DLgs
267/00, dell'art. 7 "Integrazione delle attivita' socio-assistenziali
e sanitarie "della L.R. 19/94 "Norme per il riordino del Servizio
sanitario regionale", per individuare i modelli organizzativi ed i
relativi rapporti finanziari, fondati sull'integrazione organizzativa
e professionale delle rispettive competenze.
Art. 1 - Obiettivi dell'Accordo
Gli obiettivi dell'Accordo di Programma sono:
1. l'istituzione in ambito distrettuale del Servizio Sociale per la
gestione coordinata ed integrata delle competenze socio-assistenziali
di pertinenza dei Comuni in premessa elencati, con quelle
socio-sanitarie di competenza dell'Azienda USL di Parma (AUSL):
- assistenza sociale alla maternita', all'infanzia, all'eta' evolutiva
di qualsiasi provenienza, nonche' ai minorenni anche extracomunitari
soggetti a provvedimenti dell'attivita' giudiziaria;
- assistenza sociale agli adulti in eta' lavorativa inabili, dimessi
dal carcere, vittime o familiari di vittime di delitti;
- assistenza sociale a tossicodipendenti, attraverso la collaborazione
con il SERT;
- assistenza a soggetti disabili, minori ed adulti, anche in strutture
residenziali o semi­residenziali;
- assistenza sociale delegata ai Comuni con L.R. 3/99 prima di
competenza provinciale;
2. i contraenti l'Accordo di Programma identificano nelle deleghe
all'AUSL lo strumento per l'esercizio delle funzioni di cui al punto
uno;
3. la delega sara' disciplinata da convenzioni e/o da protocolli
d'intesa;
4. le Amministrazioni comunali aderenti all'Accordo garantiscono
l'esercizio delle attivita' delegate attraverso la partecipazione
economica attribuita secondo il metodo della "quota capitaria", con
questo intendono sottolineare il principio della reciproca
mutualita'.
Art. 2 - Organizzazione della rete
La rete del Servizio Sociale di distretto e' costituita dalle
strutture, dai servizi e dalle risorse che i soggetti aderenti
all'Accordo mettono a disposizione tramite convenzione per garantire
la programmazione degli interventi in un contesto unitario e integrato
di servizi che la costruiscono.
Essa e' intesa come parte fondamentale di una piu' vasta rete di cui
fanno parte i servizi sociali dei comuni, i servizi socio-sanitari
dell'AUSL, le agenzie educative e scolastiche, il volontariato.
Gli interventi della rete integrata dei servizi sociali sono quelli
previsti dall'art. 22 della Legge 328/00 e dall'art. 5 della L.R.
2/03.
Art. 3 - Ambito territoriale (Distretto)
La rete dei servizi e delle strutture per l'erogazione delle
prestazioni socio-assistenziali e sanitarie delegate e' gestita in un
ambito territoriale definito Distretto di Fidenza, individuato e
costituito ai sensi dell'art. 9 della L.R. 19/94, cosi' come
modificato dall'art. 7 della L.R. 11/00.
Il Distretto comprende i Comuni di Fidenza (Capofila), Busseto,
Fontanellato, Fontevivo, Noceto, Polesine Parmense, Roccabianca,
Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Soragna, Trecasali e
Zibello.
Art. 4 - Comitato di Distretto
In ambito di Distretto e' istituito il Comitato di Distretto per
l'Accordo di programma composto dai Sindaci dei Comuni, o loro
delegati, e dal Direttore dell'AUSL, o suo delegato.
Il Comitato di Distretto, nell'ambito degli indirizzi espressi dalla
Conferenza territoriale sociale e sanitaria, svolge funzioni di
proposta e di verifica sulle attivita' distrettuali relativamente a:
a) piani di zona e programmi distrettuali definiti dalla
programmazione aziendale in conformita' all'art. 19 della Legge 328/00
e dall'art. 29 della L.R. 2/03;
b) risorse finanziarie di Distretto e priorita' d'impiego;
c) verifica dei risultati conseguiti in analogia a quanto previsto
dall'art. 1, comma 2, lett. g), della L.R. 19/94;
d) assetto organizzativo e localizzazione dei servizi distrettuali. Le
proposte di localizzazione dei servizi distrettuali sono sottoposte al
parere obbligatorio del Comitato di Distretto.
Il Comitato di Distretto puo' promuovere eventuali iniziative di
carattere locale, anche riguardanti aree territoriali
sub-distrettuali, verificandone la relativa copertura finanziaria,
inoltre:
- assicura le linee di indirizzo politico/istituzionali e le modalita'
strategiche di funzionamento del servizio;
- garantisce le condizioni (di personale, di spazi, di strumenti)
affinche' il servizio possa operare nelle migliori condizioni
possibili e raggiungere gli obiettivi previsti;
- valuta la programmazione del Servizio e i piani di sviluppo della
rete distrettuale dei servizi;
- promuove e favorisce lo sviluppo quali/quantitativo dei servizi
(gestiti dagli Enti che partecipano all'Accordo) e assicura la messa
in campo delle risorse;
- sostiene e facilita modalita' di relazione e collaborazione tra
servizi e istituzioni coinvolte secondo un'ottica di rete di
reciprocita';
- promuove e sostiene sperimentazioni guidate in ordine a nuove
tipologie di risposta e di modelli organizzativi da attivare.
Il Comitato di Distretto svolge le funzioni di vigilanza
sull'esecuzione dell'Accordo di Programma a norma dell'art. 34, comma
7, del DLgs 267/00.
Art. 5 - Presidenza e funzionamento del Comitato di Distretto
Il Comitato di Distretto e' presieduto dal Sindaco del Comune di
Fidenza (o suo delegato), che ne dispone la convocazione.
Ogni componente del Comitato puo' richiedere al Presidente la
convocazione della seduta o l'iscrizione all'ordine del giorno di
particolari argomenti.
Le decisioni sono validamente assunte dalla maggioranza assoluta dei
rappresentanti dei soggetti aderenti all'Accordo e sono vincolanti per
tutti questi, anche se dissenzienti.
Il Comitato di Distretto si riunisce di norma presso la sede del
Comune di Fidenza o in altra sede decisa dal Presidente.
Art. 6 - Attivazione del Servizio Sociale Distrettuale
Gli Enti aderenti all'Accordo istituiscono il Servizio Sociale
Distrettuale per il coordinamento, l'integrazione e la gestione delle
funzioni sociali e sanitarie, punto unico di riferimento per la
gestione delle attivita' delegate.
Gli operatori del Servizio Sociale, in distacco dai Comuni associati,
agiranno in integrazione con il Comparto Sanita', cosi' come previsto
dalla normativa regionale al fine di garantire gli interventi
integrati a favore degli utenti che ne abbiano diritto. La
ripartizione degli oneri per l'utilizzo del personale sara' definita
in base alla Direttiva regionale 1637/97 ed eventuali successive
modificazioni che interverranno.
La sede del Servizio Sociale Distrettuale e' collocata presso il
palazzo ex Gesuiti in Fidenza.
Art. 7 - Compiti del Servizio Sociale
Il Servizio Sociale fra i compiti specifici di legge e di istituto
effettua le seguenti attivita':
a) compie una prima valutazione della situazione dell'utente al fine
di avviarlo, secondo il tipo di bisogno alla rete dei servizi
integrati socio-sanitari, tramite i vari responsabili di settore;
b) garantisce il coordinato utilizzo della rete complessiva dei
servizi socio-assistenziali e socio-sanitari tramite la verifica
costante delle disponibilita' esistenti sul territorio e la gestione
dei rapporti amministrativi conseguenti all'Accordo di Programma in
collaborazione con gli uffici;
c) ottimizza la qualita' degli interventi anche tramite
l'individuazione del responsabile di ogni caso;
d) attiva i protocolli di intesa con istituzioni pubbliche e private
presenti sul territorio;
e) collega operativamente i servizi socio-assistenziali e
socio-sanitari, al fine di ottenere continuita' di assistenza e cura e
pertinenza fra servizio attivato e necessita' espresse;
f) autorizza in via amministrativa l'accesso alla rete dei servizi
socio-sanitari integrati sulla base delle disposizioni tenuto conto
delle disponibilita' esistenti sul territorio, delle opzioni del
cittadino e dei protocolli procedurali esistenti;
g) attiva programmi di controllo sul funzionamento della rete e di
verifica della qualita' delle prestazioni;
h) svolge attivita' di informazione sui servizi esistenti sul
territorio, sulle modalita' e sui criteri di accesso sia a strutture
pubbliche che private convenzionate;
i) promuove ed organizza, in collaborazione con gli enti
istituzionalmente preposti, le attivita' di formazione ed
aggiornamento del personale;
j) raccoglie ed elabora i dati informativi sui servizi delle gestioni
delegate esistenti sul territorio;
k) garantisce la conoscenza della domanda attuale e potenziale della
popolazione residente nel Distretto, al fine di favorire la messa a
punto di linee coerenti con le esigenze locali e condivise dai
servizi;
l) assicura lo sviluppo organico del sistema dei servizi rispondendo
in modo esauriente e razionale all'evoluzione della domanda;
m) svolge compiti di collegamento operativo fra i servizi
socio-assistenziali e socio-sanitari integrati e servizi sanitari, al
fine di ottenere continuita' di assistenza e cura fra servizio
attivato e necessita' espresse;
n) fornisce consulenza e supporto ai servizi, per sviluppare cultura
in tal senso, per favorire la qualificazione delle prestazioni e del
personale e per omogeneizzare linguaggio e strumenti professionali e
operativi;
o) promuove la collaborazione con il volontariato, curandone i
rapporti, l'informazione e la partecipazione informata alle attivita'
di istituto;
p) collabora con l'Ufficio di Piano Distrettuale alla progettazione,
realizzazione e verifica dei Piani sociali di Zona.
Art. 8 - Assetto organizzativo del Servizio Sociale
Compongono il Servizio Sociale le figure professionali che operano
nella rete dei servizi ed appartengono agli Enti che partecipano
all'Accordo.
Il Servizio Sociale e' cosi' articolato:
a) Responsabile del Servizio Sociale Distrettuale, nominato da uno
degli Enti aderenti all'Accordo di Programma, su designazione del
Comitato di Distretto;
b) Ufficio di Coordinamento composto da:
- Coordinatori Area Minori,
- Coordinatori Area Handicap,
- Coordinatore Servizio Inserimenti lavorativi,
- Responsabile Ufficio funzioni amministrative.
L'Ufficio di Coordinamento del Servizio Sociale Distrettuale fa da
riferimento, tramite il Responsabile del Servizio Sociale, per le
situazioni di confine e/o sovrapposizione con altre aree, che saranno
regolamentate mediante protocolli; verranno chiamati a farne parte il
Responsabile U.O. Distrettuale di Salute mentale; il Responsabile U.O.
Dipartimento SERT, il Responsabile U.O. Salute Infanzia.
L'Ufficio di Coordinamento del Servizio Sociale ha lo scopo di
promuovere interventi atti a sviluppare cultura e comportamenti di
rete fra i punti di erogazione delle prestazioni al fine di garantire
ai cittadini un sistema di prestazioni sociali e sanitarie omogeneo,
organico e continuo.
L'Ufficio di Coordinamento del Servizio Sociale Distrettuale si attiva
periodicamente a scadenze fisse;
c) unita' operative territoriali composto da:
- Assistenti sociali, operanti nei Comuni con funzione di Responsabile
del caso,
- Educatori ed operatori per l'assistenza, che prestano la loro
attivita' su base distrettuale a seconda delle necessita';
d) Ufficio funzioni amministrative, con compiti di:
- Segreteria del Servizio Sociale,
- Raccolta ed elaborazione dati,
- Informazioni,
- Tenuta contabile del bilancio;
e) Commissione Assistenza Distrettuale
Valuta i bisogni socio-assistenziali e socio-sanitari degli utenti
inviati al Servizio Sociale dopo la prima segnalazione del
Responsabile del caso. E' composta dal Responsabile del Servizio, dai
Coordinatori di Area, dall'Assistente Sociale Responsabile del caso.
Art. 9 - Principi
L'attuazione degli interventi socio-assistenziali e socio-sanitari, di
cui ai precedenti articoli, deve ispirarsi ai seguenti criteri, che
costituiscono punti fondamentali di riferimento per la gestione del
servizio nell'assolvimento degli obblighi di legge e della
disponibilita' di risorse. Essa si rivolge alla tutela e alla
promozione sociale del cittadino in condizioni di marginalita' e di
bisogno. I principi sono:
a) il Servizio intende garantire ad ogni cittadino un'adeguata e
dignitosa condizione esistenziale. A tale proposito difende e diffonde
il valore sociale della mutualita' e della sussidiarieta' pubblica
negli aspetti di prevenzione, di socializzazione e di aiuto;
b) gli interventi assumeranno contenuti e modalita' in prevalenza non
istituzionalizzanti;
c) gli interventi saranno concepiti tenendo conto di una concezione
unitaria della persona, e cio' anche per quanto di competenza tecnica
di altri Servizi che interagiscono con il Servizio Sociale;
d) la necessita' della collaborazione con il volontariato e con le
altre agenzie presenti sul territorio che vengono considerate risorse
preziose per la costituzione dell'identita' personale e sociale delle
persone;
e) la gestione in delega dei servizi non esaurisce la competenza e la
politica delle Amministrazioni comunali, ma ne e' parte integrante e
fondamentale.
Il comportamento e le scelte dell'AUSL devono di norma conformarsi ai
seguenti criteri e limiti, validi per l'intero territorio distrettuale
e per tutti i casi nei quali emerge il bisogno di assistenza:
1. gli interventi assistenziali devono tendere a favorire una normale
condizione esistenziale del cittadino in difficolta', mantenendolo
solitamente nel proprio ambiente familiare e sociale e operando il
piu' possibile sulle potenzialita' individuali e collettive;
2. le prestazioni assistenziali devono realizzarsi innanzitutto
attraverso il complesso dei servizi socio-assistenziali, sanitari ed
educativi del territorio, da erogarsi in modo integrato, come previsto
dall'art. 22 della Legge 328/00 e dall'art. 5 della L.R. 2/03;
3. gli interventi assistenziali devono rispondere ai bisogni specifici
di ogni soggetto assistito all'interno di un progetto che coinvolge le
varie collettivita' interessate (famiglia, comunita', scuola,
volontariato);
4. gli interventi assistenziali debbono essere rivolti ai soggetti che
si trovano nelle condizioni di assistibilita' indicate dalle normative
vigenti in materia e per i quali sia accertata la sussistenza della
condizione di bisogno economico e sociale;
5. gli interventi assistenziali non si esauriscono nelle provvidenze
economiche, che vanno considerate come supporto dell'azione di
recupero e di socializzazione e che, pertanto, vanno sempre collegate
con le prestazioni di servizio sociale;
6. l'assistenza economica va erogata secondo i criteri e le modalita'
indicate nel rispetto delle norme regolamentari.
Gli interventi dovranno garantire la massima uniformita' tecnica
possibile, nell'intero ambito distrettuale.
Art. 10 - Estensione dell'Accordo di Programma
Gli Enti sottoscrittori convengono sull'opportunita' di associare al
perseguimento degli obiettivi dell'Accordo, le organizzazioni del
volontariato, le associazioni dei minori e dei loro familiari, le
cooperative sociali, i privati gestori di servizi socio-assistenziali,
attraverso specifici protocolli d'intesa, convenzioni, accordi.
Art. 11 - Ripartizione delle spese
Ogni soggetto aderente all'Accordo sopporta le spese di esercizio
dell'attivita' istituzionale e dei servizi erogati.
Le spese di personale che i Comuni sopportano nell'interesse degli
altri saranno fra tutti questi ripartite in proporzione alla
popolazione residente nel territorio di ciascuno al 31 dicembre
dell'anno precedente.
Similmente saranno ripartite le spese relative alle prestazioni di
assistenza sociale sopportate dal Servizio Sociale Distrettuale.
Si applicheranno le disposizioni regionali circa l'imputazione degli
oneri per i servizi socio-assistenziali e di quelli di rilievo
sanitario.
Art. 12 - Recesso dell'Accordo
Ciascuno dei soggetti aderenti all'Accordo potra' recederne
dall'inizio di ogni anno solare, purche' manifesti la sua volonta' a
tutti gli altri con almeno sei mesi di anticipo.
Il recedente restera' obbligato per gli oneri a lui incombenti fino al
termine dell'anno antecedente quello da cui diviene efficace il
recesso.
Art. 13 - Durata dell'Accordo
L'Accordo e' concluso per la durata di 2 anni solari successivi a far
tempo dall'1 gennaio 2006 fino al 31 dicembre 2007.
Esso potra' essere prorogato per volonta' unanime degli aderenti da
dichiararsi almeno quattro mesi prima della scadenza per tempo da
concordarsi e non potra' essere modificato durante la sua vigenza se
non per consenso unanime dei partecipanti.
Art. 14 - Risoluzione di controversie
La soluzione delle controversie sull'interpretazione dell'Accordo e
sulla sua applicazione, che non possano essere composte all'unanimita'
dal Comitato di attuazione, sara' demandata ad un collegio di tre
arbitri esperti ciascuno in diritto, amministrazione, servizio
sociale, designati all'unanimita' dal Comitato per l'attuazione
dell'Accordo ovvero, in caso di dissenso circa uno o piu' degli
arbitri, dal Presidente del Tribunale di Parma. Si applicheranno al
procedimento ed al giudizio arbitrale le disposizioni del Codice di
procedura civile.
IL SINDACO DEL	IL SINDACO DEL
COMUNE DI BUSSETO	COMUNE DI FIDENZA
Luca Laurini	Giuseppe Cerri
IL SINDACO DEL	IL SINDACO DEL
COMUNE DI FONTANELLATO	COMUNE DI FONTEVIVO
M.Grazia Guareschi	Massimiliano Grassi
IL SINDACO DEL	IL SINDACO DEL
COMUNE DI NOCETO	COMUNE DI ROCCABIANCA
Fabio Fecci	Giorgio Quarantelli
IL SINDACO DEL	IL SINDACO DEL
COMUNE DI SALSOMAGGIORE TERME	COMUNE DI SAN
Giuseppe Franchi	 SECONDO P.SE
	Roberto Bernardini
IL SINDACO DEL	IL SINDACO DEL
COMUNE DI SISSA	COMUNE DI SORAGNA
Angela Fornia	Giovanni Cattenati
IL SINDACO DEL	IL PRESIDENTE DELLA
COMUNE DI TRECASALI	UNIONE CIVICA "TERRE
Nicola Bernardi	DEL PO"
	Andrea Censi
IL DIRETTORE DEL
DISTRETTO DI FIDENZA
AZIENDA USL DI PARMA
Maria Rosa Salati

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina