REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 marzo 2006, n. 378

Integrazioni e modifiche alle delibere di Giunta regionale 1377/99 e 1378/99 - Indicazioni per l'anno 2006

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista:
- la L.R. 5 febbraio 1994, n. 5 "Tutela e valorizzazione delle persone
anziane - Interventi a favore di anziani non autosufficienti" e
successive modificazioni;
- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 "Norme per la promozione della
cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali" e successive modificazioni;
- l'art. 51 della L.R. 23 dicembre 2004, n. 27 "Legge finanziaria
regionale adottata a norma dell'art 40 della L.R. 15 novembre 2001, n.
40 in coincidenza con l'approvazione del Bilancio di previsione della
Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2005 e del Bilancio
pluriennale 2005-2007";
richiamate:
- la propria deliberazione 28 luglio 1997, n. 1455 "Direttiva per i
criteri di organizzazione e finanziamento della funzione di
lungodegenza post-acuzie e riabilitazione estensiva nell'ambito della
rimodulazione dell'assistenza ospedaliera nelle Aziende sanitarie
della Regione Emilia-Romagna";
- la propria deliberazione 26 luglio 1999, n. 1378 "Direttiva per
l'integrazione di prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo
sanitario a favore di anziani non autosufficienti assistiti nei
servizi integrati socio-sanitari di cui all'art. 20 della L.R. 5/94";
- la propria deliberazione 16 febbraio 2000, n. 210 "Integrazione
delibera Giunta regionale 26 luglio 1999, n. 1378";
- la propria deliberazione 26 aprile 2001, n. 601 "Integrazione e
modifiche delibera Giunta regionale 26 luglio 1999, n. 1378";
- la propria deliberazione 10 dicembre 2001, n. 2723 "Integrazione e
modifiche delibera Giunta regionale 26 luglio 1999, n. 1378";
- la determinazione del Direttore generale Sanita' e Politiche sociali
n. 222 del 23 gennaio 2002 "Rettifica oneri a rilievo sanitario per
conversione in Euro delibera Giunta regionale n. 2723 del 20 dicembre
2001";
- la propria deliberazione 10 febbraio 2003, n. 183 "Integrazioni e
modifiche DGR 1378/99";
- la propria deliberazione 1 marzo 2004, n. 377 "Integrazioni e
modifiche DGR 1378/99. Indicazioni per il 2004";
- la propria deliberazione 31 gennaio 2005, n. 139 "Integrazioni e
modifiche DGR 1378/99. Indicazioni per il 2005";
- la propria deliberazione del 26/7/1999, n. 1377 avente per oggetto
"Direttiva su criteri, modalita' e procedure per la contribuzione alle
famiglie disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente nel
proprio contesto", con le quali e' stata realizzata la previsione
della L.R. 5/94;
- la propria deliberazione del 20/12/2004, n. 2686 "Modifiche ed
integrazioni alla deliberazione della G.R. 26/7/1999, n. 1377
'Direttiva su criteri, modalita' e procedure per la contribuzione alle
famiglie disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente nel
proprio contesto'",
- la propria deliberazione  25 febbraio 2002, n. 295 "Recepimento del
DPCM 29 novembre 2001 definizione dei livelli essenziali di
assistenza, pubblicato nella G.U. dell'8/2/2002 Supp. Ordinario n. 26:
Determinazioni conseguenti;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio
2001 "Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni
socio-sanitarie";
- il documento del Governo di Programmazione economica e finanziaria e
la relazione previsionale programmatica per l'anno 2006;
- la propria deliberazione n. 2197 del 19/12/2005 avente per oggetto
"Recepimento del protocollo d'intesa siglato tra R.E.R e le
rappresentanze delle autonomie locali dell'Emilia-Romagna per
l'istituzione di una cabina di regia regionale per le politiche
sanitarie e sociali. Disciplina composizione, organizzazione,
funzionamento cabina di regia e costituzione cabina di regia";
- l'impossibilita' di dare completa attuazione a quanto previsto
dall'art. 51 della L.R. 2/03 come modificato dall'art. 51 della L.R.
27/04, conseguente al persistere della limitazione dell'autonomia
impositiva degli Enti locali in ragione delle disposizioni contenute
all'art. 1 comma 165 della Legge  23 dicembre 2005, n. 266;
ritenuto opportuno di:
- proseguire anche nel 2006 l'intervento per ampliare le attivita' di
sostegno alla domiciliarita' (e rafforzare in particolare lo strumento
dell'assegno di cura), assicurando un miglioramento dei livelli di
equita' e omogeneita' nei servizi offerti e nei relativi costi,
assegnando a tale scopo risorse aggiuntive;
- rafforzare i processi e gli interventi di qualificazione degli
strumenti di governo del sistema socio-sanitario, nella prospettiva
dell'implementazione del Fondo per la non autosufficienza;
- consolidare e sviluppare un sistema di governo complessivo sia delle
quote a carico del fondo sanitario regionale, degli Enti locali e
delle rette a carico dei cittadini, tale da garantire trasparenza ed
equita' di trattamento, in relazione agli standard di qualita'
definiti e condivisi, introducendo quindi ulteriori elementi di
novita' rispetto al sistema in vigore sino al 2003, come indicato
nell'Allegato 1;
considerata:
- la opportunita' di consolidare l'analisi dei costi di produzione dei
diversi servizi nella prospettiva della definizione di tariffe di
riferimento regionali remunerative degli stessi costi e di livelli
omogenei di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini;
- la necessita' di prevedere, nella fase di costruzione di questo
sistema, che lo strumento tecnico introdotto con la delibera GR
377/04, anche tenendo conto  delle indicazioni  del comma 5 dell'art.
51 della L.R. 27/04, supporti l'azione dei Comitati di Distretto e
delle Direzioni distrettuali nell'azione di governo anche per quanto
riguarda la retta a carico del cittadino, in modo da garantire
efficacia, efficienza, qualita', omogeneita', trasparenza ed
eguaglianza per i cittadini;
preso atto:
- della condivisione in ordine agli obiettivi e alle  modalita' di
realizzazione dei medesimi attraverso il presente programma di azione,
espressa nella seduta del 13 febbraio 2006 dalla cabina di regia
regionale per le politiche sanitarie e sociali;
- del confronto con le organizzazioni regionali della cooperazione
sociale e gli organismi regionali di rappresentanza degli enti gestori
ARER IPAB, ANASTE, UNEBA,  in merito ai contenuti  del programma di
azione avviato con la presente deliberazione;
- dell'intesa sugli obiettivi strategici del suddetto programma di
azioni, raggiunta con le organizzazioni sindacali confederali
regionali;
considerate:
- l'opportunita' di adeguare la quota base dell'onere a rilievo
sanitario giornaliero determinato nella propria deliberazione 1378/99
per le case protette, le RSA, i centri diurni, di cui alla L.R. 5/94,
all'aumento previsto nel DPEF e nella relazione previsionale
programmatica per l'anno 2006 nella misura dell'inflazione
programmata, pari all'1,7 per cento per lo stesso anno;
- l'esigenza di consolidare quanto gia' previsto dalla delibera GR
377/04 in ordine all'azione coordinata di Comuni e AUSL nella gestione
del sistema locale di monitoraggio per l'analisi dei costi di
produzione dei servizi della rete;
- la volonta' di proseguire nel percorso di progressivo adeguamento
dell'entita' dell'assegno di cura volto ad assicurare equita' di
trattamento e opportunita' tra coloro che ricevono l'indennita' di
accompagnamento e gli anziani non autosufficienti che non ne
usufruiscono, a parita' di impegno assistenziale dei famigliari,
prevedendo quindi di aumentare, limitatamente agli anziani che non
percepiscono l'indennita' di accompagnamento, in misura pari all'1,7%
l'entita' dell'assegno di cura come determinato dalla propria
deliberazione 1377/99 e successive modificazioni ed integrazioni per i
tre livelli del contributo giornaliero, con effetto dall'1/7/2006,
modificando di conseguenza la citata deliberazione 1377/99 e le
successive modifiche ed integrazioni citate in premessa;
- l'opportunita' di promuovere, nello spirito di quanto previsto
dall'art. 51 della L.R. 27/04, il confronto ed il coinvolgimento delle
organizzazioni sindacali quale  elemento importante per la costruzione
condivisa del sistema regionale, e pertanto la necessita' che tale
modalita' sia assicurata anche a livello provinciale e distrettuale;
ritenuto opportuno:
- adeguare per le motivazioni sopra evidenziate, l'onere a rilievo
sanitario giornaliero determinato nella propria deliberazione 1378/99
per le case protette, le RSA, i centri diurni, di cui alla L.R. 5/94,
con effetto dall'1/1/2006, modificando di conseguenza la citata
deliberazione 1378/99 e le successive modifiche ed integrazioni citate
in premessa, e l'assegno di cura per anziani nella misura e nei modi
prima indicati;
dato atto del parere di regolarita' amministrativa espresso dal
Direttore generale alla Sanita' e Politiche sociali dott. Leonida
Grisendi, ai sensi dell'art. 37 - comma 4 - della L.R. 43/01 e della
propria deliberazione 447/03;
su proposta congiunta dell'Assessore alle Politiche per la salute
Giovanni Bissoni e dell'Assessore alla Promozione delle politiche
sociali e di quelle educative per l'infanzia e l'adolescenza,
Politiche per l'immigrazione, Sviluppo del volontariato,
dell'associazionismo e del terzo settore Anna Maria Dapporto;
a voti unanimi e palesi, delibera:
1) di approvare l'Allegato 1 "Linee di indirizzo per l'anno 2006",
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, che
costituisce il quadro di riferimento per le AUSL e gli Enti locali per
l'attuazione della presente deliberazione;
2) di modificare, per le motivazioni espresse in premessa, la propria
deliberazione del 26 luglio 1999, n. 1378, concernente "Direttiva per
l'integrazione di prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo
sanitario a favore di anziani non autosufficienti assistiti nei
servizi integrati socio-sanitari di cui all'art. 20 della L.R. 5/94",
nei termini di seguito riportati:
a) aggiornamento, dall'1/1/2006, degli oneri a rilievo sanitario per
casa protetta, RSA, centro diurno, cosi' definito:
centro diurno: onere base Euro 13,55, onere per soggetti con gravi
disturbi comportamentali Euro 18,47;
case protette: Gruppo A Euro 32,63, Gruppo B Euro 32,63, Gruppo C Euro
24,62; Gruppo D Euro 19,70;
RSA Euro 32,63;
b) modifica dell'Allegato 2 con inserimento alla lettera h) del
seguente capoverso:
"- adozione di un protocollo di idonee azioni per limitare l'impatto
di ondate di calore";
3) di modificare, per le motivazioni espresse in premessa, la propria
deliberazione del 26 luglio 1999, n. 1377, concernente "Direttiva su
criteri, modalita' e procedure per la contribuzione alle famiglie
disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente nel proprio
contesto", prevedendo a far data dell'1/7/2006 l'aumento dell'assegno
di cura per coloro che non percepiscono l'indennita' di
accompagnamento come di seguito determinato:
- Assegno di cura: Liv. A Euro 18,11; Liv. B Euro 12,08; Liv. C Euro
8,45;
4) di pubblicare il presente atto  nel Bollettino Ufficiale della
Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1
Linee di indirizzo per l'anno 2006
In ogni ambito distrettuale lo strumento tecnico Comuni/Distretto
previsto dalle del. DGR 377/04 e 139/05, in collaborazione con i
Servizi Assistenza anziani, svolge un'azione di analisi di ogni
servizio convenzionato di ogni ente gestore. Tutti gli enti gestori
sono tenuti a predisporre le schede analitiche di analisi dei costi
(preconsuntivo 2005 e preventivo 2006).
Si ritiene opportuno richiamare l'importanza che nella  fase di
transizione, in attesa della completa definizione dello strumento
comune di gestione degli interventi tra Comuni e Ausl in ambito
distrettuale previsto dall'art. 51 della L.R. 27/04, sia assicurata la
continuita' del contributo qualificato dei Servizi Assistenza anziani,
nella gestione di questa importante fase di trasformazione.
La Regione, in attesa di poter determinare in modo condiviso tariffe
omogenee remunerative dei costi per livelli di qualita' ed intensita'
assistenziali, e modalita' omogenee di compartecipazione alla spesa da
parte dei cittadini attraverso una applicazione dell'ISEE concordata, 
fornisce le seguenti indicazioni e criteri ai Comitati di Distretto ed
alle AUSL:
- di norma vengono confermate le quote aggiuntive 2004 e 2005, tranne
che per limitate situazioni eccezionali che associano una bassa retta
ad un elevato onere aggiuntivo, da valutare complessivamente al tavolo
tecnico distrettuale (Comuni-Distretto) attivato con la delibera GR
377/04, per le quali puo' essere prevista una graduazione delle quote
aggiuntive finalizzandola all'obiettivo della riduzione delle
differenze tra le rette oggi esistenti;
- per le rette di RSA e CP  e' opportuno gli aumenti siano contenuti
tendenzialmente nel limite dell'inflazione programmata. Comunque al
fine di perseguire l'obiettivo di riduzione delle differenze oggi
esistenti, tenendo conto della qualita' del servizio,  la Regione
fornisce le seguenti indicazioni ai Comitati di Distretto ed alle AUSL
per la loro azione di analisi  e concertazione di ogni singola
situazione a livello locale:
rette 2005 al di sotto dei 45 Euro: l'aumento non puo' essere
superiore a  1,75 Euro;
rette 2005 comprese tra 45 e 50 Euro: l'aumento non puo' essere
superiore a  1,25 Euro
rette 2005 comprese tra 50 e 55 Euro: l'aumento non puo' essere
superiore a 0,75 Euro
rette 2005 superiori a 55 Euro: da valutare in modo puntuale ed
approfondito nell'ambito del tavolo distrettuale.
Le strutture con rette 2005 inferiori ai 40 Euro potranno essere
valutate in modo puntuale e approfondito nell'ambito del tavolo
distrettuale in relazione a proposte di incrementi di retta superiori
al limite indicato, esclusivamente se correlati a verificabile e
condiviso miglioramento della qualita' del servizio nel 2006 (in
termini di intensita', flessibilita' e personalizzazione
dell'assistenza erogata e di aumento del benessere degli ospiti).
Per le rette dei centri diurni, e' opportuno che gli aumenti siano
contenuti di norma entro il 2% delle rette in vigore nel 2005,
favorendo comunque la riduzione della differenza delle rette oggi
esistenti.
Tali indicazioni servono da riferimento di massima agli strumenti
tecnici comuni distrettuali ed ai Comitati di Distretto ed al
direttore di Distretto: in sede distrettuale possono essere derogate
con specifiche motivazioni, a seguito dell'analisi condivisa dei costi
collegata  alla qualita' del servizio.
L'analisi e la condivisione al tavolo tecnico distrettuale
(Comuni-Distretto), che si avvale anche delle competenze dei Servizi
Assistenza anziani, delle proposte di aumento delle rette viene svolta
mediante un approfondimento tecnico di dettaglio dei costi anche
mediante un confronto con le medie indicate dalla Regione, tenendo
conto del case-mix degli ospiti, dell'intensita' assistenziale
effettivamente garantita, delle prestazioni sanitarie fornite e/o
rimborsate e della qualita' complessiva del servizio offerto, con
particolare riferimento al benessere complessivo degli ospiti.
Il singolo ente gestore ha diritto a  chiedere la partecipazione delle
rappresentanze territoriali delle organizzazioni degli enti gestori al
tavolo tecnico distrettuale per l'analisi condivisa dei dati relativi
alla propria struttura. A tal fine sono assicurati tempi e modalita'
di comunicazione atte a valorizzare il contributo tecnico delle
organizzazioni di rappresentanza degli enti gestori.
I Comitati di Distretto d'intesa con la Direzione del Distretto, sulla
base dell'approfondimento tecnico realizzato dagli strumenti tecnici
Comuni-Distretto, utilizzando le competenze dei Servizi Assistenza
Anziani, tenendo anche conto delle analisi avviate negli anni scorsi,
assumono decisioni in ordine a:
- utilizzo delle quote aggiuntive 2003/2004 che di norma vengono
confermate, ed in alcune limitate situazioni, come in precedenza
delimitate,  eventualmente graduate al fine di concorrere  all'avvio
della riduzione delle differenze tra le rette oggi esistenti;
- condivisione della determinazione finale delle rette dei singoli
enti gestori che assicuri l'avvio di una progressiva riduzione della
differenze delle rette ed il raggiungimento degli obiettivi generali
prima richiamati.
La Regione fornisce dati sui costi medi regionali, come strumento di
supporto per l'analisi e per promuovere una maggiore omogeneita', da
comparare in sede locale con i dati di ambito aziendali e
distrettuale.
E' opportuno che questa fase comunque si concluda in tempi rapidi, di
norma entro 45 giorni dalla data di pubblicazione nel Bollettino
Ufficiale della Regione della deliberazione della Giunta regionale,
nell'ipotesi di tempestiva e completa fornitura delle previsione dei
costi da parte degli enti gestori.
I Comuni e le AUSL assicurano l'informazione ed il confronto con le
organizzazioni sindacali, anche del comparto,  per quanto attiene alle
scelte qualificanti a livello di Conferenza territoriale sociale e
sanitaria e a livello distrettuale per quanto riguarda il percorso di
determinazione degli oneri e delle rette.
La Regione, con la collaborazione delle AUSL e dei Comuni, assicura il
monitoraggio delle azioni e nel corso dell'anno valuta la eventuale
necessita' di interventi correttivi e/o integrativi.

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-05-19T22:22:53+02:00

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina